Lo Stato agevoli la partecipazione democratica e non chieda al singolo cittadini di barcamenarsi per esercitare un diritto
Sono ormai noti gli intralci al diritto di esercitare il proprio voto per chi ha residenza diversa dal domicilio. Si tratta di quasi 5 milioni di persone, tra studenti e lavoratori, a cui è potenzialmente impedito di partecipare alla vita democratica.
Il tema è urgente soprattutto a fronte dell’astensionismo che riscontriamo ai seggi ma anche sul lato della costruzione e adesione alla propria comunità di riferimento: laddove non c’è spazio per la partecipazione il rischio è che vengano meno gli elementi costitutivi della nostra vita di cittadini in relazione con gli altri.
Agevolare il voto per i fuorisede significa anche dare il messaggio più bello e pregno che uno Stato può propagare: il rispetto per l’articolo 48 della nostra Costituzione che ferma per noi la frase sostanziale “Il diritto di voto non può essere limitato”. Purtroppo, per alcuni cittadini questo limite esiste.
Ho aderito volentieri e convintamente alla campagna #votodovevivo affinché lo Stato assicuri e promuova il pieno coinvolgimento dei cittadini nelle scelte democratiche.
Simone Fissolo
Capogruppo dei Moderati
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