In apertura di seduta del Consiglio comunale, il Sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in Sala Rossa per informare l’Aula sui fatti accaduti nel fine settimana in città.
Lo Russo ha iniziato il suo intervento leggendo le note fatte pervenire dal Questore e dal comandante della Polizia municipale, che hanno permesso di riepilogare la cronologia dei fatti succedutisi sabato pomeriggio in città. Lo Russo ha così potuto precisare che gli organizzatori hanno cercato di fare confluire quanti più manifestanti possibile con l’obiettivo di devastare il territorio e ha elencato i provvedimenti messi in atto dal Tavolo per la Sicurezza prima della manifestazione a scopo preventivo e durante la manifestazione per garantire il contenimento dei danni.
Il sindaco ha poi fornito la sua personale analisi politica dei fatti, partendo dalla considerazione che si sia trattato di un episodio gravissimo. Perché i danneggiamenti, fortunatamente solo a cose e non a persone a parte i due agenti feriti durante gli scontri, sono un buon risultato. Ma certo i danni provocati alle vetrine, alle auto e alla perturbazione dell’ordine pubblico, sono del tutto evidenti così come risulta evidente che si sia trattato di azioni premeditate ed indiscriminate, solo per cercare la devastazione. Per questo, senza entrare nel merito delle motivazioni degli organizzatori della manifestazione, si augura che tutte le forze politiche siano d’accordo nel ritenere questi atti una violenza senza giustificazione che non deve avere alcuna indulgenza. E tutti devono essere concordi nel ritenere che i responsabili debbano essere assicurati agli organi di giustizia. Per Lo Russo, se è consentito manifestare il proprio pensiero anche in modo vivace, altro è arrivare a Torino da tutta Italia e dall’Europa con mazze, bastoni, caschi, per assaltare le vetrine del nostro territorio. Sono manifestazioni eversive e la politica deve prendere posizione chiare, di condanna, senza ambiguità.
Dopo la relazione del sindaco, in Sala Rossa si è aperto il dibattito fra i consiglieri. Ecco una sintesi degli interventi.
Il consigliere Giuseppe Catizone (Lega) ha espresso massima solidarietà a cittadini e commercianti danneggiati e un plauso a uomini e donne delle Forze dell’Ordine per aver contenuto i danni. Si manifesta per ideali, non contro qualcuno e qualcosa, ha concluso, condannando la manifestazione e chiedendo azioni concrete, ad esempio chiudendo la sede di Radio Blackout ospitata in locali comunali in via Cecchi.
Il Comune deve costituirsi parte civile nel processo in corso nei confronti dei rappresentanti di Askatasuna e in quello che ci sarà nei confronti di chi sabato ha danneggiato il patrimonio pubblico, ha chiesto Domenico Garcea (Forza Italia).
Le Forze dell’Ordine hanno fortemente limitato i danni, che avrebbero potuto essere ben maggiori, secondo Silvio Viale (Lista Civica per Torino), che ha espresso solidarietà totale nei confronti delle persone danneggiate e ha però invitato tutti a riflettere sull’articolo 41 bis.
Pierlucio Firrao solidarizza verso cittadini e commercianti colpiti da questi vandalici da condannare assolutamente. Per il consigliere di Torino Bellissima, serve cambiare passo e smetterla di strizzare l’occhio ai centri sociali. Perché quello di sabato è dissenso criminale.
Per Andrea Russi, quella di sabato non è manifestazione del libero pensiero, è solo guerriglia urbana. Il capogruppo di M5S non riesce a concepire come sia possibile che ci abbiano rimesso i commercianti e i cittadini. Per questo chiede alla politica e alle istituzioni di verificare cosa ha funzionato e cosa no. Perché le parole dei manifestanti sono preoccupanti e fanno presagire nuove manifestazioni. Servirà attrezzarsi per contenere i danni.
Inaccettabile che una città sia vandalizzata da gruppi di facinorosi, afferma Paola Ambrogio (FdI). Minacce, saccheggio, vandalismi. Servono azioni preventive da parte delle istituzioni, anche proibire certe manifestazioni se necessario.
Nadia Conticelli
Anche Simone Fissolo (Moderati) ha condannato i fatti di sabato e ha ringraziato gli agenti della Polizia Municipale per il loro operato, esprimendo vicinanza a commercianti e cittadini del centro e di Aurora, che sabato hanno visto limitata la propria libertà e hanno subito atti di vandalismo. La manifestazione ha fatto un pessimo servizio a Cospito e di fatto ha chiuso le porte a ogni riflessione, ha affermato Ivana Garione (Moderati), esprimendo la propria preoccupazione per ulteriori cortei.
Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) trova insultante che si possa dubitare della presa di distanza del suo gruppo da quanto successo sabato. Una violenza ingiustificabile. E si dice d’accordo nel costituirsi parte civile come Città. Esprime solidarietà a chi ha subito danni ma ricorda che questa manifestazione inutile per tema di Cospito che sta morendo in carcere. Il dibattito sul 41 bis esteso, sull’ergastolo ostativo, sulla situazione delle nostre carceri, non trovano alcun vantaggio da questo genere di manifestazioni.
Enzo Liardo (FdI) ha apprezzato un sindaco diverso da quello che qualche tempo fa aveva chiesto una città dove non si brandiscono i manganelli. Una città purtroppo sempre troppo poco ostile nei confronti di organizzazioni come Askatasuna, che restano un problema.
Si dice convinta che un dibattito sensato e coeso dovrebbe essere la regola di fronte ad accadimenti gravi per la città e per i cittadini, Elena Apollonio (Misto di maggioranza). Una città sotto assedio e un clima di guerriglia devono spingere verso una riflessione per la moderazione dei toni e la concordia istituzionale.
Anche Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ha fermamente condannato le violenze e ogni forma di sopraffazione, esprimendo preoccupazione per episodi violenti troppo frequenti, che mettono a rischio il vivere civile.
Ha concluso il dibattito in Aula la replica del sindaco Stefano Lo Russo che ha ringraziato tutti i gruppi consiliari per la condanna unanime della manifestazione di sabato e ha dichiarato che valuterà la costituzione di parte civile, al termine delle indagini. Nel garantire che la Città è già al lavoro per ripristinare tutti i luoghi pubblici in qualche modo danneggiati dagli incidenti di sabato, ha concluso auspicandosi che non si possano più verificare simili episodi violenti e che non possano trovare cittadinanza sul nostro territorio persone che strumentalmente utilizzano cause di altra natura per delinquere e danneggiare la nostra città.
Torino, 6 marzo 2023
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