La Nona di Beethoven protagonista del concerto di Natale all’Auditorium RAI di Torino

Diretta dal maestro Fabio Luisi, in programma venerdì 23 dicembre 

 

La più celebre delle Sinfonie di Ludwig van Beethoven, la Nona, summa complessiva di quegli ideali di umanità e fratellanza che sono premessa ideologica di tutta l’opera del compositore, è protagonista del Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, in programma venerdì 23 dicembre alle 20:30 all’Auditorium RAI. Sul podio il direttore onorario della compagine RAI Fabio Luisi, che ricopre incarichi prestigiosi presso l’Orchestra della Radio Danese, la Dallas Symphony Orchestra e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo. Luisi è reduce dal successo del Concerto di apertura della stagione dell’OSN RAI, in cui ha diretto un’altra grandiosa pagina sinfonico corale quale la Seconda Sinfonia di Gustav Mahler. Accanto a lui il Coro del Teatro Regio di Torino sarà diretto dal Maestro Andrea Secchi. Saranno protagoniste le voci del soprano Uliana Alexyuk, del contralto Valentina Stadler, del tenore Nicky Spence e del basso Tómas Tómasson.
La Sinfonia N.9 in re minore op. 125 per soli Coro e Orchestra di Beethoven vide la luce nel 1824, a undici anni di distanza dal compimento della Settima e Ottava Sinfonia.
La Nona Sinfonia prese forma molto lentamente nell’arco della vita di Beethoven e si può far risalire al periodo in cui il compositore frequentava le élite intellettuali di Bonn, entrando in rapporti d’amicizia con la ricca famiglia Von Breuning, presso la quale conobbe il poeta e grecista Eulogius Schneider, entusiasta sostenitore degli ideali della Rivoluzione Francese. Presso l’Università di Bonn, Beethoven frequentò i corsi di Filosofia di Fischenic, che gli fece conoscere l’opera di Schiller e quell’ode “An die Freude” scritta nel 1785 e pubblicata nel 1786, che sarebbe diventata simbolo degli ideali dei giovani tedeschi.
Beethoven aveva immaginato di mettere in musica questa poesia, ma il progetto inizialmente non andò in porto a causa della improvvisa partenza del compositore per Vienna e della censura che aveva colpito le opere di Schiller, messe all’indice a Vienna come scritti immorali e pericolosi. Nei primi anni dell’Ottocento Beethoven aveva già in mente di comporre un grande affresco sinfonico-corale, ma solo nella primavera del 1823 rielaborò in modo organico tutti gli appunti assemblati fino ad allora, frutto di una lunga maturazione, componendo il primo e il secondo movimento e portando a termine, nell’ottobre, l’Adagio.
Nel febbraio del 1824 l’inserimento dell’Ode Schilleriana fu affidata a voci soliste e coro e la partitura fu completata. Cominciarono i preparativi per la prima esecuzione della Nona Sinfonia, che ebbe luogo a Vienna il 7 maggio 1824 al Karntnertortheatre. Questo concerto rimase memorabile e la Nona Sinfonia fu diretta, insieme ai tre brani della Missa Solemnis, dallo stesso autore, anche se, date le sue condizioni di salute, la concertazione fu affidata al Maestro Stabile di quel tempo.
La Nona Sinfonia apparve subito come un capolavoro rivoluzionario non soltanto per la presenza delle voci e del coro, ma perché metteva in crisi il concetto stesso di Sinfonia, dando vita a una grandiosa architettura sonora in cui convivevano anche altri generi musicali, quali lo stile operistico, la musica militare, gli esotismi “alla turca” e la scrittura polifonica tipica della musica sacra, capace di integrarsi in un organismo unitario, ricco di finezze ritmiche e caratterizzato da una energia inesauribile nel concatenamento delle figure musicali.
Il concerto di venerdì 23 dicembre ha fatto registrare il tutto esaurito e la serata è proposta da RAI Cultura in differita su RAI 5, alle 21:15. Sarà trasmessa anche in diretta su Radio 3 e in live streaming su RAI Play. La ripresa nel nuovo anno della stagione dell’Orchestra Sinfonica della RAI sarà affidata alle Sinfonie N.1 e N.3 di Mendelssohn, in programma mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio; la Sinfonia N.2 Lobgesang, in serata unica lunedì 16 gennaio e le Sinfonie N.4 e N.5 (La Riforma) giovedi 19 e venerdì 20 gennaio.

Mara Martellotta

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