Gruppo consiliare PD Comune di Torino
NO AI TAGLI DEI FONDI REGIONALI DESTINATI AI SERVIZI EXTRA LEA
La Regione “scarica” le fasce deboli: negli ultimi tre anni il bilancio regionale ha tagliato di 10 milioni di euro i fondi destinati ai servizi extra LEA, cioè di tutte quelle prestazioni non comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza.
Ridurre i fondi significa ridurre i servizi domiciliari per malati e anziani, i progetti sociali per persone con patologie psichiatriche, il sostegno ai malati di SLA.
In un quadro in cui un quarto della popolazione torinese ha superato i 65 anni di età, è una scelta che il Gruppo consiliare PD del Comune di Torino non accetta e intende contrastare con determinazione. Per questo è stato presentato un ordine del giorno che chiede il ripristino della spesa regionale extra LEA al livello del 2019.
Al 31 ottobre 2021 in Piemonte le persone in lista d’attesa erano 11.121 per i progetti domiciliari e 4848 per i progetti residenziali. Numeri destinati ad ingrandirsi con i tagli effettuati. Saranno, quindi, sempre di più le persone che non riceveranno il servizio di cui invece necessitano. Una situazione a cui ci opponiamo.
Dei 48 Comparti socio-assistenziali piemontesi, in uno solo, quello di Torino, sono stati effettuati i tagli dei fondi. E’ una scelta politica per “smontare” il sistema costruito negli anni a Torino di piena integrazione del sistema socio assistenziale e sanitario, sfilando la sanità dalla cura e dall’assistenza domiciliare.
Abbiamo presentato un atto che chiede alla Regione di non tagliare la spesa destinata ai servizi extra LEA e di rendere più stabili le convenzioni tra l’ASL torinese e la Città, per rafforzare anche i progetti con una prospettiva temporale più ampia. Abbiamo inoltre sollecitato la Regione affinché riconoscesse la centralità delle cure domiciliari e che ciò fosse concretizzato anche nelle progettualità legate ai fondi Next Generation – PNRR.
Le cure domiciliari rappresentano, infatti, la nuova frontiera della sanità, a vantaggio non soltanto della qualità di vita dell’utente, ma anche del bilancio sanitario. Economicamente più efficaci e più efficienti, garantiscono maggiore sostenibilità per la collettività e tutelano i soggetti più fragili.
I fondi extra LEA sono fondamentali per Torino perché da questi capitoli di spesa dipende anche il finanziamento degli assegni di cura e i buoni di servizio, sostegno importantissimo per i nuclei familiari. Gli effetti dei tagli si palesano nei numeri: erano 4799 al 31 dicembre 2019, ridotti a 4672 al 31 dicembre 2020. Come Città di Torino vogliamo poter garantire ai nostri cittadini gli stessi servizi finora erogati, per salvaguardare gli utenti e le loro famiglie.
Ringraziamo, per il lavoro svolto insieme, l’assessore al Comune di Torino, Jacopo Rosatelli e la Consigliera PD alla Regione Piemonte, Monica Canalis.
Nadia Conticelli, capogruppo PD Comune di Torino
Vincenzo Camarda, proponente del documento e presidente della Commissione consiliare Sanità e Servizi Sociali
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