Tra i reggimuri di Porta Palazzo si annida il nuovo Aristotele. Forse…

A cura di Electomagazine

“Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. È la costituzione italiana, quella che i buonisti prima considerano “la più bella del mondo” e poi ignorano in nome di presunti diritti civili. Perché, se avessero un briciolo di onestà intellettuale, si chiederebbero quale concorso “al progresso materiale o spirituale della società” offrano le decine di grandi risorse nullafacenti che trascorrono il tempo sorreggendo i muri nella zona di Porta Palazzo, a Torino.

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