Una gara di così alto livello ad Aglié non si era mai vista. Le premesse della vigilia sono state pienamente rispettate, anzi si è andati oltre le previsioni e la quinta edizione della 9 Miglia Alladiese è stata davvero qualcosa di unico.
Una sfida di altissimo livello nella quale gli italiani si sono difesi alla grande occupando 4 posti nella Top 10 e due sul podio, ma gli onori della ribalta spettano a Bernard Musau Wambua, kenyano dell’Atl.WinnerFoligno che non si è accontentato di vincere la corsa, ma lo ha fatto a suon di primato della gara.
Wambua ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 45’54” ma ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione di due scatenati ragazzi italiani, che dopo aver staccato gli altri corridori africani hanno provato fino all’ultimo a conquistare una prestigiosa vittoria. Alla fine Marouan Razine (Esercito) ha chiuso a soli 4” dal vincitore, mentre il campione uscente René Cuneaz(Cus Pro Patria Milano) ha accumulato 10”, scendendo comunque di quasi 50” rispetto al tempo della sua vittoria dello scorso anno.Più staccato il favorito della vigilia, il kenyano Robert KiplangatYegon a 23”.
Non c’è stato il record, ma la gara femminile è stata pienamente all’altezza, La vittoria è andata alla kenyana Lucy Mawia Muli (Gs Lammari) che in 52’23” ha dominato la prova, staccando le connazionali Lucy Wambui Murigi (Atl.Saluzzo) di 1’13” e BrigidJelimo Kabergei (#iloverun Athl.Terni) di 1’35”. Quarta l’etiope Asmerawork Bekele Wolkeba (Pod.Torino) a 3’54”, quinta la prima italiana, Valentina Gemetto (Atl.Saluzzo) a 4’14”.
L’aver superato i 300 arrivati rappresenta un altro successo per il Team Peretti, che ha trovato valido supporto non solo nell’amministrazione comunale di Aglié (TO), ma anche nelle tante associazioni e sponsor locali che hanno dato una valida mano nell’allestimento della gara, dimostratasi una delle prove di maggior livello internazionale del calendario italiano Fidal.
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