Percorsi laici. Solo il titolo mi appassiona e mi intriga. Proprio il sottoscritto che arriva da altre culture ed altre formazioni, diciamo così ideologiche. Diciamo così perché, se ho capito bene, ideologia è un concetto e categoria filosofica opposta al laicismo.
Il laicismo non nega le idee altrui, nega i dogmi che sovraintendono le ideologie. Di conseguenza il termine percorsi, cammino alla ricerca della verità, non rilevata bensì dimostrata. Tempi duri per i laici . Ma i miei amici Tulio Monti e Marco Chiuzza non mollano. Sono in minoranza, ma non se ne dolgono. Abituati per secoli. Partendo da Giordano Bruno. Sempre presenti!, come protagonisti nelle grandi rotture storiche come la rivoluzione francese o la resistenza italiana al nazifascismo. E sempre, successivamente delusi delle conclusioni post rivoluzione. Emblematico il caso del Partito d’Azione. Attivissimo durante la resistenza con le Brigate Giustizia e libertà.
Tullio Monti è uno di questi. Da giovane liberale a socialista Craxiano in prima linea. Inventore della Consulta Laica. Eredi della tradizione dell’eroe antifascista Gobetti. Il termine eroe è tutt’altro che fuori luogo.
Che Tempi. Torino non solo culla politica della classe operaia, ma anche culla del liberalismo. Che Tempi. Una Torino che aveva “partorito” i salesiani. Ora la congregazione cattolica più diffusa nel mondo. Un tempo in cui l’altro, e lo scontro dialettico con l’altro era arricchente. Torino dove il 54 % voto’ per isocialisti. Una triade quasi perfetta. Mondo socialista , mondo cattolico e mondo laico. Vi fu la comunità ebraica intellettualmente, moralmente , ed attivamente attiva nella resistenza. Torino, dove si respirava classe operaia e cultura, con gli oratori inventati da Don Bosco.
La convivenza tra questi tre mondi non è mai stata semplice. Uniti dal fine comune dell’anti fascismo e divisisi, molto dal metodo del raggiungere la separazione tra le funzioni dello Stato e della chiesa. L’espressione politica del laicismo fu il partito d’Azione. Poi dopo gli scarsi risultati elettorali il laicismo prese i mille rivoli della cultura politica di sinistra . Dal Repubblicano La malfa a Lombardi ed i Socialisti. Anche il Pci ne accolse, ma indubbiamente non fu una convivenza facile. Socialisti e comunisti doc che privilegiando la classe non capivano il laicismo che parlava di individuo e suoi diritti all interno di una collettività. O la ricerca della verità. Per i laici capita nell’osservare la realtà , per cattolici e comunisti come realtà rivelata. Tullio Monti, su di me ha un tale ascendente nel conoscere e capire questo mondo che in verità non mi apparteteneva. C’è stato anche un laicismo direi pratico. Come quello del mio amico Nando Cabrini. Prima mio professore e poi mio amico.
Sempre presente al liceo scientifico Albert Einstein dove Chiuzza fa il Presidente. Piccolo il mondo. Ma grande ( allora ) questa Torino. Cabrini fu tra i fondatori dell’Associazione per i diritti dei carcerati. Primi anni 70. Sembravano dei marziani. Quando gli ho telefonato mi ha subito detto : non ti dimenticare dell’avvocato ultracentenario Segre attivissimo per difendere i diritti. Segre ovviamente ebreo. Orbene questo mondo mi ha sempre affascinato. Ed allora perché non esiste una Enciclopedia del laicismo. O perlomeno io non ne sono a conoscenza. Dopo i percorsi laici dare senso e valore all’idea della ricerca e del muoversi. L’Enciclopedia che fissa trovando sintesi e definizione. Probabilmente non c’è perché è decisamente complesso realizzarla. Sarebbe un’intrigante sfida intellettuale. Speriamo che qualcuno la realizzi prima o poi.
Patrizio Tosetto
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