IL BASKET VISTO DA VICINO
Primo quarto 20 a 9 per Pistoia. A 2’ scarsi dalla fine del secondo quarto Torino ha segnato 20 punti! Fortuna vuole che gli avversari siano privi del loro miglior giocatore e uno dei migliori del campionato (Jazz Johnson) e che grazie ad un finale “normale” di quarto la Reale Mutua vada all’intervallo sotto solo 29-35.
Ma questo non è buon basket. Dall’inizio dell’anno predico, non da solo, sulla scarsa qualità di questo campionato di A2, ma in questa mediocrità Torino sguazza bene e, nonostante la sconfitta odierna il record parla di 8 vinte e 2 sconfitte, quindi … di che lamentarsi? Cominciamo con l’elenco… . Primo, mancanza assoluta di gioco; giro palla sterile e tiro di volontà da parte di quello che ha per ultimo la palla in mano. Facile che la palla non sempre entri. Secondo: sistema difensivo “osservativo”, cioè pressione solo con le gambe, non tattica difensiva di squadra e, soprattutto, speriamo che sbaglino gli altri, cosa che capita fortunatamente sovente. È chiaro che se Torino non è i San Antonio Spurs gli altri non sono Golden State Warriors… . Terzo, tecnicamente alcuni giocatori sono inquietanti… .
Davon Scott, 22 punti, se solo fosse più abile nel gestire il proprio fisico e la propria mano non giocherebbe a Torino in A2, e quindi teniamocelo per quello che fa e speriamo in bene.
Trey Davies, “oggetto misterioso”, è comunque l’unico play che abbiamo e se si rende conto, lui e l’allenatore, che alternative non ci sono, e comincia a giocare più in attacco (oggi 18 punti) forse si può migliorare. A volte fa cose strane, ma mentre in campionati superiori il play quando entra in area sa di poter scaricare sugli esterni qui gli esterni guardano la partita… e quindi diviene tuttopiù difficile.
Abbiamo poi Landi che dopo aver concretizzato la rimonta con bombe importanti fino al pareggio di Torino segnando anche 15 punti, viene colpevolmente dimenticato da coach Casalone per quasi tutto il quarto finale non entrando più fino a fine partita… perché?
Gli altri? Poco o nulla pervenuti. De Vico commette due enormisciocchezze nella fase finale decisiva della partita. Sotto di due ma palla in mano si fa “bullizzare” da un giocatore avversario che commeterebbe fallo impedendogli di passare, ma la reazione da Cavalleria Rusticana con spintoni e finti pugni conducono al fallo antisportivo fischiato proprio a De Vico con perdita di possesso e due tiri e palla agli avversari. Nell’azione dopo, lo stesso De Vico, genialmente sotto gli occhi di tutti gli arbitri rifila una gomitata al giocatore regalando altri due liberi a Pistoia che in pratica decidono la partita.
E gli altri? Alibegovic spettatore non pagante al Parco Ruffini, Toscano passa molto tempo in campo ma con risultati davvero miseri. Scarsa purtroppo la prova di Pagani, inesistente quella di Zugno che riesce a far rimpiangere Penna e addirittura Traini… .
E quindi che dire? Questa è Torino? No, questo è questo campionato di A2: se segni vinci e ti dicono che giochi bene, se non segni, potresti vincere lo stesso perché gli altri sono come e peggio di te e puoi anche perdere, perché anche tu non sei un fenomeno… .
Il gioco è quello che è e comunque, come disse Prince, Sign o’ the time,… il basket è fisico poco tecnico e ancor meno tattica. Basta poco per vincere ed è questa la sensazione che si ha dopo ogni partita. Magari a fine anno, per i playoff… , un giocatore aggiunto, magari di una squadra di A1 che non sarà qualificata ai playoff, potrebbe concretizzare i sogni della Torino del basket. Chissà, magari domani appena svegli, grazie ad un buon “caffè “ …. Perché no?
Paolo Michieletto
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