Le nuove frontiere del turismo post-Covid

 Ne parliamo con l’esperto Alessandro De Cillis

Le nuove frontiere del turismo post pandemico non sono tanto rivolte verso le rotte estere, quanto verso una nuova forma di turismo di promozione del territorio locale e di prossimità.

“La previsione è  sicuramente di crescita e di rinascita dell’incoming turistico – spiega Alessandro De Cillis, fondatore di De Cillis & Partners Communications e Co-fouder del DesignTech che aprirà a MIND, Milano Innovation District – in quanto gli italiani si sono riorientati verso un turismo interno, decidendo di riscoprire il nostro Bel Paese. D’altronde l’Italia detiene ben l’70 per cento dei beni culturali del mondo, 57 siti UNESCO e solo l’impossibilità o difficoltà a varcare i confini esteri, dettata dalla pandemia, hanno condotto alla rivalutazione dei singoli territori e del turismo cosiddetto ‘di prossimità’.

Anche il mercato dei tour operator si sta orientando in questa direzione e grandi operatori del settore si sono dedicati all’incoming in maniera più strutturata.

Nuove tipologie di offerte turistiche vengono indirizzate da nuove formule di soggetti, come le Olta o piattaforme di intermediazione, per esempio Airbnb, che in Italia ha da anni riscosso sempre maggior successo presso clienti esteri e, da un po’ di anni, anche presso turisti italiani”.

Un esempio delle nuove frontiere che sta conoscendo il portale Airbnb è quello della suite più alta d’Europa, creata insieme al complesso della Skyway del Monte Bianco. In occasione dell’apertura degli impianti di risalita e delle piste da sci, il 27 novembre prossimo, grazie a Airbnb una coppia potrà  dormire a 3466 metri di altezza, in uno spazio creato apposta nella stazione di arrivo della Skyway, presso punta Helbronner.

“Quasi tutti gli operatori nel settore turistico utilizzano il canale online – spiega Alessandro De Cillis -. Vi sono soggetti innovativi che lo fanno come WeRoad, una start up nata a Milano pochi anni fa, ma ormai conosciuta un po’ in tutta Italia, che nasce dall’esigenza di organizzare viaggi di gruppo tra persone che, per svariati motivi, di budget, di ferie o di impossibilità  di mettersi d’accordo con gli amici, non  vogliono rinunciare al piacere di viaggiare. WeRoad dà la possibilità a queste persone di viaggiare da sole, nel periodo in cui più preferiscono, in gruppi al massimodi quindici persone.

Chi si affida a WeRoad rappresenta, per esempio, una nuova tipologia di turista che preferisce alle grandi catene alberghiere, ai resort o ai villaggi all inclusive, l’immergersi nella cultura locale e nella natura del Paese ospitante, scegliendo anche percorsi turistici che consentano contatti con le popolazioni locali”.

“Torino e il Piemonte possono diventare una destinazione europea– aggiunge Alessandro De Cillis – per l’inverno 2021/22, anche alla luce di nuovi collegamenti aerei, tra cui l’apertura della base di Ryanair a Caselle. Torino rappresenta una città con enormi opportunità di crescita turistica, cui possono fare da volano grandi eventi come oggi sono le ATP Finals ( come avvenne per le Olimpiadi nel 2006).

Risulta fondamentale, tuttavia, per migliorare ulteriormente l’attrattività di Torino, delle sue località sciistiche e del territorio piemontese, avviare una buona campagna di comunicazione e marketing, capace di metter in luce le notevoli opportunità turistiche e non solo, anche legate alla gastronomia e al cibo quali veicoli per raccontare il territorio. Eventi come quelli recenti dedicati all’arte (penso a Artissima, Paratissima e Flashback), e i grandi eventi come le ATP Finals possono costituire un prezioso collante per amplificare la notorietà del territorio torinese e piemontese a livello internazionale, anche perché il tennis è uno degli sport più popolari in tanti Paesi del mondo e anche oltreoceano.

Risulta, però, fondamentale per il turismo anche locale e di prossimità, migliorare i servizi di accoglienza turistica, rendendoli maggiormente confortevoli e di più elevata qualità, potenziare l’accessibilità degli spazi cittadini e museali, diffondere i servizi turistici e migliorare il trasporto pubblico locale”.

“Un altro tassello che non deve essere dimenticato – conclude Alessandro De Cillis – per il potenziamento del comparto turistico è quello del turismo invernale, che più di ogni altro è stato  penalizzato dalle restrizioni dovute alla pandemia. È  fondamentale che si torni a sciare con regole precise, che possano consentire di praticare questo sport in totale sicurezza e con il giusto distanziamento in coda e sugli  impianti di risalita”.

Mara Martellotta 

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