Riceviamo e pubblichiamo i comunicati stampa e i taccuini elettorali delle forze politiche, delle liste e dei candidati alle elezioni comunali: scrivere a redazioneweb@iltorinese.it
INSIEME non partecipa alle elezioni amministrative di ottobre nelle grandi città.
Il progetto del partito è di diventare un punto di aggregazione elettorale alle politiche del 2023, e stiamo
lavorando alla costruzione del programma e della rete territoriale. Questa è oggi ancora troppo
debole per sostenere da sola gli oneri organizzativi della presentazione delle liste, e INSIEME si è
limitato a dare in alcune delle principali città al voto una lettura della realtà con proposte sulle cose
da fare, essenziali per un “partito di programma” come il nostro.
Così è stato fatto anche a Torino, dove il gruppo locale – che nelle prossime settimane si costituirà
ufficialmente in “Centro di presenza di Torino metropolitana” – ha elaborato e presentato ad aprile
un documento con le “Proposte per Torino”, alcune delle quali (decentramento,
automotive nel post- FIAT, housing sociale , disagio giovanile, welfare di comunità ) sono state approfondite in successive riunioni pubbliche sul web.
In merito all’imminente tornata elettorale, prendiamo atto che a Torino vi è uno scenario di
bipolarismo estremo. Partiti e forze civiche con cui avremmo volentieri iniziato un percorso di
confronto e collaborazione, hanno dimostrato nei fatti di aderire alla logica bipolare che rifiutiamo e
intendiamo scardinare. Avendo un chiaro programma politico, lavoriamo per diventare punto di
riferimento per una fascia di elettorato responsabile che non si riconosce nell’attuale offerta dei
partiti e si rifugia nell’astensione o vota il meno peggio, “turandosi il naso” alla Montanelli.
La coalizione di destra del candidato civico Paolo Damilano e quella di sinistra del PD Stefano Lo
Russo, secondo i sondaggi, dovrebbero intercettare il voto di circa l’85% di chi andrà a votare, in un
testa a testa che poco ci appassiona. Senza entrare nel merito della valutazione dei due candidati a
sindaco – che conosciamo con pregi e difetti – esprimiamo un duplice giudizio politico. Da un lato
riteniamo che la dimensione civica di Damilano uscirà schiacciata dai partiti della coalizione, Lega
e Fratelli d’Italia in primis, distanti da noi come cultura e valori e che, in più, a Torino esprimono
una classe dirigente imbarazzante. Dall’altro, il centrosinistra imperniato sul PD non ha imparato
nulla dalla disfatta di Fassino cinque anni fa, e mantiene logore logiche di apparato, con gruppi
arroccati in difesa del potere residuo; le esperienze civiche sono ormai “istituzionalizzate” e paghe
del ruolo di “satelliti”, alcuni speranzosi solo di ottenere qualche strapuntino.
L’alternativa a un tale fallimentare bipolarismo non sta ovviamente nel populismo del Movimento 5
Stelle, che si è sgonfiato rapidamente anche dove si presentava con il sorriso e l’educazione – come
a Torino con la sindaca Appendino –, e ha contribuito all’ulteriore decadimento della città e al
distacco del capoluogo dal suo ampio territorio metropolitano. E neppure possono interessarci come
alternativa di voto i tanti partitini comunisti o candidati di movimenti protestatari come i no-vax.
Così INSIEME non dà a Torino indicazioni di voto, e promette solamente di impegnarsi nei
prossimi mesi per costruire quella seria e credibile alternativa al sistema dei partiti personali,
sempre meno considerati dall’elettorato ma tenuti insieme dalla logica bipolare permessa dal
maggioritario: un sistema elettorale da superare per uscire dalla scadente stagione politica dei
nominati – con il servilismo che predomina sul merito – restituendo ai cittadini la piena sovranità
grazie al proporzionale con preferenze multiple.
Alessandro Risso
Coordinatore Insieme Torino metropolitana
www.insieme-per.it
Per contatti scrivere a
insieme.torino.2021@gmail.com
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