La Reale Mutua vince la prima partita ufficiale in un palazzetto che riapre al basket dopo le ultime vicissitudini dell’altra stagione.
Dopo la sconfitta con l’Urania Milano, la vittoria contro Biella, una squadra che definire approssimativa è fare un complimento (almeno allo stato attuale), era semplicemente un atto dovuto.
Torino del basket continua a giocare male, molto male, sebbene i commentatori “televisivi” si ostinino in un ottimismo eccessivo ad ogni tocco di palla o passaggio non buttato in tribuna, comprensibile dal punto di vista del marketing ma non dal punto di vista oggettivo.
Quando Torino del basket rientrava anni fa nel mondo della pallacanestro che conta (stiamo parlando del 2012 circa) in quel campionato non si giocava così male. Va bene ipotizzare che si sia in un precampionato forzato, va bene che mancano giocatori fondamentali in tutte le squadre, ma il basket è basket e infrazioni di metacampo commesse come in un campionato di minibasket, passaggi gettati o alle panchine o direttamente agli avversari o tiri che non si avvicinano nemmeno al canestro in improbabili terzi tempi o spigoli del tabellone colpiti dagli angoli e altre amenità del genere non sono frutto di poco allenamento ma poca qualità.
Ma questo è quello che c’è e l’insofferenza di alcuni giocatori è evidente. Torino gioca male ed è poco armonica. I singoli playmaker sommati insieme non ne fanno uno buono (speriamo in Tray Davies in arrivo …) e il loro tiro da fuori fa rimpiangere il nostro “amato” Penna … .
Alibegovic gioca da solo e solo quando gli va. Landi ci prova e sembra essere l’unico a credere in questa squadra insieme a Pagani che cerca finalmente di trovare spazio per giocare in serie A2. Scott ha giocato senza avversari tanto in attacco che in difesa e quindi giudizio sospeso, anche se sembra essersi un pochino meglio adattato al gioco in questa partita. Giudizio sospeso e speriamo in bene. Manca ancora De Vico che dovrebbe portare un discreto …” e più mattoni” alla causa gialloblù e Toscano sembra giocare più sulla memoria che con la voglia che aveva l’annata passata.
Il campionato sarà di basso profilo un po’ per tutti in quanto le ristrettezze economiche nei bilanci sono ben chiare e quindi si può fare con ciò che si ha. Non saprei cosa suggerire e non mi piace dover solo fare critiche ma non è gradevole lo spettacolo offerto. Il prezzo del biglietto non sarà eccessivo ma per quello che si vede al momento lo è.
La supercoppa di Lega Nazionale Pallacanestro (a me piace più chiamarla A2) non vale pressoché nulla dal punto di vista sostanziale però esiste e va giocata. La prossima partita sarà decisiva contro Casale. Torino deve vincere se vuole continuare e “arrabattarsi” un po’ per vedere le possibili combinazioni per verificare il passaggio eventuale.
Ma non è vincere che conta, almeno oggi, ma entusiasmare la piazza di Torino dopo due anni di delusioni cocenti all’ultimo istante. Non so come si possa se si gioca così. Ma provare a migliorare è doveroso.
Paolo Michieletto
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