“Se la Regione intende investire in ricerca e dotarsi di una Strategia Regionale sui Cambiamenti Climatici (SRCC) – come dichiara l’Assessore Marnati – certo non ci opporremo, ma ridurre le emissioni di inquinanti e gas climalteranti è possibile già ora, in base ai tanti studi esistenti, che indicano chiaramente la direzione in cui muoversi e danno la misura della lentezza della politica nazionale e locale: per mantenere l’aumento della temperatura sotto i livelli previsti dagli accordi internazionali dovremmo decarbonizzare a un ritmo cinque volte più veloce di quello attuale” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, alla luce degli eventi atmosferici estremi che in queste settimane hanno travolto il Piemonte, costringendolo a chiedere per due volte lo stato di emergenza.
“Laddove l’UE indica l’obiettivo minimo del 37% di spesa per il clima per ciascun Paese – per limitare le emissioni di gas climalteranti del 55% entro il 2030 e azzerarle entro il 2050 –, la Regione Piemonte non ha ancora stimato quanto i progetti del caotico Recovery Plan regionale ridurranno le emissioni” – prosegue Grimaldi. – “Il PNRR destina solo il 13% alla decarbonizzazione e il Piemonte – anche in questo caso – non ha elaborato alcuna stima degli effetti del suo Piano in tal senso. Infine, c’è una decisione che si potrebbe prendere immediatamente e che non è stata assunta: ridurre la velocità delle auto, un’azione che manderebbe subito un segnale a tutti e tutte, non avrebbe costi e ridurrebbe le emissioni dei trasporti del 10-15% con effetti immediati. Questa Giunta non ha ancora dimostrato di sapersi porre alla regia di una lotta vera e coraggiosa alla crisi climatica, mentre tutto il territorio sanguina”.