L’ultimo incontro sul territorio per condividere con gli attori economici e gli enti locali le linee guida dei nuovi fondi europei e del Recovery Plan. Il presidente Cirio: “Saranno la benzina da mettere nel motore del Piemonte”
“Se da una parte dobbiamo camminare con l’occhio vigile alla sanità e al vaccino, dall’altra dobbiamo riservare un’attenzione altrettanto vigile all’economia e alla ripartenza di un Piemonte in cui tutti chiedono di poter tornare a lavorare il prima possibile. E oggi abbiamo gli strumenti per poterlo fare, ovvero il Recovery Plan e i fondi europei scritti con il territorio, che saranno la benzina da mettere nel motore del Piemonte”: è quanto ha dichiarato il presidente Alberto Cirio a conclusione della tappa di Torino di “Piemonte Cuore d’Europa”, svoltasi nella Sala della Trasparenza del Palazzo della Regione e in diretta streaming su https://piemonte2021-2027.eu
E’ così terminato il roadshow che la Regione ha voluto organizzare per condividere con i rappresentanti del mondo economico, sociale e istituzionale di tutte le province i documenti di lavoro che delineano le priorità su cui concentrare le risorse in arrivo nei prossimi anni dall’Europa: dai fondi del Recovery Plan, per i quali è stato presentato un piano del valore di 13 miliardi di euro, alla prossima programmazione dei fondi europei 2021-2027, che avrà un valore di quasi 4 miliardi di euro (circa un miliardo in più rispetto al passato). Una programmazione che si concentrerà su 5 obiettivi: un Piemonte più intelligente e competitivo, più verde e sostenibile, più connesso, più sociale e inclusivo, più vicino ai cittadini.
Tra i temi evidenziati dai rappresentanti delle istituzioni, delle varie categorie economiche, dei sindacati e dalle numerose istituzioni (tra i partecipanti il prefetto Claudio Palomba, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, la sindaca di Torino e della Città metropolitana Chiara Appendino, il presidente della Camera di Commercio Dario Gallina e della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, il segretario generale della Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi, il direttore dell’Unione Industriale Angelo Cappetti, i rettori dell’Università e del Politecnico di Torino Stefano Geuna e Guido Saracco) l’individuazione di pochi ma grandi progetti capaci di generare competitività e occupazione con particolare riguardo alla filiera dell’innovazione, la redazione di bandi calibrati sulle esigenze dei destinatari per facilitarne l’accesso, l’utilizzo veloce delle risorse a disposizione come strategia basilare per colmare il divario con gli altri Paesi, la creazione dei distretti del commercio, l’investimento sull’istruzione e sulla formazione professionale in quanto chiavi di volta per la riconversione delle imprese e la coesione sociale, il recupero delle aree dismesse, lo sviluppo della digitalizzazione per favorirne l’attrattività e la sostenibilità. Tra i progetti prioritari il Parco della Salute, il Manufacturing Center e la Città dell’Aerospazio di Torino, la Città della Scienza di Grugliasco. Senza dimenticare la semplificazione amministrativa, il contrasto al dissesto ideogeologico, l’attenzione alla qualità della vita nelle zone di montagna.
“Entro fine marzo avremo consolidato il documento che arriverà al premier Draghi – ha aggiunto il Presidente – e che scriveremo dopo essere andati nelle varie province con un’iniziativa che ha rappresentato un momento di concertazione per fare in modo che i documenti non vengano scritti in un palazzo o in un ministero, ma sui territori. Trasmetteremo le istanze che sono pervenute e, Covid o non Covid, andremo avanti senza perdere neanche un minuto su questi strumenti di ripartenza economica e sociale. Potremo però ripartire davvero quando saremo tutti vaccinati. La pandemia non ci deve fermare nel programmare la ripresa del Piemonte. Ma nulla ha senso se non ci vacciniamo, perché vincerà la sfida del futuro chi vaccinerà prima i propri cittadini. Il Piemonte è virtuoso, ai vertici nel rapporto residenti/vaccinati, ma lo fa in base alle dosi che ha”.
Il presidente Cirio ha poi evidenziato come questo sia un momento storico, perché si stanno definendo le linee di indirizzo per lo sviluppo dei prossimi 10 anni: “Abbiamo a disposizione cifre che non vedremo mai più e che ci permetteranno di favorire lo sviluppo del sistema produttivo e infrastrutturale. Ma saremo competitivi solo se sapremo individuare e condividere progetti con immediate ricadute sul territorio, oltre a investire sull’istruzione e sulla formazione professionale. Sono certo che se porteremo al presidente Draghi un documento del Piemonte, e non solo della Regione, daremo alla nostra voce più forza. Importante sarà anche poter applicare il cosiddetto ‘Modello Genova’ per le opere pubbliche, perché, senza abbassare di un centimetro l’attenzione verso la legalità, abbiamo bisogno di regole veloci e facili da applicare”.
Infine, riassumendo le richieste più ricorrenti pervenute dai partecipanti agli incontri sul territorio, il presidente Cirio ha messo l’accento sul fatto che “il Piemonte è una terra che patisce anni di isolamento ed ha sete di infrastrutture, di autostrade, di metropolitane, di collegamenti ferroviari da costruire o da terminare. Ce ne sono in ogni provincia. Per questo non appena avremo disponibilità dei primi fondi partiremo con le opere mancanti di accompagnamento alla Torino-Lione, la Novara-Vercelli, la Pedemontana, il collegamento con la Svizzera, il completamento del Tenda da una parte e il collegamento con la Liguria dall’altra, alle quali voglio unire un grande sistema di opere per il turismo outdoor, dalla ciclopedonalizzazione del lago Maggiore all’utilizzo delle tratte ferroviarie abbandonate da anni per farne piste ciclabili e consentire così al Piemonte di diventare una regione modello per questo tipo di offerta”.
Ad affiancare il presidente Cirio si sono succeduti il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori Andrea Tronzano, Elena Chiorino, Fabrizio Ricca e Maurizio Marrone, che hanno parlato dell’importanza dell’ascolto dei territori in un momento così importante, della necessità che le azioni politiche siano perfettamente integrate tra loro senza esclusioni e riportando al centro il ruolo della famiglia, del lavoro – in particolare quello femminile -, della formazione con strumenti come le Academy, che favoriscano l’incontro tra la formazione e le esigenze delle imprese.
I cinque obiettivi della programmazione dei fondi strutturali
Piemonte più intelligente
Sviluppare innovazione e competitività del sistema produttivo con attenzione alle pmi partendo dalle filiere manifatturiere tradizionali
Diffusione di tecnologie digitali e servizi digitali
Digitalizzazione per cittadini, pubblica amministrazione, imprese, trasporti
Rafforzamento dei processi di crescita e competitività delle pmi
Formazione
Mobilità sostenibile, nuovi vettori energetici, idrogeno
Banda ultralarga
Piemonte più verde
Infrastrutture verdi in ambiente urbano e periurbano
Efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico
Sviluppo di reti, strutture e impianti di stoccaggio dell’energia
Supporto alla produzione di energie rinnovabili
Adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione dei rischi e resilienza alle catastrofi
Economia circolare
Gestione forestale sostenibile
Gestione sostenibile delle risorse idriche e riduzione degli inquinanti
Rafforzamento della biodiversità
Tutela del paesaggio e tutela del suolo
Miglioramento qualità dell’aria attraverso mobilità urbana sostenibile e ciclabilità
Piemonte più connesso
Sviluppo della logistica come comparto strategico
Potenziare ed ammodernare i sistemi di trasporto su ferro
Sviluppare l’intermodalità
Sviluppo di reti ciclabili
Trasformazione digitale della logistica
Piemonte più sociale
Rafforzamento ed adeguamento dei percorsi formativi a tutti i livelli con potenziamento di servizi individualizzati
Academy verticali, Itse Ifts, alta formazione
Inserimenti lavorativi con tirocini ed apprendistato
Formazione continua legata alle esigenze di riqualificazione delle imprese o di riconversione produttiva
Sostegno all’imprenditorialità, al lavoro autonomo e alla creazione d’impresa
Sostegno alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro
Favorire l’accesso ai servizi per l’infanzia e minori e per le famiglie vulnerabili
Contrasto alla dispersione scolastica
Misure a sostegno della natalità
Consolidamento ed informatizzazione centri per l’impiego e servizi sociali
Sostegno al turismo, al patrimonio culturale e paesaggistico, al percorso di valorizzazione delle residenze reali
Sostegno allo sport, alla qualificazione degli impianti sportivi
Piemonte più vicino ai cittadini
Rafforzamento della capacità amministrativa
Rilancio delle periferie
Rigenerazione urbana
Città a misura dei cittadini:
Progettazione integrata di area con ampia concertazione per aree omogenee
Superamento del digital divide
Sviluppo aree interne
Attenzione alle città medie
Maggiori informazioni su https://piemonte2021-2027.eu
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