E’ stato approvato in Commissione l’emendamento, presentato dalle Opposizioni in Consiglio regionale, al disegno di legge “Sviluppo delle forme associative della Medicina Generale” che prevede la costituzione di specifici servizi a gestione infermieristica nell’ambito distrettuale delle Aziende Sanitarie Locali, attraverso la valorizzazione della figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità.
Per potenziare il territorio non basta incentivare la medicina di gruppo, occorre puntare anche sull’infermiere di famiglia e di comunità, la figura fondamentale su cui costruire un vero e proprio piano di assistenza territoriale per la Regione Piemonte.
Con l’emendamento delle Opposizioni approvato si compie un passo avanti verso il disegno della nuova sanità piemontese nel quale l’assistenza socio-sanitaria domiciliare significa soprattutto riconoscere precocemente le situazioni di fragilità prima che insorgano stati irreversibili di cronicità o disabilità, gestire in modo integrato le condizioni di cronicità insieme ai medici di medicina generale e ad altri professionisti, e migliorare l’accesso ai servizi sanitari, siano essi assistenziali, sociali o ospedalieri. Questo emendamento identifica nella figura dell’infermiere un riferimento per tutti i cittadini, con particolare attenzione alle fasce più fragili e vulnerabili della comunità.
Domenico Rossi – Vicepresidente Commissione Sanità (Pd)
Sarah Disabato – Consigliera Gruppo Movimento 5 Stelle
Francesca Frediani – Presidente Gruppo Movimento 4 ottobre
Marco Grimaldi – Presidente Gruppo Luv
Mario Giaccone – Presidente Gruppo Lista Monviso
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Moderati
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