I piddini e i pentastellati non vogliono lasciar solo Salvini in questo ciarpame di bassa politica ormai comune in tutti gli schieramenti. L’accordo tra Zingaretti e Di Maio vale men che meno. Tutti sanno che Rousseau ( la piattaforma) di Casaleggio è una trovata messa su per spillare 300 euro ai deputati e senatori e fare un po’ di soldi. Altro che nuova forma di democrazia. La tesi dei dissidenti cinquestelle è molto semplice: “nati disprezzando quelli del pd moriremo disprezzando quelli del pd”. Ricambia calorosamente la maggioranza dei dem: “Siamo alternativi a destra come verso i cinquestelle”. In fondo, povero Zingaretti, non può fare tutto lui e dunque delega al suo amico romano Goffredo Bettini da cinquant’anni anni ai vertici della politica romana. Prima con il Pci e poi con il centrosinistra. Uno che del Palazzo se ne intende. Dovrebbe essere il momento di Bonino Calenda e Renzi.
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