Addio a Mellini, avvocato e politico delle battaglie civili

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / La morte di Mauro Mellini ci priva di una grande coscienza civile: un Principe del Foro e un parlamentare che seppe combattere grandi battaglie civili a fianco di Marco Pannella.

Poi le strade tra i due si divaricarono per questioni che oggi non hanno importanza. Mellini, in realtà, combattendo per una giustizia giusta, anche come membro del CSM, oltre che come parlamentare, è stato un grande protagonista delle battaglie radicali e liberali, a partire da quella a favore di Enzo Tortora.
Anche in questi ultimi anni su Fb Mellini ha fatto costantemente  sentire la sua voce contro le distorsioni della giustizia e contro la casta di creata da certi magistrati per spartirsi i posti in base a criteri politici e correntizi. Vanno anche ricordate le sue epiche battaglie sull’uso scellerato dei pentiti , il cosiddetto pentitismo che ha fatto vittime innocenti e ha incrinato il valore dello Stato di diritto, soprattutto in Sicilia quando si tennero i maxi-  processi e magistrati come Caponnetto  e sindaci come Orlando vennero considerati santi ancora in vita attraverso una retorica fastidiosa ed intollerabile creata dai giornalisti di regime. Mauro sentiva il pericolo che i fondamenti della Repubblica stessero vacillando e “difese a viso aperto” come Farinata i valori della civiltà liberale. Parlare con lui significava respirare sempre una boccata di ossigeno liberale. Fu tra i fondatori del Partito radicale e fu il parlamentare più attivo e più preparato a dare voce alle battaglie radicali e liberali, fin dal suo ingresso a Montecitorio nel 1976 .Fu lui a coniare l’espressione “partito dei magistrati” che costituisce il titolo di uno dei suoi tanti libri, tutti meritevoli di attenzione. E’mancato all’età di 93 anni . Una vita interamente spesa per la libertà e la giustizia giusta , per un’Italia più civile. Dovremo guardare, pensando a Mauro,  ad un maestro che ci ha indicato la strada impervia da seguire , il sentiero da percorrere, magari in solitudine, per rimanere noi stessi anche in tempi in cui i diritti civili sono ignorati e calpestati, oltraggiando la Costituzione . Senza la lucida autorevolezza di Mellini ci sentiamo più soli, ma ancora più motivati ad essere e soprattutto a dimostrare il nostro essere disperatamente liberali. Quell’avverbio che il grande avvocato Francesco Carnelutti abbinava al suo amore di Patria, noi lo estendiamo anche all’amore per la libertà.
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