“Impedire ai fedeli di partecipare alla Santa Messa non è più accettabile”

Il significato della vita vale quanto la vita stessa: questa decisione è incompatibile con la libertà di culto e con l’autonomia della Chiesa.

Cibo da asporto e attività fisica sì; Eucaristia no: riassunto brutale ma realistico di quanto permette e non permette il più recente DPCM. Anche la partecipazione ai funerali sarà, di fatto, negata ai più e consentita soltanto a una ristretta cerchia di parenti stretti e strettissimi.

Mi oppongo con forza ai principi che, pur implicitamente, stanno alla base di queste decisioni, che mettono esplicitamente in discussione l’autonomia della Chiesa e la libertà di culto. Il significato della vita non vale meno della vita stessa. È inaccettabile sacrificare il primo pur con l’intento di preservare la seconda. La Chiesa ha il diritto di riprendere la propria azione pastorale, i fedeli hanno il diritto di tornare a partecipare alla Santa Messa e ad accostarsi ai Sacramenti. Tutti noi dovremmo essere grati per quanto fatto dalla Chiesa, a favore dei più poveri e delle persone in difficoltà, in queste settimane di emergenza: Istituzioni per prime. È vero, come è stato detto, che questa decisione nega l’accesso alle sorgenti spirituali di quella Fede dalla quale tale impegno è nato e nasce. Urge un protocollo per garantire ai fedeli di tutte le confessioni la partecipazione alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza. Ipotizzare una fase transitoria nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie è assolutamente fattibile: dunque si faccia.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati in Sala Rossa e a Palazzo Lascaris.

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