Luv: “Vogliamo il test del DNA gratuito per le donne incinte”

Maternità, Grimaldi: “In Piemonte subito come in Emilia”

L’Emilia Romagna, prima Regione in Italia, rende gratuito per tutte le donne in gravidanza il Nipt test, l’esame prenatale non invasivo di screening del dna fetale, che permette di valutare il rischio di sindrome di Down (trisomia 21), e le trisomie 13 e 18 nel feto.

A oggi in Piemonte e in tutta Italia (a eccezione della Toscana, che prevede un rimborso in base al reddito) il test può essere eseguito solo privatamente senza alcun rimborso dal Servizio sanitario regionale, con un costo fra i 500 e i 700 euro (che aumenta nel caso si richieda di rilevare il rischio di altre più rare patologie).

Eppure si tratta di un esame importantissimo, in grado di identificare il rischio nel 99% dei casi di sindrome di Down, nel 96% dei casi di trisomia 18, nel 91% dei casi di trisomia 13, quindi ancor più dei test combinato e integrato (già garantiti dalla Sanità pubblica). Il Nipt può ridurre il ricorso ad amniocentesi e villocentesi, test che presentano una percentuale (bassa) di rischio di aborto.

“È un passo avanti importante per il diritto alla salute delle donne” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. – “Per questo presenteremo subito un ordine del giorno per chiedere alla Giunta piemontese di seguire l’esempio. I consiglieri Salizzoni, Rossi, Gallo, Sarno, Marello e Valle hanno già dichiarato la loro adesione. Mi auguro che il Consiglio Regionale si esprima sul tema al più presto”.

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