“Stop alle auto diesel nel Nord Italia e in particolare a Torino, Alba e Venaria: parte la class-action”

Le ordinanze emesse che limitano la circolazione all’interno delle città sono però illegittime. Il legali Leccisi, Leone e Fell: “Manovra fortemente discriminatoria” 
  
Pronta una  class-action per bloccare le ordinanze che obbligano i cittadini delle città piemontesi Torino, Alba e Venaria ad abbandonare definitivamente le proprie auto diesel.  La Regione  Piemonte, così come  Emilia Romagna,  Lombardia e  Veneto, ha dato carta bianca ai Comuni per dotarsi di misure che se da un lato hanno l’apparente obiettivo di  ridurre l’inquinamento, limitando al minimo l’uso di vetture private per combattere l’emergenza smog, dall’altro comportano una serie di  violazioni e illegittimità irragionevoli e ingiuste poiché di fatto obbligano i cittadini all’acquisto di auto nuove e contemporaneamente introducono tutta una serie di deroghe ingiustificate.  “ È una manovra fortemente discriminatoria – spiegano gli avvocati Giorgio Leccisi, Francesco Leone e Simona Fell – in quanto colpisce soprattutto le categorie più deboli, costringendo i cittadini a rottamare le proprie vetture e ad acquistare nuovi mezzi, senza incentivi o alternative.  La tutela dell’ambiente è una priorità e pertanto non può essere affrontata con singoli provvedimenti comunali. Servono interventi strutturali, sul piano delle infrastrutture dei pubblici trasporti e, per evitare ricadute sui cittadini, incentivi per convertire l’auto con dispositivi antinquinamento di ultima generazione. Per tali ragioni abbiamo deciso di lanciare un’azione legale e  richiedere il ritiro delle ordinanze”.  Le limitazioni alla circolazione previste dalle ordinanze comportano di fatto una vera e propria inibizione del  diritto di circolare con mezzi propri all’interno dei comuni interessati, un ostacolo ingiustificato al  diritto al lavoro, allo studio, al  normale svolgimento delle attività familiari, solo per citarne alcuni, nonché una sostanziale  privazione della proprietà, con il conseguente annullamento del valore delle auto.   In pratica, i sindaci dei singoli comuni piemontesi, romagnoli, lombardi e veneti hanno già emesso o emetteranno a breve ordinanze sindacali che vietano l’uso del mezzo privato diesel, da Euro 0 a Euro 3 (divieto che sarà esteso alle Euro 4 nel 2019 e alle Euro 5 nel 2020), per tutto il giorno e tutti i giorni. Sostanzialmente, queste auto non potranno più circolare in tutto il Bacino Padano.  In Italia, le auto Euro 3 sono attualmente oltre 5milioni. E le percentuali più altre le ritroviamo proprio nelle regioni colpite dalle ordinanze (Piemonte 10%, Emilia 9,7% e Lombardia 9,5%). Il dato peggiora se consideriamo le auto di categorie inferiori: solo in Lombardia sono 587.515.

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