Settembre 2017- Pagina 38

Regione e Ministero vogliono semplificare la burocrazia

Con l’ accordo firmato nelle scorse settimane  nella sede della Regione Piemonte, il Ministero per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione offre alla  Regione una task force per aiutarla nell’ambito della semplificazione, trasparenza, accesso civico e coinvolgimento dei dipendenti  in linea con la Legge Madia,. A siglare l’intesa, il presidente  Sergio Chiamparino e il sottosegretario alla Funzione Pubblica, Angelo Rughetti. “Una legge così complessa e importante per rendere più efficiente il nostro Paese – ha detto Chiamparino – deve procedere per sperimentazioni e conseguenti implementazioni. E’ quello che stiamo facendo e che ora faremo in modo più compiuto partendo da due priorità, la gestione delle società partecipate e la gestione delle risorse umane”.

Ma quando passa questa crisi? Intanto i torinesi ricorrono a mutui e prestiti

Quando passerà la crisi?  Alcuni segnali sono postivi anche per quanto riguarda la nostra regione, seppur rimanga  elevato il livello di cassa integrazione e la disoccupazione giovanile sia sempre un problema. Una recente indagine rileva  che in  Piemonte il 36.6% della popolazione maggiorenne ha almeno un rapporto di credito attivo: non soltanto  mutui, ma pure prestiti per acquistare un’auto nuova, una tv, mobili o per fare un viaggio. La provincia di Torino ha la quota più elevata in regione, con quasi 40.000 euro (40%), seguono Asti (39,8%) e Novara (39,6%), all’opposto Cuneo (28,3%). La rata media mensile da rimborsare mensilmente dai piemontesi è di 371 euro, dato che fa del Piemonte la sesta tra le regioni italiane. La Mappa del Credito, relativa al primo semestre 2017, è stata realizzata dal Crif. la nostra regione registra un’incidenza superiore alla media italiana per i mutui: con il 23,6% è all’ottavo posto. Sui prestiti personali,  il peso nel portafoglio dei crediti attivi è del 36,7%, mentre per quanto riguarda i prestiti per l’acquisto di beni e servizi, il peso sul totale si aggira intorno al 39,6%.

 

(foto: il Torinese)

Porta Nuova, palazzo delle Poste di via Nizza: il degrado avanza

Più di un lettore ci ha segnalato nelle scorse settimane lo stato di degrado che caratterizza il tratto di marciapiede che, in via Nizza, costeggia il palazzo delle Poste

 

L’edificio littorio è quello che ospita anche gli uffici delle Ferrovie. A due passi dalla stazione di Porta Nuova, un cero gioiello architettonico dopo il recente restauro, lo spettacolo per i torinesi e i turisti che passano numerosi da quelle parti è a dir poco desolante. Lo abbiamo verificato anche noi e ve lo documentiamo con le foto che vedete. Sporcizia, erbacce, rifiuti. Qualcuno intervenga, l’immagine della città risente negativamente anche di questi spiacevoli dettagli.

Il Torinese

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Autostrade più affollate

Le autostrade piemontesi sono  più affollate rispetto alla prima metà dello scorso anno, soprattutto nelle tratte che da Torino portano al mare o alla montagna grazie ai “pendolari del turismo”, come affermano le cronache torinesi di RepubblicaSulla A6,  Torino Savona tra gennaio e giugno 2017 sono passati 447 milioni di veicoli a chilometro , quota pari al 5,9 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.  Sulla Torino-Bardonecchia nella prima metà di quest’anno il totale dei mezzi supera i 4 milioni ed è superiore del 6,6 per cento. Ma l’autostrada piemontese in crescita maggiore  è l’Asti-Cuneo in aumento del 7,5 per cento, con i suoi 72 milioni di veicoli a km (cifra bassa ma con una crescita in proporzione elevata). L’arteria più trafficata in assoluto è la Torino-Milano, con 1,1 miliardi di veicoli per km nel primo semestre di quest’anno: sale  del 2,45 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato dovuto in particolare alle molte auto. Molti più camion, invece, sulla Torino-Piacenza. Qui, tra auto e veicoli   pesanti, si stima un passaggio di 981 milioni di mezzi per chilometro. Infine, sulla tangenziale di Torino il traffico nel primo semestre 2017 è in crescita  del 2,8 per cento, e sulla Torino-Ivrea del 2,5%. Segnali che potrebbero indicare un progressivo superamento della crisi economica?

La Regione Piemonte riparte dalle donne

«Siamo ripartiti dalle donne e non è un caso. La mia attività amministrativa dopo la pausa estiva è ripresa dal sostegno alla rete dei centri antiviolenza perché per noi questa è un’azione prioritaria e siamo impegnati a dare continuità al loro operato in un’ottica di sistema sempre più estesa» – così Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, ha commentato l’approvazione da parte della Giunta regionale dei criteri per l’accesso ai finanziamenti destinati agli interventi effettuati dai Centri antiviolenza e dalle Case rifugio esistenti, all’apertura di nuovi Centri antiviolenza e Case rifugio e all’individuazione di ulteriori soluzioni per l’accoglienza temporanea di donne vittime di violenza, sole o con i figli. Lo stanziamento complessivo per lo svolgimento di queste attività ammonta a 1.126.000 euro.

«In questi mesi la Regione Piemonte ha lavorato per aggiornare l’albo dei centri antiviolenza e delle case rifugio in modo da accreditare solo quelli soddisfacenti i criteri previsti a livello nazionale e anche dalla nostra legge regionale» – ha continuato Monica Cerutti – Le risorse, al fine di essere distribuite in modo equo e in previsione di un equilibrio territoriale dell’offerta dei servizi, saranno ripartite tra gli 8 ambiti territoriali provinciali e metropolitano rispettando il criterio del 50% da suddividere in quota uguale per ciascun ambito e del 50% da suddividere in base alla popolazione femminile residente, in età oltre 14 anni.

Attualmente la rete regionale a sostegno delle donne vittime di violenza è composta da 13 centri antiviolenza e 9 case rifugio così ripartite: 7 centri antiviolenza sono in provincia di Torino e sono Donne&Futuro, Punto a capo, Associazione Svolta Donna onlus, Città di Torino, A.R.C.I Valle di Susa, Telefono Rosa, Unione Donne 3° Millennio e 6 sono nelle altre province e sono Me.dea (Alessandria), C.I.S.S. Ossola (VCO), C.R.I. Asti, C.S.A.C. Cuneo, CISSABO Cossato (Biella), Comune di Novara; 5 case rifugio sono in provincia di Torino e sono Donne&Futuro, Casa Benefica, Associazione Svolta Donna onlus, Cooperativa Mirafiori, Città di Torino e 4 sono nelle altre province e sono Me.dea (Alessandria), C.I.S.S. Ossola (VCO), Anteo coop. Sociale onlus (Biella), Cooperativa Fiordaliso (Cuneo).

La delibera approvata questa mattina dalla Giunta regionale stanzia 1.126.000 euro per finanziare la rete regionale. Del totale 817.000 verranno distribuiti ai centri antiviolenza e alle case rifugio già esistenti per il loro sostegno e potenziamento, e per le attività degli sportelli e dei punti di ascolto collegati ai centri medesimi.

Le risorse restanti verranno invece destinate alla creazione di nuovi centri antiviolenza e case rifugio e per il finanziamento di nuovi posti per l’accoglienza in emergenza. «La nostra intenzione è quella di allargare su tutto il territorio regionale la rete a sostegno delle donne vittime di violenza ed è per questo che abbiamo deciso di finanziare progetti per l’apertura di nuovi centri antiviolenza e case rifugio prioritariamente nelle province che al momento presentano un rapporto tra numero di centri e popolazione femminile residente oltre i 14 anni più elevato rispetto alla media regionale. Le risorse verranno destinate prioritariamente dunque per finanziare 3 nuovi centri antiviolenza nelle province di Cuneo, Alessandria e Novara, e 3 nuove case rifugio nelle province di Novara, Asti e Vercelli» – ha concluso l’ assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.

(foto: il Torinese)

Corto Maltese. Cinquant’anni fa “nasceva” il marinaio di Hugo Pratt

«Sono l’Oceano Pacifico e sono il più grande di tutti. Mi chiamano così da tanto tempo, ma non è vero che sono sempre calmo». Inizia così Una ballata del mare salato, la storia a fumetti che segna l’esordio del celebre personaggio ideato dallo scrittore e disegnatore riminese Hugo Pratt

 Il primo episodio apparve cinquant’anni fa,  nel luglio del 1967,  sul n° 1 della rivista Sgt. Kirk, frutto di una collaborazione tra l’editore Florenzo Vivaldi e lo stesso Pratt. L’albo si apre su uno scenario al largo delle acque melanesiane del Pacifico del Sud, dove un catamarano salva dalle onde un uomo legato a una zattera. Il singolare «samaritano» è nientemeno che l’avventuriero Rasputin, mentre il naufrago è Corto Maltese (così chiamato perché originario di Malta), ridotto in quello stato dall’ammutinamento del suo equipaggio. Era il 1° novembre del 1913, il giorno di Ognissanti, ma anche “Tarowean”, il giorno delle sorprese. Cominciava così una delle più indimenticabili storie a fumetti, fatta di cannoniere tedesche, incursioni in mare, isole misteriose. Una Ballata del Mare Salato è un vero gioiello artistico; una storia corale, un insieme di storie e personaggi diversi tra loro che però hanno qualcosa in comune, un punto  che, solo ad uno sguardo finale e completo, risulterà chiaro agli occhi del lettore. Questo fumetto, raffinato e colto, contribuirà a sdoganare il genere nei confronti di un pubblico più maturo, che non teme di “impegnarsi” a leggere un fumetto. Con la sua opera prima, Hugo Pratt, diede vita ad un personaggio che rappresenta tutt’oggi l’archetipo dell’antieroe per eccellenza, dedito alla pirateria, all’apparenza cinico nei rapporti umani, pronto all’avventura. Una caratterizzazione curata, a partire dalla “biografia”. Infatti, Corto Maltese nasce il 10 Luglio 1887 a La Valletta, nell’isola di Malta. Il padre era un marinaio inglese della Cornovaglia, nipote di una strega dell’isola di Man, mentre la madre, gitana di Siviglia e modella del pittore Ingres, era chiamata la Niña di Gibraltar. Corto Maltese passa la sua infanzia spostandosi da un luogo all’altro, vivendo inizialmente a Gibraltar, poi a Cordova e infine a La Valletta, dove la madre lo manda per studiare alla scuola ebraica di Ezra Toledano. In questo luogo viene iniziato ai testi dello Zohar e della Cabbala. Il suo nome, Corto, deriva dallo spagnolo e significa “svelto“. Così, tra un avventura e l’altra, navigando nel mare d’inchiostro a china di Pratt, Corto Maltese diventa negli anni uno dei personaggi dei fumetti più amati in assoluto, acquistando pienamente la dignità di opera letteraria, al punto che in esso s’intravede il primo esempio italiano di graphic novel. Riproposta dal Corriere dei piccoli nell’estate del 1971, Una ballata del mare salato venne pubblicata per la prima volta in un unico albo da Mondadori, nel 1972.

Marco Travaglini

Nuovo regolamento comunale per i campi nomadi. Allontanamento in caso di roghi

La  giunta comunale di Torino ha dato l’ok al nuovo regolamento per i campi nomadi autorizzati che potrebbe entrare in vigore a partire da metà ottobre al termine dell’esame da parte del Consiglio. Il regolamento riguarda le aree sosta Sangone, Germagnano, Le Rose e strada dell’Aeroporto e si prevede anche un bando per un project manager incaricato di esaminare  le singole situazioni di chi vive nei campi, allo scopo di individuare percorsi di inclusione adeguati. Verra’ effettuato il rilascio di un nulla osta alla sosta  pagando 600 euro l’anno più le utenze. Il permesso e’ rinnovabile e  può essere concesso in via straordinaria per 6 mesi oppure 40 giorni per eventi familiari. Saranno  3 i delegati per ogni insediamento: chi non rispetta le regole  incorrerà in sanzioni da 100 a 500 euro fino all’allontanamento per i casi più gravi come i roghi di rifiuti.

Binda, l’invincibile

Si può leggere un libro al ritmo frenetico di una corsa ai tempi del ciclismo eroico, dove la fatica si misurava su strade polverose e sterrate? Si può che si ha tra le mani una copia di “Binda l’invincibile”, scritto da Edoardo Rosso (Italica Edizioni), una biografia romanzata  di uno tra i più grandi esponenti del ciclismo internazionale, probabilmente il più grande della sua epoca, quella del ciclismo prima maniera, nei primi trent’anni del Novecento. Nato a Cittiglio, nel varesotto, l’11 agosto del 1902,  il futuro tre volte campione del mondo iniziò a correre in bici sulla Costa Azzurra dove si trasferì da ragazzo per lavorare come stuccatore insieme ad un fratello. Tornato in patria il giovane Alfredo venne ingaggiato dalla Legnano, con i colori della quale partecipò al Giro d’Italia del ’25 in cui centrò la prima di cinque vittorie a cui si

aggiunsero il Mondiale nel ’30 e nel ’32, il Giro di Lombardia (4volte), la Milano-Sanremo (2) e il Giro del Piemonte (2). Binda, nel mondo faticoso e bello dei “forzati della strada”, si trovò a rivaleggiare con un mostro sacro come Costante Girardengo. Come scrive Rosso, la parte più rilevante della carriera di Binda “si compie in un Paese ormai soffocato dalla miope grandeur della dittatura”; e sarà proprio il regime, insoddisfatto di quel campione troppo tiepido dal punto di vista politico, a contrapporgli un asso dalla maglia nera e il cognome tristemente profetico: Learco Guerra. Unico tra tutti gli sport, il ciclismo vanta un rapporto del tutto particolare con il suo pubblico, con quelli che lo amano e lo seguono sulle strade in ogni stagione, sfidando intemperie e rovesci. Pier Paolo Pasolini diceva che “il ciclismo è lo sport più popolare perché non si paga il biglietto” ma forse lo è anche perché la gente ne coglie il sentimento più profondo che lo rende lo specchio della fatica, del coraggio, della fantasia di quegli uomini curvi sul manubrio o in piedi sui pedali, impegnati in una corsa di un giorno o in una prova a tappe. Nonostante l’ombra del doping – che negli ultimi anni ha oscurato molte gare e carriere – il fascino del ciclismo resta lo stesso e non tramonta. Edoardo Rosso fa divorare le pagine di “Binda l’ Invincibile” come fossero tappe di una corsa epica, racconta Alfredo Binda mescolando dati e fotogrammi della vita del campione che dava battaglia spingendo sui pedali con forza, agilità e un’idea innovativa delle strategie di gara  e della preparazione atletica che l’ha – a buon merito –posto tra gli innovatori di questo sport negli anni ruggenti. Alfredo Binda è morto, ottantaquattrenne, nel 1986. Riposa ora nel cimitero di Cittiglio e sulla tomba campeggia una bella foto in maglia iridata.

Marco Travaglini

Donna di 79 anni viene travolta ed uccisa a Venaria

Il conducente della Fiat Panda ha perso il controllo dell’auto finendo sul marciapiede.

Intorno alle ore 11 di questa mattina, una donna di 79 anni è stata travolta ed uccisa mentre si trovava sul marciapiede, all’altezza di via Amati, a Venaria. Secondo quanto riportato da una prima ricostruzione, l’anziana donna stava camminando sul marciapiede quando all’improvviso una Fiat Panda – sfuggita probabilmente al controllo del conducente – è balzata sul camminamento pedonale travolgendo violentemente la donna. Per liberare la pensionata è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco che, per poterla soccorrere, hanno dovuto sollevare la macchina ed estrarla da sotto le ruote; nonostante l’intervento del 118 sia stato repentino, per l’anziana signora non c’è stato nulla da fare. Sul luogo sono inoltre intervenuti gli agenti della polizia municipale di Venaria che stanno ancora cercando di ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente.

Al cinema sotto le stelle

Infini.to – Planetario di TorinoVia Osservatorio 30 – Pino torinese. 8 settembre : “Domani”

I venerdì estivi di Infini.to proseguono – dopo il successo delle serate musicali – con il Cinema sotto le stelle, una rassegna di 6 film proiettati all’aperto sulla splendida terrazza del Museo (in caso di brutto tempo il film verrà proiettato all’interno del Planetario).Il tema della rassegna 2017 è “La Terra domani”, con una selezione di pellicole che vanno dall’animazione al film cult.
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PROMOZIONI 
La 
visione del film è gratuita acquistando il biglietto di ingresso al Museo (si segnala che il Museo sarà visitabile solo fino all’inizio del film: non sarà più possibile utilizzare le postazioni interattive dopo le ore 21.30).

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PROGRAMMA

ore 18.30 apertura biglietteria

ore 19.00 – 21.30 apericena (prenotazione obbligatoria)

ore 21.00 spettacolo in Planetario (facoltativo)

ore 21.30 inizio proiezione film

Il Museo sarà visitabile fino all’inizio del film.

Il servizio caffetteria sarà presente durante tutta la durata dell’evento.

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CALENDARIO FILM

8 settembre – Domani

In un futuro post-apocalittico – dove il mondo è stato trasformato in un luogo freddo, buio e crudele – un padre e suo figlio attraversano a piedi gli Stati Uniti, in cerca dei pochi avamposti di civilizzazione ancora esistenti. Mentre cerca di proteggere il suo bambino dagli assalti dei predoni e dei cannibali che infestano il territorio, l’uomo (malato e conscio di essere vicino alla morte) racconta al figlio la propria vita, ed il mondo com’era prima del cataclisma.

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INFO e PRENOTAZIONI
Non si effettuano prenotazioni per l’ingresso Museo, cinema e spettacolo in Planetario (ingresso fino ad esaurimento posti).
Per maggiori informazioni visitare il sito 
www.planetarioditorino.it, scrivere a info@planetarioditorino.it, telefonare a 0118118740 (martedì-giovedì 10.00 – 12.00).

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PREZZI

La visione del film è GRATUITA, fino ad esaurimento posti, presentando il biglietto di ingresso al Museo.

Biglietto di ingresso al Museo (obbligatorio)

INTERO: € 8,00

RIDOTTO: € 6,00 per ragazzi 6-18 anni, adulti sopra i 60 anni, studenti universitari sotto i 25 anni con Smart Card, gruppi di almeno 15 persone paganti, Enti convenzionati

GRATUITO: bambini sotto i 6 anni, disabili e loro accompagnatori, Giornalisti

OMAGGIO: per i possessori dell’Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card

Apericena (facoltativo e su prenotazione)

Per conoscere i costi dell’apericena consultare il sito www.planetarioditorino.it nella sezione relativa all’evento; per prenotare l’apericena scrivere a infinitocoffeehouse@gmail.com o telefonare a 393.8727768.

L’apericena è facoltativo, la prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata entro il venerdì alle ore 12.00.


ATTENZIONE: la prenotazione per l’apericena non garantisce l’accesso alla proiezione del film, il cui ingresso è libero fino ad esaurimento posti con il biglietto del Museo.

Per maggiori informazioni, segnalazione di allergie/intolleranze o richieste particolari, scrivere a infinitocoffeehouse@gmail.com o telefonare a 393.8727768.