“Il comportamento della direzione di Coopcultura, la società dei lavoratori della Reggia di Venaria, è deprecabile e contrario al diritto di sciopero sancito dalla nostra Costituzione. La chiamata di lavoratori temporanei per coprire totalmente i servizi della Reggia ha di fatto svuotato la protesta e lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori che manifestavano per i gravi e pesanti peggioramenti delle condizioni lavorative a partire dalle importanti riduzioni dirette e indirette (cancellazione buoni pasto) delle retribuzioni già decisamente basse, oggi arrivate a 600 e 800 euro mensili. E’ questo il frutto degli appalti al ribasso dove le condizioni di lavoro vengono genericamente peggiorate e si pongono i lavoratori gli uni contro gli altri. Il Consorzio “La Venaria Reale”, gestore del complesso, e la Regione Piemonte che è parte del Consorzio, non si possono chiamare fuori, devono garantire condizioni di lavoro e retribuzioni adeguate alle lavoratrici e ai lavoratori della Reggia di Venaria, polo di eccellenza di attrazione turistica della nostra regione. Non ci si può far lustro sulle spalle dei lavoratori, si intervenga con urgenza per ripristinare condizioni lavorative degne. Rifondazione Comunista Torino è solidale con i lavoratori e le lavoratrici della Reggia di Venaria e condanna con forza i comportamenti antisindacali e le condizioni che li hanno permessi”.
Cadigia Perini
Responsabile Commissione Lavoro Rifondazione Comunista Torino