Un invito da alcuni parlamentari del Partito Democratico ad un maggiore dialogo con il territorio, con le istituzioni e con gli operatori. Molinari: “Problemi presenti da anni, ma l’unica cosa che può attirare l’attenzione dei vertici Pd è il suono stanco del valzer delle poltrone”.
Cambio ai vertici della sanità piemontese e cambio di registro per Sergio Chiamparino, invitato dai parlamentari piemontesi del Partito Democratico a trovare, per il futuro, soluzioni più inclini al dialogo con il territorio, con le istituzioni e con gli operatori del settore. Una politica ovvia ma inspiegabilmente assente dalle decisioni prese negli ultimi due anni, vissuti all’insegna del calcolo, della razionalizzazione e delle decisioni, noncuranti delle reali esigenze della popolazione.
“Leggo che alcuni parlamentari piemontesi del Pd attaccano le scelte in politica sanitaria della Giunta regionale Chiamparino – commenta Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord Piemont – e non sappiamo se ridere o piangere. Sono più di due anni ormai che il Pd sta quotidianamente sconfessando se stesso e le proprie promesse elettorali su un tema così delicato, portando avanti la linea ragionieristica più fredda, incurante delle esigenze dei territori, fatta di imposizioni romane e tagli, ma solo ora che si parla della nuova nomina del Direttore dell’Assessorato si accorgono che esiste un problema?”
“Dopo decine di manifestazioni – prosegue Molinari -incontri pubblici, mobilitazioni di amministratori locali, lavoratori e utenti degli ospedali, con le dichiarazioni di oggi abbiamo capito che l’unica cosa che può attirare l’attenzione dei vertici Pd è il suono stanco del valzer delle poltrone”.
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