Marzo 2016- Pagina 31

Astro-Samantha a Torino: "Il futuro dello spazio è su Marte"

CRISTOFORETTIVisita al padiglione dedicato alla simulazione del terreno di Marte e alla sala di controllo della missione ExoMars

L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti ha incontrato a Torino i tecnici delle società Altec e Thales Alenia Space Italia che hanno seguito la sua missione, Futura. “Sono emozionata a vedere di persona  i tecnici e gli ingegneri con i quali ho parlato via satellite nei miei mesi in orbita. Il futuro spaziale passa per Marte, la vera frontiera degli ultimi studi nei grandi centri ricerche, come questi a Torino”, ha detto. E’ stata accompagnata dal sindaco, Piero Fassino, nella visita al padiglione dedicato alla simulazione del terreno di Marte e alla sala di controllo della missione ExoMars, che contiene la strumentazione Avionic Test Bench da impiegare nella missione sul pianeta, in programma il 14 marzo. Il costo sarà di un miliardo e 200 milioni di euro.

Uomo investito da auto muore in via Stradella

polizia municipale1L’auto, una Fiat Panda, guidata da una donna si è fermata per soccorrerlo

Un uomo di 44 anni, di origine cinese è morto, investito da un’auto mentre stava attraversando la strada a Borgo Vittoria, in via Stradella. L’auto, una Fiat Panda, guidata da una donna si è fermata per soccorrerlo ma anche con l’arrivo del 118 non si è potuto  che constatarne la morte. La polizia municipale ha sottoposto la donna all’alcoltest, con risultato negativo. Si cercano testimonianze per ricostruire l’incidente.

“Sperando contro ogni speranza. La persecuzione cristiana in Pakistan”

CRISTIANI2CRISTIANI1Si è parlato dei molti soprusi e delle tante discriminazioni che a livello sociale, lavorativo e umano, tantissime persone sono costrette a subire ingiustamente a causa del loro credo religioso

Il 2 marzo 2011 il ministro per le minoranze Shahbaz Bhatti, venne brutalmente ucciso da un gruppo di fondamentalisti islamici.Questa mattina alle ore 11,30, il monsignor Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, ha tenuto a palazzo Lascaris una conferenza stampa per ricordare il ministro cattolico e soprattutto, per testimoniare la discriminazione e la persecuzione subita ancora oggi, in Pakistan, dai cristiani.

L’evento intitolato “Sperando contro ogni speranza – La persecuzione cristiana in Pakistan”, è stato realizzato dal Comitato regionale per i diritti umani, presieduto dal presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, in collaborazione con la Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre.con reg lascaris

In un aula gremita di persone partecipative e visibilmente toccate dagli argomenti affrontati, hanno preso parte -contribuendo con il loro intervento- anche il monsignor Guido Fiandino, vescovo ausiliario di Torino, il direttore della Fondazione Alessandro Monteduro, la vicepresidente del Comitato Enrica Baricco e molti altri nomi illustri.

Sono state affrontate diverse problematiche riguardanti le condizione di vita delle comunità cristiane, in un paese come il Pakistan a maggioranza musulmana. Si è parlato dei molti soprusi e delle tante discriminazioni che a livello sociale, lavorativo e umano, tantissime persone sono costrette a subire ingiustamente a causa del loro credo religioso.

L’attenzione è stata in particolare rivolta alla grande lotta che ormai da diversi anni si sta portando avanti contro la legge antiblasfemia, legge che condanna a morte o nel migliore dei casi all’ergastolo, qualsiasi persona insulti o in qualche modo manchi di rispetto al profeta Maometto o ai dettami del Corano.

Tra le vittime più note della cosiddetta “legge nera”, è stato ricordato il triste caso di Asia Bibi, la donna cristiana picchiata, stuprata e inseguito condannata a morte nel 2009, poiché accusata da alcune donne musulmane di blasfemia.

CRISTIANI3A cinque anni dall’assassinio di Bhatti,  monsignor Coutts ha deciso di recarsi in Italia non solo per “denunciare” le condizioni in cui -in alcune parti del mondo- sono costrette a vivere le comunità cristiane, ma anche per ricordare che il vero male non sono i differenti credi religiosi, ma i gruppi estremisti che insorgono con estrema rapidità e prepotenza.

La visita del monsignor Coutts vuole essere una testimonianza utile per risvegliare le coscienze e una dimostrazione del fatto che la religione cristiana e quella mussulmana possono e devono coesistere nel rispetto dell’uomo e dei suoi diritti.

Simona Pili Stella

(Foto: Essepiesse/il Torinese)

Il terrorismo, le memorie di chi visse gli “anni di piombo”

In un libro curato da Michele Ruggiero

Terrorismo

Ripensare al terrorismo di ieri per ridare sensibilità alle coscienze oggi: si può sintetizzare così la ragione che ha motivato la pubblicazione degli atti del dibattito svoltosi il 15 giugno 2015 nell’aula del consiglio regionale del Piemonte in occasione della presentazione del  libro “Pronto qui Prima linea”  di Michele Ruggiero e Mario Renosio. Il libro che raccoglie la sequenza degli interventie delle testimonianze di chi ha vissuto quel periodo, curato da Ruggiero,  giornalista torinese della Rai , seguendo il filo rosso che tiene insieme ragionamenti, pensieri ed emozioni di allora, s’intitola “Il terrorismo” ed è edito da Impremix Visual Grafika. Di rilievo, e va sottolineato, il contributo di Carole Beebe Tarantelli, vedova dell’economista Ezio Tarantelli ucciso dalle Br il 27 marzo del 1985, che ha curato la postfazione. terrorismo1 Un libro-documento importante che offre lo spunto per affrontare delicate domande: quando apparve il terrorismo in Italia? Quando comparve la violenza organizzata elevata e giustificata a confronto politico sotto altre forme? Domande ineludibili specie per i più giovani che dai programmi scolastici poco ricevono per colmare le lacune sulla storia recente del nostro paese e poco possono trarre dalle famiglie i cui ricordi sono oramai sbiaditi. Ricostruire quegli anni, le tragedie che vi si consumarono invece è essenziale per dare piena consapevolezza di quanto dura e dolorosa sia stata la lotta per difendere le istituzioni e la democrazia dagli attacchi del terrorismo e darne memoria è condizione per scongiurare che lutti e sofferenze di allora possano ritornare. Tra l’altro la “paternità” dell’evento e il luogo dove si tenne il convegno ( il Comitato Resistenza e Costituzione e la sede del Consiglio regionale a Palazzo Lascaris) rimandano alnesso molto stretto tra la nascita del Comitato stesso e quel periodo così difficile e doloroso nella storia del nostro Paese. Il Comitato Resistenza e terrorismo2Costituzione, infatti,  nacque nel 1976 con l’obiettivo di riaffermare i valori e gli ideali della lotta di Liberazione. Ma in quel momento la nascita del Comitato aveva anche l’obiettivo di rafforzare il senso dello Stato, la sua forza basata sulla democrazia e sul coraggio di quegli uomini, magistrati e forze dell’ordine soprattutto, che quella democrazia avevano il compito di difendere anche a costo della propria vita. Il Consiglio regionale di allora ( presieduto da Dino Sanlorenzo) era convinto che il terrorismo andasse sconfitto anche sul piano politico, morale, culturale e ideale; che fosse cioè necessaria la mobilitazione delle coscienze. “ E fu decisiva la mobilitazione democratica degli uomini e delle istituzioni – come ricorda il Vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, oggi alla guida di quel Comitato – per far fronte a un nemico della democrazia, il terrorismo, che feriva e uccideva uomini innocenti responsabili soltanto di lavorare in una azienda in crisiterrorismo3, giornalisti, poliziotti che facevano il loro dovere, magistrati coraggiosi con la schiena dritta sull’altare della giustizia”. Dal 1976 al 1978 sono state censite più di 1.400 iniziative, 650 assunte e promosse dalle autonomie locali, più di 350 assemblee di fabbrica alla presenza di forze politiche,80 assemblee scolastiche solo nella provincia di Torino, 350 manifestazioni organizzate dalle associazioni partigiane. Nel 1978 è stata poi lanciata una petizione con l’obiettivo di promuovere un’azione di solidarietà nel momento più delicato quello in cui si doveva celebrare il processo alle Brigate rosse non celebrato nel maggio 1977. In poco tempo la petizione raccolse più di 300.000 firme. Un lavoro enorme, un impegno straordinario che è bene ricordare anche attraverso questo libro, in un momento delicato dove gli attentati terroristici ( come quello di Parigi del 13 novembre scorso ) ripropongono un drammatico ritorno alla memoria degli “anni di piombo”.

 

Marco Travaglini

Collezioni minime: è tempo di Fluorite

La piccola esposizione è arricchita da copie anastatiche di volumi storici provenienti dalla Biblioteca del MRSN, a compendio del tema trattato

 minerali fluorite

Prosegue la sperimentata e felice consuetudine di collaborazione tra il Museo Regionale di Scienze Naturali e il Consiglio Regionale del Piemonte con la terza edizione di “Collezioni minime a Palazzo Lascaris”, piccola esposizione di pubblicazioni e reperti naturalistici sistemati in due vetrine poste all’ingresso della sede deI Consiglio Regionale. Il filo conduttore della rassegna per il 2016, che vedrà ogni due mesi esposto un diverso soggetto, sarà la Natura dell’Europa.

Il primo appuntamento del 2016 del Museo Regionale di Scienze Naturali presso la sede di Palazzo Lascaris, è con la sezione di   Mineralogia che espone, dal 4 marzo al 3 maggio, alcuni esemplari di fluorite. La piccola esposizione è arricchita da copie anastatiche di volumi storici provenienti dalla Biblioteca del MRSN, a compendio del tema trattato.

 

La fluorite (CaF2) è il più diffuso e importante composto naturale del fluoro, elemento a cui il minerale ha dato il nome. Più del 90% del minerale estratto viene impiegato dall’industria metallurgica dell’alluminio e degli acciai e da quella chimica come materia prima nella produzione del fluoro e dell’acido fluoridrico. Cristalli particolarmente puri trovano impiego nella preparazione di lenti speciali e di parti ottiche di strumenti scientifici. La fluorite venne impiegata, nel mondo greco e romano antico, soprattutto come pietra ornamentale e da taglio. I vasi murrini (dal latino murrha, termine con cui si indicava il minerale) erano preziosi vasi intagliati in una varietà di fluorite compatta proveniente dalla Partia (l’attuale Iran).

 

Etimologia: dal latino flúere = scorrere, con riferimento all’uso del minerale come fondente in metallurgia. Morfologia: molto comune in cristalli ben formati, spesso aggregati. La forma più comune è il cubo, più rare sono quelle dell’ottaedro, del rombododecaedro ecc. solitamente in combinazione con il cubo. Uno stesso cristallo può presentare sia facce perfettamente lisce (ad esempio quelle del cubo) sia facce a gradini (ad esempio quelle dell’ottaedro) con la tipica struttura “a parquet”. Colore: molto vario: da incolore a latteo, verde, giallo, azzurro, viola, fino a nero, spesso distribuito in zonature a bande anche all’interno dei singoli cristalli.

Località: è un minerale molto comune e diffuso. Tra le località più famose, che hanno fornito splendidi esemplari cristallizzati, si possono ricordare i vasti distretti metalliferi tedeschi (Sassonia e Baviera) e inglesi (Cumberland, Durham, Derbyshire e Cornovaglia) e le litoclasi alpine del Monte Bianco e del San Gottardo. In Piemonte sono stati rinvenuti ottimi campioni nelle cave di Baveno, Alzo, Beura e Villadossola (VB).

 

Sede: Palazzo Lascaris, via Alfieri 15, Torino

Mostra: Collezioni minime a Palazzo Lascaris Fluorite

Periodo 4 marzo – 3 maggio 2016

Ingresso: gratuito

Orario: Lunedì – venerdì 10-18

Info: rel.esterne@cr.piemonte.it

"Venanzio Revolt. I miei primi 80 anni di cinema”

Scritto e diretto da Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco ,voce narrante di Nanni Moretti e prodotto dalla Dinamovie Pictures

ventavoli

A inaugurare la 15a edizione di Piemonte Movie gLocal Film Festival mercoledì 9 marzo ore 20.45 al Cinema Massimo Sala 1 sarà l’anteprima assoluta del film” Venanzio Revolt.I miei primi 80 anni di cinema”, scritto e diretto da Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco ,voce narrante di Nanni Moretti e prodotto dalla Dinamovie Pictures. Dopo essersi aggiudicati il Premio Miglior Cortometraggio a Piemonte Movie 2010 con “Linda. Uno spot contro il silenzio” e aver realizzato per l’edizione 2012 del Festival il documentario “Sale per la capra”, che rievoca la tragedia del cinema Statuto, i registi presenteranno il loro nuovo documentario, che omaggia uno dei personaggi più significativi e poliedrici del nostro cinema, Lorenzo Ventavoli. Si tratta di un racconto lungo 80 anni ( a partire dagli Anni Trenta ) tra cinema, teatro e storia torinese in cui Ventavoli, esercente, produttore, scrittore e perfino attore (un’apparizione nel “Divo” di Sorrentino e in “Preferivo il rumore del mare” di Mimmo Calopresti), uomo di cinema, ma anche uomo di fiume per la sua profonda passione per il canottaggio, rievoca la sua vita, stimolato dall’amico di sempre, il critico cinematografico Steve Della Casa, che lo intervista nella quieta familiarità del “suo” Circolo Canottieri Cerea. Emerge il ritratto di un uomo che ha saputo tradurre la passione di famiglia in impresa non solo commerciale, ma anche culturale ed intellettuale. E’ stato Presidente del Museo del Cinema, ha fondato il Festival Cinema Giovani, poi divenuto Torino Film Festival, di cui è stato anche Presidente, “ha tenuto in qualche modo a battesimo, come dice Steve Della Casa, tutti noi che ci occupiamo di cinema a Torino”. Si è sempre distinto per una programmazione colta che da oltre mezzo secolo vede nel “suo” Nuovo Romano un luogo di riferimento ventavoliirrinunciabile per i cinefili torinesi. “ Venanzio Revolt – rivela nel film – è lo pseudonimo con il quale scrivevo i testi per l’avanspettacolo al Romano”. Il documentario parte dalla storia di suo padre, Giordano Bruno Ventavoli, socialista, giunto a Torino da Monsummano nel’22 per fuggire dalle squadracce fasciste. Trovò impiego presso la fabbrica di automobili Itala , ma nel ’31 l’azienda entrò in crisi e costrinse i lavoratori non iscritti al Partito Nazionale Fascista a lasciare il lavoro.”Allora mio padre – racconta Ventavoli nel film – prese in gestione il cinema Diana in corso regina Margherita. Un anno dopo nacqui io. Fin da piccolo cominciai a occupare le poltrone libere, iniziando così già in tenera età una passione che ben presto diventerà anche un mestiere. Entravo al cinema alle 14 e vi restavo fino a tardi. Tornavamo insieme a casa con il tram 16 “. E poi i ricordi di quando, al cinema Alpi, nel 1950, appena diciottenne, si conquistò il primo stipendio facendo le fatture e di quando, nel 1958, iniziò a dirigere il Romano, dove i Torinesi scoprirono Ingmar Bergman da “ Il posto delle fragole” al “ Settimo sigillo”, proiettato il giorno di Natale del 1959. E poi, tanti altri ricordi e aneddoti alcuni davvero curiosi legati ad alcuni dei più grandi cineasti dell’ultimo secolo: Bunuel, Bergman ( da lui conosciuto a Stoccolma all’anteprima de “ L’uovo del serpente”), De Sica, Truffaut, Allen … Gustoso l’aneddoto dell’incontro con Woody Allen, giunto a Torino per un concerto al Regio, quando Ventavoli gli mostrò la sua collezione, una trentina di film yiddish.” E’ leggenda – dice Ventavoli nel film – che siano stati la sua fonte di ispirazione. Invece non esitò ad ammettere che li ignorava tutti, tranne uno, ma solo perchè era presente un cantante di sinagoga di cui si ricordava sua madre”.

Helen Alterio

Nove patteggiano e uno va a processo per le firme tarocche

Gli imputati sono funzionari e attivisti Pd
 
 
chiampa manifesto

tribunale seraL’ 11 febbraio il Consiglio di Stato aveva rigettato i ricorsi della Lega Nord sull’irregolarità delle elezioni regionali, facendo proprie le tesi del Tar del Piemonte che, nel mese di luglio, aveva escluso il ritorno al voto. Ma la vicenda prosegue in ambito penale.In tutto sono nove i  patteggiamenti e un rinvio a giudizio nell’udienza preliminare al palagiustizia per le irregolarità commesse nella raccolta delle firme relative  alcune liste per la candidatura di Sergio Chiamparino alle elezioni regionali  2014. Il giudice per le udienze preliminari  Paola Boemio ha definito la falsità delle firme e la cancellazione dei relativi atti di autentica.Gli imputati sono funzionari e attivisti Pd. Hanno concordato pene  dai 5 mesi e 20 giorni all’anno di reclusione con i benefici della condizionale. Il politico più importante, il consigliere regionale Daniele Valle ha patteggiato una pena di 6 mesi.  Rocco Florio, presidente della V Circoscrizione verrà processato il 15 settembre.

(Foto: il Torinese)

Rotary e Compagnia di San Paolo per gli studenti con famiglie in difficoltà

Nel corso di un interclub, la presidente del Rotary Club Torino Sud Est, prof. Annamaria Orsi, e la presidente della Fondazione per la Scuola, prof. Annamaria Poggi, e i suoi collaboratori hanno illustrato nel dettaglio il progetto

scuola bambini

Il Rotary Club Torino Sud Est, nell’ambito della propria missione di servizio, ha promosso il progetto “Etica-minori-scuola” finalizzato ad aiutare e accompagnare nel loro percorso scolastico minorenni meritevoli con famiglie in situazioni di disagio economico-sociale. Troppi minorenni non hanno la possibilità (nella maggior parte dei casi per responsabilità delle famiglie) di frequentare nemmeno la scuola dell’obbligo. ll Rotary Club Torino Sud Est ritiene che, nell’ambito dei servizi che il Rotary deve dare alla società, la frequenza scolastica da parte delle giovani leve del domani sia uno degli elementi fondamentali della crescita personale. E’ necessario, pertanto, investire sull’educazione delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti, dando la possibilità a questi ultimi, ben sostenuti dalle famiglie, di frequentare la scuola a qualsiasi livello.

Occorre insegnare ai giovani le regole di comportamento, di rispetto reciproco, di rispetto dell’ambiente e di rifiuto della violenza agendo fin da subito quando le teste sono ancora libere da preconcetti e calcoli di qualsiasi genere. L’etica e la cultura sono elementi portanti dell’educazione.
L’intervento non è finalizzato a risolvere contingenti problemi economici di qualche famiglia ma, in un’ottica più ampia, si propone di intervenire sulle conoscenze dei giovani. Pertanto non trasferimento diretto di denaro alle famiglie, ma affiancamento per il raggiungimento degli scopi di cui sopra. Si tratta quindi di fornire servizi, con un aiuto economico che non passa dalla famiglia, ma raggiunge direttamente l’obiettivo.rotary

All’iniziativa, che rientra negli obiettivi del Rotary di sostegno all’istruzione e ai giovani, hanno aderito gli altri Club del gruppo 2 del Distretto 2031,  R.C. Torino Crocetta, R.C. Torino Mole Antonelliana, R.C. Torino San Carlo e R.C. Torino Sud. Il progetto di servizio si è poi sviluppato in collaborazione con la Fondazione per la Scuola che ha messo a disposizione la sua consolidata esperienza nella lotta alla dispersione scolastica e a favore delle pari opportunità.
L’intervento si sviluppa su due fronti: sostegno economico mediante l’erogazione di borse di studio e rafforzamento con servizi di carattere orientativo e di accompagnamento degli studenti e delle loro famiglie.E’ già stata individuata una rosa di candidati e a breve l’apposita Commissione di Valutazione selezionerà i borsisti per i percorsi di accompagnamento che integrano le borse. Nel corso di un interclub, la presidente del Rotary Club Torino Sud Est, prof. Annamaria Orsi, e la presidente della Fondazione per la Scuola, prof. Annamaria Poggi, e i suoi collaboratori hanno illustrato nel dettaglio il progetto, mettendo in evidenza l’importanza dell’attività di supporto e affiancamento ai destinatari del service e il valore della collaborazione tra cinque Club Rotary della città e la Fondazione per la Scuola. Il service, che ha ottenuto una sovvenzione distrettuale della Rotary Foundation, dispone di 18.000 euro conferiti in misura uguale dal Rotary e dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.

Un #fiuuu con i brividi per Allegri dopo l'Inter

juve bandiere“abbiamo centrato l’obiettivo. Imparare a soffrire serve per crescere!”
 
 

Un #fiuuu con i brividi, questo il commento scritto nella notte sul web  da Massimiliano Allegri. Secondo il tecnico bianconero si doveva fare di più, ma, riporta le sue parole l’Ansa: ” abbiamo centrato l’obiettivo. Imparare a soffrire serve per crescere!”. Aveva dichiarato che non gli sarebbe piaciuta una qualificazione della Juventus con una sconfitta, ma adesso tira un sospiro di sollievo dopo la finale di Coppa Italia vinta ai rigori con L’Inter.

(Foto: il Torinese)

“Il ventre della collina” per ricordare Sarajevo

sarajevo1Un monologo scritto dall’autrice e attrice novarese Mariarosa Franchini su spunto offerto dal libro “Truccarsi a Sarajevo”, del giornalista Alberto Bobbio di “Famiglia Cristiana”. Al Teatro dell’Istituto Salesiano “San Lorenzo” di Novara

Dal palcoscenico la denuncia di un genocidio, per riflettere e non dimenticare. È quanto Passio 2016 propone il prossimo venerdì 4 marzo, alle 12.00, al Teatro dell’Istituto Salesiano “San Lorenzo” di Novara, in viale Ferrucci 33 con la prima rappresentazione dello spettacolo “Il ventre della collina”, un monologo scritto dall’autrice e attrice novarese Mariarosa Franchini su spunto offerto dal libro “Truccarsi a Sarajevo”, del giornalista Alberto Bobbio di “Famiglia Cristiana”. Realizzata con il supporto dell’associazione Liberazione e Speranza onlus, la rappresentazione pone a tema i massacri che tra il 1991 e il 1995 insanguinarono la Bosnia in seguito all’esplodere delle tensioni etniche nella federazione jugoslava.sarajevo22 Fatti trascorsi da appena 20 anni eppure quasi scomparsi dalla memoria collettiva che l’autrice osserva da un punto di vista di assoluta originalità: il racconto-confessione di Salko Dedic, responsabile del centro che, a Tuzla – a 100 km da Sarajevo -custodisce le salme di oltre 3000 vittime in attesa di identificazione. Ad impersonarlo è l’attore Toni Mazzara. Al termine Alberto Bobbio darà la sua testimonianza di inviato in Bosnia-Erzegovina agli inizi degli anni 2000.

 

Marco Travaglini