ANCORA TROPPE LE RICHIESTE INEVASE
La II Commissione (edilizia, urbanistica) del Consiglio regionale del Piemonte, presieduta da Nadia Conticelli (PD) nella riunione odierna ha sentito i tre Presidenti delle ATC regionali: Marco Balossino (Piemonte sud), Giuseppe Genoni (Piemonte nord) e Marcello Mazzú (Piemonte centrale). “Come Commissione – dichiara la presidente Conticelli – volevamo ascoltare i vertici delle ATC per avere chiara la situazione dell’edilizia popolare e gli effetti della Legge sull’autorecupero a quasi un anno dall’approvazione”. A Torino, entro il mese di gennaio, 50 appartamenti saranno disponibili grazie alla Legge sull’autorecupero; questa nuova dotazione rappresenta solo un primo blocco, perché altre 412 sono in attesa di manutenzione e 150 sono quelli in fase di manutenzione straordinaria con i finanziamenti nazionali. Conclusi i lavori del primo lotto, a marzo partiranno i lavori per altri 49 case e a quest’ultimi si aggiungeranno altri 148 case che attualmente sono in manutenzione ordinaria, che andranno a costituire una nuova offerta abitativa assegnabile di 250 alloggi entro maggio 2016. Il presidente dell’ATC Mazzù ha fatto presente che 93 appartamenti sono in fase di bonifica dall’amianto, quindi per ora indisponibili. Nel corso della riunione è stato anche confermato lo stanziamento della Regione Piemonte al Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “I dati portati in Commissione sono molto positivi – continua Conticelli – oltre al piano di recupero, che porterà a regime bandi triennali e 50 nuove case al mese, un altro dato positivo è il basso tasso di occupazione abusiva, al momento sono solo tre gli alloggi occupati abusivamente”. Nel capoluogo piemontese sono circa 10 mila le richieste non soddisfatte per una casa popolare, numero che sale a 15616 se consideriamo l’area metropolitana. “Il quadro illustrato conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta – conclude la presidente della Commissione – ma nonostante questo ci rendiamo conto che servono altri interventi, come ad esempio la ristrutturazione di edifici pubblici o demaniali inutilizzati o anche l’acquisto di nuovi alloggi”.