Dicembre 2015- Pagina 25

Fca si separa da Ferrari e conferma il suv Maserati Levante per il rilancio di Mirafiori

500x fiatL’ad ha parlato  del primo modello ibrido del gruppo, in arrivo a gennaio 2016. Sarà griffato Chrysler e verrà presentato al Salone di Detroit.

 

fiat fca“Questo è l’inizio per Ferrari di un nuovo capitolo, oggi si aprono nuove affascinanti prospettive. Lo spin off aumenterà la capacità di Ferrari di mantenere e accrescere le caratteristiche che la rendono unica”. Parola di Sergio Marchionne, all’assemblea di Fca. Il gruppo Fiat Chrysler Automobiles si separa da Ferrari e strizza ancora l’occhio a General Motors. L’assemblea straordinaria dei soci di Fca,si è tenuta all’hotel Sofitel Legend The Grand Amsterdam e in poco più di 45 minuti ha dato  l’ok quasi unanime alla scorporo del cavallino. 

 

marchionne manifestoMarchionne è tornato sul tema di una possibile fusione con Gm. “E’ un argomento ancora sul tavolo, ma non voglio forzare”. Concorde il presidente Fca, John Elkann. 

 

Il gruppo ha  confermato gli obiettivi del piano fino al 2018:  7 milioni di auto vendute ma con un livello degli investimenti che dovrebbe essere inferiore nel 2016. Meno modelli in vista ma nessun problema per il Suv Maserati Levante, che sta per partire da Mirafiori dove per il momento non verrà avviata invece la produzione dei modelli Alfa.  Marchionne ha poi parlato  del primo modello ibrido del gruppo, in arrivo a gennaio 2016. Sarà griffato Chrysler e verrà presentato al Salone di Detroit.

 

(Foto: il Torinese)

“Donne che cucinano la vita” di scena ad Almese

donne aviglianaLo spettacolo mette in scena gli aspetti più emotivi, teneri e anche divertenti delle storie di donne migranti, senza negare gli aspetti drammatici dell’immigrazione

 

Sabato 5 dicembre alle ore 21 al Teatro Magnetto di via Avigliana 17 ad Almese, va in scena lo spettacolo “Donne che cucinano la vita”. Si tratta di un’opera che costituisce il quarto appuntamento della stagione teatrale del comune del torinese, “Camaleontika”, a cura della compagnia Fabula Rasa, diretta da Beppe Gromi, sostenuta dal Comune di Almese e dalla Fondazione Live Piemonte dal Vivo.

 

Lo spettacolo mette in scena gli aspetti più emotivi, teneri e anche divertenti delle storie di donne migranti, senza negare gli aspetti drammatici dell’immigrazione.


E’ liberamente tratto dai racconti del Concorso Letterario Lingua Madre. Daniela Finocchi e Laura Malaterra, nella stesura del testo e nella sua sceneggiatura, hanno distillato il cammino, difficile e appassionante, da un passato che sempre riaffiora ad un futuro che talvolta è già raggiunto ma spesso è ancora da inventare.


La riduzione teatrale e la regia sono di Laura Malaterra, i canti e i movimenti sono a cura di Domenico Castaldo con le attrici Ginevra Giachetti, Marta Laneri e Francesca Netto che portano sulla scena desideri, relazione, ascolto, cibo, ma soprattutto speranza, felicità e amore di tre donne.


Canti, danze, movenze, gesti, immagini e profumi costruiscono le storie che si fondono l’una con l’altra trasformando i pensieri di ogni donna in una narrazione coinvolgente ed emozionante, che avvicina  mondi e culture diverse in un cammino a volte doloroso ma non estraneo alla felicità e alla speranza.  Per scoprire che le donne, da qualsiasi Paese provengano e a qualsiasi cultura appartengano, hanno un modo assai simile di affrontare la vita e di viverne gli eventi.

 

Massimo Iaretti

Il trofeo “Sicurezza e Lavoro – Io non rischio”

lavoroDomenica al cimitero monumentale di corso Novara 135 alle ore 9.30 ci sarà la cerimonia per ricordare le sette vite tragicamente stroncate proprio il 6 dicembre del 2007 alla ThyssenKrupp

 

Proseguono la “Settimana della Sicurezza” ed il progetto “Io non rischio” promossi, unitamente a diversi altri soggetti, dall’associazione e dalla rivista Sicurezza e Lavoro. Sabato 5 dicembre, dalle ore 14.30 alle 18.30 l’impianto sportivo Cit Turin di corso Ferrucci 63/A ospita il trofeo “Sicurezza e Lavoro – Io non rischio” di calcio a 7 e di calcio a 5 con rappresentanti di Istituzioni, familiari vittime ThyssenKrupp, Sicurezza e Lavoro, Legamid’Acciaio, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, sindacati, lavoratori, studenti. Alle ore 17 ci sarà la ceriminia conclusiva con la premiazione del Trofeo, la visita alla mostra “L’Italia che muore al lavoro” e la presentazione del progetto “Io non rischio”. Domenica, invece, al cimitero monumentale di corso Novara 135 alle ore 9.30 ci sarà la cerimonia per ricordare le sette vite tragicamente stroncate proprio il 6 dicembre del 2007 alla ThyssenKrupp.

Massimo Iaretti

Tanti eventi culturali (e turisti) per il ponte dell'immacolata e a Torino è già Natale

albero natale castellomonet1egizio 22Le mete predilette dei visitatori sono il Museo Egizio, il  Polo reale, il Museo del Cinema, la mostra di Monet, e, dall’11 dicembre quella di Matisse. In attesa che arrivi la neve e si apra anche la stagione sulle montagne olimpiche

 

La mostra di Monet alla Gam, i mercatini di Natale, la Street Food parare: sono davvero tanti gli eventi in programma per il ponte dell’Immacolata che inaugura le festività natalizie a Torino. Tanto che a oggi, quasi il 90 per cento degli alberghi cittadini non ha più camere disponibili le prenotazioni continuano ad arrivare. Gli albergatori dicono che si tratta di un risultato che va al di là delle più rosee aspettative. Le mete predilette dei turisti sono il Museo Egizio, il  Polo reale, il Museo del Cinema, la mostra di Monet, e, dall’11 dicembre quella di Matisse. In attesa che arrivi la neve e si apra anche la stagione sulle montagne olimpiche. Ma diamo un’occhiata alle iniziative in corso sotto la Mole nel ponte dell’8 dicembre

 

MAGIA E GIOCHI NEL NATALE DI TORINO Per il quinto anno, quello di Torino sarà un Natale coi Fiocchi. Tornano, dall’1 dicembre al 10 gennaio, le iniziative promosse dal Comune che culmineranno nel Capodanno in piazza dedicato quest’anno alle bande. ospite d’onore Vinicio Capossela. Ogni fine settimana è dedicato a un tema, dal circo al gioco, dalla magia alle fiabe, senza dimenticare l’accoglienza e il rispetto delle culture. Un nuovo albero di Natale, alto 18,60 mt e con 43 mila lampadine colorate illuminerà piazza Castello.

 

Il tradizionale Mercatino di Natale della Città di Torino torna dal 4 al 23 dicembre in piazza Borgo Dora, dove chalet e bancarelle offrono ai visitatori il meglio dell’oggettistica natalizia italiana e straniera, mediante la presenza di undici espositori esteri provenienti dalla Palestina, Polonia, Cile, Francia, Spagna, Bielorussia, oltre a prelibatezze culinarie tipiche di produttori enogastronomici provenienti dalle varie regioni italiane. Sarà presente un’area attrezzata per la somministrazione e la degustazione di specialità culinarie di varie regioni italiane presenti. In via Borgo Dora 34

 

STREET FOOD PARADE Di scena i migliori street food italiani e stranieri. In totale 80 tra truck food e stand per assaggiare curiose e saporite  specialità nostrane e internazionali:  sushi di strada, miassa, frittura di pesce, Arancini e cannoli siciliani, pizza napoletana, hamburger, farinata, fish&chips, empanadas,  ristorante messicano, carne argentina, cucina vegana, agnolotti , tartufi, carne cruda, hotdog, piadina e tanto altro. Allestita anche una zona “luna park” dedicata ai bambini, ma anche tanta musica con dj set e poi artisti di strada e cori gospel. 4 dicembre 2015 – 8 dicembre 2015 Orario: 18:00 – 23:30 Parco Dora 

 

Novanta sculture di legno formano il presepe di Emanuele Luzzati che, anche quest’anno, sarà ospitato dal Borgo Medievale. L’ inaugurazione è sabato 5 dicembre alle ore 16, con  canti gospel, zampogne e  dolci della tradizione del Natale. Nella piazza del Melograno il grande presepe, opera che rimarrà esposta fino al 6 gennaio. L’allestimento venne realizzato per la prima volta nel 1997 in Piazza Carlo Felice.

 

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità il Museo del Risorgimento propone, domenica 6 dicembre alle ore 16, un percorso visivo-tattile per il pubblico ipovedente e non vedente.La visita guidata dell’intera esposizione prevede l’ausilio di pannelli visivo-tattili e la possibilità di esplorare alcune opere. Come sempre l’ingresso al Museo sarà gratuito sia per i visitatori con disabilità sia per i loro accompagnatori. Il percorso visivo-tattile (riservato a un numero massimo di 12 persone compresi gli accompagnatori) avrà invece un costo di 4 euro a persona. Non occorrerà prenotare, ma sarà sufficiente presentarsi in biglietteria con qualche minuto di anticipo. Ricordiamo che al Museo il percorso visivo tattile è sempre fruibile con l’ausilio dell’audioguida (costo noleggio 3 euro).

 

 

 

 

 

La Porta Santa di Aleppo, un segno di speranza contro la violenza

bibliotecaria di AleppoCittadella di AleppoAntonietta Bahar, 39 anni, nata in Venezuela da genitori siriani, vive e lavora ad Aleppo come bibliotecaria, da oltre 30 anni. Ogni giorno rischia la vita per andare al lavoro ma ci racconta che dalla sua città non se ne vuole proprio andare

 

É un segno di speranza nella città martire. Il 13 dicembre, pochi giorni dopo l’inizio del Giubileo della Misericordia voluto dal Papa, tra le macerie di Aleppo verrà aperta una Porta Santa e altre due verranno aperte a Damasco e a Latakia. Accadrà nella chiesa che porta il nome del Pontefice, la chiesa di San Francesco, che alla fine di ottobre era stata colpita dai miliziani dell’Isis. Una bomba squarciò il tetto dell’edificio dove era in corso la Messa. Per miracolo non ci fu nessun morto, solo qualche ferito ma ad Aleppo continua la battaglia decisiva per le sorti del conflitto, tra l’esercito regolare e i gruppi jihadisti della galassia anti-Assad, in particolare Isis e Al Nusra. Gli aleppini continuano a fuggire e da 4 milioni di abitanti la popolazione è calata a meno di due milioni mentre i cristiani sono scesi da 200.000 a 90.000 che in gran parte vivono nei quartieri controllati dall’esercito governativo. Antonietta Bahar, 39 anni, nata in Venezuela da genitori siriani, vive e lavora ad Aleppo da oltre 30 anni. Ogni giorno rischia la vita per andare al lavoro ma ci racconta che dalla sua città non se ne vuole proprio andare.

 

Lavoro nella Biblioteca Spirituale, l’unica rimasta aperta al pubblico ad Aleppo, solo parte time, perché prima della guerra lavoravo in una scuola, ma ora non più, é stata chiusa essendo fuori città, in una zona pericolosa. Non nego che sono paurosa, da quando esco di casa fino al ritorno dal lavoro, non riesco a superare la paura e abituarmi ai rumori delle bombe e dei razzi, ma la volontà di sfidare la morte é più forte, sfido la morte con il mio lavoro. Nonostante la paura ci accompagni ormai quotidianamente, in una città colpita dal terrorismo, questo terrorismo non ha impedito alla città di continuare a vivere in modo incredibile: passiamo le giornate ascoltando i rumori della guerra, un razzo lanciato dai gruppi armati potrebbe cadere vicino a noi, allora partono le telefonate, e dopo che ognuno si accerta che stanno tutti bene, il lavoro riprende, fino a risentire un altro razzo, e si cerca di scoprire dove potrebbe essere caduto. Insomma, siamo diventati esperti di razzi e colpi di mortaio. Alcuni sono potenti e fanno danni e vittime, altri rumori ci assicurano che l’aviazione dell’esercito siriano sta bombardando le basi dei terroristi. Vivo in centro che spesso è l’obbiettivo dei razzi dei terroristi che causano subito morti e feriti, poi ne arriva un altro con il suo carico di morte e dopo i soccorsi, la gente tenta, ripulendo le strade, di superare questo orrore e continuare la propria vita. Tutto riprende in modo normale e nella stessa via colpita dai terroristi, vedi la gente affollata, mercati e negozi aperti, traffico e macchine come prima. La sera, la città riprende a vivere, i locali e i bar sono affollati di gente che ama la vita e sfida la guerra e il terrore, una tazza di caffè con un amico per dimenticare la fatica della giornata, ragazzi e ragazze insieme per non vedere i loro sogni cancellati dalla guerra, famiglie che provano a passare un pò di tempo con i propri bambini, per mantenerli allegri, mentre il fine settimana celebriamo, come avveniva prima del conflitto, i matrimoni. É strano ma c’è ancora qualcuno che si sposa in questi tempi, è un quadro surreale, é la sfida alla morte degli abitanti di Aleppo, la vita deve continuare e l’amore é più forte della guerra.

 

 Com’è Aleppo dopo 5 anni di guerra civile? Alcuni quartieri sono ancora in piedi? La storica Cittadella esiste ancora?

Aleppo è la città più antica al mondo, dopo cinque anni ha perso tanto, molte vittime e tanta distruzione, ha sofferto tanto, ma resiste ancora confermando che é una città che ama la vita, nonostante manchino i requisiti basilari di una vita umana dignitosa, come accade in tutto il mondo: l’acqua, la corrente elettrica, il gas, la benzina, il cibo. I gruppi armati tentano in tutti i modi di piegarla con il loro terrorismo senza riuscirci, uccidono con i loro razzi tutti i giorni nel nome dell’Islam, ci privano dell’acqua potabile e del cibo, distruggono la storia e il patrimonio della città, e malgrado tutto ciò, gli aleppini possiedono forza, resistenza e fede senza paragone, che li aiuta a superare l’orrore di questa maledetta guerra, certi che dopo tanta sofferenza e resistenza arriveranno giorni migliori. Alcuni quartieri sono completamente distrutti, altri invece sono in piedi, ma in ogni caso, il terrorismo minaccia ancora la città, e non c’è più zona sicura, finchè l’esercito siriano non riprende il totale controllo di Aleppo. La Cittadella é ancora intatta, nonostante i gruppi armati abbiano tentato diverse volte di colpirla, scavando tunnel e lanciando razzi, tentano di colpirci distruggendo il simbolo della città, ma la Cittadella di Aleppo resiste come i suoi cittadini.

 

 In città c’è bisogno di tutto. É un’emergenza umanitaria di grandi proporzioni e arriva anche il freddo…

Viviamo un’emergenza umanitaria continua. Povertà, bisogni, insicurezza, fame. Le condizioni di vita della gente sono molto precarie, tanti hanno abbandonato tutto, altri hanno perso tutto. Ognuno di noi ha perso qualcosa in questa guerra. Tanti hanno perso il lavoro, rimasti senza reddito, mentre la maggior parte della gente vive con i sussidi delle organizzazioni umanitarie e con gli aiuti del governo, che malgrado le sanzioni e l’embargo, continua a pagare gli stipendi e a sostenere le famiglie bisognose. Diverse famiglie hanno perso le proprie case e sono sfollati in altre città siriane o immigrate in altri Paesi. Tanti di noi hanno perso parenti, famigliari e cari, militari caduti nei combattimenti contro i terroristi, vittime civili di razzi e colpi di mortaio e di attentati terroristici. 

 

 Si avvicina Natale, sarà un altro Natale di guerra. Rimarrà ad Aleppo?

Resterò ad Aleppo, dove passerò il Natale, con la mia città, gli aleppini celebreranno le festività con la speranza che domani sarà migliore.  Io personalmente sto partecipando ad un mostra di lavori artistici e artigianali che si terra nella nostra biblioteca, alla quale partecipano con i loro lavori una trentina di donne. Un messaggio di speranza dalle donne siriane, creative e coraggiose malgrado tutte le difficoltà. Sono certa che alla fine il male sarà sconfitto e la speranza trionferà, anche se non subito, cosi ritornerà a risplendere la Siria, e Aleppo, la mia amata città, sarà di nuovo sana e salva e ancora più bella di prima.

 

Filippo Re

Ospedale unico per Chieri, Moncalieri e Carmagnola

molinetteEntro quattro mesi la Regione Piemonte individuerà l’area su cui costruire la struttura ospedaliera di 450 posti letto

 

 Il presidente della Regione Piemonte, Chiamparino, ha siglato con i sindaci di Carmagnola, Chieri e Moncalieri il protocollo d’intesa per l’ospedale unico della zona. “Non si tratta di una semplice opera pubblica – spiega – ma è una soluzione per migliorare l’offerta di cura della rete sanitaria regionale”. Entro quattro mesi la Regione Piemonte individuerà l’area su cui costruire la struttura ospedaliera di 450 posti letto.

 

(Foto: il Torinese)

NATALE 2015: NAVETTE STAR GRATUITE NEI SABATI E NEI GIORNI FESTIVI

regione natalePer incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico nel periodo natalizio il servizio delle linee Star sarà esteso anche al sabato e alla domenica

 

La Giunta comunale ha approvato l’integrazione del servizio delle linee Star per il periodo delle festività natalizie, su proposta degli assessori Mangone, Lubatti e Braccialarghe.

 

Per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico nel periodo natalizio il servizio delle linee Star sarà esteso anche al sabato e alla domenica. Inoltre, sempre nell’ottica di favorire l’uso del mezzo pubblico, nei sabati e festivi dal 5 dicembre al 6 gennaio, il servizio delle linee Star saràgratuito.

 

“Per favorire lo sviluppo del Centro Storico – hanno sottolineato gli assessori Mangone, Lubatti e Braccialarghe – occorre definire una politica strategica che supporti, attraverso progetti specifici, la rete commerciale e turistica del territorio. Per questo motivo ad aprile di quest’anno è stato costituito il “tavolo Centro” di cui fanno parte, oltre agli assessorati alla Cultura, alla Viabilità e al Commercio, anche la Circoscrizione 1, le Associazioni di Categoria e il Coordinamento delle Associazioni di Via del Centro. In quest’ottica, volendo incentivare la mobilità pubblica e ridurre il traffico privato durante il periodo degli acquisti natalizi, abbiamo ritenuto opportuno incrementare l’offerta di trasporto pubblico con le linee elettriche Star, rendendole gratuite nei giorni di maggior afflusso in centro e studiando una soluzione efficace ed ecosostenibile.

 

 www.comune.torino.it

Foto: il Torinese

PortaNatura, e la spesa diventa green

PORTANATURA

Consegne a domicilio alle famiglie di Milano, Genova e Torino

 

Il progetto portaNatura nasce sulle verdi colline di Novi Ligure, al confine tra Liguria e Piemonte, dove ha sede l’azienda agricola La Raia: 180 ettari tra viti, pascoli e terreni convertiti all’agricoltura biodinamica. Nata dalla dedizione di Tom e la moglie Caterina, portaNatura ha lo scopo di avvicinare le famiglie cittadine ad una realtà più sana e naturale grazie al servizio di spesa a domicilio di frutta e verdura di stagione biodinamica e ad un’ampia scelta di prodotti biologici e rispettosi dell’ambiente. Molte altre famiglie sono coinvolte in questo progetto: contadini, allevatori e fornitori. Tutti uniti dall’orgoglio di creare una attività ecosostenibile e dalla convinzione che il biologico non sia una moda, ma una scelta di salute, di rispetto per l’ambiente e le persone. L’idea di portaNatura è semplice e tuttavia unica: creare un network virtuoso che metta in contatto piccoli contadini e allevatori, destinati altrimenti a scomparire, con famiglie desiderose di ricevere direttamente a casa il meglio della produzione biologica italiana. Il contatto avviene attraverso un moderno e semplice portale ecommerce, tramite il quale il cliente può effettuare in tutta comodità la sua spesa.

 

Consegniamo a domicilio alle famiglie di Milano, Genova e Torino.  Oltre la grande cura nella ricerca dei prodotti e conoscenza dei loro produttori esclusivamente biodinamici e biologici, la grande caratteristica di portaNatura è il metodo di acquisto. Il cliente, dopo essersi registrato sul sito www.portanatura.it, può effettuare una spesa scegliendo tra la moltitudine di prodotti presenti sul portale, ognuno accuratamente raccontato e selezionato. Una volta completata la propria scelta e riempito il carrello virtuale, ci si reca alla cassa, si salda il conto tramite carta di credito oppure bonifico bancario e si riceve comodamente la spesa a domicilio. – ecologia – portaNatura riserva grande attenzione verso l’ambiente, partendo dalla consegna a domicilio. E’ infatti dimostrato, oltre che intuitivo, come un unico mezzo in movimento inquini decisamente meno rispetto ad una moltitudine di veicoli che si muovono verso un supermercato. Inoltre ad ogni consegna il nostro incaricato recupera i vecchi box che vengono riutilizzati diverse volte, evitando così inutili sprechi nella confezione. 

 

La spesa può partire da una box composta ogni settimana dalla migliore selezione di frutta e verdura freschissima e stagionale. Le box, comunque personalizzabili grazie al menù dei “preferiti e indesiderati”, sono il vero cuore di portaNatura perché rappresentano tutti gli sforzi dei contadini che partecipano al progetto. Di diverse “misure” (small, medium e large) e composizioni (Veg, Fruit oppure miste) le box di portaNatura sono la scelta ideale per ogni famiglia che si avvicina ad una sana alimentazione. Ma portaNatura non si limita a tutto questo: cerca invece di coinvolgere la famiglia nel progetto informandola su cosa c’è dietro. A ogni consegna arriva in casa insieme alla propria spesa una preziosa newsletter, ricca di informazioni sui produttori, sui prodotti e arricchita di ricette per preparare i piatti più accattivanti con il contenuto della box. Molte altre informazioni , ricette e interviste ad esperti del settore vengono trasferite attraverso il blog di portaNatura e la pagina facebook dedicata.

 

 PORTANATURA S.r.l. Strada Monterotondo 79 – 15067 – NOVI LIGURE – AL-  Tel.: 348 7446271, www.portanatura.it

 

Cieco tentò di rapinare taxi, condannato a 2 anni e 8 mesi

taxiL’uomo al processo ha voluto chiedere scusa non soltanto al tassista aggredito, ma all’intera categoria

 

Aveva cercato di rapinare un tassista torinese, il cieco  che è stato condannato a due anni e otto mesi di carcere. Ad emettere la sentenza, scrive l’agenzai Ansa, il gup Potito Giorgio. L’imputato non vedente ha sulle spalle diversi precedenti penali. Il pm Andrea Padalino aveva chiesto due anni e sei mesi di carcere più due anni in una colonia agricola. L’uomo è difeso dall’avvocato Stefano Gubernati e al processo ha voluto chiedere scusa non soltanto al tassista aggredito , ma all’intera categoria.

 

(Foto: il Torinese)

IL PARCO ACQUERELLATO di NADIA PRESOTTO

L’ artista presenta una serie recente di acquerelli, nei quali viene evidenziata la poetica della luce. Infatti i toni soffusi rappresentano paesaggi visti attraverso il velo della sua sensibilità

 

LACQUERELLO PRESOTTOS’ inaugura sabato 5 dicembre  2015, alle ore 17.30, la personale di Nadia Presotto “Il parco acquerellato ”,  allestita nella galleria Casa d’ Arte Viadeimercati di Vercelli, in via Vibio Crispo, 3. L’ artista presenta una serie recente di acquerelli, nei quali viene evidenziata la poetica della luce. Infatti i toni soffusi rappresentano paesaggi visti attraverso il velo della sua sensibilità. Nadia Presotto  ha partecipato a numerose e  importanti rassegne espositive in Italia e all’ estero, a fiere d’ arte, e le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private; sono inoltre pubblicate in numerosi cataloghi.

 

Questo il testo appositamente redatto dalla critica vercellese Luisa Facelli: “Il parco” acquerellato di Nadia Presotto. 

 

Acquerelli: macchie, lumeggiature, gradazioni d’intensità, più diluite oppure un poco più corpose. Con o senza disegno preparatorio sul supporto cartaceo che, impregnandosi, potrebbe giocare tiri mancini. Cosa non accaduta agli acquerelli di Nadia Presotto che bene asseconda la sensibilità porosa della carta, peraltro non appesantita da schizzi o traccia di matita, grazie alla leggerezza delle sole pennellate. Nadia Presotto, prima di mettere mano ai suoi lavori, ricerca sempre e dà loro forma solo dopo avere frugato dentro di sé e dentro la materia. Indagine scrupolosa, in questo caso delicata nella sua liquida essenza, come l’acqua che gocciola lungo le setole del pennello. Opere deliziose di medio formato, in cui non sono mai disgiunti tensione e studio tenace e umile, pur con consapevolezza dignitosa del valore del proprio lavoro, in grado di accogliere suggerimenti e confronti critici, mettendosi in gioco. Il percorso artistico di questi anni ha sfidato tecniche tra loro molto diverse; con lusinghieri risultati che la dicono lunga sulla sua versatilità ormai matura, come si ha modo di capire durante l’esposizione di questa serie di tavole nel luminoso e sempre raffinato spazio della ormai storica Casa d’arte Viadeimercati. Quanto alla poetica di questi acquerelli essa risponde alla mai abbandonata tentazione per una figuratività moderna, in cui l’aspetto paesaggistico è presente, anche se ci si protende, sempre di più, verso l’astrazione sotto il profilo grafico, lieve e trasognato. Si oscilla tra due necessità di diverso stampo “narrativo”. La prima riflette la realtà delle colline del Monferrato, dove l’artista vive da lungo tempo, senza dimenticare il nativo verde trevigiano. C’è, infatti, la percezione di una stessa pianura, dominata dal grande fiume, all’ombra non lontana di colli; poi terre di acque dove alberi e colture disegnano confini naturali e appartenenze a una storia diversa e ciononostante familiare. La seconda necessità intesse una più sottile trama: la biografia delle origini si è ramificata anche nei tanti altrove dei viaggi compiuti, delle esperienze emotive che mettono radici nella memoria. Radici perfino aeree in quei cieli che Nadia immerge nella chiarità di colori stesi con impalpabili pennellate di un rosa che è già violetto, o è già azzurrato di un grigio straniero, di un blu più raro: desideri, nostalgie di lontananze non perdute. Negli occhi il colore del mondo, secondo il proprio vissuto, o meglio, interpretato. Il linguaggio grafico tatua il trionfo del colore che sulla grana della carta, può farsi appena più terragno, in qualche macchia più calda di giallo, di marrone, di ocra, nell’impasto cromatico pur sempre lieve di quel verde che sembra avere rubato la seta a certe piante officinali nelle ordinate aiuole del giardino di casa. Tutto in questi acquerelli obbedisce, dunque, a un duplice dettato: ogni tavola dalle tinte più vivide, oppure più smorzate pare immersa in una soffusa atmosfera, eppure, a tratti, riconoscibile: come se la Nadia-esperta di botanica (per passione e per il lavoro di giornalista), avesse voluto ricreare il proprio personale giardino. Vero e metafisico. O meglio ancora: il sentimento di un giardino, un Eden primordiale che ha visto la genesi di tutto; compresa quella della creatività umana, annidata in quel punto del cervello dove l’idea artistica ancora in embrione, cova in agguato il tempo sufficiente per prendere la vera forma e sbucare fuori.   Anzi, più che un giardino, mi piace pensare a un parco vero e proprio, dove hanno germogliato talee colte ovunque. In modo circolare, si ritorna al luogo eletto per renderci più felici: fatto il giro del mondo Nadia ne concentra le suggestioni in una tavola; dipinge nel complice diario della memoria soprattutto il suo amore per la vita, il suo entusiasmo per ciò che ama senza sbavature enfatiche, con quella misura che la guache, in particolare, sa restituire.

 

Informazioni utili: “Il parco acquerellato” di Nadia Presotto è visitabile fino al 6 gennaio 2016, tutti i giorni su appuntamento telefonico 347 2554103  –  328 6725445. Casa d’Arte Viadeimercati – Vercelli – Via Vibio Crispo 3. Ingresso libero.

 

CASA D’ ARTE VIADEIMERCATI

Via Vibio Crispo 3

13100 VERCELLI

 

Dal 5 dicembre 2015 inaugurazione ore 17.30

Al 6 gennaio 2016

 

Orari dalle 17 alle 19.30 su appuntamento

Telefono: +39 347 2554103  +39 328 672545

www.viadeimercati.it