Settembre 2014- Pagina 4

This is evolution: Overtake Studio

overtakeTorino si dimostra ancora una volta un’incubatrice di giovani talenti. Ieri sera siamo stati alla prima delle tre serate di presentazione di questa nuova e promettente realtà del mondo della moda maschile. Il brand OVERTAKE STUDIO lancia la sua nuova capsule collection “OVERTAKE SKIN” in tre appuntamenti su invito (ieri, oggi 25 settembre e domani 26 settembre), presso lo showroom di via Mantova 36

 

 

OVERTAKE STUDIO nasce nel 2013 dall’idea di tre fashion designers coetani, classe 1991, e compagni di studio: Francesco Mocchia di Coggiola, Ilaria Turchetti e Giulia Nepote ed è proprio con Giulia che abbiamo fatto una chiacchierata. E’ una ragazza giovane, spigliata, entusiasta e con le idee ben chiare sul suo brand ed è con estrema semplicità che ci trasmette i valori del marchio e della collezione.

 

L’idea è quella di creare qualcosa di nuovamente classico: innovativo ma anche classico ed elegante. Capi di abbigliamento che risolvano problemi effettivi, andando incontro alle esigenze di movimento che l’abbigliamento non dovrebbe ostacolare. OVERTAKE STUDIO si rivolge ad un uomo dinamico, cosmopolita, indipendente, di età media compresa tra i 30 e i 55 anni, che non vuole rinunciare alla comodità ma desidera essere elegante. Si predilige una linea di alta gamma, interamente disegnata e prodotta a mano dai designers. Il rapporto diretto con il cliente è uno dei punti fondamentali della filosofia del brand che vuole personalizzare il più possibile ogni creazione, per garantire un risultato di sempre maggiore comfort e vestibilità. Il desiderio è di proporre uno stile esclusivo e raffinato dedicato a tutti gli uomini che amano distinguersi e che hanno alla base della propria cultura l’attenzione per i dettagli. Quando chiediamo a Giulia il perché della scelta di rivolgersi solamente ad un pubblico maschile ci risponde che alla base di questa volontà c’è prima di tutto la passione per la moda uomo e poi una serie di ragioni pratiche. E’ infatti un approccio all’acquisto molto maschile quello di ricercare e preferire capi innovativi, su misura, frutto di numerose ricerche sia nella scelta dei materiali, sia sul lavoro di sartoria, anche se un po’ più costosi.

 

L’esposizione è ridotta al minimo con protagonisti i tre capi must della moda uomo: un pantalone, una giacca e un cappotto con l’aggiunta di un vezzo di altri tempi che viene riproposto come accessorio moderno, pratico, funzionale: i gambali.  Ed è osservando questi abiti che, sempre accompagnati da Giulia, commentiamo la collezione. OVERTAKE SKIN nasce dall’idea di unire all’eleganza dell’abito maschile classico la tecnicità di nuovi materiali e la ricerca di una sempre maggiore vestibilità. Esempio eclatante è la SKIN JACKET. La giacca diventa estensione del corpo, ne accompagna il movimento in ogni sforzo quotidiano, senza più costringerlo. Ogni punto di giuntura o articolazione nasconde ulteriori aree di tessuto che si liberano grazie ad un sistema a zip invisibile, garantendo un’ottima vestibilità. Andare in bicicletta è semplice e agevole, l’abbigliamento non è più un impedimento e, anzi, diventa parte integrante del nostro corpo e anche della nostra sicurezza, grazie alle inserzioni nascoste di tessuti catarifrangenti che facilitano gli spostamenti notturni. La ricerca della vestibilità e della praticità hanno un ruolo di primo piano in queste creazioni. Anche i dettagli del cappotto ci colpiscono molto: a partire dalla scelta di un tessuto gommato antipioggia e antivento ma traspirante, per arrivare al gancio antisvolazzamento da utilizzare quando ci si sposta su un mezzo a due ruote.

 

Ci troviamo poi a parlare di Torino e della scelta di questa città dove hanno le radici tutti e tre i designers. Torino vanta già alcuni importanti nomi in questo settore e chiedendo a Giulia se c’è un marchio in particolare che ammira, segue e prende come modello è immancabile il riferimento a Ombra di Foglia di Elena Pignata il cui show room, caso vuole, si trova veramente a pochi passi da questa loro sede temporanea.

 

Prima di salutare Giulia, le chiediamo di definire OVERTAKE STUDIO e ci risponde: performante, nuovamente classico, ricerca ed espressione.

 

Un grande in bocca al lupo quindi al team di questo nuovo brand di eccellenza e ricerca e, per chi volesse conoscere da vicino questa realtà, suggeriamo di prendere un appuntamento presso lo studio & atelier di Piazza Statuto 3.

 

Elisa Bernardi

Olivetti all’amianto: chiusura indagini per 39, compresi tre De Benedetti

OLIVETTICarlo De Benedetti attraverso il proprio portavoce “ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati”

 

L’inchiesta sulle morti per amianto alla Olivett è sfociata nell’avviso di chiusura indagini inviato in queste ore a 39 indagati dalla procura della repubblica di Ivrea.  Il procedimento è per omicidio colposo.

 

Tra le persone interessate anche i nomi eccellenti di Carlo, Franco e Rodolfo De Benedetti e Corrado Passera. Carlo De Benedetti attraverso il proprio portavoce “ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati e attende con fiducia le prossime fasi del procedimento”.

 

iI pm ipotizzano che ci siano  stati troppi ritardi nella prevenzione delle malattie professionali da parte dei responsabili dell’azienda e delle società collegate. I magistrati hanno evidenziato nelle carte dell’inchiesta che l’Olivetti creò nel 1974 una Commissione permanente sull’ambiente, ma che il rischio legato all’amianto fu rilevato soltanto anni dopo.

 

 

 

Giampiero Leo: “La famiglia, una ricchezza”

leo famiglialeoLa Giornata per la Famiglia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari, si terrà domenica in Piazza Carlo Alberto

 

 

Giampiero Leo (nella foto) è uno degli organizzatori della Giornata per la Famiglia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari, che si terrà domenica 28 settembre 2014, dalle ore 10 alle 17, in Piazza Carlo Alberto, col titolo “La Famiglia Alleanza fra generazioni Ricchezza per la nostra città”. Lo abbiamo intervistato.

 

Per quale motivo organizzare una giornata per sensibilizzare la collettività sul tema della famiglia?

Perché noi crediamo che la famiglia sia veramente una delle cellule fondamentali della società e, se si deteriora questa cellula, non può che risentirne l’organismo sociale intero. Questa valenza della famiglia esiste da sempre ma, oggi, in una società parcellizzata, disarticolata e individualista come questa (non a caso i sociologi la definiscono società liquida, e parlano di coriandolizzazione della società), la sua funzione è fondamentale come non mai.

 

E quindi per aiutare la famiglia cosa ritenete si debba fare?

Si potrebbe e dovrebbe fare molto di più di quanto non si fa attualmente in Italia. Per esempio sarebbe importante concepire un fisco a misura di famiglia, e organizzare un po’ tutte le attività della comunità tenendo conto del fatto che gli individui vivono meglio e sono più utili alla società se aggregati e quindi solidali fra loro, il tutto ovviamente con una particolare attenzione ai figli. Quindi, sia a livello statale che a livello locale, sono moltissime le cose che una amministrazione può fare per favorire la creazione e la crescita di famiglie “sane”.

 

 Nelle amministrazioni locali è già stato fatto qualcosa?

Certamente sì, possiamo citare le politiche sociali, gli asili nido, le scuole dell’infanzia, ed altri vari tipi di servizi. Anche la Regione ha tenuto in conto sovente la famiglia, proprio come entità: per esempio, quando come Assessore e Amministratore mi ero battuto e avevo ottenuto che per molti provvedimenti regionali (come il buono scuola) si ragionasse utilizzando il quoziente famiglia. Però quello che c’è ancora da fare è moltissimo, e obiettivamente siamo molto indietro rispetto ai maggiori paesi europei.

 

Come mai questa “arretratezza” dell’Italia nel considerare e valorizzare il ruolo della famiglia?

Anche se ciò può sembrare paradossale in un paese che si dice cattolico (ma in realtà la presenza e la cultura cattolica sono ormai largamente minoritarie), quasi tutte le proposte a favore di politiche familiari – dagli Enti Locali, alle Regioni, al Parlamento Nazionale – hanno trovato forti ostacoli in una cultura che potremmo definire, pur con una certa approssimazione, “di sinistra laicista”. In Consiglio Regionale, per esempio, non si è finora riusciti ad approvare una legge complessiva e organica per la famiglia, perché in passato ampi settori della Sinistra su questo hanno posto sostanzialmente un veto.

 

E ora come contate di andare avanti?

Appunto questa e molte altre iniziative, anche più minute, di formazione e di sostegno, sono importantissime. Prosegue intanto il dialogo con le istituzioni ed è doveroso dire che sia il Sindaco, l’Onorevole Fassino, sia il Presidente della Regione, l’Onorevole Chiamparino, hanno dimostrato una apertura e una volontà di dialogo effettivamente seria, aperta e concreta. In ogni caso, anche se la difesa della famiglia è un interesse oggettivo e un bene per tutta la società, e non solo per il mondo cattolico, condivido e ammiro la “sveglia” che Papa Francesco ha dato ai cattolici italiani, col suo discorso del 31 luglio, nel quale ha stigmatizzato il fatto che moltissimi fedeli sono come quel sale evangelico che ha perso il sapore e quindi non sala più la terra. Quindi… A buon intenditor…

 

Claudia Caci

 

Il Salone femminile dell’Italia che cambia

DONNANuove modalità di fare impresa, in cui l’innovazione si coniuga con la capacità di lavorare in squadra, di attivare reti e relazioni di business trasversali

 

”Come sta cambiando l’Italia? I modelli imprenditoriali emergenti” è il tema della sesta edizione del Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile, GammaDonna.

 

L’iniziativa, ideata per dare visibilità alle esperienze imprenditoriali femminili emergenti si svolgerà  a Torino, l’1 e il 2 ottobre, promosso da  Valentina Communication con il supporto della Camera di Commercio di Torino e del Comitato per l’Imprenditoria Femminile. La manifestazione è a partecipazione gratuita e si terrà al Campus Luigi Einaudi.

 

“Convinti che esista un’Italia di,cui donne e giovani costituiscono preziosa linfa vitale, che sta mobilitando ogni sua energia per il cambiamento – spiaga il sito della kermesse – GammaDonna si è messa alla ricerca dei “modelli imprenditoriali emergenti”: nuove modalità di fare impresa, in cui l’innovazione si coniuga con la capacità di lavorare in squadra, di attivare reti e relazioni di business trasversali, di utilizzare le tecnologie più avanzate, con un ritorno alla centralità delle persone, delle loro competenze e della loro creatività”.

La biblioteca viva alla Tesoriera

tesorieraAlla Villa Tesoriera venerdì 26 settembre prenderà forma un progetto originale, delicato, coinvolgente e intimo. Una biblioteca viva, fatta di uomini e donne comuni, italiani e stranieri che racconteranno un’esperienza importante della loro vita, ad un lettore per volta, come se fosse un libro

 

All’interno delle iniziative di Torino Spiritualità si inserisce il progetto Human Library con i suoi 3 appuntamenti da non perdere per vivere un’esperienza originale, delicata, coinvolgente e intima.  Si partevenerdì 26 settembre nella suggestiva cornice della Villa Tesoriera, nei locali della Biblioteca civica musicale “Andrea Della Corte”. Il tema di questo primo incontro è storie di maestri, seguiranno a novembrestorie di amicizia e a dicembre storie d’amore.

 

Luisa Vittone, libraia di questa biblioteca umana, ci racconta programma e  impressioni.

 

Cos’è la human library?

Human Library è una biblioteca fatta di persone. Uomini e donne comuni, italiani e stranieri, racconteranno un’esperienza importante della loro vita come se fosse un libro. Il rapporto sarà uno a uno: in un ambiente intimo e protetto il lettore/partecipante siederà davanti al libro/narratore e ascolterà il libro tutto d’un fiato, con la possibilità di intervenire al termine.

 

Come si può partecipare?

L’evento è gratuito. Entrando in biblioteca si incontreranno dei  “librai” che presenteranno il catalogo dei libri umani presenti e il contenuto delle loro storie (le “quarte di copertina”) per poi accompagnare il pubblico a conoscerli e “leggere” la narrazione prescelta. I libri durano 20 minuti, sono 18 e verranno letti circa 4 volte nella fascia oraria che va dalle 16h00 alle 19h00.

 

Quale sarà il tuo ruolo all’interno?

Io sarò una delle libraie, il tramite tra lettore e libro.

 

Perché partecipare come lettore a Human Library?

E’ un’esperienza nuova, un regalo prezioso di intimità dove una persona dona ad uno sconosciuto pezzi di paure, gioie, malinconie, traguardi raggiunti e lezioni apprese e raccontate a voce alta. Un libro vivo: con occhi che riconoscono l’emozione suscitata e che si emozionano. Sarà come sfogliare le pagine più segrete dell’anima di una persona che incontriamo per la prima volta e che non incontreremo più.

 

Il progetto di Human Library è realizzato in collaborazione con il Comune di Torino, l’Assessorato alle Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie, l’Assessorato Cultura Turismo e Promozione della Città, le Biblioteche Civiche Torinesi, la Cooperativa Sociale Progetto Tenda, la Scuola Holden e le Onlus Mamre,  Luce per la Vita e il Mondo di Joele.

 

La chiamata è quindi per chi vuole leggere un libro ad occhi chiusi e lasciarsi trasportare dalla voce del narratore. Curiosi, lettori incalliti e chi vuole sperimentare un nuovo approccio ai libri dovranno presentarsi venerdì 26 settembre dalle 16h00 alle 19h00 presso la Biblioteca civica musicale “Andrea Della Corte”, all’interno della Villa Tesoriera, Corso Francia 186, Torino. Per motivi logistici sarà possibile accogliere un massimo di 100 lettori. Per facilitare l’accesso del pubblico saranno distribuiti dei tagliandi – ad personam – a partire da un’ora prima dell’evento fino all’ esaurimento dei posti disponibili.

 

Per info: bibliotecaviventetorino@gmail.com

 

 Elisa Bernardi

 

Stile Torino, la cultura europea viaggia su Fiat 500

 I 28 dignitari ieri sono arrivati tutti alla Reggia a bordo di  500L. E’ stata Fiat-Chrysler, o quel che di essa rimane a Torino,  a rendere disponibile la flotta di auto utilizzate per le delegazioni

 

venaria fonatna

Quasi tutti i ministri della Cultura dei 28 Paesi che hanno partecipato al vertice alla Reggia di Venaria, escluso forse il “cugino d’oltralpe” francese, il quale ben sapeva, con una punta di invidia,  che Versailles venne costruita sul modello della dimora reale alle porte di Torino, sono rimasti favorevolmente impressionati dalla bellezza architettonica della residenza  sabauda.

 

E sono stati affascinati dalla ricchezza storica della città della Mole. Ancora una volta l’immaginario collettivo internazionale che vuole Torino come città industriale è stato sfatato dalla realtà. Saranno state le prelibatezze assaporate al Cambio o le visite ai musei e al settecentesco teatro Carignano, fatto sta che la delegazione straniera – complice il sindaco Piero Fassino nella sua veste di cicerone – porterà con sè un bellissimo ricordo della nostra città.

 

I 28 ministri ieri sono arrivati tutti alla Reggia a bordo di  500L. E’ stata Fiat-Chrysler, o quel che di essa rimane a Torino,  a rendere disponibile la flotta di auto utilizzate per le delegazioni. In tutto 61 veicoli, 40 dei quali sono appunto Fiat 500. Il ministro nostrano Dario Franceschini, è stato condotto sul posto proprio su una di queste vetture Turin style. “La cultura può produrre crescita e lavoro. E Torino, che da capitale industriale è diventata capitale culturale d’Italia, è il simbolo di come questo può accadere”: Le parole del commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassiliou, sintetizzano il significato del summit.

 

“Questa conferenza – ha aggiunto – è per le generazioni future, perché l’investimento in cultura produce crescita”. E dopo la Notte Blu, che ha visto l’apertura fino a mezzanotte di 20 musei e il convegno degli enti culturali italiani presso il campus Einaudi dell’Università, la settimana culturale prosegue con la mostra dell’artista pop di fama mondiale Roy Liechtenstein alla Gam e la Notte Bianca di sabato a san Salvario, nell’ambito di Torino Spiritualità. Non c’è che dire, davvero una gran bella prova generale per i prossimi grandi eventi: l’ostensione, il bicentenario di don Bosco, l’Expo e Torino capitale europea dello sport.

 

Sport, il Cus lancia l’allarme: creare eventi è sempre più difficile

SPORT1La crisi economica non ha permesso di effettuare l’ultima edizione del Meeting Nebiolo e tanti altri eventi sportivi sono a rischio

 

Ecco le novità: nuovo percorso e l’aiuto alla ricerca universitaria sul cancro, alla 14a edizione della Mezza Maratona di Torino, promossa  dal Cus Torino, in programma domenica 28 settembre. Ma potrebbe essere l’ultima edizione. “Organizzare eventi sta diventando sempre più difficile”, spiega il presidente del Cus, Riccardo D’Elicio. La crisi economica non ha permesso di effettuare l’ultima edizione del Meeting Nebiolo e tanti altri eventi sportivi sono a rischio.

La conquista della felicità secondo Servillo

servilloIl testo di Russell offrirà uno spunto per riflettere sul significato della felicità e su come possa essere un tassello essenziale nella vita di ciascun individuo per prevenire guerra e violenza

 

Tra poche ore apre la nuova edizione di Torino Spiritualità che quest’anno ha come tema portante Il cuore intelligente con il rimando al Libro dei Re e alla  preghiera di Salomone rivolta a Dio in cui gli chiede di concedergli “un cuore  intelligente”. Cinque giorni di appuntamenti tra letture, riflessioni, dialoghi e lezioni. Due gli appuntamenti di rilievo della prima giornata. Si apre alle 18 dal Teatro Regio di Torino con una lezione del filosofo e sociologo Zygmunt Bauman, ideatore del concetto di “modernità liquida”, che disquisirà sul volume in uscita per Laterza, Su Dio e sull’uomo.

 

L’appuntamento che inaugurerà la decima edizione di Torino Spiritualità è a ingresso libero. Questa sera alle 21.30 al Teatro Regio grande attesa per il reading di Toni Servillo su La conquista della felicità del filosofo Bertrand Russell con accompagnamento al pianoforte del maestro di fama internazionale Roberto Prosseda. Come per la passata edizione, sul palco del Regio voce e pianoforte accompagneranno il pubblico in un riflessione sulla vita. Lo spettacolo nasce da un’idea di Roberta Lena ed è curato dal Circolo dei Lettori, la voce del pluripremiato Servillo si accompagnerà alle note di Schumann. Il testo di Russell offrirà uno spunto per riflettere sul significato della felicità e su come possa essere un tassello essenziale nella vita di ciascun individuo per prevenire guerra e violenza. 

 

Toni Servillo, attore simbolo de La Grande Bellezza (2014) di Paolo Sorrentino, reduce dalla vittoria degli oscar e dei David di Donatello, che con Sorrentino aveva già collaborato precedenza (da Le Conseguenze dell’amore al Divo) tornerà a Torino nella primavera per recitare e dirigere ne Le Voci di Dentro da un testo di Eduardo de Filippo. Lo spettacolo che vedrà sul palco anche il fratello Peppe Servillo fa parte del nuovo cartellone del Teatro Stabile. 

 

Cristina Colet

Piemonte, Sicilia, Calabria: regioni da amare

Italia da Amare, a Torino dal 26 al 28 settembre la prima fiera del turismo di territorio e qualità

 ITALIA AMARE

Il 26-27-28 Settembre 2014 debutterà a Torino nella splendida cornice di piazza Vittorio Veneto la prima edizione di “ITALIA DA AMARE” –  fiera del turismo di territorio e di qualità –  che si propone di offrire un contributo innovativo alla promozione di un turismo attento alla natura, all’ambiente, alle bellezze storico-architettoniche, ai paesaggi rurali, alpini e marini incontaminati, alle tradizioni culturali, enogastronomiche ed artigianali di eccellenza, che solo il nostro Paese è in grado di offrire. Protagoniste di questa prima edizione insieme al Piemonte, la Sicilia e la Calabria, terre di storia, paesaggi e scenari dal fascino suggestivo.

 

La manifestazione ad accesso completamente gratuito – promossa dall’Associazione Culturale Ideasfera in collaborazione con lo Studio Prap, storica società torinese di organizzazione ed allestimento eventi – vuole offrire un contributo alla promozione di un turismo attento alla natura, ai paesaggi, alle qualità ambientali, alle tradizioni culturali e culinarie.

 

Un turismo di qualità quindi, che promuova non le grandi città o le località oggetto di turismo di massa ma i borghi storici, i parchi, le montagne, le aree marine protette, le marinerie, i borghi marinari, i comuni montani, gli ambienti rurali e il patrimonio artistico e storico-culturale che, per il loro fascino e la loro unicità offrono una ragione di visita ai turisti italiani e stranieri.

 

La manifestazione, patrocinata dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino, promette di diventare un interessante “piazza” di scoperte per un turismo a “chilometro zero” che possa mettere direttamente in contatto il viaggiatore con i territori.

 

“Un modo per far conoscere quell’Italia ‘alternativa’, o meglio poco conosciuta, ricca di natura, di bellezze artistiche, di cultura e tradizioni, di itinerari romantici, enogastronomici, di accoglienza, di qualità e di intense emozioni. Un turismo questo, per ora ancora di nicchia ma, in considerazione dell’enorme patrimonio paesaggistico e naturalistico del nostro Paese, destinato a far crescere i territori interessati e la tutela ambientale dei medesimi”, è il commento di Mario Audisio, ideatore e patron dell’evento, che aggiunge, “Italia da Amare, come tutti i nuovi progetti, è una scommessa. Siamo convinti che i torinesi vorranno apprezzare questo viaggio ideale di tre giorni lungo lo ‘stivale’, attraverso stand, dibattiti, eventi collaterali e dimostrazioni che partirà idealmente dal nostro splendido Piemonte (con la presenza di ATL Cuneo, ICIF, Parco Nazionale del Gran Paradiso e Turismo Torino) per giungere a toccare le sponde della Sicilia e della Calabria, passando dalla Liguria con i suoi parchi e dalla Val Cornia in Toscana”.

 

Proprio dalla Sicilia, attraverso un’importante collaborazione con l’Assessorato regionale all’agricoltura, attività rurale e pesca mediterranea, giungeranno a Torino operatori turistici e produttori diretti che inonderanno piazza Vittorio di colori, sapori e fragranze: “Scirocco Sicily” ed il territorio del ragusano; i Gal – gruppi d’azione locale “Le Terre del Nisseno”, “Nebrodi” e “Metropoli est” in rappresentanza rispettivamente dell’area di Caltanissetta, Messina e Palermo; dal catanese “Gusto di campagna”, associazione che da alcuni anni opera per  la conoscenza, la valorizzazione, lo sviluppo socio-culturale del mondo rurale siciliano; ed il consorzio “Il Mare in Montagna”.

 

Non da meno la Calabria, che ha scelto Torino ed “Italia da Amare” per presentare il progetto “I LOVE SUD”, un nuovo intrigante sistema di promozione turistica cui hanno aderito associazioni, operatori e produttori locali, che pone al centro della propria mission  la cultura del territorio, una filosofia e uno stile di produzione che vuole privilegiare la qualità, la produzione sostenibile, la rintracciabilità, la stagionalità, il legame con le origini e le tradizioni: in definitiva, l’eccellenza in tutte le sue accezioni attraverso borghi, paesaggi, ritualità da non disperdere, unite ad immancabili e gustose prelibatezze. Tutto in un’unica piazza.

 

Torino, area pedonale di piazza Vittorio Veneto

Venerdì 26 settembre dalle 15 alle 22.

Sabato 27 e domenica 28 settembre dalle 10 alle 22.

Ingresso gratuito

Per info: www.italiadaamare.it

Summer School per giovani in gamba

summerLe lezioni si terranno al Campus Einaudi di Torino, fino al 3 ottobre, fornendo a laureati e professionisti una formazione specialistica in ambito economico, giuridico e sociale 

 

È stata inaugurata  a Palazzo Lascaris la “Turin International Summer School”. Il progetto, promosso dalla Consulta europea, in collaborazione con i più prestigiosi organismi internazionali che si occupano di formazione, ricerca e assistenza tecnica, ha proposto, per le due settimane di studi formativi, il tema Europe, migration and inclusive growth: a focus on human capital.

 

Nel corso della presentazione è stato illustrato il programma delle lezioni che si terranno al Campus Einaudi di Torino, fino al 3 ottobre, fornendo a laureati e professionisti una formazione specialistica in ambito economico, giuridico e sociale e puntando in modo particolare sulla valorizzazione del capitale umano come fattore legato ai fenomeni della globalizzazione e dei flussi migratori.

 

Tra le numerose candidature pervenute all’Istituto universitario di studi europei (Iuse) sono stati selezionati 43 partecipanti non solo italiani, ma provenienti anche dalle università di Spagna, Macedonia, Bulgaria, Germania, Pakistan, Belgio, Argentina, Tunisia, Egitto, Tanzania, Norvegia, Polonia e Perù.

 

Con la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino, delegata alla Consulta, erano presenti Gianmaria Ajani, rettore dell’Università degli Studi di Torino; Bent Sorensen, capo dipartimento Comunicazione di European training foundation; Dario Arrigotti, direttore aggiunto del Centro internazionale di formazione; Giuseppina Maddaluno e Giuseppe Porro, rappresentanti rispettivamente di United Nations interregional crime e Istituto universitario di studi europei.

 

(droselli – www.cr.piemonte.it)