Palazzo Civico: “Burocrazia Zero, i primi passi”

PAL CIVICInsieme ad associazioni delle imprese e altri enti pubblici, l’obiettivo è snellire il più possibile le pratiche amministrative per cittadini e imprese

 

Primi e concreti risultati per il progetto “Torino burocrazia zero”, il lavoro avviato lo scorso mese di marzo dal Comune di Torino, insieme ad associazioni delle imprese e altri enti pubblici, con l’obiettivo di snellire il più possibile le pratiche amministrative per cittadini e imprese. L’esecutivo di Palazzo Civico ha approvato una delibera che contiene indirizzi e segnala una prima serie di interventi che, senza entrare in conflitto con la normativa nazionale in materia, apporteranno quelle modifiche utili a ridurre tempi delle pratiche, semplificare le procedure ed evitare che uno stesso documento venga richiesto più volte e da più uffici.

“Nei primi mesi di lavoro – spiega il direttore generale, Gianmarco Montanari – i soggetti coinvolti nel progetto “Burocrazia zero” (dalla Camera di Commercio all’Agenzia delle Entrate, all’Inps, all’Unione industriale, all’Api e ad altre associazioni del mondo produttivo) hanno operato su due diversi fronti: uno riguarda le attività amministrative che toccano le imprese, l’altro è quello relativo ai servizi al cittadino. Per entrambi gli ambiti – aggiunge Montanari – abbiamo individuato una serie di soluzioni adottabili senza far ricorso a risorse aggiuntive, interventi che è possibile effettuare subito o comunque in breve tempo perché richiedono esclusivamente modifiche di tipo organizzativo, di processo e di gestione nei rapporti con altre istituzioni pubbliche. Per quelli che invece necessitano di investimenti, come nel caso di modiche ai sistemi di gestione informatizzata, occorre, eventualmente anche insieme ad altri soggetti pubblici o privati, trovare le risorse finanziarie per attuarli”.

Tra le prime soluzioni finalizzate alla semplificazione amministrativa e già adottate da Palazzo Civico, il city manager ha indicato quella relativa al Durc (documento unico di regolarità contributiva) che ora viene presentato una sola volta e in un unico ufficio, mentre prima era richiesta la comunicazione a più uffici. A proposito di imprese, un altro degli obiettivi più immediati è quello di operare sul versante dell’integrazione delle procedure per semplificare le attività dello Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP), che oggi prevede modulistiche diverse per chi si rivolge al Comune di Torino (il cui sistema è gestito dal Csi) e chi usufruisce dei servizi offerti dalla Camera di Commercio (il cui sistema è collegato al Registro delle imprese). Nei fatti, si tratta di intervenire per allineare le procedure di due sistemi che oggi parlano lingue diverse e non dialogano tra di loro.

Ancora per agevolare il rapporto tra aziende e macchina amministrativa – evidenzia il direttore generale – “stiamo affrontando il tema delle fidejussioni, che non di rado mette in difficoltà le imprese per adeguare la documentazione rilasciata dagli istituti di credito ai requisiti richiesti dal punto di vista amministrativo. Per semplificare la procedura è allo studio l’adozione di modulistica sostenibile per tutti, per chi richiede la fidejussione, per chi la concede e per chi la deve accettare verificando che sia stata rispettata la normativa in materia”.

Tra le soluzioni che puntano alla “Burocrazia zero”, che però richiedono risorse aggiuntive per diventare concrete realizzazioni, il direttore generale ha parlato della prenotazione unica per le scuole dell’infanzia, con l’adozione di procedure informatizzate che all’atto dell’iscrizione consentano di verificare la disponibilità di posti in tutti gli istituti, siano essi statali, comunali o privati, ed evitino ai cittadini il “pellegrinaggio” nelle diverse scuole. Inoltre, entro fine anno – ha aggiunto ancora il city manager – dovremmo sperimentare l’apertura sul territorio di uffici polifunzionali con, ad esempio, sportelli della divisione Catasto e Tributi nelle sedi circoscrizionali”. E, sempre nell’ottica di facilitare il rapporto con i cittadini, sono in corso di adozione soluzioni finalizzate alla semplificazione delle pratiche relative alle variazioni anagrafiche e alle richieste di informazioni alla Polizia municipale.

Nel primo incontro del tavolo di lavoro sul progetto “Burocrazia zero”, lo scorso marzo, il sindaco Fassino non aveva nascosto l’ambizione di fare di Torino, insieme alle altre istituzioni e alle associazioni delle imprese, un esempio per gli altri comuni italiani, la città guida nelle azioni finalizzate alla “sburocratizzazione” delle procedure amministrative, quantomeno a livello locale. Bene, “il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Ammnistrazione – ha annunciato Montanari – ha inserito Torino tra le possibili sedi della sperimentazione di provvedimenti governativi varati allo scopo di agevolare i rapporti tra pubbliche amministrazioni, cittadini e mondo delle imprese”.

 

(mge – www.comune.torino.it)

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