Venerdì 3 gennaio mons. Cesare Nosiglia ha incontrato i rifugiati ospiti del centro «Casa del Mondo Unito» di Via Negarville. Dopo la visita dei mesi passati in alcune delle case occupate dai rifugiati in via Paganini e nelle palazzine dell’ex Moi di via Giordano Bruno, l’Arcivescovo ha incontrato gli ospiti del centro del Comune, che ha una capienza di oltre 100 persone ed è gestito dalla cooperativa Esserci. Il Centro rientra nei posti coperti dai fondi delle diverse progettualità della Città di Torino (fondi Morcone e Sprar). Non vi è un conteggio preciso dei rifugiati residenti in città, ma mediamente, in situazioni di normalità, ogni anno le nuove domande d’asilo presentate alla Questura di Torino si aggirano sulle 500 unità. Con l’introduzione della residenza fittizia e personale si riusciranno a censire tutte le presenze dei rifugiati in città, indipendentemente da chi è accolto all’interno di programmi o chi vive in case occupate.
Fino ad aprile 2014 la città ha a disposizione 250 posti finanziati con i fondi Morcone, invece i posti finanziati dal Programma nazionale Sprar, del trienno 2011/2013 sono scaduti a dicembre 2013, mentre per i nuovi del triennio 2014/2016 la lista ufficiale a livello nazionale non è ancora uscita. Le persone per cui la città ha presentato richiesta dei fondi Sprar sono 224: i posti sono destinati ai nuovi arrivi via mare e non potranno accedervi le persone che precedentemente hanno usufruito di altri programmi di accoglienza locali o nazionali e che oggi sono nelle case occupate. Sono circa 600 le persone attualmente presenti nelle 7 diverse case occupate di Torino. I posti dello Sprar sono cresciuti a livello nazionale da 3.000 a 16.000. In ogni caso, pur considerando l’aumento della disponibilità che garantirà accoglienza per i nuovi arrivi, purtroppo esiste un arretrato di mancanza di posti e difficoltà di reale inserimento lavorativo, che ha creato una fascia di marginalità sociale che non si riuscirà ad assorbire in breve tempo.
All’incontro erano presenti con l’Arcivescovo anche il Vicesindaco della Città di Torino, Elide Tisi, il direttore dell’Ufficio Pastorale Migranti, Sergio Durando, e il presidente della cooperativa Esserci Guido Geninatti. Il Vicesindaco Tisi ha dato il benvenuto e illustrato i programmi di accoglienza della città. Mons. Nosiglia ha visitato la struttura e incontrato i responsabili, ma soprattutto ha desiderato incontrare i rifugiati ospiti nella casa per sentire le loro esperienze.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE