Caro Gesù Bambino,
Quest’anno sono stata buona mi piacerebbe trovare sotto l ‘albero..
Più o meno iniziavano sempre così le letterine che i genitori ti spingevano a scrivere per creare quell’atmosfera di Natale che iniziava il 1 dicembre con l’apertura della prima casellina del calendario dell’Avvento, l’8 dicembre si allestivano albero di Natale e presepe…
Altri tempi, e’ difficile spiegare ai bambini di oggi com’era il nostro Natale, raro era vedere al Carosello le pubblicità di giocattoli e tanto meno
si avevano cataloghi di giochi da sfogliare..così come è inverosimile per loro credere che la TV era in bianco nero e che il telefono era attaccato al muro e che dovevi comportanti bene tutto l’ anno per poter richiedere un regalo a Natale..A scuola si preparava la recita e si portava i giochi per i bambini dell’ orfanotrofio.
È complicato spiegare la magia che si viveva in famiglia senza decorazioni sfarzose o luci colorate ovunque, ma una semplicità che rendeva tutto speciale, dai profumi dei dolci fatti in casa ai pochi pacchetti sotto l’ albero che si aprivano rigorosamente la mezzanotte del 24 e non contenevano cose costose, ma il valore di essersi meritato il regalo .
Era più importante stare insieme, giocare e cantare canzoni di Natale tutti intorno alla tavola con la famiglia
Anche della Messa di mezzanotte, un evento atteso e rispettato, che tutta la comunità sentiva profondamente. Dopo la Messa, si tornava a casa per continuare i festeggiamenti, spesso con una cioccolata calda o un bicchiere di vino per i più grandi e poi si potevano aprire i pacchi,
non era importante la quantità di cose che si aveva, ma l’amore e il senso di appartenenza che si condivideva in famiglia. Ed è proprio quell’amore e quell atmosfera che oggi riempie di nostalgia il cuore ogni volta che arriva Natale e il pensiero a chi non è più con noi.
GABRIELLA DAGHERO
Rubrica Torino Over