Ieri presso l’Agenzia Reale Mutua Torino Castello, si è svolta la conferenza di presentazione della prima squadra femminile dell’Aquatica Torino, che domenica 26 gennaio debutterà nel campionato nazionale di serie A2
La società debutterà domenica 26 gennaio nel suo primo campionato di A2
nell’ultimo week end del giugno scorso ha spiccato il volo dalla B all’A2 e che domenica 26 gennaio debutterà nel campionato cadetto. Le biancoazzurre guidate da coach Rosario Ferrigno giocheranno la prima giornata nella piscina di casa – corso Galileo Ferrraris 290 – a partire dalle 19 contro l’altra neopromossa Rari Nantes Imperia ’57. Affronteranno la sfida con entusiasmo, forti della lunga preparazione affrontata a partire da settembre, con la curiosità di mettersi alla prova su un palcoscenico nuovo per la maggior parte delle giocatrici.
La rosa: un gruppo collaudato con qualche novità
gruppo “storico”, di età media molto giovane. Tra le novità della squadra c’è Manuela Tamagnone, classe 2000, atleta di punta della nazionale argentina e studentessa di medicina. Con lei sono approdate a Torino Marilena Sessarego e Viola Franci, giunte in prestito rispettivamente da Rapallo e Bogliasco, società di A1. Nel team, infine, è rientrata Elisa
Catto, in passato capitano biancoazzurro e tornata “a casa” dopo l’ultima stagione trascorsa in A2 in prestito a Varese. Tra le atlete con maggior esperienza c’è il portiere Federica Ignaccolo, con importanti trascorsi in A1 a Palermo e all’Aquatica già nello scorso campionato. Un campionato che la società ha affrontato con le ragazze cresciute nel proprio vivaio, che ancora oggi
compongono l’ossatura della squadra. Sono il capitano Alessia Fasolo, Federica Panattoni, Anna Orsenigo e Arianna Fava, insieme alle più giovani compagne Elena Caito, Chiara Perron Cabus, Gaia Giacotto, Francesca Paffumi e Emma De March, impegnate anche nei campionati giovanili e ormai parte integrante della prima squadra. «Saremo una delle formazioni più giovani del campionato – sottolinea la dirigenza dell’Aquatica Torino – abbiamo conquistato la promozione con una rosa praticamente tutta piemontese e “costruita in casa” e anche dopo il salto in A2 non abbiamo cambiato la nostra filosofia, pur inserendo qualche elemento per guidare il gruppo nel nuovo contesto».