SPORT- Pagina 214

Eppur si muovono…

Le 2 squadre torinesi hanno ben chiari gli obiettivi da raggiungere in questo calciomercato,ricco d’idee ma povero di quattrini,spendendo però il giusto.

In casa bianconera la priorità è il centrocampista centrale individuato in Locatelli del Sassuolo.Prezzo ancora da limare ma se non dovesse arrivare Pjanic è già pronto.In attacco ruota tutto attorno al fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo:se parte lui ben 4 alternative sono già pronte!Griezmann dal Barcellona,Vlahovic dalla Fiorentina,
Gabriel Jesus dal Manchester City e Mauro Icardi dal Paris Saint Germain.
In ogni caso chiunque arriverà sostituirà egregiamente l’immenso CR7.
In casa Toro tiene banco l’acquisto di 1 o 2 trequartisti:il prescelto è Messias dal Crotone.La società calabrese dovrà abbassare il prezzo altrimenti il ds granata Vagnati ha già pronte le alternative che sono:Nicolas Eliasson del Nimes,Chiquinho dal Benfica e gli svincolati Vazquez e Ramirez.In porta arriverà Berisha dalla Spal.In difesa il prescelto è sempre Gunter dal Verona.

Vincenzo Grassano

Nuoto, gli appuntamenti a Torino

Nuoto – Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 giugno al Palazzo del Nuoto di Torino, via Filadelfia 89, con inizio gare alle 10.05 e alle 15.20 nelle tre giornate, Campionato Italiano esordienti A su base regionale (valido come Campionato Regionale), in vasca da 50 metri, tutte le informazioni e i risultati qui: 

https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/orari_manifestazione.asp?id_man=1645&menu=agonismo&area=1&read=nuoto Per le foto che verranno realizzate da LC Zone visitare questa pagina https://drive.google.com/drive/folders/1H3J-Hd3cQRQAsSxjidoDjY-3oa537lOb?usp=sharing

 

Master Nuoto – Sabato 26 giugno alla piscina Rivetti di Biella Campionato Italiano su base regionale, con inizio gare alle ore 10 e alle ore 15.30. Tutte le informazioni e i risultati qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/orari_manifestazione.asp?id_man=1685&menu=agonismo&area=7&read=master

Sincronizzato – Domenica 27 giugno alla Piscina Stadio Monumentale di Torino, corso Galileo Ferraris 294, con inizio gare alle ore 9, prova di qualificazione Regionale per Campionati Italiani Ragazzi/Esordiennti A – Liberi + Obbligatori (valido come Campionato Regionale Estivo). Tutte le informazioni e i risultati qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?id_manifestazione=1650&menu=agonismo&area=4&read=sincro

Tutti gli eventi, come di consueto, a porte chiuse.

Locatelli: è sempre più Juve Il Toro su Chiquinho

La Juventus a breve chiuderà per Locatelli, centrocampista del Sassuolo e della nazionale italiana.Costo totale dell’operazione 30miioni + il cartellino di Dragusin, difensore della juve under 23.

Dybala si allena duramente in vacanza ed aspetta la chiamata della società bianconera per il rinnovo del contratto che scadrà nel 2022.Torna di moda Audero come secondo portiere.Nel mirino del bianconeri anche il terzino sinistro dell’Atalanta e della nazionale tedesca.Allegri ha inserito nella lista degli incedibili Alex Sandro e Bernardeschi.
In casa granata arriveranno 3 giocatori dalla Spal: il portiere Berisha,titolare della nazionale albanese,il difensore centrale Vicari ed il centrocampo Valoti.
Come trequartisti sono monitorati questi 4 atleti:Messias,Vasquez,Ramirez e Chiquinho.Ne arriveranno 2.Intanto il pres.Cairo ha fissato il prezzo di Capitan Belotti:34 milioni senza contropartite.In caso di mancata vendita rimarrà al Torino per onorare il suo ultimo anno di contratto.Per sostituirlo il tecnico grana ta Juric ha chiesto l’argentino del Cagliari Giovanni Simeone del Cagliari.

Vincenzo Grassano

Reale Mutua Torino – Tortona: 77-89, che brutta partita

Il basket visto da vicino.

Il punteggio non importa, Torino ha perso ma questo non è un basket spettacolo; è una strana commistione tra calcio e pallamano con giocatori che si spingono e colpiscono sempre e comunque gli avversari.  Ormai esiste probabilmente la regola del vantaggio (che nel basket non c’è…) e la possibilità di tirare o spingere o trattenere sempre l’avversario senza incorrere in penalità fallose. Torino ha giocato male, e su questo, pur avendo piovuto fuori, non ci piove.

Ma non è educativo per le nuove generazioni di atleti e allenatori pensare che il modo di giocare di Tortona sia il modo giusto.

Il basket è, o forse è  meglio dire era, un gioco tecnico, elegante e con stile. Ora sembra una specie di rissa dove il lavoro sporco paga e il pubblico è contento se la squadra vince e dispiaciuto se perde, ma non guarda cosa effettivamente accade in campo.

Far leggere la Divina Commedia ad un computer permette a tutti di ascoltarla, ma se la legge un bravo attore la stessa prende vita e dà emozione e calore. E questo è quello che si vede dagli spalti.

Giocatori esaltati che urlano contro i tifosi locali, pur giocando come dei fabbri, o gesti volgari mai sanzionati dagli arbitri che ormai consentono tutto ciò che non consentirà più di veder giocare a basket. Naismith inventò il gioco per evitare i contatti e penalizzare l’eccesso di violenza. Se fosse stato presente ieri sugli spalti avrebbe preferito nascondere il suo merito dell’invenzione.

La partita. Che dire. Nulla di bello da entrambi i lati. Perpochissimi minuti si è giocato a basket e poi nella “rissa” creata dalla difesa di Tortona la Reale Mutua si è persa, non riuscendo più neanche a fare le cose semplici e quindi hanno subito una sconfitta decisa. C’è chi dice che le partite di calcio belle sono quelle che finiscono 0-0. E chi dice che nel basket vince chi fa segnare un canestro in meno all’avversario o chi preferisce segnarne uno in più.  Ma questo gioco, non è bello.

Che fare? Tornare a giocare a basket. Cercando di segnare i tiri aperti e non farsi sopraffare dalla aggressione sportiva avversaria.

Sperando che Diop voglia tornar a giocare da MVP del campionato,  che Pinkins giochi almeno al suo livello e che Cappelletti riesca a superare i limiti del dolore. Ieri ha giocato solo e da solo Clark. Troppo poco per lamentarsi della sconfitta, meritata tra l’altro.

La vera sconfitta è nella mancanza di qualcosa di bello, che scaldi i cuori e infiammi gli animi.

A volte mi perdo nel comprendere il motivo di questo regresso nello sport, dove ormai è tutto fisicità ed essenziale.  Si vince o si perde, ma poco importa se l’arte e il bel gesto sono meno importanti del risultato.  Ma questa è la città di dove nacque il detto “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.

E allora, almeno, vinciamo…

ForzaTorino, non si può perdere in questo modo abbassando la guardia regalando partite a chi avendo meno qualità utilizza le armi che ha.

C’è ancora tutto il tempo per vincere bene. La serie al meglio delle 5 partite è sull’1 a 1.

Sempre che vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole… .

Paolo Michieletto

Trofeo delle regioni e Miss Italia all’ippodromo di Vinovo

Non sarebbe estate, senza le miss nel parterre dell’Ippodromo di Vinovo. Lo scorso anno lo storico abbinamento tra le selezioni piemontesi per ‘Miss Italia’ e il trotto era saltato per i motivi che tutti conosciamo.

 

Ma mercoledì 23 giugno i casting curati dalla New Season di Vito Bonfine (per iscrizioni e informazioni newseasonbv@libero.it347.67058971) torneranno puntuali.

Così come sono pronti a tornare cavalli e driver, nel preserale che prenderà il via alle 18.25. Al centro del programma la selezione Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta del ‘Trofeo delle Regioni’ riservato ai Gentlemen, con i primi due classificati che accederanno alla finale. Un doppio km con i cavalli su due nastri: in prima fila soprattutto Tiziano con Jacopo Brischetto, mentre di rincorsa scatteranno Troi Holz con Graziano Reggiani, Singapore con Enrico Colombino e Uragano Op con Michele Bechis.

Ma ancora una volta saranno presenti ospiti importanti come il team Gocciadoro e il target Gennaro Casillo-Antonio Di Nardo che sfideranno i migliori binomi locali. Spicca il Premio Arno, miglio dedicato a buoni 4 anni. Ancora una volta, l’opportunità di deliziare la serata con una buona pizza nella nuova terrazza green del Fil-Hippo’s Restaurant. E le Miss? Appuntamento per tutte le interessate alle 18.30 al primo piano della tribuna dell’ippodromo di Vinovo.

Per tutto il pubblico, come al solito ingresso gratuito, con controllo della temperatura e rispetto delle norme anti Covid, compreso il tetto massimo d presenze.

Trionfo azzurro

Italia-Galles 1-0
Pessina(39′)

L’Italia vince e chiude prima nel girone, agli ottavi Austria o Ucraina: 1-0 al Galles, che passa come secondo

L’Italia chiude al meglio il girone di Euro 2020: 1-0 al Galles, gli Azzurri di Mancini fanno bottino pieno e accedono da primi agli ottavi, dove troveranno la seconda del gruppo C (una tra Ucraina e Austria, scontro diretto domani alle 18). Sconfitta quasi indolore per Bale e compagni, che passano comunque da secondi (pari punti con la Svizzera, britannici avanti per differenza reti) e troveranno la seconda del gruppo B (Russia, Finlandia o Danimarca). L’Italia eguaglia il record di imbattibilità con il 30esimo risultato utile consecutivo (stabilito tra il 1935 e il 1939 sotto Vittorio Pozzo) e per la seconda volta nella sua storia vince tutte e tre le gare del girone di un campionato europeo.
Una prova convincente anche stasera da parte degli azzurri di Mancini che ha cambiato 7/11 della formazione titolare.
Il mister azzurro ha sin qui fatto un capolavoro tattico e di grande organizzazione.Questa nazionale può vincere l’Europeo!

Vincenzo Grassano

Reale Mutua Basket Torino Tortona 64 – 60: Primo gradino per la serie A

Il basket visto da vicino.

In una partita che di bello ha solo il risultato Ciò che conta era veramente solo vincere.

Una prestazione sotto il livello di minibasket per quel che riguarda il tiro da tre (4 su 29!!!) e abbiamo assistito ad un primo tempo veramente inaccettabile da un punto di vista sportivo con punteggi talmente bassi da far dubitare che questi giocatori si allenino durante la settimana.

In realtà il basket moderno e molto atletico, molto fisico, e lascia molto poco spazio alla tecnica individuale, soprattutto quando non c’è… .

La partita è stata molto nervosa ma non cattiva, condotta con scarso acume tattico ma non era fondamentale giocare bene e perdere ma era fondamentale vincere, e questo è stato fatto.

Torino ha trovato almeno nell’ultima parte un Jason Clark all’altezza della sua fama, mentre Pinkins, Cappelletti, e OusmanDiop  hanno a tratti sollevato la situazione.

Nulla da dire su Tortona che ha fatto quello che poteva fare: difendere molto forte e sperare che Torino non segnasse da tre punti. Se domani nella gara due Torino tornasse solo a segnare con percentuali normali la partita potrebbe essere assolutamente diversa.

È un basket molto differente rispetto anche solo alle finali del 2015: non è la mancanza di tecnica o fisicità a stupire perché quella, se possibile viste le aumentate velocità difensive delle squadre, probabilmente e maggiore, ma è forse la mancanza di qualità assoluta che fa vedere le partite senza quella componente spettacolare ed emotiva che dovrebbe connotare l’alto livello sportivo.

Solo a fine secondo quarto appare il basket  spettacolo con una bella schiacciata al volo di Diop.

L’importante era comunque portarsi sull’uno a zero e questo è stato fatto. In attesa e sperando che Torino non deluda i suoi tifosi, tra l’altro non tantissimi, visto l’altro numero di biglietti ceduti adalmeno un centinaio di tifosi di Tortona sugli spalti sui 500 disponibili… e restando a disposizione “per e di” rivedere il basket spettacolo di pochi anni fa. Quando Torino vinceva la coppa Italia e i giocatori erano famosi e bravi c’era qualcuno che da pochi giorni non è più.  Proprio in una settimana in cui è avvenuta la scomparsa del presidente dell’ultima squadra Auxilium di Torino , Antonio Forni, sognare di tornare in A non è sbagliato…

Auguri Presidente Antonio, e stupisci anche il paradiso con le tue ali colorate. Ci manchi nel parterre, ci manca il colore del tuo sorriso.

Paolo Michieletto

Boniperti, 90 anni in bianconero

Vi riproponiamo un articolo di Paolo Maria Iraldi pubblicato tempo fa dal “Torinese” in occasione dei 90 anni di Boniperti

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Giampiero Boniperti nasce il 4 luglio 1928 a Barengo, un borgo arroccato sulle prime ondulazioni delle colline novaresi dominate dal massiccio del Monte Rosa. Il padre Agapito, podestà del paese, gli dà questo nome come esige la moda del momento

Il pallone tra i piedi è presto suo, ma il fratello Gino pare portato per il calcio più di lui. Il destino deciderà altrimenti. A diciassette anni Giampiero fa un primo provino con una squadra dilettantistica di Novara. i genitori tentennano: prima gli studi, dicono, e lui sta faticando a diplomarsi come geometra. Il ragazzino è però consapevole dei propri mezzi e ritenta con la Juventus. Si mette al centro dell’attacco di una formazione giovanile ed entusiasma i talent scout: dribbling, stop, tiro con entrambi i piedi. Il trasferimento a Torino è cosa fatta.Nel 1947, a diciotto anni, esordisce in serie A contro il Milan e viene subito convocato in Nazionale. Il giovanotto è tanto fortunato quanto talentuoso. Intorno a lui gli Agnelli costruiscono una grande squadra che ha l’obiettivo di ripetere le imprese dei cinque campionati consecutivi vinti tra il 1930 e il 1935. Quello che si conclude nel 1950 ricuce lo scudetto sulla casacca bianconera dopo qualcosa come quindici anni. È la Juventus degli scandinavi John Hansen e Praest, di Parola e Muccinelli. Boniperti, poco più che ventenne, è già un idolo indiscusso. Si narra – ma pare sia storia vera – che quando Gianni Agnelli parla di premi, lui non chieda denaro, ma di poter scegliere alcune vacche frisone di proprietà della Famiglia. Vacche, vedi caso, sempre giovani e gravide.

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Il ciclo è tuttavia breve, le milanesi prendono a vincere per buona parte del decennio. Quando gli Agnelli decidono di tornare a fare sul serio, gli acquisti si chiamano John Charles e Omar Sivori. È il 1957: Boniperti smette i panni del centravanti, arretra e nasce il grande regista che i vecchi tifosi bianconeri ancora ricordano. Ma anche chi non l’ha mai visto calcare i campi da gioco ha sentito descrivere almeno una volta il suo innato senso del gol, la classe purissima, il carattere forte e risoluto. La palla passa inesorabilmente tra le sue scarpette bullonate e va a Sivori, estroso opportunista d’area o a Charles, colpitore di testa micidiale. Quando oggi si nominano grandi attaccanti quali Messi, Neymar e Ronaldo, bisognerebbe conservare la memoria storica di quel trio che segnò un’epoca. La Juventus torna a dominare il campionato italiano: dal 1957 al ’61 ne mette in fila tre. Boniperti è il capitano, la bandiera. L’ennesima sequela di successi termina quando il Nostro, giunto a trentatré anni, sente che la carriera sta imboccando la fase discendente. Ha chiuso in bacheca cinque scudetti, un paio di Coppe Italia, e dopo 443 presenze e 178 reti decide di smettere. Si dice che abbia fatto voto di non toccare più un pallone e manterrà la parola. La Juventus ha, però, ancora bisogno di lui. Nel 1971 viene eletto presidente e, in queste vesti, sarà l’artefice di una lunghissima stagione di trionfi che durerà quasi ininterrottamente fino alla prima metà degli anni Novanta.

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Nell’Era Boniperti la Juventus vince tutti i trofei cui una squadra di calcio può ambire: nove scudetti, coppe nazionali ed internazionali (Uefa, Coppa delle Coppe, dei Campioni, Supercoppa Europea e Intercontinentale). Una squadra che, indossata la maglia azzurra della Nazionale, sarà il blocco su cui erigere il monumentale titolo mondiale del 1982 in Spagna. I nomi dei calciatori che la composero restano scolpiti a caratteri d’oro nella memoria di ogni tifoso: Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Paolo Rossi. E lui è sempre in prima linea, competente come pochi, a dettare le regole di uno stile sobrio ed educato, dedito interamente al lavoro, dentro e fuori dal campo di gioco. Per tutti i tifosi bianconeri Boniperti resta il Presidente per antonomasia. Quello che si allontanava dallo stadio durante l’intervallo e ascoltava alla radio il resto della partita. Quello che, di fronte alle avversità, stirava un sorriso a salvadanaio e scuoteva il capo con aria sorniona. Quello che, prima che il calcio prendesse la piega commerciale ed affaristica che sappiamo, prima che la Juventus provasse l’onta dello scandalo Calciopoli e la serie B, scelse di ritirarsi a vita privata. Stavolta per sempre.Giampiero Boniperti ha fatto il suo tempo, non prima di aver fatto la storia del calcio.

Paolo Maria Iraldi

È morto Giampiero Boniperti, simbolo della Juventus

Torino. Nella notte è morto per una insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti

Il presidente onorario della Juventus negli ultimi tempi si era ritirato a vita privata.

Vera anima, leggenda e storia bianconera è stato calciatore immenso e grande dirigente della squadra con cui ha vinto praticamente tutto.

Il prossimo 4 luglio avrebbe compiuto 93 anni. I funerali si svolgeranno in forma privata nei prossimi giorni.Questa è la volontà della famiglia

Vincenzo Grassano

Mercato bloccato: prima vendere poi comprare!

Sembra che le 20 società di serie A si siano messe d’accordo: vendere prima d’acquistare.Peccato che così agendo il mercato rimane bloccato!

In casa Juve quasi certo è l’arrivo dal Sassuolo del centrocampista Locatelli, magari in coppia con Pogba dal Manchester United in cambio di Cristiano Ronaldo.Sarebbe un colpaccio di mercato eccezionale per entrambi i club.Si cerca anche un terzino sinistro di riserva: avviata la trattativa col Monza per prendere Fabio Augusto brasiliano del ’99.Costa 15 milioni, il club bianconero propone lo scambio col trequartista della Juve U23 Rafia. Come secondo portiere oltre al granata Sirigu viene valutato il bolognese Skorupsky.
In casa granata continua il tormentone Messias. Riepilogo dell’ultima offerta del ds granata Vagnati:7,5 milioni + 1 di bonus + il difensore Dijdij. Prendere o lasciare. Il ds del Crotone Ursino chiede 12 milioni cash. A queste condizioni non si farà. Il Bologna vuole Lyanco in prestito con diritto di riscatto. Il Toro chiede 10 milioni. Chissà…Belotti dopo la telefonata con Juric, neo tecnico granata, potrebbe anche rimanere,anche perché le pretendenti si stanno sfilando poco a poco. I trequartisti Orsolini ed Ounas piacciono ma costano troppo quindi non arriveranno. Sirigu andrà via: la società e Juric non faranno nulla per trattenerlo. Zaza, Meitè ed Aina al momento sono considerati possibili rinforzi perché Juric vuole valutarli in ritiro.

Vincenzo Grassano