SPORT- Pagina 213

Calcio a 5, i Civich quinti ai campionati italiani

GSPM TORINO QUINTO IN SALENTO

I vigili sabaudi cedono soltanto negli scontri diretti con le prime due classificate e vincono quattro partite su 6

Dopo quasi un anno e mezzo di pandemia di Coronavirus, che ha impedito il regolare svolgimento di numerose manifestazioni sportive, è ripresa l’attività del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che ha preso parte all’edizione numero 23 del campionato italiano di calcio a 5, tenutasi dal 13 al 20 giugno in Puglia, nella meravigliosa cornice della penisola salentina.

La competizione ha registrato la partecipazione di tredici squadre, fra cui i neocampioni di Barletta-San Severo, che hanno avuto la meglio su Montesilvano e Castellammare di Stabia. Seguono, in ordine di piazzamento, i GS di Bari, Torino, Palermo, Pesaro, Salerno, Trieste, L’Aquila, Torre del Greco, Andria e Brindisi.

Decisamente degna di menzione la prova offerta dai vigili sabaudi, che hanno centrato un ottimo quinto posto al termine di un cammino esaltante nella kermesse, che li ha visti cedere soltanto di fronte alle prime due classificate, ottenendo in tutto quattro successi su sei incontri disputati. Giova sottolineare che le tredici compagini iscritte all’evento sono state suddivise in tre gironi da tre squadre e in un girone da quattro, esattamente quello toccato al GSPM Torino, che ha affrontato i colleghi di Trieste (sconfitti con il punteggio di 4-1), L’Aquila (superati con un tennistico 6-2) e Montesilvano (vittoriosi di misura sui gialloblù: 2-1).

Ottenuta la qualificazione ai quarti di finale, i piemontesi hanno rimediato un sonoro 0-3 da parte dei futuri campioni d’Italia di Barletta-San Severo, venendo quindi inseriti nella parte del tabellone dedicata ai piazzamenti dal quinto posto in giù: qui, in semifinale, è maturato un prezioso 1-0 ai danni di Pesaro, che ha consentito a Torino di contendere e sottrarre la quinta posizione a Palermo (6-4 lo score al triplice fischio del direttore di gara).

Il GSPM Torino, in questa prima avventura calcistica dall’avvento dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese, ha potuto contare sull’apporto di undici giocatori: Davide Ossati, Davide Bianco, Dario Giorgio, Alessio Colucci, Mirko Boaretto, Paolo Dabbene, Andrea Di Coste, Giuseppe Simone Manzo, Federico Trabucco, Francesco Piccinni e Daniele Pareschi. Il gruppo è allenato da Giuliano Giacobbe ed è stato accompagnato nella trasferta dal dirigente responsabile Rino Amato, il quale, a margine della cerimonia di premiazione, ha commentato così il risultato ottenuto: “Ci siamo presentati a questo campionato con l’obiettivo di ben figurare e di toglierci qualche soddisfazione, affrontando l’evento con il giusto impegno e con la consapevolezza di doverlo onorare al meglio delle nostre possibilità. Il tutto, senza mai venire meno ai nostri princìpi di lealtà, rispetto degli avversari e dei giudici di gara”. L’intento della rosa a disposizione del coach Giacobbe era quello di superare il primo turno ed è stato brillantemente centrato; di conseguenza, il bilancio conclusivo non può che strappare un sorriso: “Abbiamo perso solo con le prime due della classe e questo deve essere un motivo di orgoglio per i ragazzi – ha proseguito Rino Amato –. In tutte le partite i nostri uomini hanno dato il massimo, praticando un bel calcio e non risparmiandosi. Noi dirigenti non possiamo che essere contenti del comportamento tenuto da ciascuno di loro sia dentro che fuori dal campo. Si è formato un team unito, che si è divertito e, nel contempo, ha fatto fare bella figura al Gruppo Sportivo e alla città di Torino”. Infine, un pensiero immancabile: “Finalmente siamo riusciti a svolgere un campionato dopo circa due anni e non nascondo che la voglia di confrontarci, incontrarci e socializzare con gli altri era tanta”.

Rivoluzione societaria al Toro

Lasciano la società granata il DG Antonio Comi, il responsabile del settore giovanile Massimo Bava.

Entra nel consiglio d’amministrazione del club Paolo Bellino, già direttore generale di RCS sport. Avrà la delega allo sviluppo degli impianti sportivi.
Antonio Comi, una vita al Toro, prima da calciatore e poi come dirigente di lungo corso,149 presenze e 14 gol, prima attaccante e poi la trasformazione in libero,dai piedi educati e grande visione di gioco Massimo Bava ha portato la primavera granata a vincere 1 scudetto,1 coppa Italia e 2 supercoppe italiane.

Vincenzo Grassano

50 anni fa dalla passione di Franco Masoero nasceva l’Ice Club Torino

 Il 1° luglio 1971 Franco Masoero fondava l’Ice Club Torino, società dilettantistica sportiva di pattinaggio artistico sul ghiaccio destinata a crescere e ad affermarsi a livello nazionale e internazionale. La società si impegnava a sostenere e a promuovere, anche a livello agonistico, uno sport popolare a Torino già dal 1870, quando si era diffusa la moda di pattinare nella parte sud del parco del Valentino. 

L’attività dell’Ice Club Torino si svolge sulle piste olimpiche del Pala Tazzoli di Torino e del Pala Olimpico del Ghiaccio di Pinerolo, eredità dei giochi invernali di Torino 2006.

La squadra agonistica di pattinaggio artistico dell’Ice Club Torino A.S.D. è tra le migliori in Italia e ha rappresentato e rappresenta il nostro Paese in moltissime manifestazioni nazionali e internazionali.

L’Ice Club Torino è la società piemontese che ha dato alla Nazionale italiana di Pattinaggio artistico su ghiaccio il maggior numero di atleti che hanno conquistato titoli nazionali nelle categorie junior e senior e hanno preso parte alle gare internazionali organizzate dall’International Skating Union, ai Campionati Europei, ai Campionati Mondiali e alle Olimpiadi.

Tra i nomi di spicco si può citare la pluricampionessa italiana 2015-2016 e olimpionica a Pyeongchang 2018 Giada Russo, che ha preso parte anche ai Campionati Europei, Mondiali e alle Universiadi.

Attualmente, l’allenatore e coreografo internazionale Edoardo De Bernardis è impegnato nella preparazione della due volte campionessa italiana Alessia Tornaghi che affronterà la prossima stagione con l’obiettivo di conquistare il pass olimpico e del giovanissimo Raffaele Zich, che ha vinto pochi mesi fa il titolo di campione italiano junior. Si stanno distinguendo, inoltre, nelle competizioni anche ragazzine giovanissime che potranno essere le campionesse del futuro che già fanno parte della nazionale italiana.

Tra i nomi che si sono affidati a Edoardo De Bernardis tecnico dell’Ice Club Torino vanno citati diversi atleti olimpionici tra i quali Carolina KostnerKarel Zelenka, olimpionico a Torino 2006, le tedesche Sarah Heckenolimpionica a Vancouver 2010, e Nathalie Weinzierl, olimpionica a Sochi 2014 e Giada Russo. 

Al team di allenatori dell’Ice club Torino si affidano da anni anche atleti provenienti da altre città italiane e da squadre nazionali straniere.

Oltre a De Bernardis e alla stessa Claudia Masoero che, dopo la scomparsa del padre, ricopre anche il ruolo di Presidente della società, il club vanta collaborazioni con allenatori e insegnanti importanti a livello mondiale.

Da molti anni il club organizza stage estivi con allenatori stranieri ai quali hanno partecipato atleti provenienti da tutta Europa. Negli anni hanno partecipato agli stage allenatori di lustro come l’allenatrice di San Pietroburgo Tatiana Mishina e dalla Germania Peter Sczypa e l’insegnante di danza dell’accademia del Bolshoi Oxana Kichenko.

All’inizio di luglio si terrà a Aosta un summer camp dell’Ice Club Torino con insegnanti di livello olimpionico tra cui il francese Pierre Trente, Luca Mantovani e Tony Bombardieri.

Calciomercato al ribasso!

La pandemia ha segnato il calcio in maniera profonda.

Così il mercato non si muove.Forse un colpo all’improvviso di un qualsiasi calciatore può creare un effetto domino, ma si va verso un calciomercato al ribasso. C’è la speranza della ripresa, ma ci sono troppe varianti che non danno garanzie.

Da tutto questo blocco non sono esenti Juve e Toro.
In casa bianconera ruota tutto attorno a CR7… con la situazione di Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala in bilico per diversi motivi, il club bianconero avrebbe già messo nel mirino 2 attaccanti per sostituirli al meglio. Sono Gabriel Jesus, centravanti classe 1997 della nazionale brasiliana e del Manchester City, e di Antoine Griezmann, attaccante classe 1991 del Barcellona e della nazionale francese.
In casa granata i tasselli fondamentali da consegnare a Juric il 6 luglio,giorno del raduno,sono i 2 trequartisti:perso Messias, che andrà alla Fiorentina,il candidato numero 1 è lo svincolato Ramirez,molto gradito al tecnico granata.Lijajic è l’altro profilo seguito che ha lasciato un ottimo ricordo anche nella tifoseria granata.Per altri volti nuovi,Berisha portiere dell’Albania, è già arrivato, bisognerà prima sfoltire l’enorme organico che ad oggi conta 39 giocatori:Juric ama lavorare al massimo con 23 giocatori.

Vincenzo Grassano

Reale Mutua Torino – Tortona 74 – 75 : la vittoria del non gioco che vola in serie A

Il basket visto da vicino.

La  Torino del basket perde giocando male il secondo tempo con le solite scemenze dell’ultimo secondo che, piaccia o non piaccia…sentirselo dire, sono a carico di un solo giocatore, che , se da una parte ha tirato il carro dall’altra ha sfasciato la macchina con un tiro improbabile in gara 4 e un fallo assurdo in gara 5 a  1.7decimi dalla fine regalando tre tiri liberi per il sorpasso finale. Il Play Cappelletti,  a cui auguriamo le migliori fortune per le prossime stagioni, ha buttato all’aria progetti pluriennali per la Torino del Basket.

Ma,soprattutto, dispiace il puro mercenariato dimostrato da tutta la squadra, che, pur sconfitta,  avrebbe dovuto rispettare i tifosi e almeno andare a salutarli. Invece no, tutti a piangere lacrime di coccodrillo e a scappare vilmente negli spogliatoi.  Non si fa così.  Chi perde è di valore anche nella sconfitta se si comporta da uomo. Scappare è da persone di poco conto. Tutti sotto la doccia probabilmente già pensando a dove giocheranno o alleneranno il prossimo anno, ma di Torino, dei suoi tifosi, di quella città che li ha resi celebri, perché di sconosciuti ai più stiamo parlando prima che giocassero con i colori gialloblù  di Torino,  non si interessano né mai gli è interessato nulla.

Professionisti o mercenari? Stipendiati o dipendenti? Campioni? Quello sicuramente  no.

Si può perdere, con dignità; si può sbagliare, siamo umani; ma non si può mancare di rispetto. Ovunque giocheranno e ovunque giocheremo noi, questa macchia di viltà e maleducazione resterà indelebile.

La partita si è persa nel primo quarto dopo  che sul 22-10 con tiro sbagliato per il più 15, il nostro allenatore fantasioso ha come al solito messo in campo le riserve e ha permesso a Tortona di rientrare e di finire all’intervallo in parità.

Il finale partita è stato solo confusione, pochi falli fischiati a nostro favore, tiri banali sbagliati e tiri assurdi segnati con tanta ingenuità da scarso basket nei secondi finali da parte di tutta Torino.

Peccato.  Ora tutti scapperanno verso altre squadre dando la colpa a tutti e dicendo che la colpa è della città di Torino, che non tifa abbastanza (!) (Frase urlatami da un genitore di un giocatore di Torino…sigh)… .

Tant’è: questo avevamo e con questi nulla abbiamo ottenuto perdendo due volte di un punto negli ultimi 2 secondi delle ultime due partite.

Fino a quando non ci sarà un progetto, con giocatori veri che si impegnino per i soldi ma anche per una bandiera da onorareTorino non vedrà facilmente la luce del grande basket.

Tortona in serie A? Merito sportivo? Non ho voglia di commentare. Questa squadra il prossimo anno non esisterà più.

Ci saranno 5 stranieri nuovi e cinque comprimari…a sperare di non retrocedere o a fare la sorpresa del campionato… auguri a loro, giocar bene è un’altra cosa, ma se questo è lo sport, vinca il meno scarso, ma non ha vinto sicuramente il più bravo.

Finisce qui la stagione di una squadra che avrebbe dovuto vincere a mani basse, ma che ha perso, forse solo per incapacità personale, speriamo.

E il prossimo anno? Adesso è solo buio, sulla buona educazione, sui valori dello sport e sul diritto di vedere uno spettacolo che non c’è mai stato.

Una stagione buttata in pochi secondi. Una città che perde mentre i suoi giocatori e allenatori, chi più,  chi meno, aveva già la valigia pronta prima dell’ultima partita … .

Vai Torino, non ti curar di loro, ma guarda e passa.

Paolo Michieletto

Otto corse e il Premio Senna all’ippodromo di Vinovo

Giugno si chiuderà a Vinovo con un ‘preserale’ al via dalle 18,20. Otto corse mercoledì 30 e al centro un bel miglio riservato ai cavalli anziani: è il Premio Senna con diversi protagonisti attesi. In primis Volnik Du Kras, del team Baroncini-Farolfi, sfidato dai due allievi di Gocciadoro: Ares Caf, direttamente con Ale Gocciadoro, al rientro in Italia dopo la parentesi francese e Arden Wise As, che avrà alle guide Massimiliano Castaldo. Due anche gli allievi di Santo Mollo, Seleniost con Cosimo Cangelosi e Ugolinast con il suo preparatore. Ma non mancheranno Vistamar che con Andrea Guzzinati potrebbe fare la differenza e Amarcord, uno degli allievi più stimati di Francesco Di Stefano.

Altra corsa di prestigio sarà il Premio Tamigi, per i tre anni di buone speranze. Alla corda c’è Cobra, ancora con Gocciadoro, mentre Pietro Gubellini riporta sulla pista Cardenas Baba e Andrea Guzzinati presenterà uno dei soggetti importanti di Luigi Colombino, Ciel Joyeuse, tre vittorie ed un secondo nelle quattro uscite. Ancora da scoprire invece le potenzialità di Charleston Bar, con Santo Mollo aspetta con pazienza il momento giusto per una trasferta francese.

Come sempre ingresso gratuito, distanziamento garantito e appuntamento immancabile con le pizze del Fil-Hippo’s Restaurant nella terrazza green affacciata sulla pista.

Mercato in salita per Juve e Toro

È un mercato in salita per le due squadre torinesi.

Entrambe palesano qualche difficoltà nel raggiungere e quindi acquistare gli obiettivi primari vuoi per i costi elevati ed anche per le tentazioni estere che hanno più liquidità da spendere.A questo punto scatta il piano b con giocatori di minor valore ma egualmente importanti.
È il caso del Toro che fatica a raggiungere il trequartista Messias e si butta a capofitto sul classe 2000 Marvin Park giovane ala del Real Madrid.Un prestito
con diritto di riscatto per questo giovane di belle speranze lanciato nel Real da Zidane.
Situazione analoga in casa Juve.Locatelli sta diventando un tormentone e così i bianconeri hanno virato decisamente sul ritorno di Pjanic,scaricato dal Barcellona.L’obiettivo della dirigenza bianconera è contenere le spese senza esagerare con i contratti elevati per ridurre drasticamente il monte ingaggi entro un biennio,acquistando a prezzo ragionevole giocatori funzionali al progetto del neo tecnico Allegri.

Vincenzo Grassano

Non solo la Nazionale! Anche il calciomercato entra nel vivo

La Nazionale italiana fa sognare. È nei quarti di finale all’europeo ma a breve Juve e Toro si raduneranno e cominceranno il ritiro speranzosi di raggiungere gli obiettivi prefissati e con i nuovi ambiziosi allenatori Allegri alla Juve e Juric al Toro.

In casa granata bisogna tener conto che al momento l’organico dei calciatori a disposizione del tecnico granata Juric è di 38 unità. Arriveranno comunque 3 nuovi calciatori da subito: il portiere Berisha dalla Spal,i trequartisti Caprari dalla Samp e lo svincolato Borini dalla Turchia. Messias costa troppo, pista abbandonata, dopodiché per vedere altre facce nuove bisognerà sfoltire l’organico.
In casa Juve il problema è il medesimo: sfoltire l’organico ma subito arriveranno 2 giocatori per accontentare il neo tecnico, gradito ritorno, Allegri.La nuova Juve poggerà sulla riconferma di Dybala e sull’arrivo di Locatelli. Icardi è un obiettivo concreto ma solo in caso di cessione di Ronaldo. Altri movimenti ci saranno ma solo in caso di cessioni.

Vincenzo Grassano

È festa grande per l’Aquatica Torino

11-9 SULLA MESTRINA NELLO SPAREGGIO PROMOZIONE,  È SERIE B

È festa grande per l’Aquatica Torino, che ha conquistato la
promozione in Serie B imponendosi 11-9 sulla Mestrina, vincitrice del
girone veneto di Serie C, nello spareggio che si è disputato sabato
sera alla Piscina Lamarmora di Brescia.

La squadra di Katsiberis ha coronato nel modo migliore una stagione di
sole vittorie, non sentendo la fatica dei tanti impegni ravvicinati e
soprattutto la tensione per l’importanza della partita. I torinesi sono
entrati in acqua determinati ed aggressivi, andando immediatamente
avanti 3-0, in un avvio risultato poi decisivo per la vittoria finale. I
veneti hanno infatti provato a tornare sotto, avvicinandosi
pericolosamente all’Aquatica, senza mai riuscire ad agganciarla,
grazie ad una prestazione davvero solida da parte di una squadra che ha
mostrato di meritare la Serie B, non soltanto tecnicamente ma anche
mentalmente.

I parziali dicono molto sull’incontro: 1-4, 2-2, 3-2, 3-3, per un 9-11
finale. In gol sono andati Strazzer e Paletti, entrambi autori di una
tripletta, Bianchini che ha realizzato due gol, Rosa, Alcibiade e
Zoupas. Finita la partita, tutti in acqua a festeggiare questo
grandissimo successo, salutato con gioia e soddisfazione dall’intera
famiglia Aquatica.

Al termine del match, orgoglio e soddisfazione per coach Giulio
Katsiberis, che applaude i suoi ragazzi. _«La squadra ha avuto un
ottimo approccio andando subito sul tre a zero, mantenendo un ritmo alto
e rispettando le disposizioni che avevamo dato. Successivamente, come
potevamo aspettarci, c’è stato il ritorno dei nostri avversari. È
quindi aumentata un po’ la tensione, com’era normale che fosse in
una finale play off, ma i ragazzi sono riusciti a gestirla bene, tanto
da restare sempre in vantaggio senza farsi mai raggiungere sul risultato
di parità. Sono contento anche della tenuta mentale della squadra.
Ovviamente siamo tanto felici di questa promozione, ce la siamo meritata
perché non abbiamo lasciato per strada alcun punto, vincendo tutte le
partite in stagione. Anche i nostri avversari avevano fatto lo stesso
nel loro girone, ma oggi siamo stati noi i più bravi e siamo veramente
felici di questo risultato»

Italia-Austria 2-1

Pessina  Kaljdzic
Chiesa

L’Italia è ai quarti di Euro 2020!  finisce 2-1 al 120′ con l’Austria ma quanta sofferenza

Doveva essere una formalità ma solo per chi è a digiuno di calcio. L’Austria è stata un osso duro per la nazionale italiana.Ben organizzata in campo,abile a sfruttare tutti gli spazi e con la maggior parte dei calciatori impegnata nel campionato tedesco. Gli azzurri sono venuti fuori nel secondo tempo prendendo le misure degli avversari e decisivi sono stati i cambi che hanno portato i 2 gol di Pessina e Chiesa nei tempi supplementari.Ancora una volta migliore in campo il terzino Spinazzola.
Ed ora nei quarti l’Italia affronterà la vincente di Belgio-Portogallo: Lukaku contro Ronaldo.
Ricordiamo che gli azzurri scenderanno in campo venerdì 2 luglio alle 21 all’Allianz Arena di Monaco.

Vincenzo Grassano