SPORT- Pagina 181

La magnifica avventura dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics

La portacolori del Pandha Torino sarà impegnata nel nuoto: dalle prime bracciate fino alle gare ufficiali, diario di una passione che non conosce confini

La componente più importante dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics in programma dal 4 al 9 giugno a Torino, e di tutto il movimento sportivo dedicato a persone con disabilità intellettiva, è sicuramente quella rappresentata dagli atleti. Nel capoluogo piemontese, in particolare, ce n’è una che ha legato il proprio percorso al nuoto in una passione che non conosce confini: stiamo parlando della 19enne Margherita Malisani, portacolori del Pandha Torino.

La storia di Margherita con il nuoto è iniziata durante i primi anni di età, dalle prime bracciate fino ad arrivare alle gare ufficiali Special Olympics in giro per l’Italia: «Margherita – racconta Lucia Ferrero, che oltre a essere sua mamma è anche la Vice-Presidente della società guidata da Luciano Conteha iniziato a fare nuoto da piccola, più precisamente in 1° elementare, accompagnata da me in diverse piscine torinesi partendo dai corsi di acquaticità. Avendo dimostrato fin da subito una buona predisposizione, a un certo punto ho desiderato che imparasse a nuotare veramente e così, poco alla volta, è riuscita ad apprendere tutti gli stili: 5 anni fa, tramite un’amica, siamo venute a conoscenza del mondo Pandha e grazie a loro le capacità natatorie si sono ulteriormente affinate; con grande sorpresa di tutta la famiglia, Margherita sta ottenendo buonissimi risultati».

L’influenza positiva dell’attività sportiva sul benessere della persona è dimostrata dai progressi ottenuti da Margherita dal punto di vista dell’autonomia: «A spiccare maggiormente – prosegue Ferrero – è il suo desiderio di emergere e la sua eccitazione nel poter competere in gara con i suoi compagni: questo l’ha sicuramente aiutata ad autodeterminarsi, a misurare le proprie capacità, ad accettare le sconfitte e a gioire tantissimo per le vittorie. Allo stesso tempo, con i miei occhi di madre e di spettatrice ho avuto modo di osservare e comprendere le potenzialità dello sport non solo nell’unire le persone ma anche nel dare la possibilità a ragazzi con disabilità intellettiva di vivere appieno una parte di vita che spesso gli viene negata: il tempo trascorso lontano dalla famiglia per gli allenamenti, le gare e le trasferte aiutano anche ad acquisire quell’autonomia non sempre concessa per paura o per troppo amore».

Un ultimo, grande tassello è quello rappresentato dalle relazioni: «Durante questi anni – conclude – sono nati rapporti di amicizia saldi e duraturi con tutti i ragazzi e le ragazze di Pandha, in grado di andare oltre lo sport nonostante le differenze di età e non solo. Il confronto giornaliero con molti tecnici e accompagnatori suoi coetanei, inoltre, ha fatto sì che i rapporti potessero essere alla pari e che nascessero delle belle amicizie anche con loro. Margherita al momento frequenta il 4° anno delle superiori indirizzo servizi socio-sanitari e lo sport, in generale, le ha permesso di mettersi in gioco con le proprie forze alzando il suo livello di autostima e concentrazione. Quello che ammiro di più, in lei e nei suoi compagni, è la costanza nell’impegnarsi al massimo: vedere la loro felicità alla ripresa dopo la pandemia dimostra la fondamentale importanza di questa preziosa risorsa».

9 maggio 2004: Roberto Baggio segna la sua ultima rete

Accadde oggi

9 maggio 2004: Roberto Baggio segna la sua ultima rete nel campionato di calcio di serie A.
Esattamente 18 anni fa il fuoriclasse italiano andò a segno nella gara tra il suo Brescia,allenato dal mitico Carletto Mazzone,e la Lazio. Quando mancavano due minuti alla fine del match, con un bellissimo dribbling di destro ed un diagonale di sinistro sul secondo palo regalò la rete alle Rondinelle.
Con quel bellissimo gol contro i biancocelesti laziali, Roberto Baggio arrivò a quota 205 gol in Serie A, piazzandosi dietro giocatori del calibro di Piola, Nordahl, Meazza ed Altafini, prima di essere superato da Di Natale e Totti.Il mito diventò leggenda,ancora oggi55enne,indimenticato fuoriclasse dotato di tecnica sopraffina,talenti come non se ne vedono più nei nostri campi di calcio… purtroppo!

Enzo Grassano

9 Miglia Alladiese: Wambua batte due italiani

Una gara di così alto livello ad Aglié non si era mai vista. Le premesse della vigilia sono state pienamente rispettate, anzi si è andati oltre le previsioni e la quinta edizione della 9 Miglia Alladiese è stata davvero qualcosa di unico.

Una sfida di altissimo livello nella quale gli italiani si sono difesi alla grande occupando 4 posti nella Top 10 e due sul podio, ma gli onori della ribalta spettano a Bernard Musau Wambua, kenyano dell’Atl.WinnerFoligno che non si è accontentato di vincere la corsa, ma lo ha fatto a suon di primato della gara.

Wambua ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 45’54” ma ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione di due scatenati ragazzi italiani, che dopo aver staccato gli altri corridori africani hanno provato fino all’ultimo a conquistare una prestigiosa vittoria. Alla fine Marouan Razine (Esercito) ha chiuso a soli 4” dal vincitore, mentre il campione uscente René Cuneaz(Cus Pro Patria Milano) ha accumulato 10”, scendendo comunque di quasi 50” rispetto al tempo della sua vittoria dello scorso anno.Più staccato il favorito della vigilia, il kenyano Robert KiplangatYegon a 23”.

Non c’è stato il record, ma la gara femminile è stata pienamente all’altezza, La vittoria è andata alla kenyana Lucy Mawia Muli (Gs Lammari) che in 52’23” ha dominato la prova, staccando le connazionali Lucy Wambui Murigi (Atl.Saluzzo) di 1’13” e BrigidJelimo Kabergei (#iloverun Athl.Terni) di 1’35”. Quarta l’etiope Asmerawork Bekele Wolkeba (Pod.Torino) a 3’54”, quinta la prima italiana, Valentina Gemetto (Atl.Saluzzo) a 4’14”.

L’aver superato i 300 arrivati rappresenta un altro successo per il Team Peretti, che ha trovato valido supporto non solo nell’amministrazione comunale di Aglié (TO), ma anche nelle tante associazioni e sponsor locali che hanno dato una valida mano nell’allestimento della gara, dimostratasi una delle prove di maggior livello internazionale del calendario italiano Fidal.

8 maggio 1898, nasceva il campionato di calcio

Accadde oggi

Mentre si sta disputando la 36esima e terzultima giornata di serie A,campionato 2021/2 proprio l’8 maggio 1898 nasceva il campionato italiano di calcio…Non si chiamava ancora Serie A, era il “Campionato Nazionale di Football” e la sua prima edizione risale appunto all’8 maggio 1898. Sono passati 124 anni da quel torneo che si giocò a Torino in una sola giornata e vide la partecipazione di sole quattro squadre. Tra queste anche il Genoa che si aggiudicò il titolo di campione d’Italia.La passione continua

Enzo Grassano

Una Festa della Mamma speciale all’ippodromo di Vinovo

Festa della Mamma, festa del trotto, festa della solidarietà: l’8 maggio l’Ippodromo di Vinovo renderà speciale la giornata di corse allargando il suo raggio come spesso fa per mettere al centro la figura femminile. Così sarà presente una delegazione dell’AIRC che porterà le Azalee della Ricerca, presenti nel nostro parterre. Versando un piccolo contributo si potrà ritirare la pianta simbolo e ricevere un opuscolo sulla prevenzione dei tumori femminili. Ma ci sarà spazio anche per i bambini che potranno divertirsi con i gonfiabili nel parco giochi. E come se non bastasse sarà attiva l’Hippo-Trattoria per festeggiare già a pranzo con tutta la famiglia.

Le corse saranno otto, con inizio alle ore 14.40 e il centrale del pomeriggio intitolato alle Azalee della Ricerca dell’AIRC, riservato ai cavalli di tre anni. Otto al via dietro le ali dell’autostart sulla distanza del miglio. Citazione di merito per Dingo, allievo dei Demuru, reduce da due belle vittorie e da grandi prestazioni anche a livello cronometrico, affidato questa volta a Francesco Di Stefano. Poi Desiderio D’Esi, della coppia Baroncini-Farolfi mentre Divo Ross è la scelta di Andrea Guzzinati. Da vedere anche Demetra Roc, Desdemona Sage e Dayak.

Molto bella anche la corsa riservata alla categoria dei Gentlemen con 12 al via, sul doppio km. Favori del pronostico nonostante la scomoda sistemazione per Zar Dei Baba, guidato dal suo proprietario Michele Bechis. Come al solito ingresso libero per tutti.

Ravenna – Reale Mutua Basket Torino: 82 – 71. Si continua come si era finito… perdendo

Il basket visto da vicino

 

Diciamolo pure con serena tristezza: la Reale Mutua non ha gioco né testa. Perde con avversari di caratura “discutibile” e subisce parziali inquietanti di quasi 30 punti di differenza… da 34 a 23 per noi a 38 a 52 per gli altri ( grazie al mio amico e tifoso Marco per avermelo segnalati) e nel finale subiscono un 12 – 0 per perdere la partita!

Non è colpa dei giocatori, o meglio, se non segnano non si vince, ovvio, ma è tutto l’anno che Torino improvvisa le partite. Se i giocatori hanno guizzi buoni si vince, altrimenti è ovvio che vada sempre a finire così.

Stasera bene ha giocato De Vico con anche 5 su 7 da tre, e a tratti Alibegovic e Landi, ma in maniera discontinua.

Trey Davies gioca con la paura di sbagliare e infatti sbaglia,  perché sa che il coach immagina Oboe come un novello Magic Johnson e quindi teme a ragion veduta urla e cambio. Ripeto: perché prendere Trey Davies, giocatore tutto estro e fantasia quando il coach richiede la fantasia di un muro grigio?

Davon Scott effettua solo una super giocata ad inizio partita e poi letteralmente sparisce dal campo. Il perché? Inspiegabile, almeno al momento… .

Pagani e Toscano giocano facendo ciò che possono ma non può essere richiesto loro di salvare la patria… .

Questa non è Torino, o almeno, questa è la più triste Torino del basket della storia recente. Siamo con una guida altamente inesperta, e si vede, con una società che al momento è ancora non adeguata alle richieste di una città che ha Torino e Juventus come antagonisti troppo elevati. Torino non è una cittadina in cui tutto è esaltazione e bellezza; è una grande città in cui anche chi vince fatica a trovare pubblico… , figuriamoci perdendo giocando male. Si potrà vedere qualcosa di meglio? Prossima partita lunedì.  Intanto siamo sotto 1-0… . Chi vivrà vedrà… ma chi vive sperando … .

Paolo Michieletto

Toro seduto! Torino-Napoli 0-1

36esima giornata serie A

Fabian Ruiz(N)

È tornato il Toro seduto di 1 mese fa,confuso e con l’idea che,raggiunta la salvezza si può pensare alla vacanze!
Non è questo il pensiero di una squadra cresciuta tanto quest’anno sotto tutti i punti di vista grazie,soprattutto,allo straordinario lavoro del tecnico granata Juric e del suo staff.Oggi un passo indietro dal punto di vista della prestazione e dell’intensità specie nell’aggredire gli avversari uno contro uno.
Ha vinto di misura il Napoli che vola a +4 sulla Juventus e blinda il terzo posto a due gare dalla fine.Grande merito a  Fabian Ruiz che, al 73′, ruba palla a Pobega, si invola verso l’area granata e trafigge Berisha con un gran gol. In precedenza, Insigne si era fatto parare un calcio di rigore dal portiere albanese. Invece si ferma a quota sei gare la striscia positiva del Torino.
I granata rimangono,comunque,decimi in classifica a quota 47 punti, meno cinque dal Verona,nono in classifica,che ha però una gara in meno.
Sabato prossimo VeronaTorino e poi l’ultima gara della stagione in casa contro la Roma: obiettivo comune fare il massimo dei punti per poi preparare al meglio la prossima stagione.

Enzo Grassano

Incredibile Juve! Genoa-Juventus 2-1

 

36esima giornata serie A

Dybala(J) Gudmundsson(G)Criscito rig.(G).. è successo di tutto in questa pazza gara che il Genoa ha vinto in pieno recupero assicurandosi tre punti di vitale importanza in ottica salvezza. Grazie a questo successo firmato da Guðmundsson e Criscito su rigore,dopo aver fallito un altro rigore drammatico e decisivo nel derby perso contro la Sampdoria appena 1 settimana fa, i rossoblù salgono a quota 28 punti e agganciano momentaneamente il Cagliari. La Juventus manda all’aria il vantaggio iniziale siglato da Dybala e si divora qualche istante prima del rigore assegnato allo scadere al Genoa la rete del 2-1 con Kean a porta vuota.Bianconeri in partita solo per un tempo e poi troppo sazi per pensare d’impensierire il grifone rossoblù.

Enzo Grassano

Juve e Toro al traguardo! 36esima giornata serie A

6 maggio ore 21
Genoa-Juventus
7 maggio ore 15
Torino-Napoli

-3 alla fine di questo bellissimo e combattuto campionato in cui Juve e Toro hanno raggiunto i loro obiettivi minimi stagionali:quarto posto e qualificazione in Champions League per i bianconeri,salvezza tranquilla e centroclassifica al decimo posto posto per i granata.Sono state preparate delle buone basi per la prossima stagione quando le 2 squadre torinesi saranno chiamate a lottare per obiettivi dichiaratamente più ambiziosi:vittoria della Champions League per la Juve, qualificazione europea per il Toro.
Intanto bisogna chiudere il campionato bene, in queste ultime 3 giornate, senza concedere nulla agli avversari.
Ecco le formazioni
GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Frendrup, Ostigard, Bani, Vasquez; Sturaro, Badelj; Ekuban, Amiri, Portanova; Destro. All. Blessin
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bernardeschi, Zakaria, Miretti, Rabiot; Dybala, Vlahovic. All. Allegri.

Torino (3-4-2-1): Berisha; Djidji, Bremer, Rodriguez; Singo, Mandragora, Pobega, Vojvoda; Praet, Brekalo; Belotti. All. Juric
Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Ruiz, Anguissa; Lozano, Mertens, Insigne; Osimhen. All. Spaletti

Enzo Grassano

5 maggio 2002: dramma sportivo Inter!

Accadde oggi

Sono passati 20 anni ma il ricordo e la ferita sportiva,per il popolo interista, è ancora aperta!
Siamo all’ultima giornata di campionato, l’Inter di Hector Cuper conserva 1 punto di vantaggio sulla Juventus e due sulla Roma.Si gioca Lazio-Inter all’Olimpico di Roma con i biancocelesti già fuori dalla zona Champions e,in teoria,senza stimoli. L’Inter passa in vantaggio con un gol di Bobo Vieri, viene raggiunta dal ceco Poborsky e torna avanti con Gigi Di Biagio,quindi può cominciare la festa scudetto? Macché!!A fine primo tempo arrivano i primi segnali funerei: incredibile errore di Gresko e pareggio di Poborsky. Nella ripresa l’Inter crolla emotivamente e fisicamente e subisce i gol di Diego Pablo Simeone e Simone Inzaghi per il 4-2 finale. A Udine la Juve, vince facile contro l’Udinese con i gol di Trezeguet e Del Piero ed inizia a far festa. A Roma, i giocatori dell’Inter scoppiano in lacrime.L’icona storica,di quel tragico pomeriggio sportivo nerazzurro, è l’immagine di  Ronaldo che piange in panchina, simbolo di una squadra che ha visto infrangersi il sogno scudetto.

Enzo Grassano