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Racconigi (Cuneo)
Non più solo una chimera. Il desiderio annoso di gran parte, è pensabile, dei racconigesi – cinefili e non – si sta pian piano avverando. A Racconigi sta infatti prendendo forma e concretezza il sogno di serate cinematografiche e di cineforum presso la sede della “Soms” (ex Società Operaia di Mutuo Soccorso) al civico 23 di via Carlo Costa.
Grazie ai fondi raccolti con la campagna di crowdfunding “Riporta il cinema a Racconigi!”(realizzata nei mesi scorsi nell’ambito del progetto “Crowdfunding 2020. Nuove risorse per dare fiducia al Terzo Settore”, promosso dalla “Fondazione CRC”, in collaborazione con “Rete del Dono”), l’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi” ha finalmente acquistato il nuovo “proiettore video” e il nuovo “telo daproiezione”. E alla “Soms” s’assiste, in questi giorni, a un gran fermento per i lavori di montaggio, così daessere pronti a ripartire non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà, offrendo ai cittadini la possibilità diimmergersi nella magia del cinema su grande schermo.
La valutazione delle migliori apparecchiature al miglior prezzo è stato effettuata grazie alla consulenza e collaborazione di Luca Marengo, esperto nel settore.
L’acquisto del proiettore e del telo è stato possibile grazie alle donazioni di 200 persone che hannopermesso di arrivare alla cifra di 7.500 euro, a cui si aggiungono 5mila euro di sostegno della “Fondazione CRC”.
Intanto è sempre aperto il sondaggio cinematografico sulle pagine Facebook e Instagram di “Progetto Cantoregi” per capire quali siano i film più amati dai racconigesi e dai cittadini del territorio, in modo da proiettare alcuni di quelli più richiesti non appena teatri e cinema potranno riaprire.
Con una particolare e lodevole attenzione alla comunità, “Progetto Cantoregi” sta anche coinvolgendo le associazioni locali nella pianificazione delle proposte cinematografiche: le proiezioni di film per bambini e famiglie saranno organizzate in collaborazione con l’Associazione “Goccia dopo goccia”, mentre le rassegne di pellicole più adatte al pubblico dei giovani saranno realizzate in collaborazione con l’Associazione “Tocca a noi”.
Info: 335.8482321 – www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it – Fb Progetto Cantoregi – Tw@cantoregi – IG Progetto Cantoregi.
g. m.
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TEATRO STABILE DI TORINO PRESENTA ON-LINE
“CHIMICA SENTIMENTALE”
UN DOCUFILM DI FRANA SMASHING VIDEOS SULLO SPETTACOLO “10 MG” DI MARIA TERESA BERARDELLI CON LA REGIA DI ELISABETTA MAZZULLO
Il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, dopo l’accoglienza positiva del docufilm Una terrible repetición su La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca e del progetto CAMERE NASCOSTE. Svelare il teatro a porte chiuse, entrambi curati dal regista Lucio Fiorentino, ha deciso di proseguire su questa linea e proporre al pubblico un nuovo docufilm che testimoni il dietro le quinte dello spettacolo 10 mg di Maria Teresa Berardelli, diretto da Elisabetta Mazzullo affidandone la realizzazione e la regia ai videomaker di Frana smashing videos (Anna Cordioli e Francesco Moroni Spidalieri), giovane realtà che lavora sul nostro territorio.
Il docufilm dal titolo CHIMICA SENTIMENTALE è inserito nel programma internazionale “Theatre in the Digital Age” è disponibile gratuitamente online sul sito del TST, al link:
https://www.teatrostabiletorino.it/10mg/
Durante questo prolungato periodo di chiusura dei teatri, lo Stabile di Torino continua ad investire nella realizzazione di docufilm per implementare l’offerta e soddisfare la domanda emergente su piattaforme multicanale del proprio pubblico.
In questo contesto, si inscrive la collaborazione con l’ETC European Theatre Convention, il più grande network di teatri pubblici del vecchio continente (42 membri di 15 nazioni, tra cui il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale), che ha inserito tra i suoi principali obiettivi Theatre in the Digital Age (Teatro nell’era digitale) con il convincimento che attraverso la ricerca e la sperimentazione delle tecnologie digitali, si migliora l’esperienza teatrale dal vivo e si offre una riflessione significativa delle sue possibilità e dei suoi confini.
Theatre in the Digital Age offre supporto per progetti innovativi di teatro digitale da parte dell’ETC e promuove la costruzione e la sensibilizzazione della comunità digitale internazionale. Il Teatro Stabile di Torino ha così proposto il docufilm dedicato alla sua nuova produzione 10mg che è stato selezionato all’interno del progetto.
ETC darà visibilità al prodotto video attraverso il proprio sito web, un importante ritorno di immagine per le attività online del TST, che da mesi ricevono notevoli riscontri in termini di fruizione e di apprezzamento da parte dei media.
Il progetto è sostenuto da European Theatre Convention come parte del programma ETC ENGAGE – Empowering today’s audiences through challenging theatre cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.
Note della regista su 10mg
«Il testo di Maria Teresa Berardelli – dichiara la regista Elisabetta Mazzullo – 10 mg si colloca oggi perfettamente in quello che è lo scenario della nostra vita quotidiana. Il mondo si sta trasformando lentamente, ma inesorabilmente in zone abitate non solo da esseri viventi, ma anche dal dolore, dal malessere che sembra prendere parte a sua volta alla realtà con invadenza potente. Il male del mondo entra a far parte in questo testo nella discussione quotidiana, nei piccoli problemi da affrontare. Ma per una strana afasia, avendo perso le parole giuste da dire, quelle buone che curano l’anima e che aiutano a esprimere la sofferenza, ci si ritrova ad affidarsi solo a pillole da 10 mg. Quelle sembrano risolvere immediatamente e sanare tutte le voragini di disperazione e solitudine con cui la vita mette inevitabilmente a contatto. Ma forse non basterà. Cinque protagonisti, cinque uomini e donne alle prese con le loro fragilità, con il loro maldestro tentativo di resistere al richiamo della morte, resistere con il dialogo, l’ascolto o anche il non ascolto e la rabbia, la lotta, la danza, la musica, in una parola, enorme, con l’amore. Con grande leggiadria anche se con grande cura nella scelta delle parole, Maria Teresa Berardelli dipinge 5 umanità, 5 solitudini che si intrecciano e sullo sfondo appare chiaro che, se non facciamo al più presto i conti con il dolore senza paura e senza ipocrisia, quello stesso dolore ci potrà schiacciare e separare. Un cast di attori che hanno deciso di contribuire, con un progetto che parlasse a loro per primi, alla condivisione di un’idea di rinascita, di riapertura e di nuova connessione con il territorio, con il teatro e soprattutto con il pubblico. Perché li ha chiamati un’urgenza vitale, quella di connettersi ancora una volta, oggi più che mai attraverso l’arte, all’anima di molti. 10 mg è il peso di una pillola, ma può essere anche il peso di un piccolo palloncino lasciato andare per aria, nella speranza che qualcuno lo veda, sorrida e si senta rincuorato. E meno solo».
10 mg verrà programmato dal Teatro Stabile di Torino nel corso del 2021.
FRANA smashing videos, composto da Anna Cordioli e Francesco Moroni Spidalieri, nasce nel 2017. Entrambi “extratorinesi”, si conoscono durante la formazione magistrale all’Università degli Studi di Torino, tra i banchi di Discipline Cinematografiche. Si mettono alla prova dando vita ad alcuni cortometraggi e, a pochi mesi dalla laurea, si lanciano all’avventura realizzando un documentario lungometraggio in una favela di Rio de Janeiro durante i Mondiali di Calcio 2014. Si cimentano in numerosi videoclip musicali e approdano nel mondo del teatro nel 2017, iniziando una collaborazione ancora in corso, con il prestigioso Festival delle Colline Torinesi. Seguono un’assidua collaborazione con il TPE – Teatro Piemonte Europa e diversi progetti con altre realtà della città: Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Festival Nuovi Sguardi, il progetto transfrontaliero Terrac, Spazio Bac e più recentemente Teatro Stabile di Torino.
DOCUFILM
CHIMICA SENTIMENTALE
riprese, montaggio, regia video
Anna Cordioli, Francesco Moroni Spidalieri
SULLO SPETTACOLO
10 mg
di Maria Teresa Berardelli
regia Elisabetta Mazzullo
con
Andreapietro Anselmi – Marito
Carolina Leporatti – Moglie
Davide Lorino – Direttore
Francesca Agostini – Lei
Lucio De Francesco – Medico
scene e costumi Anna Varaldo
luci Jacopo Valsania
musiche Bettedavis
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
10mg è sostenuto da European Theatre Convention come parte del programma
ETC ENGAGE – Empowering today’s audiences through challenging theatre
cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea
https://www.europeantheatre.eu/news/10-mg
Grande successo – con quasi 27.000 spettatori – per la prima del Così fan tutte diretta da Riccardo Muti, trasmessa ieri sera in streaming sul sito del Teatro Regio. Si ricorda che l’opera di Mozart resta disponibile gratuitamente on-demand fino al 30 settembre 2021.
A una settimana esatta dal Così fan tutte, giovedì 18 marzo alle ore 20 sul sito del Teatro Regio, l’appuntamento in streaming è nuovamente con il Maestro Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio in un programma interamente dedicato a Giuseppe Verdi, che prevede la Sinfonia da Giovanna d’Arco e Stabat Mater e Te Deum da Quattro pezzi sacri per coro e orchestra. Il Coro del Teatro Regio è preparato dal Maestro Andrea Secchi. Soprano solista nel Te Deum è Eleonora Buratto.
Riccardo Muti è il più grande interprete vivente della musica di Giuseppe Verdi, applaudito dalla critica e dal pubblico in tutto il mondo e Giuseppe Verdi è un autore profondamente legato al percorso artistico dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio. Questo è un concerto che si preannuncia strepitoso, senza mezzi termini. Con la direzione di Riccardo Muti, i nostri musicisti si uniranno in un abbraccio virtuale al pubblico lontano, celebrando la “liturgia” dello stare insieme nel canto e nella musica.
Composta per la Scala di Milano nel 1845, Giovanna d’Arco è un’opera di guerra, di grandi passioni amorose, di ossessioni mistiche, di affetti familiari e conflitti interiori. La sua Sinfonia rispecchia, condensandoli, questi caratteri, ed è tra le più evolute e sviluppate tra quelle scritte da Verdi nei suoi “anni di galera”, gli anni giovanili di produzione a ritmo serrato che gli fecero conquistare il primato tra gli operisti italiani ed europei. Divisa in tre parti, nella prima si assiste a una sorta di tempesta di ascendenza rossiniana; la seconda è un’oasi pastorale che vede gli strumenti a fiato concertare fra loro, e nella terza si sviluppa una grande rielaborazione del materiale tematico che conduce a un finale esplosivo. All’indomani della prima, il suo autore la valutò come la sua opera migliore «senza eccezione e senza dubbio».
I Quattro pezzi sacri sono composizioni che hanno visto la luce singolarmente e che furono pubblicati insieme nel 1898. Verdi scrisse il suo Stabat Mater, per coro misto e grande orchestra, nel 1896-97. L’approccio alla preghiera, attribuita a Jacopone da Todi, è quello dell’autore di musica per il teatro: Verdi, interessato al dramma umano della madre ai piedi del figlio al patibolo, ne restituisce lo strazio in un affresco cupo e dolente, in un gesto espressivo senza pause e senza respiro. Al realismo drammatico dello Stabat Mater si contrappone l’austero contegno del Te Deum, per doppio coro e grande orchestra. L’esecuzione «senza misura» del tema gregoriano, eseguito a cappella dalle voci maschili all’inizio del lavoro, diffonde sull’intera composizione un’aura di severa compostezza. Verdi evita qui il gioioso trionfalismo che solitamente caratterizza l’inno di ringraziamento al Signore; questa pagina, dal respiro grandioso e dalla singolare bellezza, si pone invece come una solenne meditazione pervasa da dubbi, più che sorretta da certezze: l’estremo lascito creativo del Maestro si chiude nell’ombra malinconica che il breve, dolente postludio strumentale proietta retrospettivamente sulle parole di speranza affidate al soprano solista: «In te, Domine, speravi», interpretato da Eleonora Buratto.
Il concerto si avvale del contributo di Reale Mutua, Socio Fondatore del Teatro Regio.
Si ringrazia RMMusic (www.riccardomutimusic.com), società che detiene i diritti di registrazione e immagine di Riccardo Muti.
I biglietti per assistere al concerto sono in vendita al costo di € 3. Lo streaming resterà on-demand fino al 30 settembre 2021.
Per informazioni, vendita e streaming: www.teatroregio.torino.it.
Per scaricare le foto del Concerto straordinario, clicca qui
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Il quindicenne Wolfgang Amadeus Mozart soggiornò a Torino proprio 250 anni fa, nel gennaio del 1771, accompagnato dal padre Leopold. Di certo si sa che alloggiarono per due settimane all’albergo della Dogana Nova, nelle vicinanze dell’attuale via Corte d’Appello. Nella capitale sabauda incontrarono alcuni dei più celebrati maestri attivi in città, come Viotti, Pugnani e Somis, oltre a Giovanni Paisiello, autore dell’opera Annibale in Torino alla quale Wolfgang Amadeus assistette al Teatro Regio.
Mozart padre e figlio furono ospiti di alcuni degli aristocratici più vicini alla Corte sabauda e scopo ultimo del loro viaggio a Torino fu quello di intercedere presso il re, l’ormai anziano Carlo Emanuele III, per far ottenere al giovane talento la commissione di un’opera per il successivo Carnevale. Le aspettative, com’è noto, andranno però deluse.
Alla visita di Mozart a Torino è dedicato il breve romanzo storico Amadé, pubblicato nel 1990, della scrittrice e germanista Laura Mancinelli (1933-2016), nel quale si racconta un’avventura sentimentale di Mozart adolescente, ambientata tra la piazza del Duomo, le vie del centro e il Palazzo della marchesa Giulia di Barolo. La stessa Mancinelli, nel 1986, aveva già pubblicato per Giulio Einaudi editore il romanzo Il fantasma di Mozart, nel quale la protagonista cerca di smascherare un uomo misterioso che le propone alcuni celebri brani mozartiani, in una storia dai ritmi divertenti, sullo sfondo di una Torino magica e oscura.
Il progetto Mozart a Torino è una produzione originale di Unione Musicale, Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale e Conservatorio Giuseppe Verdi, un “concerto narrato” in tre puntate nelle quali l’attrice e regista Olivia Manescalchi interpreta alcuni brani tratti dalle opere che Laura Mancinelli ha dedicato al genio di Mozart, ovvero i già citati Amadé e Il fantasma di Mozart e il breve racconto L’ultimo postiglione.
Sullo sfondo del Teatro Carignano, che il giovane compositore salisburghese visitò durante il suo soggiorno torinese, la narrazione si intreccia all’esecuzione di pagine scelte dal repertorio cameristico mozartiano: le Sonate per pianoforte K. 310, 282 e 457, il Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle K. 493, il Divertimento per trio d’archi K. 563 e alcuni Lieder per canto e pianoforte, oltre a una trascrizione per quartetto con pianoforte dell’Ouverture dell’Annibale in Torino di Paisiello. L’esecuzione è affidata a dodici talentuosi strumentisti e cantanti, la maggior parte formati nel nostro Conservatorio Giuseppe Verdi.
Oltre a celebrare una ricorrenza culturalmente significativa per il nostro territorio, obiettivo del progetto è anche quello di sostenere giovani e valenti artisti che negli ultimi mesi sono stati colpiti dalla chiusura prolungata dei teatri e dei luoghi di spettacolo, generando quindi una qualificata occasione lavorativa.
Questa produzione originale è stata ideata per essere un prodotto audiovisivo digitale destinato alla diffusione su piattaforma multicanale: la prima puntata di Mozart a Torino, intitolata Amadé, sarà disponibile gratuitamente a partire da mercoledì 17 marzo 2021 – ore 21 sul sito dell’Unione Musicale al link www.unionemusicale.it/mozart-a-torino/ dove seguiranno le successive due puntate: L’ultimo postiglione da mercoledì 24 marzo 2021 – ore 21 e Il fantasma di Mozart da mercoledì 31 marzo 2021 – ore 21.
«Traendo spunto dal libro di Laura Mancinelli – afferma la regista Olivia Manescalchi – ho immaginato un viaggio nella vita del grande compositore. Sono pagine nelle quali la scrittrice cerca di sopperire alla mancanza di fonti certe con la fantasia, disegnando un Mozart umano, alla ricerca di un qualche significato della vita. L’attrice darà voce ai suoi pensieri, ai suoi dubbi, alle sue paure e alla consapevolezza finale di aver vissuto una vita piena di emozioni attraverso la sua sublime musica, sacro antidoto al dolore che finalmente risponde al perché dell’esistenza».
«Le opere eseguite rivelano un significativo spaccato del mondo mozartiano – dichiara Antonio Valentino, direttore artistico dell’Unione Musicale –. La musica di Mozart impregnerà di affetti il testo recitato amplificando di significato le pagine tratte dai romanzi di Laura Mancinelli. I musicisti sono stati selezionati tra i migliori studenti ed ex studenti del Conservatorio della nostra Città, che è partner del progetto. L’eccellenza degli interpreti e la varietà del repertorio da eseguire hanno orientato le nostre scelte artistiche».
MOZART A TORINO
Musica e narrazione per celebrare il 250° anniversario
dal libro Il fantasma di Mozart e altri racconti di Laura Mancinelli (Giulio Einaudi editore, 1994)
adattamento e regia Olivia Manescalchi
musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Giovanni Paisiello
Olivia Manescalchi, Marcello Spinetta attori
Alberto Pipitone Federico pianoforte
Pietro Beltramo pianoforte
Seohee Kang soprano / Francesca Loverso pianoforte
Letizia Gullino violino / Luca Troncarelli pianoforte
Beatrice Spina violino / Lisa Bulfon viola / Lorenzo Guida violoncello / Alberto Pipitone Federico pianoforte
Trio Quodlibet (Mariechristine Lopez violino / Virginia Luca viola / Fabio Fausone violoncello)
Alessandro Artico trascrizione (Ouverture di Paisiello)
regia, riprese, montaggio video Anna Cordioli, Francesco Moroni Spidalieri
riprese audio a cura della Control Room del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Carlo Barbagallo responsabile tecnico
Carlo Barbagallo, Giovanni Corgiat tecnici del suono
Una produzione originale Unione Musicale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale,
Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
online su www.unionemusicale.it/mozart-a-torino/
Amadé (prima puntata) da mercoledì 17 marzo 2021 – ore 21
L’ultimo postiglione (seconda puntata) da mercoledì 24 marzo 2021 – ore 21
Il fantasma di Mozart (terza puntata) da mercoledì 31 marzo 2021 – ore 21
Torino, 2 marzo 2021
STAMPA:
Unione Musicale
Ufficio Stampa: Laura Brucalassi e Gabriella Gallafrio
Piazza Castello 29 – Torino. Telefono + 39 011 566 98 11
E-mail: laura.brucalassi@unionemusicale.it – gabriella.gallafrio@unionemusicale.it
www.unionemusicale.it
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Area Stampa e Comunicazione: Carla Galliano (Responsabile), Simona Carrera
Via Rossini 12 – Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169414 – 5169435
E-mail: galliano@teatrostabiletorino.it – carrera@teatrostabiletorino.it
www.teatrostabiletorino.it
L’apertura è affidata all’anteprima assoluta di Manuale di storie dei cinema, inno all’importanza della sala cinematografica, e si chiude con l’assegnazione del PREMIO RISERVA CARLO ALBERTO alla scenografa Paola Bizzarri (Nastro d’argento e David di Donatello per Habemus Papam). Cuore del Glocal, i concorsi per documentari e cortometraggi, Panoramica Doc e Spazio Piemonte, e da quest’anno in programma anche un focus con una ‘Regione Ospite’ (per questa edizione, i Paesi Baschi) per scoprire le produzioni cinematografiche locali di altri territori.
Il 20° Glocal Film Festival è organizzato da Associazione Piemonte Movie, realizzato con il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino, e il supporto di Film Commission Torino Piemonte e di Museo Nazionale del Cinema – Torino Film Festival. Main Partner O.D.S. Operatori Doppiaggio e Spettacolo. Main Sponsor Carlo Alberto.
Torna dall’11 al 15 marzo 2021 il Glocal Film Festival di Torino che da 20 anni seleziona il meglio della produzione cinematografica legata alla vivace industria filmica regionale.
I titoli della 20ª edizione saranno disponibili in streaming su streeen.org e ognuno sarà accompagnato da presentazioni sui social con registi, interpreti e produttori, aprendosi a una platea diffusa su tutto il territorio italiano che il festival vuole conquistare grazie alle proposte dei film che compongono un programma più che mai glocal.
Il contesto attuale chiede al Glocal di mettersi nuovamente in gioco e se l’essere offline oppure online è dettato dalla situazione, l’obiettivo è quello di essere in ogni modo un festival LIVE! “Viene naturale chiedersi se un festival di cinema che non va nelle sale e le riempie dell’entusiasmo del pubblico, può comunque essere definito tale. – Commenta Gabriele Diverio, direttore del Glocal Film Festival – Eppure i festival, anche quelli virtuali, continuano a essere preziosi. Un festival di cinema è come quell’amico di cui ti fidi e a cui chiedi consigli su che quali film vedere. Se vi fiderete delle nostre scelte, siamo sicuri che amerete il 20° Glocal Film Festival.”
Il 20° Glocal Film Festival, diretto da Gabriele Diverio, parte giovedì 11 con l’excursus dello storico rapporto tra Torino e le sue sale cinematografiche culminante con la situazione attuale raccontato ne Manuale di storie dei cinema di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli. Prodotto dalla Rossofuoco di Davide Ferrario, il lavoro riflette sull’identità e sul valore della sala cinematografica e della visione in sala, oggi messe a rischio a causa della pandemia – e sarà presentato in ANTEPRIMA ASSOLUTA direttamente dalle sale del Cinema Massimo di Torino.
I 33 titoli del festival 2021 incarnano appieno la volontà di uscire dai confini regionali, aprendosi nella narrazione e nella realizzazione a contaminazioni e coproduzioni, il tutto anche grazie a un comparto cinematografico regionale qualificato e dinamico, rafforzato dal lavoro di enti come il Museo Nazionale del Cinema e la Film Commission Torino Piemonte.
I 6 titoli di cinema del reale protagonisti del concorso PANORAMICA DOC – saranno valutati dalla giuria composta da Sarah Bellinazzi (Creative Europe Italia), Carlo Cresto-Dina (Produttore – Tempesta Film) e Matteo Marelli (Critico e giornalista) per ambire al Premio Torèt Alberto Signetto (2.500 €), dopo essere stati presentati a festival come la Festa del cinema di Roma, il Festival dei Popoli, il Thessaloniki Documentary Festival e La Havana International Film Festival.
Il doc prodotto dalla torinese Indyca CUBAN DANCER (domenica 14, ore 21) di Roberto Salinas segue tra L’Avana e Miami il giovane ballerino Alexis inseguire il suo sogno; DISCO RUIN (sabato 13, ore 21) di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto è un visionario viaggio nell’Italia del clubbing; SLOW NEWS (domenica 14, ore 19) di Alberto Puliafito, indaga il lavoro di alcune redazioni in Italia e all’estero che lavorano per far tornare al centro il ruolo sociale del giornalismo; UMBERTO B. (sabato 13, ore 19), ultimo lavoro del torinese Francesco Amato traccia la biografia di una delle figure più indecifrabili della storia italiana politica e sociale: Umberto Bossi. LIBRO DI GIONA (venerdì 12, ore 20) di Zlatolin Donchev, prodotto dai fratelli De Serio, mostra la quotidianità di un senzatetto e l’inattesa eredità che gli permetterà di voltare pagina; ne LA MIA STORIA SI PERDE E SI CONFONDE (venerdì 12, ore 22) i registi Daniele Gaglianone e Imogen Kusch, conducono gli allievi e le allieve della Scuola Volonté di Roma a esplorare il confine tra finzione e verità.
Il contest SPAZIO PIEMONTE presenta 16 cortometraggi in quattro appuntamenti e la giuria formata da Davide Catalano (Corti in Cortile), Joana Fresu de Azevedo (Sedicicorto) e Roberto Gagnor (sceneggiatore), assegnerà il Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500 €) oltre al Premio O.D.S. – Miglior Attore, Premio O.D.S. – Miglior Attrice e Premio Miglior Animazione. Le giurie partner proclameranno i vincitori dei premi Cinemaitaliano.info – Miglior Corto Documentario, Machiavelli Music – Miglior Colonna Sonora e Scuola Holden – Miglior Sceneggiatura.
L’attenzione che il Glocal riserva alla produzione locale si traduce anche in collaborazioni con realtà che similmente puntano i riflettori sulle specificità cinematografiche di altri territori: il focus FROM LOCAL TO GLOBAL: LET’S ACT ‘GLOCAL’ TOGETHER! propone 4 cortometraggi provenienti da altrettanti festival italiani con cui il Glocal è gemellato – Corti in Cortile, Lago Film Fest, Sedicicorto Forlì International Film Festival e Skepto International Film Festival – per mostrare la varietà e la qualità della produzione di film brevi nelle diverse regioni e a questi si aggiunge 1 film breve internazionale con una ‘REGIONE OSPITE’ che per questo 2021 saranno i Paesi Baschi (Spagna), grazie a Kimuak, ente che si occupa di promuovere il cinema dei Paesi Baschi nel mondo. Il tema della produzione regionale convergerà nel panel ORIZZONTE CORTI: UNO SGUARDO REGIONALE.
Oltre ai premi delle sezioni competitive, il Glocal Film Festival riserva a personaggi e professionisti di spicco legati alla regione il PREMIO RISERVA CARLO ALBERTO che quest’anno verrà assegnato alla scenografa PAOLA BIZZARRI, nata a Roma ma torinese d’adozione. Paola Bizzarri sarà ospite del festival lunedì 15 marzo alle 19 insieme a SILVIO SOLDINI, per un incontro trasmesso online sulla pagina FB del festival che ripercorrerà la sua carriera con momenti e aneddoti del sodalizio col regista, per il quale ha reinventato le strade di Torino nel Il comandante e la cicogna oltre ad aver collaborato ad altri suoi celebri film come Pane e Tulipani e Agata e la tempesta. Scenografa dalla carriera decennale, è vincitrice del Nastro d’argento alla migliore scenografia e del David di Donatello per il Miglior Scenografo per Habemus Papam di Nanni Moretti ed ha firmato le scenografie della fortunata serie tv Braccialetti Rossi.
I 5 giorni di festival propongono anche la speciale sezione fuori concorso dall’evocativo nome Lock & Short dedicata ai corti che restituiscono in immagini l’emergenza pandemica e il confinamento tra le mura di casa. Il Glocal non rinuncia alle occasioni formative e per la settima edizione del Premio Professione Documentario (500€) è stato scelto il documentario We Are The Thousand di Anita Rivaroli che verrà proposto agli studenti dei 10 istituti scolastici del Piemonte che hanno aderito al progetto. Inoltre, tra i cortometraggi iscritti a Spazio Piemonte sono stati 25 quelli realizzati all’interno delle scuole e tra questi è stato selezionato il vincitore del Premio Comix.
Lo staff del festival introdurrà gli appuntamenti con le dirette sulla pagina FB @PiemonteMovieGlocalNetwork con gli autori dei film in programma.
I film del 20° Glocal Film Festival sono disponibili dalla messa online e per le 48 ore successive (biglietto 3,50 €, abbonamento festival 12 €) sulla piattaforma streeen.org.
Info info@piemontemovie.com / 328.8458281 / www.piemontemovie.com / www.facebook.com/PiemonteMovieGlocalNetwork / www.instagram.com/piemontemovie
20° Glocal Film Festival è organizzato da Associazione Piemonte Movie, realizzato con il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino, e il supporto di Film Commission Torino Piemonte e di Museo Nazionale del Cinema – Torino Film Festival. Main Partner O.D.S. Operatori Doppiaggio e Spettacolo. Main Sponsor Carlo Alberto.
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Che cosa si fa per tener debolmente viva la candela che forse è ancora in grado di non spegnersi del tutto (aspettiamo questo benedetto 27 marzo e poi vedremo se allontanarci per sempre dal capezzale o tornare timidamente, con ogni accorgimento mai pensato, a occupare un teatro, o una sala cinematografica), grazie ad un occhio privato e vittima della solitudine, non mescolato al rosso delle poltrone e dei sipari, che ci porta nelle case, ancora una volta, almeno le voci e le battute, i corpi che si muovono, gli attori che esprimono sentimenti, un regista che guida ogni cosa attraverso le pagine di un copione?
Il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale ha realizzato Camere nascoste. Svelare il teatro a porte chiuse, curato dal regista e videomaker Lucio Fiorentino attraverso una serie di docufilm. Grazie al link www.teatrostabiletorino.it/camerenascoste è possibile riappropriarci con uno sguardo della scena, dopo il Garcìa Lorca della Casa di Bernarda Alba (che aveva avuto brevissima vita sul palcoscenico nei mesi scorsi), con il titolo “Dov’è finita la normalità?” si hanno le prime immagini di The Spank di Hanif Kureishi, che avrebbe dovuto avere il proprio debutto nel dicembre scorso e che verrà riproggrammato nel corso di quest’anno: due attori, Valerio Binasco e Filippo Dini, quest’ultimo a curare anche la regia del testo nella nostra città in prima mondiale, per due amici da sempre legati da un rapporto di solidi affetti e complicità che all’improvviso si incrina mettendo allo scoperto una rete di contraddizioni e divergenze finora mai immaginata. Con “Il fantasma della verità” (titolo spudoratamente bunueliano) ci viene restituito per immagini quel Così è (se vi pare) che con la regia a tratti sconcertante ma solidissima di Dini avevamo visto al Carignano: non soltanto immagini, ma altresì interviste e approfondimenti e sviluppi che ancor più e più chiaramente ci avvicinano al testo pirandelliano.
Da pochi giorni è ultimo arrivato “Le bestie” a mostrarci le riprese delle prove (anche questo spettacolo verrà programmato nel corso di quest’anno), approfondite in ogni loro sguardo d’analisi, ancora di un testo di Pirandello, quel Piacere dell’onestà che proprio a Torino ebbe il suo battesimo 104 anni fa, nel novembre del ’17, con la compagnia di Ruggeri. Anche per questo riavvicinamento tra spettatore e palcoscenico, il link ci offre immagini, stralci di dialogo a spingerci verso la curiosità, sentimenti, percorsi a viva voce attraverso i personaggi della commedia, in primo luogo il Baldovino di Valerio Binasco (sua anche la regia, affrontata quasi di sghembo, immergendosi nella “profonda sgradevolezza” del protagonista con un “forte disagio”, con una costante amarezza, scena dopo scena, arrivando ad uno sfacciato “odio questo spettacolo”). Trasportando l’azione agli anni Cinquanta del ‘900, in un ambiente freddo e spoglio inventato da Nicolas Bovey, Angelo Baldovino piomba nelle regole borghesi di un ferreo nucleo familiare e le contorce, ne mina le ipocrisie, egli solitario perdente, appartato da tutti e da tutto, ma allo stesso tempo sottile raisonneur, lucido esempio del panorama pirandelliano, capace di dare comodamente la mano a Leone Gala o ad un Ciampa, che all’ombra di quei ragionamenti indossa la maschera di padre e di marito, restituendo con il matrimonio una veste d’onestà a una ragazza che è stata resa madre da un uomo sposato: ma con quei ragionamenti l’uomo costruisce e incappa in quel ruolo di facciata che subito odia e allontana, convinto com’è che a quel finto concetto debba subentrare la verità più assoluta, la ragione e l’intelligenza in grado di ristabilire l’ordine. A quel che per ora intravediamo sulla scena, Binasco conduce con un sottile percorso di sguardi e di sentimenti, di dialettica e di inaspettata disperazione il proprio personaggio, di esatta ribellione; Orietta Notari è una grintosa suocera che vorrebbe dettare e mantenere ben saldo quel personale gioco delle parti ma che è costretta a soccombere; Giordana Faggiano e gli altri attori si muovono attraverso la partitura che Binasco ha impostato. Li attendiamo al debutto, sulle vere tavole del palcoscenico.
Elio Rabbione
Le immagini sono di Luigi De Palma
Nell’ambito della sala Luigi Tenco, per l’occasione attrezzata come elegante studio
televisivo, con gli auguri fatti dal Presidente di Casa Sanremo Vincenzo Russolillo,
bellissime voci sono state presentate a Maurizio Rusty Rugginenti, il titolare
dell’etichetta discografica milanese “Rusty Records” (con i suoi artisti vincitrice del
Festival di Sanremo 2013, seconda classificata nel 2016 e nel 2020), e al “vivace”
produttore di origine veneta Cristian Gallana. Alcuni di loro avranno presto buone
notizie, dato che gli addetti ai lavori hanno già anticipato il loro interesse per future
produzioni nel campo della musica leggera.
Tra gli ospiti c’era Namida già finalista in Area Sanremo e prossima rappresentante
italiana al New York Canta. Namida è molto di più che una semplice promessa. Ci
scommettiamo !!
Tutti i partecipanti hanno ricevuto il National Voice Awards, prestigioso
riconoscimento al talento canoro.
Una straordinaria Consuela di Monaco, da oltre 10 anni opinionista di moda e costume
nella televisione della Romania, in passato vincitrice dei più prestigiosi titoli nei
concorsi di bellezza internazionali, ha fatto da madrina all’evento. L’organizzazione le
ha consegnato il premio per ciò che fino ad ora ha rappresentato nel glamour e nel
gossip, sapendo inoltre che nel suo immediato futuro ci sarà un ruolo in una produzione
cinematografica romana.
Grazie per la preziosa collaborazione a Paolo Formia e Daniele Morelli.
Sanremo Unlimited nella quattordicesima edizione ha confermato il suo ruolo di leader
nella ricerca degli emergenti nel panorama nazionale. Nell’attesa che si possa
nuovamente tornare alla normalità, con soddisfazione mettiamo in archivio l’edizione
2021