SPETTACOLI- Pagina 152

Rock Jazz e dintorni a Torino: Renato Zero e i Lou Dalfin

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Cafè Des Arts suona il gruppo  del sassofonista Gianni Denitto.

Martedì. Al Green Pea per “Jazz On The Roof”, concerto di Lil Darling.

Mercoledì. Al Blah Blah si esibisce Steve Rawles. Al teatro Colosseo Massimo Ranieri presenta lo spettacolo “Tutti i sogni ancora in volo”. Allo Spazio 211 è di scena il cantautore Adam Green insieme all’attore Francesco Mandelli.

Giovedì. Al teatro Giacosa di Ivrea Alice rende omaggio a Franco Battiato. Al Cafè Neruda il trio di Luigi Tessarollo suona con il sassofonista Renato D’Aiello. Al Jazz Club si esibiscono i Nandha Blues. Allo Ziggy performance di Alessandra Zerbinati dal nome “Waiting”, alchimia tra danza , teatro e rumorismo.

Venerdì. Alla Suoneria di Settimo suonano gli occitani Lou Dalfin. Al Pala Alpitour primo di 2 concerti consecutivi per Renato Zero. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce Tonino Carotone. Allo Spazio 211 sono di scena i BRX!T con i Lamecca. Al Folk Club si esibisce la cantante e violinista Carrie Rodriguez. Al Blah Blah suonano i Nightstalker. Al Magazzino di Gilgamesh è di scena il bluesman Harry Hmura. Al Maffei per la rassegna “Aut Aut”, sono di scena Danilo Battocchio e Iznad_o.

Sabato. Al Bunker per “A Feast For Equinox” suonano Propaganda 1904, Agghiastru, Void Cvlt e altri. Alla Suoneria di Settimo si esibisce la Bandabardò e Cisco. Al Magazzino sul Po è di scena Protto. Al Teatro Colosseo arrivano i Nomadi. Allo Ziggy suonano i Marrano e i Moise. Al Blah Blah sono di scena i Meganoidi. Concerto teatrale al Gabrio con Elio D’Alessandro Marta Bevilacqua e Giorgio Canali. Allo Spazio 211 è di scena Cmqmartina. Nell’aula magna del Politecnico suona il quartetto del chitarrista Moreno D’Onofrio.

Pier Luigi Fuggetta

I concerti di Pagella non solo Rock

Il concorso musicale rivolto alle giovani e ai giovani musicisti, gruppi e soliste e solisti, entra nel vivo con la fase di selezioni LIVE.

I palchi che ospitano le selezioni sono Blah Blah, Capolinea (ex Taurus di Ciriè), CPG di strada delle Cacce, El Barrio, Spazio211 e l’ingresso è gratuito.

Le valvole si faranno roventi, i beat ossessivi, le melodie riempiranno l’aria e il sudore si mischierà ai sorrisi. Nasceranno nuove amicizie e scopriremo nuovi talenti. Attraverseremo la città alla scoperta di palchi veri tra watt e strobo e ammireremo LORO sul palco provando orgoglio e un pizzico d’invidia, fino al prossimo anno quando su quei palchi ci potremo essere anche NOI.

Pagella Non Solo Rock si inserisce a pieno titolo nel quadro delle politiche rivolte alle giovani e ai giovani creativi della nostra città con l’obiettivo di sostenere e promuovere la produzione culturale e la musica dal vivo.

Dopo la prima giornata di selezione live, svoltasi a sPAZIO211 venerdì 3 marzo con le esibizioni di FRENKIE, MAGO, THE BIG WAVES e, da Firenze l’headliner LOREN, siamo lieti di presentarvi il calendario completo di questa edizione.

LE SELEZIONI LIVE

VENERDÌ 24 MARZO 2023 – CPG – Strada delle Cacce 36, Torino – ore 21:00

ALLEGRA // ELIO FERRARA // IL COMPLESSO DI COLPA // IRIS //
IRIS-NONSONOPOETICA 
HEADLINER: RESPIRA TORINO

VENERDÌ 31 MARZO – sPAZIO211 – Via Cigna 211 Torino – ore 21:00

DAUT // DENARO // JUSTM%D // LITU Y.G.B // WESS
HEADLINER: TAMÈ

GIOVEDÌ 13 APRILE – BLAH BLAH – Via Po 21 Torino – ore 21:00

ALICE // GREEN ONIONS // INEDIA // KIARA // SØLK
HEADLINER: I SHOT A MAN

SABATO 15 APRILE CAPOLINEA (ex Taurus) – Via D’Oria 20 Ciriè – ore 21:00

ALESSIA // CINIERI FRANCESCA // SBAGLI ONESTI

HEADLINER: RODJA

VENERDÌ 21 APRILE – CPG – Strada delle Cacce 36, Torino – ore 21:00

ARDO // AYLEEN // RAGS // SPORE // VESPRI
HEADLINER: MEDICAMENTA

SABATO 29 APRILE – sPAZIO211 – Via Cigna 211 Torino – ore 21:00

BY STORM // CROSSIN’ MIDNIGHT // SQUARE DOTS // THE CRIMSON PROJECT

HEADLINER: CIJAN

VENERDÌ 5 MAGGIO – EL BARRIO – Str. Cuorgnè 81 Torino – ore 21:00 

COMMA // F3FA // EXIRA // SOUR JANE // TARQUILIO FRANCESCA

HEADLINER: BOOGIE BOMBERS

GIOVEDÌ 11 MAGGIO – BLAH BLAH – Via Po 21 Torino – ore 21:00

CONFESSIONAL DOLL // NON C’È VERSO // OSVALDO // PUNKACHE

HEADLINER: ASSENZIO

VENERDÌ 26 MAGGIO – sPAZIO211 – Via Cigna 211 Torino – ore 21:00

CRAZY TRAIN // KOREA // LIMITE // SHULLTED // YELLOW RICE

HEADLINER: ZYP

IL PUBBLICO VOTA E DECIDE

Anche il pubblico sarà chiamato ad esprimere la propria preferenza per le selezioni live. Per ciascuna serata, il pubblico potrà votare su web il proprio gruppo o solista preferito/a attraverso il consolidato meccanismo del commento/voto che, al termine di tutte le selezioni e dopo il conteggio, permetterà a un sesto gruppo o solista in concorso con il maggior numero di voti ricevuti, di partecipare alla FINALE, alle stesse condizioni dei 5 altri finalisti individuati dalla giuria. La votazione sarà considerata aperta dal momento in cui la performance degli/delle artisti/e sarà pubblicata sul profilo IGTV PAGELLA NON SOLO ROCK e si chiuderà 24h dopo.

EXTRA

Durante l’intera edizione saranno a disposizione dei partecipanti alcuni servizi gratuiti – pagina web, riprese video, foto, recensioni, interviste radio, registrazioni audio integrali delle selezioni live – e tutti i contenuti saranno pubblicati sul sito web e sui canali social di Pagella Non Solo Rock.

Live streaming ed interviste a cura di RADIOOHM

Le selezioni saranno presentate da Andrea “DUSE” Fedele e le interviste saranno condotte da Paolo Plinio Albera.

Pagella Non Solo Rock è un’iniziativa della Città di Torino | Servizio Giovani e Pari

Opportunità, Conciliazione dei Tempi e Famiglie e Città Universitaria | Ufficio Torino Creativa

Regolamento e informazioni: Città di Torino – Ufficio Torino Creativa

pagella.rock@comune.torino.it – Tel. 011.011.24740

Sito web: www.comune.torino.it/pagerock

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Tff dedica retrospettiva a Sergio Citti e un omaggio a John Wayne

Il 41° Torino Film Festival 

Il TFF annuncia due contenuti della sua prossima edizione, che si svolgerà a Torino dal 24 novembre al 2 dicembre 2023.

In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale sarà proposta una retrospettiva dedicata a Sergio Citti, di cui quest’anno ricorre il novantesimo anno dalla nascita. Consulente, collaboratore e amico di Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti ha proposto un cinema fortemente connotato nella compresenza tra popolarità e ricerca, un cinema in cui l’impegno non è mai disgiunto dalla semplicità e leggerezza del racconto.

La retrospettiva è curata da Stefano Boni, Grazia Paganelli, Matteo Pollone e Caterina Taricano e sarà accompagnata da un convegno e da un volume edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, nel quale saranno raccolti contributi di David Grieco (nello staff del TFF), Giancarlo Scarchilli, Carlo Verdone, Claudio Amendola, Silvio Orlando, Fiorello, Malcom McDowell, Maurizio Ponzi, Harvey Keitel, Jodie Foster, Giancarlo Giannini e dei tanti altri autori e attori che hanno lavorato con Citti.

Dopo il successo dell’anno scorso, il TFF ripropone la rassegna Mezzogiorno di fuoco dedicata al western americano con un omaggio a John Wayne, il più grande attore western di tutti i tempi, nel 60° anniversario dell’uscita del suo film Donovan’s Reef (I tre della croce del sud), il film che meglio di tutti riassume il perfetto sodalizio tra Wayne e John Ford, il suo regista di riferimento.

D’altronde, come affermava Jean-Luc Godard, “come posso odiare John Wayne, perché simpatizza per Goldwater, e poi amarlo teneramente, quando prende improvvisamente tra le braccia Nathalie Wood, negli ultimi minuti di Sentieri Selvaggi?”

 

I film saranno, come di consuetudine, presentati ogni giorno alle ore 12 e introdotti da esperti e appassionati del genere.

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino

“Così è (se vi pare)”, nel pettegolezzo di paese un’altra “stanza della tortura”

Al teatro Gioiello, sino a domenica prossima

Con “Liolà” del 1916 Luigi Pirandello abbandonò quel gruppo di commedie che sino ad allora aveva scritto in dialetto siciliano, per aprirsi al panorama nazionale prima ed europeo poi con una produzione che avrebbe dato vita ai capolavori che conosciamo. E sempre per molte occasioni affidandosi al mare magnum delle sue “novelle per un anno”, un bagaglio narrativo, grottesco, spirituale, filosofico in cui già avevano trovato posto e continuavano a trovare i tanti personaggi (“È mia vecchia abitudine dare udienza, ogni domenica mattina, ai personaggi delle mie future novelle”) che dalla pagina scritta sarebbero stati per così dire “sceneggiati”, saggiando con successo la strada del palcoscenico. Il primo quanto innovativo caposaldo di questa seconda fase – che trova altresì all’inizio fervido terreno nelle condizioni mentali della moglie Antonietta Portulano e nel disastro economico che la portò al centro della pazzia – è “Così è (se vi pare)” del giugno dell’anno successivo, che l’autore trasse con qualche cambiamento e con felici aggiunte da “La signora Frola e il signor Ponza suo genero”, ritratto di una provincia squallida e gretta alla ricerca, come in un giallo che si rispetti e che abbia tutte le carte in regola, di una verità che ognuno dei personaggi costruisce in autonomia, nella ricerca affannosa della autentica identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura.

Quante signore Frola ha visto nei vari decenni l’appassionato di teatro, quanti signori Ponza, quanto s’è divertito davanti al caustico filosofeggiare dei diversi Lamberto Laudisi che si sono avvicendati in palcoscenico. Sempre tutti davanti alla ricerca di una verità, della Verità onnicomprensiva, e allo smacco finale, alle tre sonore risate che ad opera del “raisonneur” Laudisi chiudono gli altrettanti atti della commedia, al cicaleccio ossessivo e al pettegolezzo e quasi alla ferocia con cui nel paese dove sono riparate le tre anime tormentate – s’aggiunge ai due di quel titolo la donna del mistero -, dopo che un terremoto ha distrutto il loro piccolo paese del centritalia, e con esso i documenti e le testimonianze e le notizie tutte che potrebbero far completa luce, si spera di chiarire lo scandalo che attanaglia i cuori e le menti; far luce sullo strano comportamento del Ponza che tiene segregata la moglie impedendole di vedere, se non da lontano, uno sguardo e qualche letterina posata in un panierino che viene sceso e rialzato dal balcone di casa, la vecchia madre, con l’affermazione che la donna rinchiusa è la sua seconda moglie e la signora Frola è una povera pazza che la crede sua figlia, mentre le parole dolorose della vecchia Frola stanno a sostenere che non è vero che sua figlia sia morta e che il pazzo è lui che la credette morta al tempo di un ricovero in una casa di cura, dovendosi all’occasione dar vita ad un secondo matrimonio per fargli accettare la moglie al suo ritorno dalla clinica.

È chiaro che ogni regista – Ferrero, De Lullo, Sepe, Ferro, Castri, De Fusco, Dini e quanti altri – ha voluto imporre la propria cifra. Geppy Gleijeses porta al Gioiello sino a domenica la propria edizione, edificata scenicamente (da Roberto Crea) in un compatto gioco di specchi, perfetto e pirandelliano sino al midollo, entro cui ognuno scorge il suo doppio, uno spazio buio all’interno del quale i personaggi maggiori s’annullano, entro cui la maschera finale appare e scompare, in una bella idea di triplice rifrazione, un rifrangersi a cui Laudisi indirizza il proprio celebre monologo in un impatto di confronto e di sfida. Ma ad inizio, dopo aver preso a prestito alcune frasi dalla novella “Tragedia di un personaggio” – che avrebbe incanalato nel ’21 la tragedia dei sei personaggi -, rifacendosi al Fileno pirandelliano con la sua “Filosofia del lontano” e all’intuizione di Giovanni Macchia che parlava di “cannocchiale rovesciato” circa la visione dell’Uomo e del mondo da parte del drammaturgo, affida al videoartist Michelangelo Bastiani la creazione di una mezza dozzina di ologrammi “assolutamente tridimensionali” a raffigurare in una grandezza di una sessantina di centimetri quell’assaggio di popolino che vibra a tratti all’unisono nella continua ricerca. Racchiude in quell’espediente, per una buona ventina di minuti le prime tre scene del primo atto: e a chi scrive è sembrato davvero troppo, ridondante, negativo. E un’idea di troppo. Con l’arrivo della signora Frola tutto torna agli abituali binari e, togliendo ancora qualche trovatina registica che vorrebbe spingere il pubblico ad un facile sorriso (il versante “comico” di Pirandello sta ben altrove, sta nello spirito di Laudisi, nella sua filosofia e nel suo sberleffo, sta nel suo infiocchettato sarcasmo e nel suo tenersi fuori, come all’interno di una torre d’argento, dal contesto generale, sta in quel suo decretare la scoperta e il raggiungimento della parola che mette fine a ogni dubbio, sta in quel ”Siete contenti?” che rivolge ancora allo spettatore di oggi, un ritratto che la grandiosa interpretazione – di quelle interpretazioni fatta a volte di piccoli tratti, basta un sospiro, un impercettibile movimento, un occhiata tra il serio e il sornione: godetevi quel piccolo capolavoro di intarsio che è la chiacchierata con le pettegole Cini e Nenni – di Pino Micol rende in tutta la sua perfezione), la serata si fa corposa e lo spettacolo si pone a fianco dei tanti di cui in passato si è definito il successo.

Accanto al Laudisi di Micol, la Frola di Milena Vukotic, remissiva e affabile, la tristezza negli occhi ma anche la ricchezza dei sorrisi, ma anche scatti di risentimento rappreso e rabbia verso chi perseguita il loro segreto, soprattutto capace di lasciar trasparire il desiderio di protezione che nutre nei confronti del genero: anch’essa applauditissima dalla sala strapiena di pubblico. Non ultimo certo per merito Gianluca Ferrato, un signor Ponza che forse ha abbandonato un certo selvaticume immesso nel personaggio dai tanti che l’hanno preceduto, ma reso più umano, pieno di commiserazione, teatrante perfetto nella recita di follia che ha a sostenere davanti all’uditorio convocato, forte e appassionato. Come gli esserini iniziali, fuori misura le musiche di Teho Teardo, mentre efficiente è il coro radunato a “violentare” le tre povere vittime (d’altronde con quanta forza Macchia ha parlato per il teatro pirandelliano di “stanza della tortura”: un compito qui afferrato appieno dall’intera compagine).

Elio Rabbione

La sesta tessera del Puzzle Musicale: Lamberto Curtoni

 10 E 17 MARZO – SALONE DELLA BIBLIOTECA DELLA CORTE AL PARCO DELLA TESORIERA – INGRESSO LIBERO

Rassegna organizzata dal Centro di Formazione Musicale della Città di Torino in collaborazione con la Biblioteca Civica Musicale ‘Andrea Della Corte’

 

La sesta tessera del Puzzle Musicale, ciclo di conversazioni, ascolti e musica dal vivo, organizzato dalla Città di Torino in collaborazione con la Biblioteca Civica Musicale ‘Andrea Della Corte ‘, ha in programma nei giorni 10 e 17 marzo (dalle 17 alle 18.30) l’appuntamento con Lamberto Curtoni. Compositore e docente di violoncello e di musica da camera al Centro di Formazione Musicale condurrà il pubblico in un percorso sulla storia del suo strumento.

I due incontri da 90 minuti dal titolo ‘Il violoncello da Bach ai Beatles e oltre’ saranno a ingresso libero. Una passeggiata musicale attorno a uno strumento in grado di evolvere nelle varie epoche e che ha trovato nei secoli sempre nuove definizioni.

Curtoni accompagnerà gli ascoltatori in un viaggio che partirà dall’origine dello strumento e arriverà alle partiture di recente composizione. Due lezioni-concerto dedicate al violoncello, alla storia del repertorio e alla sua vocalità in grado di appassionare e affascinare.

LAMBERTO CURTONI 

Violoncellista e compositore, laureato al Conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ di Torino.

Si esibisce nelle più grandi istituzioni concertistiche italiane e collabora con alcuni tra i più grandi artisti del nostro tempo: musicisti, scrittori, coreografi e registi di fama internazionale. Ha inciso per Universal, Stradivarius, Egea e Warner e le sue composizioni sono edite dalla Casa Musicale Sonzogno di Milano. www.lambertocurtoni.com

Per maggiori informazioni sugli incontri del Puzzle Musicale: http://www.comune.torino.it/corsimusica/news/dal-13-gennaio-ripartono-gli-incontri-aperti-a-tutti-del-puzzle-musicale/

Per la prima volta approda a Torino l’opera di Thomas Ades: “Powder her face”

Un nuovo allestimento che rende omaggio ai ritratti erotici di Carlo Mollino, al Piccolo Regio Puccini dal 10 al 18 marzo prossimi

 

Venerdì 10 marzo  alle ore 20, per la prima volta a Torino, approderà al Piccolo Regio Puccini l’opera intitolata “Powder her face”, “Incipriale il viso” del compositore inglese Thomas Ades.

Rappresentata in prima assoluta nel 1995 al Cheltnham Music Festival, si tratta di una delle opere contemporanee più eseguite a teatro, oltre ad aver avuto anche una versione cinematografica.

Il libretto, ironico e spiritoso, di Philip Henscer, è basato sulla vita di Ethler Margaret Whigham e sul burrascoso divorzio dal suo secondo marito, Ian Douglas Campbell, undicesimo duca di Argyll, che destò clamore scandalo nel 1963. Il processo terminò con la condanna della duchessa per adulterio e atti osceni e scatenò i pruriti dei tabloid britannici, a partire dalle prove che Campbell portò al giudice, una lista di ottantotto nomi, presunti amanti della moglie, e delle piccanti Polaroid.

Abbandonata da tutti, visse tra il 1978 e il 1990 in un appartamento al Grosvenor House Hotel, da cui fu sfrattata per debiti.

Trascorse gli ultimi anni della sua vita in una casa di cura, dove morì nel luglio 1993.

L’opera da camera è suddivisa in otto scene separate da intermezzi musicali. La prima e ultima scena sono ambientate negli anni Novanta, mentre le altre spaziano dagli anni Trenta agli anni Settanta.

I ricordi si rincorrono e si intrecciano in un gioco di travestimenti e doppi sensi in puro stile british grazie a un musica molto avvincente.

“Powder her face” è la prima opera scritta da Thomas Ades, compositore e pianista, oltre che direttore d’orchestra. Dopo gli studi al King’s College di Cambridge, ha rivestito la carica di Direttore artistico di Birmingham Contemporary Music Group ed è diventato professore di composizione alla Royal Academy.

Tra le sue composizioni operistiche figurano “Powder Her face” e The tempesta, andata in scena al teatro alla Scala di Milano e The Exterinating Angel del 2016, adattamento dell’omonimo film surrealista di Luis Buñuel.

Il nuovo allestimento al teatro Regio in scena per cinque recite dal 10 al 18 marzo prossimi è firmato dal regista Paolo Vettori. Dirige l’orchestra del Teatro Regio di Torino il ventitreenne Riccardo Bisatti.

Protagonisti della scena sono Irina Bogdanova nel ruolo della duchessa, Amelie Hois, interprete di sei personaggi e Thojas Cilluffo, impegnato in cinque ruoli.

Le scene sono di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Gianni Bertoli.

“È un’opera di una straordinaria modernità – afferma il regista Paolo Vettori. Lo spettatore non tarda a rendersi conto che, in fondo, sta assistendo alla rappresentazione della nostra società, dell’irresistibile voglia di spiare dal buco della serratura per giudicare l’altro, della macchina di fango pronta a azionare alla prima occasione. Erotismo e ricordo si mischiano lasciando sempre, al centro della scena, una donna straordinaria, una libertina punita dalla società, con una determinazione e ferocia ben diverse da quella affidata a don Giovanni, contraltare maschile del libertinismo.

“La scena si svolge in una stanza dalle pareti consunte, quasi manicomiale, in contrasto con ricordi e oggetti di una vita vissuta nel lusso.

Le celebri polaroid scandalose che la fecero condannare diventano un omaggio alle erotiche Polaroid scattate da Carlo Mollino.

Grazie alla collaborazione di Casa Mollino è stato possibile riprodurre in grandi dimensioni sul fondo dell’impianto scenico, in modo da evocare il mondo in cui “tutto è permesso”, catturato dal geniale occhio dell’architetto torinese.

Mara Martellotta

 

Biglietteria e informazioni

Biglietteria Teatro Regio, piazza Castello 215

Torino, tel 011/8815242

Da lunedì al sabato dalle 11 alle 19, domenica ore 14-18.

www.teatroregio.torino.it

 

 

Anteprima regionale sabato 11 e domenica 12 marzo al Maffei per “Al suo posto”

Un modo nuovo di raccontare la violenza sulle donne: invece di parlare di vittime e mettere in scena donne straziate, abusate, uccise, far parlare gli uomini. Non uomini che parlano di donne o che fanno le donne, ma uomini che si calano, letteralmente, nei loro panni.

 

Sabato 11 e domenica 12 marzo alle 21 al Teatro Maffei, via Principe Tommaso 5, arriva a Torino

“Al suo posto”, messo in scena dalla Compagnia TeatRing di Milano. Una doppia data per l’anteprima regionale del testo scritto e diretto da Marianna Esposito, che vede salire sul palco Alberto Corba, Alessandro Cassutti, Diego Paul Galtieri, Giulio Federico Janni.

Come vivrebbero gli uomini, se il mondo fosse sempre stato matriarcale?

Lo spettacolo ha scelto di non far parlare le donne, ma gli uomini che narrano di tutti i piccoli e grandi abusi che vivono nel corso della loro vita, delle continue attenzioni per salvaguardarsi.

Ecco scene che le donne conoscono bene come il cambiare marciapiede se, in una via deserta, si scorge un gruppetto di uomini, come il tenere le chiavi di casa già in mano quando si scende dalla macchina di notte, come il non andare a passeggio in città da sole di notte, come l’essere state, tutte, senza esclusione apostrofate, chiamate con fischi o epiteti volgari; toccate, strusciate, sbavate, abusate nel corpo e nell’anima in modi piccoli e grandi, sottili o evidenti.

Qui la prospettiva è ribaltata.
Un mondo non patriarcale, ma matriarcale.

Il testo

In questo mondo all’inverso, protagonisti sono quattro amici al bar. Ognuno di loro è alle prese con i problemi di tutti i maschi del mondo: mantenersi giovani e belli, conciliare carriera e paternità, contrastare le discriminazioni di un mondo al femminile, vivere in un mondo dove un uomo deve fare il doppio della fatica per potersi realizzare ed essere preso sul serio…

In un’atmosfera da commedia americana si comincia ridendo molto, per poi scivolare nel buio di vicende mai raccontate, che appartengono a “tutti gli uomini” di questo mondo. “Al suo posto”, che è stato semifinalista al Premio Teatrale Dante Cappelletti,  pone lo spettatore di fronte a uno specchio magico per lasciar scorgere, attraverso un mondo appositamente distorto, quanti “no” gli uomini devono ancora imparare ad accettare e le donne a dire.

L’unicità di questo spettacolo

In tema di ingiustizie, disparità sociali, violenza, siamo abituati alla narrazione delle vittime. La produzione culturale è piena di spettacoli che narrano la storia di donne vittime di violenze, stupri, abusi.  Queste narrazioni, sebbene sicuramente utili per restare all’erta, non sollevano alcun contraddittorio, poiché davanti alle vittime non esiste nessuno che non denunci.

«Quello che ci interessa con questo spettacolo è mostrare la radice della violenza, non i suoi frutti. Perché solo osservando la radice si può estirpare una cultura impari» dice Marianna Esposito, autrice e regista dello spettacolo.

«Al suo posto», nel suo «plot» drammaturgico, inverte l’ordine dei fattori: cambia il mondo attorno e, rendendolo da sempre matriarcale, mostra uomini che hanno gli stessi problemi delle donne del nostro mondo. «Il focus dello spettacolo è affermare che la violenza parte da lontano, spesso da piccoli gesti, abitudini, o linguaggio, che instillano nelle menti la disparità – continua Esposito –  Anziché santificare le vittime e crocifiggere i carnefici, che è operazione alquanto semplicistica, si può lavorare tutti perché cambi l’humus nel quale la violenza nasce, si nutre e cresce».

La Compagnia TeatRing è già nota al pubblico italiano per progetti che coniugano teatro e attualità sociale, come “Dr Jeckyll e Mr. Aspie” – primo spettacolo sulla Sindrome di Asperger in età adulta – o “Come se non fosse un fulmine“, presentato nella stagione 19-20 del Teatro Elfo Puccini e dedicato ai grandi Giusti della Storia.

 

 

Il biglietto costa 10 euro.

Biglietti per l’11 marzo: https://www.cinemaffei.it/eventi/al-suo-posto/

Biglietti per il 12 marzo: https://www.cinemaffei.it/eventi/al-suo-posto-2/

Informazioni: info@cinemaffei.it

LO SPETTACOLO IN BREVE

“Al suo posto”
Progetto realizzato con il contributo della Fondazione Caritro e della Provincia Autonoma di Trento

Testo e regia: Marianna Esposito.

Con: Alberto Corba, Alessandro Cassutti, Diego Paul Galtieri, Giulio Federico Janni.

Assistente alla regia: Francesca Ricci.

Scenografie: Stefano Zullo.

 

BIOGRAFIE

Compagnia TeatRing Fondata nel 2004 da Marianna Esposito, è composta da un gruppo eterogeneo di attori, danzatori, musicisti. Le attività della compagnia sono la produzione, l’organizzazione di eventi culturali e la formazione e la sua ricerca si focalizza sul teatro poetico di metafora e d’immagine, alla ricerca di una fusione organica e indissolubile tra tutti gli elementi scenici.

Tra gli spettacoli sino ad ora realizzati ricordiamo SottoSopra – perché ho più diritto di te a suicidarmi, Vincitore dei concorsi “OFFerta Creativa – Teatrinrete” e “La Fabbrika Teatro”, Finalista al Festival Inventaria; Tu, mio tratto dal romanzo di Erri De Luca, vincitore di “Premio AEnaria 2015 – miglior spettacolo” e finalista ai festival “VDA – Voci Dell’Anima 2016” e “Ad Arte, Calcata cineteatro festival”; MattaTtori, la vita di Magnani e Gassman, omaggio ai due grandi artisti italiani; Creaturamia… presentato al Fringe Festival di Edinburgo, finalista a UNO Concorso Nazionale di Monologhi Teatrali, Festival Status Quo, Rassegna EmargiNati, Festa del Teatro di Milano; Baccanti, la paura delle donne, finalista al concorso internazionale di regia Fantasio Piccoli. www.teatring.it

Marianna Esposito Regista, dramaturg e attrice. Inizia la formazione teatrale giovanissima, studiando a Milano presso CTA, Quelli di Grock, Studio laboratorio dell’attore di Raul Manso. Si diploma al Corso di Formazione Superiore per Attori di Emilia Romagna Teatro. Studia inoltre con Cesar Brie, Michele Abbondanza, Paolo Nani, Cristina Pezzoli, Living Theatre, Marco Baliani, Maria Grazia Mandruzzato.

Inizia a lavorare come attrice a 18 anni, alternando lavori su scrittura a collaborazioni con collettivi teatrali. Nel 2004 fonda la Compagnia TeatRing.

Da oltre vent’anni lavora anche come insegnante di recitazione in accademie, scuole di teatro e in progetti legati alla disabilità. Studia e approfondisce la sindrome di Asperger e collabora con strutture sociali che si occupano di autismo ad alto funzionamento e di Asperger, per le quali ha messo a punto una pedagogia teatrale volta all’apprendimento e affinamento delle abilità sociali quali empatia, linguaggio del corpo, comunicazione.

Riconoscimenti: Finalista al Concorso Internazionale di Regia Fantasio Piccoli, Finalista Premio per attrici Bianca Maria Pirazzoli, Premio della stampa a VDA Voci dell’anima 2019.

“Emanuela Loi, la ragazza della scorta di Borsellino” al Teatro Concordia

Al Concordia “Frankenstein Jr” diretto da Claudio Insegno

Con la Compagnia della Gypsy Musical Academy sarà in scena al Teatro Concordia di Venaria

sabato 11 marzo ore 21

In occasione dell’uscita nelle sale il 27 febbraio prossimo della versione restaurata diFrankenstein Jr”, il capolavoro di Mel Brooks, la Gypsy Musical Academy di Torino porterà in scena, l’11 marzo prossimo, al Teatro Concordia di Venaria, alle 21, l’omonimo musical di Broadway, per la regia di Claudio Insegno, le coreografie di Cristina Fraternale Garavalli e la direzione musicale di Marta Lauria. Si tratta di un ulteriore omaggio a questo film che ha fatto la storia del cinema e che compie i suoi primi cinquanta anni.

Frankenstein Junior non è soltanto il più bel film di Mel Brooks – spiega Claudio Insegno -, ma è il capolavoro assoluto del cinema comico di tutto il mondo. Le battute sono fresche, originali e mai troppo ripetitive, la volgarità è quasi impercettibile e inoltre ci si trova di fronte ad un cast di una bravura eccezionale. Quindi cercare di arrivare a quella perfezione è stato difficile, ma con gli allievi accademici della Gypsy non è stato impossibile. Noi non abbiamo fatto altro che replicare il divertimento del cast originale. E poi, essendo un musical, l’aggiunta di canzoni e balletti, hanno reso l’impatto emozionale ancora più bello e divertente. Lunga vita alla comicità di Mel Brooks e all’estro degli interpreti del nostro musical”.

Protagonisti i gypsies della sezione Accademica, reduci dall’allestimento dei musical “The Greatest Showman” e “Sweet Charity”, sempre per la regia di Claudio Insegno. Si tratta degli stessi artisti che, nel 2019, grazie al Golden Buzzer di Claudio Bisio a “Italia’s Got Talent” giunsero direttamente alla Finalissima.

Nei panni di Frederick Frankenstein c’è Massimiliano Di Paolo, Igor è William Spagnolo, Inga è Roberta Penta, Elisabeth è Cleo Schiappacasse, Frau Blücher è Claudia Spina, il Mostro è Luca Sidoli.

Un evento che vede come partner tecnico ideale per questo spettacolo Giubileo, la storica e rinomata onoranza funebre torinese (che quest’anno compie 25 anni dalla sua fondazione avvenuta nel 1998) la quale, all’interno del suo Progetto Cultura, supporta gli aspetti tecnici del musical che, così come la pellicola di Brooks, vuole essere una parodia dei film horror anni ’30.

Un noto professore universitario Frederick Frankenstein, nipote del famoso barone dottor Victor Von Frankenstein, del quale solo inizialmente rigetta le teorie mediche, giunge presto a realizzare degli esperimenti che lo porteranno, insieme all’aiutante Igor, all’assistente Inga e alla misteriosa Frau Blücher alla creazione del mostro che creerà il panico in paese…

MARA MARTELLOTTA

“Arte a 33 Giri all’ombra della Mole”

 

Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
Via Vanchiglia 3 (II piano) a Torino. Ingresso libero.

Giovedì 9 marzo 2023 ore 18:30

Dal giornale alla musica – incontro in due atti senza intervallo
Con Ennio Bruno, Stefano Quario, Gigi Giancursi
https://www.aicstorino.it/giovedi-9-marzo-dal-giornale-alla-musica-incontro-in-due-atti-senza-intervallo-incontro-di-arte-a-33-giri/ 

La rivista Il Giornale della Musica è nata a Torino nel 1985 e fino al 2014 è uscita in formato tabloid, per diventare nel 2015 gdm – giornaledellamusica.it, il primo sito web italiano dedicato a tutte le musiche. Nel 2017 il sito si è trasformato in un portale tutto nuovo, ottimizzato e completamente mobile friendly, e rimane uno dei punti di riferimento del mondo musicale italiano, letto ogni giorno da migliaia di professionisti, musicisti e semplici appassionati.

 

Durante l’incontro Ennio Bruno, collaboratore della webzine, racconterà la storia e gli obiettivi della rivista, mentre un secondo collaboratore, Stefano Quario – meglio conosciuto come Bizarre, chiacchiererà amabilmente col musicista Gigi Giancursi, ex chitarrista dei Perturbazione, del suo ultimo disco solista Rovesciate.

In presenza alle ore 18:30 a Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
In diretta alle ore 18;45 su Radio Contatto https://www.radio-contatto.com
Riprese video a cura di AICS Web TV www.aicstvtorino.com

Puntate precedenti:
articoli: https://www.aicstorino.it/category/arte-a-33-giri/
podcast: https://open.spotify.com/show/3CVGUIRdVNCJcoYYLvUtWI?si=30252c5f616b4a7a
video: https://www.youtube.com/@aicstorino5104/videos

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Arte a 33 Giri all’ombra della Mole.

Ciclo di incontri legati al mondo della musica e al suo intreccio multidisciplinare.
Appuntamenti in presenza a ingresso libero, anche in diretta su Radio Contatto e con riprese video di AICS Web TV, organizzazione a cura di Roberto Tos. Realizzato nell’ambito del progetto Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.
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Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
Via Vanchiglia 3, II piano, 10124, Torino
Un presidio culturale di prossimità nel quartiere Centro della Circoscrizione 1, centro per l’associazionismo e spazio per la cittadinanza pensato per promuovere connessioni e relazioni.
E’ anche sede del Comitato provinciale AICS Torino APS. Uno spazio di socializzazione per confrontarsi e immaginare insieme proposte di produzione culturale, di progettazione partecipata, di realizzazione di attività e eventi sportivi, di condivisione di saperi in un’ottica di inclusione sociale mettendo in comune la creatività collettiva.
Con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, bando Space- SPazi di PArtecipazione al CEntro.
https://www.aicstorino.it/sociale/vanchiglia3-spazi-connessione-creative/


Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
Via Vanchiglia 3, II piano, 10124, Torino
email: vanchiglia3@aicstorino.it
sito web: www.aicstorino.it/vanchiglia3
tel: 011 238 6372