SPETTACOLI- Pagina 134

Cineclub delle Valli, i martedì d’essai

 

Villar Perosa, 27 ottobre 2022

Cinema delle Valli, Villar Perosa (To)

Ogni martedì alle 21.00

8 novembre 2022 ⁓ 2 maggio 2023

Dopo il successo delle proiezioni infrasettimanali proposte al pubblico durante la scorsa stagione, il Cinema delle Valli di Villar Perosa (viale G. Ferraris, 2 angolo viale S. Pertini) conferma e rilancia sul fronte del cinema d’autore: dall’8 novembre 2022 al 2 maggio 2023, ogni martedì alle 21.00 appuntamento con Cineclub delle Valli. I martedì d’essai, novità della stagione 2022/2023.

Il Cineclub delle Valli sarà suddiviso in 5 rassegne mensili, si apre a novembre con “Cinema senza frontiere – La famiglia”, 4 titoli che affrontano il tema della famiglia di ieri e di oggi; gennaiovedrà riproposti sul grande schermo 4 film che compiono 50 anni in un ciclo dal titolo “La leva cinematografica del 1973”, scelti dal pubblico in una rosa di 10 film preselezionati dallo staff del Cinema delle Valli; a febbraio protagonista il grande cinema nostrano con “La prima cosa bella, le più recenti opere prime dei registi italiani; si viaggia invece oltralpe a marzo con “Vive la France!” e 4 titoli di cinema francese collegati al Premio Cinematografico Fernandel; ad aprile e maggio torna “Working class hero”, rassegna sul tema del lavoro che proporrà 5 film, l’ultimo – il 2 maggio – chiuderà la stagione del cineforum.

Novità, sperimentata nelle scorse stagioni e apprezzata dal pubblico, l’apertura dei film in programma con una serie di cortometraggi “made in Piemonte” dall’archivio del Glocal Film Festival di Torino.

Il primo appuntamento sarà martedì 8 novembre con 200 metri, esordio nel lungometraggio del regista palestinese Ameen Nayfeh, presentato in anteprima nel 2020 alle Giornate degli autori della 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il film sarà anticipato dal corto En rang par deux, Incontro con Aliou e Afif di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Mancini.

«Abbiamo voluto proporre al pubblico cinque ‘variazioni sul tema’ che esplorano in lungo e in largo, su filoni dedicati, il meglio delle produzioni internazionali sottolineano Alessandro Gaido, direttore del Cinema delle Valli e Paolo Perrone, responsabile della programmazione “Cinema senza frontiere: la famiglia allo specchio” indaga l’universo relazionale famigliare, nelle sue tante sfumature, da prospettive geografiche e culturali assai distanti l’una dall’altra; “La leva cinematografica del ’73”, con l’aiuto del pubblico del Cinema delle Valli nelle vesti di selezionatore, recupera direttamente dalla storia del cinema, riportandoli sul grande schermo, capolavori usciti in sala 50 anni fa; “La prima cosa bella”, pescando nel vivacissimo serbatoio delle opere prime, riassume i migliori recenti esordi del cinema italiano; “Vive la France!”, attingendo al vasto e acclamato repertorio di pellicole francesi, rivela una volta di più tutta la magia del cinema d’Oltralpe; “Working class hero”, infine, posizionato in direzione della festività sul lavoro, consente di fare il punto sul rapporto, quanto mai attuale e necessario, tra la settima arte e il mondo occupazionale»

Per tutte le proiezioni di Cineclub il biglietto d’ingresso ha un costo di 7€, ridotto 5€ con Community card. Abbonamenti: 15€ (singola rassegna); 60€ intero cartellone Cineclub.

CINECLUB è realizzato da Associazione Piemonte Movie – Cinema delle Valli, in collaborazione con Cineforum Pinerolo e Arci Valle Susa Pinerolo.

Tra le conferme della programmazione al Cinema delle Valli segnaliamo il ritorno di La fabbrica di cioccolato (domenica alle 15.30), un ciclo di film d’animazione dedicato a grandi e piccini che torna a partire dal 6 novembre con Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo di Kyle Balda e Brad Ableson. Il programma de La fabbrica di cioccolato prosegue con Troppo cattivi di Pierre Perifel (13 novembre), Lightyear – La vera storia di Buzz di Angus MacLane (20 novembre), Lizzy e Red – Amici per sempre di Jan Bubenicek e Denisa Grimmová (27 novembre, inizio alle 18.00), La scuola degli animali magici di Gregor Schnitzler (4 dicembre) e, infine, Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo di Enrique Gato (18 dicembre).

Durante le proiezioni de La fabbrica di cioccolato sarà disponibile un servizio bar gestito dalla Biscotteria La Belle Epoque di Perosa Argentina, che proporrà quest’anno il concorso “Colazione in Biscotteria”. Ogni domenica verrà estratto a sorte un biglietto tra il pubblico in sala, il vincitore potrà usufruire di una colazione per due (bevanda e cornetto) presso la Biscotteria. Il biglietto vincitore verrà pubblicato ogni lunedì mattina sul sito web del Cinema.

«Ci fa molto piacere riproporre al Cinema delle Valli questa rassegna sottolinea Paolo Perrone, responsabile della programmazionenon solo perché ormai è una delle nostre attività più consolidate e apprezzate sul territorio, ma anche perché il rapporto con gli spettatori più piccini si fonda sia sulla garanzia di svago e divertimento, sia sulla veicolazione di messaggi positivi che, attraverso cartoni animati e film per famiglie, possono costituire un elemento di crescita individuale e un ulteriore motivo di interesse per il grande pubblico»

Per informazioni FB @cinemavillarperosa | cinemavillarperosa@gmail.com | www.cinemadellevalli.it  

FB @piemontemovie | www.piemontemovie.com  

Ufficio Stampa Piemonte Movie – ufficiostampa@piemontemovie.com– Mariapaola Gillio – 347 6984425

CINECLUB – IL PROGRAMMA

Cinema senza frontiere: la famiglia allo specchio

I film in programma saranno anticipati dal cortometraggio En rang par deux, Incontro con Aliou e Afif di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Mancini.

> Martedì 8 novembre, ore 21.00

200 METRI di Ameen Nayfeh

(Palestina/Giordania/Qatar, 2022, 86’)

La famiglia di Mustafa e di sua moglie Salwa è divisa dal muro che separa palestinesi e israeliani in Cisgiordania. Lui si rifiuta di accettare il visto di lavoro israeliano per risiedere nella propria terra e così sceglie di vivere oltre la barriera, duecento metri che non può oltrepassare, separato dalle persone che ama. Un giorno Mustafa viene avvisato che il figlio ha avuto un incidente: l’uomo si precipita al checkpoint israeliano, ma a causa di un problema burocratico gli viene negato l’ingresso.

> Martedì 15 novembre, ore 21.00

TRUE MOTHERS di Naomi Kawase

(Giappone, 2022, 140’)

Satoko e Kiyozaku non possono avere figli. Dopo aver valutato diverse opzioni alternative per diventare genitori, scelgono di adottare un bambino e si rivolgono a Baby Baton, un luogo incantevole nella prefettura di Hiroshima dove vengono accolte ragazze incinte, spesso molto giovani, che non potranno tenere con sé la propria prole. Una di queste ragazze, Hikari, affida il figlio Asato a Satoko e Kiyozaku, ma cinque anni e molte vicissitudini dopo li rintraccerà per poter rivedere il proprio figlio.

> Martedì 22 novembre, ore 21.00

AFTER LOVE di Aleem Khan

(Gran Bretagna, 2022, 89’)

Nel sud dell’Inghilterra che si affaccia sul canale della Manica, a Dover, Mary vive una vita tranquilla con il marito Ahmed, per il quale si è convertita all’Islam prima di sposarsi. Quando Ahmed muore all’improvviso, Mary trova il documento di una donna sconosciuta nel suo portafoglio. La curiosità e la paura la spingono verso la sponda francese del canale, a Calais, per chiedere spiegazioni a Genevieve, che ha un figlio, del rapporto con suo marito.

> Martedì 29 novembre, ore 21.00

ALCARRÀS di Carla Simón

(Spagna, 2022, 120’)

Orso d’oro al Festival di Berlino 2022

Un piccolo villaggio della Catalogna. La famiglia Solé vive del frutto di una terra che non è la sua, ma a cui dedica tutti i propri sforzi. Il raccolto di quest’anno, però, potrebbe essere l’ultimo: il proprietario del terreno ha nuovi piani per il frutteto, i peschi devono far posto ai pannelli fotovoltaici. L’imminente abbattimento degli alberi di cui si sono presi cura per tutta la vita provoca una profonda spaccatura all’interno della grande famiglia.

La leva cinematografica del ’73: i capolavori di 50 anni fa

I film in programma saranno anticipati dal cortometraggio Sidereadi Elisa Bonandin, Fiorella Cecchini, Isabel Matta, Carlotta Vacchetti.

> Martedì 10 gennaio, ore 21.00

EFFETTO NOTTE di François Truffaut

(Francia, 1973, 115’)

Oscar per il miglior film straniero

A Nizza, il regista Ferrand è impegnato a girare un film intitolato ‘Vi presento Pamela’, ma nel corso delle riprese si trova a dover fronteggiare tutte le difficoltà tipiche del suo lavoro, compresi i problemi personali dei suoi attori, Alphonse, il protagonista, afflitto da mal d’amore, e Julie Baker, attrice inglese reduce da una crisi depressiva. Opera corale di matrice autobiografica, traboccante di amore per il cinema (che in Truffaut coincide con l’amore per la vita).

> Martedì 17 gennaio, ore 21.00

AMARCORD di Federico Fellini

(Italia, 1973, 127’)

Oscar per il miglior film straniero

Rivisitazione, tutta ricostruita in studio ma mai così efficace, della Rimini dei primi anni ’30, col fascismo trionfante, l’apparizione notturna del transatlantico Rex, il passaggio delle Mille Miglia, la visita allo zio matto e la bella Gradisca, Amarcord è un film della memoria e, soltanto parzialmente, della nostalgia. Un capolavoro senza tempo che rievoca gli anni dell’infanzia di Fellini, in cui si mescolano senza sosta umorismo, buffoneria, ritratto d’epoca, malinconia.

> Martedì 24 gennaio, ore 21.00

AMERICAN GRAFFITI di George Lucas

(Usa, 1973, 110’)

Cinque nomination agli Oscar

California, estate 1962. Una molteplicità di personaggi si incrocia nel corso di una serata alla ricerca di una felicità che sembra sempre sul punto di esser colta ma che sfugge continuamente di mano. Sul ritmo di Rock around the Clock , la notte brava di quattro adolescenti, mentre la guerra del Vietnam bussa alle porte. Uno dei migliori risultati dell’operazione nostalgia a Hollywood, pieno di simpatia, con qualche momento d’incanto malinconico.

> Martedì 31 gennaio, ore 21.00

JESUS CHRIST SUPERSTAR di Norman Jewison

(Usa, 1973, 103’)

Ispirato alla vita di Gesù di Nazareth, rievocata da giovani attori in Israele (l’ingresso a Gerusalemme, il processo, la condanna a morte, il calvario), tratto dal più famoso dei musical che Andrew Lloyd Webber abbia composto, su libretti di Tim Rice, in forma di opera rock, Jesus Christ Superstar negli anni è diventato un vero e proprio cult movie. Una lettura hippie della passione di Cristo, un Gesù meno divino e più umanizzato, voci mozzafiato e musiche che si incidono nell’anima.

La prima cosa bella: i migliori esordi del cinema italiano

I film in programma saranno anticipati dal cortometraggio Princessdi Lorenzo Bosi, Gabriele Scudiero, Alessandra Piras, Andrea Filippetti.

> Martedì 07 febbraio, ore 21.00

MATERNAL di Maura Delpero

(Italia, Argentina, 2021, 91’)

Una casa famiglia di Buenos Aires, gestita da religiose che si prendono cura di mamme adolescenti e dei loro piccoli figli. Fra loro, due diciassettenni, Lu e Fati, bambine trasformate bruscamente in madri, e una giovane suora, Paola, venuta dall’Italia per terminare il noviziato e prendere i voti perpetui. L’incontro fra le tre donne, in un luogo in cui la maternità precoce delle giovani madri convive con il voto di castità delle suore che le hanno accolte, tra regole rigide e amore cristiano, susciterà reazioni inaspettate.

> Martedì 14 febbraio, ore 21.00

RE GRANCHIO di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis

(Italia/Francia/Argentina, 2021, 90’)

Luciano è il figlio del medico locale di un borgo della Tuscia tardo ottocentesca: un’anima persa, un ubriacone che si trascina attraverso il villaggio e le campagne con grande scandalo per la comunità. Ma Luciano ama una contadina promessa ad un principe: lo stesso che taglieggia la comunità, e contro cui Luciano intende ribellarsi. Le cose non andranno così, e l’uomo si troverà a vagare dall’altra parte del mondo in cerca di un tesoro leggendario inseguito da molti, convinti che l’oro nascosto cambierà la loro vita.

> Martedì 21 febbraio, ore 21.00

IO SONO VERA di Beniamino Catena

(Italia, 2022, 101’)

Vera, una bambina di undici anni che vive in Liguria, sulla costa di Ponente, scompare senza lasciare traccia. Due anni dopo ritorna, ma invece di essere adolescente è una giovane donna. Non ricorda niente. I genitori sono sconvolti, ma l’esame del Dna conferma che è davvero lei. Quando i ricordi riaffiorano alla memoria, Vera capisce di aver vissuto la vita di un uomo cileno, clinicamente morto, che, dall’altra parte del mondo, si era risvegliato nello stesso istante in cui lei era svanita nel nulla.

> Martedì 28 febbraio, ore 21.00

UNA FEMMINA di Francesco Costabile

(Italia, 2022, 102’)

Da bambina Rosa ha assistito ad un evento tragico che la sua intera famiglia l’ha spinta poi a rimuovere: un atto di violenza inaudita, come punizione per non aver mantenuto un silenzio omertoso. Da grande Rosa vive con la zia Rita, nonna Berta e il cugino Natale seguendo le regole dello zio Tore, che ha una gestione maschilista della famiglia. Ma Rosa sente che in quel regime c’è qualcosa di sbagliato e di ingiusto, e dentro di lei si agita quello spirito da “femmina ribelle” che apparteneva a sua madre.

Vive la France! Tutta la magia del cinema d’Oltralpe

I film in programma saranno anticipati dal cortometraggio Whatever happened to Darwin di Leonardo Altieri, Giulia Manna, Maria Nocerino.

> Martedì 07 marzo, ore 21.00

I PROFUMI DI MADAME WALBERG di Grégory Magne

(Francia, 2021, 100’)

Guillaume Favre è uno chauffeur separato dalla moglie e dal mondo. Il suo reddito, fluttuante come la sua vita, è appeso a un filo: ai tre punti che gli restano per non perdere la patente e la figlia, di cui la madre ha la custodia piena. Un giorno gli viene affidata Madame Walberg, cliente capricciosa e ‘naso’ reputato nel mondo dei profumi di lusso, capace di avvertire ogni genere di odore. Così, contro ogni logica, Anne e Guillaume finiscono per intendersi, producendo insieme una fragranza nuova.

> Martedì 14 marzo, ore 21.00

ONLY THE ANIMALS – STORIE DI SPIRITI AMANTI di Dominik Moll

(Francia, 2022, 113’)

Lozère, sud della Francia. Una donna sparisce misteriosamente durante una bufera di neve. La polizia trova la sua macchina sul ciglio di una strada e comincia ad indagare sui possibili colpevoli. Tra i sospetti ci sono Alice, assistente sociale, suo marito e il suo amante. Poco prima, a Sète, una cameriera si era innamorata della vittima. Infine, un ragazzo che tenta di uscire dalla miseria si ritroverà, anch’esso, coinvolto in questo caso. Tutti nascondono un grave segreto. Ma chi ha ucciso Evelyne Ducat?

> Martedì 21 marzo, ore 21.00

GAGARINE – PROTEGGI CIÒ CHE AMI di Fanny Liatard, Jérémy Trouilh

(Francia, 2022, 95’)

Alla periferia sud di Parigi l’enorme complesso residenziale Cité Gagarine sta per essere demolito dopo anni di degrado. Tra le 370 famiglie in attesa di essere assegnate ad altre abitazioni c’è chi non intende andarsene. Tra questi, il sedicenne Youri. Dall’alto del suo appartamento coltiva il sogno di diventare un astronauta. Così, quando sul posto arrivano gli operai, il ragazzo, che porta il nome del primo uomo nello spazio, intraprende con i suoi amici Diana e Houssam una missione impossibile.

> Martedì 28 marzo, ore 21.00

PETITE MAMAN di Céline Sciamma

(Francia, 2021, 72’)

La nonna di Nelly, che ha otto anni, muore in una casa di riposo. Lei e i genitori raggiungono quella che era la sua abitazione per sistemarla per una probabile vendita. La mamma, Marion, ritrova ciò che possedeva quando era bambina e racconta di una capanna costruita nel bosco che si trova nei pressi dell’abitazione. D’improvviso poi parte lasciandola sola con il padre. Girovagando nel bosco Nelly trova una bambina che sta costruendo una capanna. Quella bambina si chiama Marion.

Working class hero: il cinema e il mondo del lavoro

I film in programma saranno anticipati dal cortometraggio The King Dom di Giacomo Bianchi, Melania Campanaro, Marco Raffaelli, Elena Sorrentino.

> Martedì 04 aprile, ore 21.00

I TUTTOFARE di Neus Ballús

(Spagna, 2022, 85’)

Barcellona. Valero e Pep sono i due operai di una piccola impresa di riparazioni idrauliche ed elettriche di cui la moglie di uno dei due è la contabile. Nel momento in cui Pep deve andare in pensione diventa necessario trovare un sostituto, che viene individuato in Moha, un giovane marocchino. Valero, però, non riesce a nascondere la diffidenza nei confronti di questo immigrato con cui dovrebbe invece collaborare. Così, gli concede sei giorni per dimostrare ciò che vale.

> Martedì 11 aprile, ore 21.00

LAS LEONAS di Chiara Bondi’, Isabel Achaval

(Italia, Argentina, 2022, 80’)

Un gruppo di donne immigrate. Lavorano tutte a Roma, come badanti, come tate per bambini piccoli o come donne delle pulizie, ma sono accomunate da un’unica, grande passione: il calcio. Ogni domenica, infatti, si ritrovano sul campo e danno inizio a un vero e proprio torneo di football. E insieme alla passione per il pallone, il documentario ci racconta anche la vita privata, le speranze e lo sguardo sul mondo di queste giovani donne.

> Martedì 18 aprile, ore 21.00

LE VOCI SOLE di Andrea Brusa, Marco Scotuzzi

(Italia, 2022, 80’)

Giovanni, senza lavoro a causa della pandemia, è costretto a emigrare in Polonia per cercare una nuova occupazione. Resta però in contatto con la moglie e il figlio grazie a lunghe video chiamate quotidiane in cui la donna, da remoto, gli insegna a cucinare. Quando una di queste telefonate diventa inaspettatamente virale in rete, la coppia raggiunge una popolarità che pare la soluzione di tutti i loro problemi economici. Presto, però, questa botta di fortuna si trasformerà in una trappola.

> Martedì 25 aprile, ore 21.00

TOILET di Gabriele Pignotta

(Italia, 2022, 90’)

Flavio si ritrova tra le mani una grossa occasione: un colloquio per il posto di lavoro più desiderato della sua vita. Mentre è alla guida della sua auto, diretto verso l’appuntamento, riceve diverse chiamate al telefono. A causa di queste distrazioni continue, non si rende conto di aver sbagliato strada. Si ferma, così, in una stazione di servizio, va in bagno ma distrattamente non si rende conto che la porta è bloccata, rimanendo così chiuso all’interno. E nei paraggi non c’è nessuno che possa aiutarlo.

> Martedì 02 maggio, ore 21.00

GENERAZIONE LOW COST di Julie Lecoustre, Emmanuel Marre

(Belgio/Francia, 2021, 110’)

Cassandre lavora come assistente di volo per una compagnia aerea low-cost. La sua vita è fatta di spostamenti continui, estenuanti esercizi di vendita di profumi e bevande a bordo degli aerei e feste con i colleghi. Tra la passione per Instagram e il vago sogno di lavorare per una compagnia di alto livello, Cassandre continua a vivere la sua routine finché, un giorno, un imprevisto non la mette di fronte alle sue origini e a un trauma che cercava di dimenticare.

 

Rock Jazz e dintorni: James Taylor e Arto Lindsay

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Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Lunedì. All’Audiodrome di Moncalieri si esibiscono i 999999999 mentre alle OGR suonano i Mind Against.

Martedì. Al Blah Blah è di scena  PM Warson. Al Teatro Colosseo la cover band Brit Floyd.  Al El Paso suona il quartetto francese Thee Gunlocks.

Mercoledì. Per “Moncalieri Jazz” nel Centro Commerciale, al mattino si esibisce la Dixie Five  mentre al pomeriggio alla Fondazione Frassati è di scena il chitarrista Lorenzo Favero.

Giovedi. Allo Ziggy si esibisce il violinista sperimentale Nicola Manzan. Al Teatro Colosseo arriva James Taylor. Alle OGR per “C2C” sono di scena Aya, Arca e lyra Pramuk. All’Hiroshima Mon Amour suonano i marchigiani Little Pieces of Marmalade.

Venerdì. Al Concordia di Venaria si esibisce Cristina D’Avena con i Gem Boy. Al Cap 10100 suonano i Deluxe. Per “C2C” al Lingotto sono di scena Kode9, Autechre, Jeff Mills, Jockstrap, Jamie xx, Caribou. All’Hiroshima si esibiscono Sick Budd e Silent Bob. Alle OGR per l’inaugurazione della mostra dedicata a Arthiur Jafa, nel Duomo suonano il bassista Melvin Gibbs, la violoncellista Okkyung Lee e il pianista Jason Moran.

Sabato. Al Circolo della Musica di Rivoli suona Arto Lindsay in duo con Melvin Gibbs. Al Lingotto per “C2C” si esibiscono Nu Genea, Bicep, Pa Salieu, Caterina Barbieri, Makaya McCraven, Yendri. Al Magazzino sul Po sono di scena i Addict Ameba. Al Teatro Colosseo arriva Gigi D’Alessio. Al Folk Club sono di scena Max Repetti e Annie Barbazza. All’Audiodrome di Moncalieri si esibisce il duo dance Shermanology. Al Blah Blah suona Dion Lunadon.

Domenica. Chiude “C2C2” alle OGR con il team Gang Of Ducks. Per “Moncalieri Jazz” all’Auditorium Rai con “110 Rascel” con l’Orchestra Rai diretta Steven Mercurio con settetto jazz e vari solisti e coro di voci bianche.

 

Pier Luigi Fuggetta 

“Fosco Corti”, la direttrice Erastus vince il concorso

CONCLUSA A TORINO LA SECONDA EDIZIONE DELL’EVENTO INTERNAZIONALE

 

Si è conclusa domenica nell’auditorium del conservatorio Giuseppe Verdi di Torino la seconda edizione del Concorso internazionale per direttori di coro Fosco Corti con la vittoria della direttrice estone Nele Erastus. I diciassette musicisti in gara nell’arena internazionale della direzione corale si sono messi alla prova nei giorni scorsi in sei fasi eliminatorie del concorso, corrispondenti a repertori e difficoltà tecniche progressive. Tra i cinque finalisti sono saliti sul podio anche Heesong Lee dalla Repubblica di Corea, che si è classificata al secondo posto, seguita dal direttore francese Pierre-Louis  de Laporte. La gara ha messo in luce talenti emergenti e già affermati provenienti da dodici paesi del mondo. Tra di loro hanno ottenuto premi speciali i lettoni Patriks Stepe e il ventiquattrenne Matīss Circenis, che hanno rispettivamente ottenuto la borsa di studio del Fondo Noel Minet assegnata dalla European Choral Association e il premio al direttore più giovane. Il premio per il miglior direttore italiano è andato a Tobia Tuveri, mentre la vincitrice assoluta Nele Erastus ha aggiunto al suo medagliere il premio del pubblico e il premio dello Slovenian Philharmonic Choir, insieme all’invito come direttore ospite di uno dei concerti in abbonamento nella sede della Filarmonica Slovena a Lubiana.

Il concorso è stato anche un palcoscenico per la valorizzazione della coralità italiana, grazie alla collaborazione di gruppi che hanno fatto da coro-laboratorio per i partecipanti: l’ensemble InContrà di Fontanafredda (Pordenone), il Coro Artemusica di Valperga, il Coro da camera di Torino, il Gruppo vocale Novecento di San Bonifacio (Verona).

Il concorso Fosco Corti ha confermato sia nei numeri che nell’alta qualità il suo ruolo di competizione di riferimento, avvalorato ulteriormente dalla giuria, formata da professionisti del settore: del livello di Frieder Bernius, Josep Vila i Casanas, Maria Goundorina, Filippo Maria Bressan e il torinese Carlo Pavese. La competizione si è svolta a porte aperte, ma la dimensione mondiale dell’evento è stata supportata dalla possibilità di seguire tutte le fasi in diretta streaming. Nel corso della cerimonia di premiazione sono saliti sul palco Ettore Galvani, presidente della Federazione nazionale italiana delle associazioni corali Feniarco, organizzatore dell’evento, il direttore del conservatorio Giuseppe Verdi Francesco Pennarola e il vicepresidente della European Choral Association, il turco Burak Onur Erdem. La soddisfazione espressa dai rappresentanti della rete di collaborazioni sviluppata a livello locale, nazionale e internazionale che sta alla base di questo concorso ha evidenziato la solidità di un evento giovane, ma rivolto strategicamente alla promozione dei giovani talenti, sia nel campo della direzione corale che nel settore della composizione, dato che il programma ha incluso anche due prime esecuzioni assolute di brani di autori italiani. La prossima edizione del concorso Fosco Corti si svolgerà nell’autunno del 2024.

 

 

Nosferatu Cabaret dell’Orrore

A 100 anni dall’uscita del cult movie Nosferatu, la Compagnia BIT rende omaggio al film con lo spettacolo teatrale ”Nosferatu Cabaret dell’Orrore” Musical-Superdrama diretto da Jon Kellam che per primo ha portato in Italia questo genere di show. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Juvarra di Torino, dal 29 al 31 ottobre in prima nazionale. Uno spettacolo allucinatorio e onirico ambientato in un cabaret frequentato da vampiri assetati di sangue specialisti dell’occulto. Un cocktail di comicità da brivido e atmosfere noir, realizzato attraverso lo stile teatrale unico ed esplosivo del Superdrama.

Parallelamente alle rappresentazioni teatrali nella sala del Teatro si svolgeranno laboratori creativi per i più piccoli nelle sale adiacenti del Circolo Amici della Magia. I genitori potranno così godersi lo spettacolo. Il genitore potrà accompagnare il figlio un quarto d’ora prima dello spettacolo e riprenderlo alla fine dello show. L’ingresso sarà consentito già 2 ore prima dell’inizio dello spettacolo per potersi godere il Pre-show in un’atmosfera surreale all’interno delle sale del Circolo della Magia, dove incontreranno strani personaggi, attrezzi molto particolari con cui poter scattarsi delle foto e apprendendo cenni sul mondo della magia…

Teatro Juvarra, ingresso da Via Filippo Juvarra, 13. Biglietti da 18 a 23 euro con pacchetti per famiglie. Spettacoli 29 ottobre ore 21.00; 30 ottobre ore 15.00 e 17.00; 31 ottobre ore 17.00 e 22.00.

Un francobollo dedicato al grande Macario

Un Macario sorridente con la Mole Antonelliana alle spalle, simbolo della sua Torino tanto amata: questo il francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico in memoria del grandissimo Erminio Macario. 

Lo annunciano Poste Italiane, l’Associazione Culturale Erminio Macario e il Museo Nazionale del Cinema di Torino che oggi presenta (ore 17.00 Mole Antonelliana, TOrino) questo prodotto filatelico – per la Serie delle Eccellenze italiane dello Spettacolo – ricorda così i 120 anni dalla nascita del celeberrimo cittadino torinese, ma soprattutto dell’artista che ha gettato le fondamenta della comicità italiana.

Motore di tutta l’iniziativa il figlio Alberto Macario, pittore, artista visivo, scrittore e filmaker nonché Presidente dell’Associazione Culturale Erminio Macario (www.macariocult.it) che condurrà la serata. A fare gli onori casa saranno il presidente del Museo Nazionale del Cinema Enzo Ghigo e il direttore Domenico De Gaetano.Interverranno Mauro Macario, scrittore e saggista nonché biografo del padre, l’amico di Macario Avvocato Segre forte dei suoi 104 anni di memoria e Franco Bixio, Presidente della Bixio Edizioni nonché figlio del ben noto compositore ed editore Cesare Andrea Bixio che è stato autore di numerose canzoni di Macario, fra cui la famosa “Macariolita” dal film Il pirata sono io che segna l’ingresso di Federico Fellini nella sceneggiatura cinematografica, oltre ad essere amico di famiglia; da remoto interverrà uno dei più longevi registi Rai, Vito Molinari.

Sarà presente Margherita Fumero, una delle attrici comiche che lavorò assiduamente con Macario.

È prevista anche la presenza del Viceministro del MISE, il Senatore Gilberto Pichetto Fratin, il presidente della Regione Alberto Cirio, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Torino Rosanna Purchia, del nuovo proprietario della Galup che ancora utilizza sul Web gli Spot storici di Macario, e dell’onnipresente Luciana Littizzetto, torinese doc anche lei, che già vent’anni fa in occasione del Centenario della nascita dichiarò “Ti amo Macario!”

Grande attore, ma soprattutto un creatore ed innovatore della rivista e commedia musicale a cui ha regalato l’unicità che l’ha resa celebre ma soprattutto che l’ha saputa distinguere dalla commedia di stampo anglosassone. Il suo film Imputato alzatevi! del 1939 è ancora oggi considerato un caposaldo del Cinema Comico Italiano. Così come il suo personaggio in Come persi la Guerra del 1947 ha disegnato il primo antieroe del cinema italiano nel primo film satirico-neorealista.
A lui dobbiamo anche la scoperta – come talent scout ed impresario – di molti dei nomi che hanno fatto grande la storia dello spettacolo italiano: a cominciare da Totò che Macario scelse nel 1927 come suo sostituto nella rivista Madama Follia. Senza dimenticare Alberto Sordi che negli anni ’38-’39 coinvolge nelle sue trasmissioni radiofoniche e al quale nel 1944 affida una parte in L’Innocente Casimiro girato a Roma ancora in piena Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947 produce le riviste estive messe in scena da Ugo Tognazzi che – guarda il caso – si fa il ricciolo sulla fronte alla Macario. Per tre anni dal 1950 al 1952 ha in compagnia niente popo di meno che Gino Bramieri che da Macario impara l’Arte del raccontare le barzellette. Porta al successo Wanda Osiris, Isa Barzizza, Marisa Maresca, Lilly Granado, Sandra Mondaini, Marisa del Frate e Juliett Prowse.
Nonostante le insistenze di Frank Sinatra Macario non abbandona il suo pubblico italiano. Passa alla prosa con una sua compagnia di Teatro Popolare Piemontese con cui produrrà due novità all’anno e gira film accanto all’amico di una vita, Totò. Nel 1970 Macario mette da parte la maschera di Macario per interpretare nel 1970 Le Miserie d’Monsù Travet per il Teatro Stabile.

Le due programmi televisivi Macario Uno Due e Macario Più, rispettivamente nel 1975 e nel 1978, raccolgono il successo di quasi sessant’anni ininterrotti di carriera e di percorso artistico.

Nel 1983, tre anni dopo la sua scomparsa, Corbucci, Amendola, Molinari e Leo Chiosso costruiscono con Macario storia di un comico, 14 puntate televisive, uno straordinario omaggio a questa grande figura di artista.

“Vento traverso”, un posto per dar voce alle fragilità

Al Caffè Müller è andato in scena “Vento traverso” della Compagnia del Circolo degli Artisti di Torino, tratto dal libro di Anna Pavone.

 

Grande successo di pubblico martedì  25 ottobre scorso, alle 21, al caffè Muller di via Sacchi 18/D con lo spettacolo “Vento traverso”, liberamente tratto dal libro omonimo della giornalista e scrittrice catanese Anna Pavone. Protagonista la Compagnia del Circolo degli Artisti di Torino. Lo spettacolo è stato preceduto dal cortometraggio “La strana famiglia” di Paul Bourieau, e fa parte del cartellone “I veri pazzi sono fuori”.

“ Vento traverso – spiega l’attrice Doriana De Vecchi – è uno spettacolo che ti accoglie e ti fa sentire a casa con le tue fragilità, dà loro una voce, un posto, un confine. All’inizio sembra di volerne prendere le distanze, ‘Loro sono i matti, io sono quello normale’, ma poi, pian piano, ci si accorge che ognuno di noi ha dei limiti: sono le nostre umane anormalità a diventare normalità nel momento in cui le accettiamo”.

“Quante volte ci siamo sentiti – precisa l’attrice- in difficoltà o scoraggiati ? Quante volte nel sentirsi giudicati abbiamo cercato la nostra autostima nelle parti più recondite di noi, per salvarci ?

La fragilità è un valore, non una mancanza, perché ci rende meravigliosamente umani e, a volte, due persone, per combaciare, devono prima rompersi in mille pezzi. Altre volte si tratta solo di cambiare la prospettiva: riconoscere le proprie fragilità rappresenta il primo passo per superarle”.

“Quante volte avete perso un pezzo di voi stessi – continua Doriana De Vecchi – senza ricordarvi dove. Quante volte siete stati traditi dalle persone che amavate di più? Ieri, ad esempio, pensavo che anch’io perdo ogni giorno mio padre, anche se è mancato tredici anni fa; me ne dimentico tutte le volte che provo a tenere in vita la sua memoria, e questo, forse, non è la cosa più normale che ci sia ?”

“La verità – prosegue l’attrice – è che diamo la colpa all’una e all’altra cosa, al destino, ma, in realtà è di quel ‘vento traverso’ che mette in luce tutte le nostre imperfezioni. Quando inizieremo ad accettarle, allora, ricominceremo davvero a amare noi stessi per quello che siamo e non per quello che gli altri vogliono da noi”.

“Non sto facendo un elogio alla debolezza – aggiunge Doriana De Vecchi – ma ultimamente sto capendo che, quando vogliamo dimostrare di essere forti, non facciamo altro che mettere in evidenza la nostra insicurezza, mentre nel momento in cui siamo semplicemente noi stessi tutto diventa più autentico e vero”.

“Vivere da dentro ‘Vento traverso’ come attrice – conclude Doriana De Vecchi – è un privilegio. Per prima cosa è un incontro di anime sensibili. Proprio ieri sera ero arrivata alle prove con un carico di emozioni eccessivo, a cui non sapevo dare ordine e forma, poi è bastato entrare nella parte per ritrovare la strada, per sentirsi a casa. Abbiamo l’onere di dar voce a chi non ce l’ha”.

“Vento traverso”, che è stato anche dedicato lo scorso anno alla Giornata mondiale della salute mentale, che si celebra in ottobre, vede artisti e professionisti dar voce a un’ipotetica compagine di pazienti in un ospedale psichiatrico.

È uno spettacolo dalle tematiche molto attuali, affrontate in modo delicato e riflessivo, in occasione dei quarant’anni della Legge Basaglia.

Lo spettacolo offre un approfondimento attraverso il “complesso di “Cassandra”, inteso come archetipo  dell’impossibilità di essere ascoltate e comprese nella realtà del mondiale femminile. Attraverso “l’incompresa” Cassandra entriamo in un contesto in cui molte donne, ritenute strane, e non adeguate nei confronti delle società del tempo, venivano costrette in luoghi di clausura o internate in manicomi, rendendole incapaci di intendere e di volere. La violenza nei confronti delle donne non è solo fisica ma anche mentale.

La suggestione che lo spettacolo offre parte dal monologo di Cassandra, che viene chiusa in un manicomio dove altre donne come lei cercano di sfuggire alla propria solitudine, attraverso un processo di autoascolto e presa di coscienza del Sé.

Lo spettacolo verrà riproposto a Cuorgné il 26 novembre prossimo.

 

 

MARA MARTELLOTTA

 

Armonie di voci per il Sermig, il Jazz incontra il classico

Giovedi 27 ottobre 2022 dalle 20,45 al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino (piazza Bodoni) CONCERTO VOCALE dal titolo “Il jazz incontra il classico” per una raccolta di fondi a favore del Sermig “Per chi bussa alla porta degli Arsenali”.

Si esibiscono il coro Chorus (sestetto di jazz vocale a cappella), diretto da Mario Allia, il Coro da camera di Torino (direttore Dario Tabbia) e la Corale universitaria di Torino, diretta da Paolo Zaltron. Il concerto è organizzato con la partecipazione dell’Associazione cori piemontesi, del Sermig e del Laboratorio del suono e ha il patrocinio del Comune di Torino e la sponsorizzazione di Roberto Lanzetti. Ingresso 15 euro su Evenbrite, al Sermig e al Conservatorio la sera del concerto.
Chorus. Diretto dal suo fondatore, Mario Allia, una realtà attiva fin dal 1985. Per loro il canto a cappella non è una pratica da custodire sotto vetro ma un terreno da continuare ad esplorare, senza trascurare le risorse dell’elettronica. Definiti da Andrea Malvano “una realtà che porta in giro per l’Europa un repertorio originalissimo”, ha una discografia di oltre 80 registrazioni che rispecchiano la loro evoluzione verso il jazz.
Coro da camera di Torino. Nasce nel 2008 su iniziativa del suo direttore Dario Tabbia con l’obiettivo di formare uno strumento di valorizzazione del repertorio polifonico meno conosciuto. Ha tenuto concerti all’interno di importanti festival musicali fra i quali MiTo Settembre Musica e Unione Musicale di Torino, Piemonte in Musica, Musici di Santa Pelagia, Teatro Bibiena di Mantova, Festival della Via Francigena, Ruvo Coro festival con un repertorio che spazia dal Rinascimento al XX secolo. Nel 2017 è finalista al Grand Prix del prestigioso Concorso Internazionale di Maribor dove gli viene assegnato un premio speciale. Nel 2019 al Concorso nazionale di Vittorio Veneto vince tre primi premi, due premi speciali e il Gran Premio “Efrem Casagrande”.
Corale universitaria di Torino. Fondata nel 1954 su iniziativa di alcuni studenti, la Corale universitaria di Torino rappresenta oggi una delle espressioni più originali e qualificate della vita culturale e musicale della città. Svolge un’importante e riconosciuta opera di ricerca tesa alla riscoperta e alla valorizzazione dei grandi maestri del Rinascimento, non trascurando peraltro l’interesse per autori del periodo classico e contemporaneo. Dal 1997 Paolo Zaltron è direttore artistico della Corale universitaria di Torino, con la quale si è esibito in numerose manifestazioni, festival e concorsi in Italia e in Europa, tra cui più volte per MiTO- Settembre Musica.

 

(Foto archivio)

“Spero che si torni alle cose semplici”

Music Tales, la rubrica musicale 

È il suono della pioggia che scende quando ti addormenti

È la chiamata di un amico che ami, ma che non riesci mai a vedere

Tutto il tempo che puoi sprecare cercando di inseguire ciò di cui non avrai mai bisogno

“Spero che si torni alle cose semplici”

Quando mi chiedono come mai non considero cantanti certe pop stars, rispondo allegando dei link di voci che, oggettivamente, possono essere solo incantevoli da ascoltare (non vogliatemene per la presunzione di essere dotata di un buon gusto musicale n.d.r.).

L’America ci ha regalato Teddy Swims (vero nome Jaten Dimsdale) noto per la fusione di generi tra cui R&B, soul, country e pop.

Il ragazzo (30 anni eh) ha cominciato attirando i fan attraverso le sue cover sul suo canale YouTube, che ha accumulato 400 milioni di visualizzazioni nel 2022, Swims ha pubblicato il suo singolo di debutto per una major nel gennaio 2020 e, da allora, ha pubblicato due EP , “Unlearning” e “Tough Love” .

Suo padre lo ha introdotto alla musica soul in tenera età attraverso artisti come Marvin Gaye , Stevie Wonder e Al Green.

La famiglia di Swims era appassionata di calcio e lui giocava da dieci anni quando uno dei suoi insegnanti suggerì di iscriversi a un corso di teatro musicale nel suo secondo anno alla Salem High School .

Swims ha scoperto la sua passione per lo spettacolo attraverso la sua esperienza teatrale al liceo, dove si è esibito in numerosi musical e opere di Shakespeare .

]Ha iniziato a suonare strumenti, inclusi pianoforte e ukulele , e ha guardato i video di cantanti su YouTube per aiutare a sviluppare la sua tecnica vocale.

Mi permetto di dire he avrebbe guadagnato di più come calciatore ma Dio grazie che abbia deciso di dirottare la barca sulla musica.

All’inizio del 2019, l’amico di Swims, Addy Maxwell, lo ha invitato a rappare su alcuni ritmi che aveva realizzato, il che è valso alla coppia un posto di apertura in un tour negli Stati Uniti con Tyler Carter .In questo tour iniziò ad esibirsi sotto il nome di Teddy Swims, riferendosi a un soprannome della sua infanzia che faceva riferimento alla sua taglia, e un acronimo di lingua Internet per “qualcuno che a volte non sono me“, riferendosi all’idea di integrare le diverse parti della sua personalità.

Un invito, il brano, al ritorno alle cose semplici che, mai come in quest’epoca, sarebbe necessario.

Un invito a concentrarsi sugli affetti, sulla natura, sui doni che ci appartengono e che spesso sottovalutiamo o diamo addirittura per scontati.

Un invito a non cercare di possedere cose ma a guardare ciò che già abbiamo.

Si sa ancora poco di Teddy ma una cosa è certa: la sua voce lo fa cosi bello da dimenticarsi qualche chilo e qualche tatuaggio, forse, per qualcuno, di troppo.

“La semplicità e la verità sono le solecose che contano veramente. Vengono da dentro. Non si può fingere.”
AUDREY HEPBURN
 
 
 
Aspetto di sapere come è stato questo ascolto, che per me vale un sorriso a 68 denti, semmai fosse possibile.

Chiara De Carlo

Teddy Swims – Simple Things (Vocal Booth Performance)

 

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Ecco a voi gli eventi da non perdere!

“Dulan la sposa”, l’ossessione amorosa di un uomo

Al Gobetti, repliche sino al 30 ottobre

Melania Mazzucco è una delle voci eccellenti del panorama letterario contemporaneo, è la scrittrice che ha vinto lo Strega con “Vita”, storia di emigrazione familiare, nel 2003, che ha dato a Ferzan Özpetek materia per la storia corale di “Un giorno perfetto”, che ha rovistato tra le glorie e i peccati di Jacopo Tintoretto e che soprattutto, tre anni fa, ha dato alle stampe uno dei romanzi – tra cronaca e reinvenzione – più avvincenti degli ultimi anni, un carico di ricerche senza eguali durate una decina d’anni, “L’architettrice”, ovvero la vita e l’ascesa di Plautilla Bricci, donna e artista che volle sfidare il secolo di Bernini, di Borromini, di Pietro da Cortona. Tra il 1997 e il 2001 scrisse atti unici e radiodrammi per Radio Rai, Radio 2 e Radio 3, uno di questi fu “Dulan la sposa” (2000), con la regia di Wilma Labate e l’interpretazione di Valerio Binasco, vincitore del prestigioso Prix Italia per il miglior radiodramma europeo e diffuso in 7 paesi.

S’è ricordato oggi di questa sua esperienza Valerio Binasco, volendo riproporre per la stagione dello Stabile torinese, al Gobetti, in versione regista/interprete, quel testo. Un dramma iniziale, il suicidio, presunto, di una ragazza nella piscina di un condominio in cui due promessi sposi stanno per prendere dimora. Nell’ampio sviluppo che si aprirà, la confessione dell’uomo di non averla mai conosciuta, come lui nessuno se ne ricorda, una ragazza venuta da chissà dove, certo straniera, senza documenti, sola. Al contrario l’uomo l’aveva incontrata, nell’androne di casa, durante i lavori di ristrutturazione dell’alloggio, l’aveva ospitata imponendole una presenza segreta al limite della clausura, se ne era innamorato in maniera selvaggia e forte senza nasconderle il proprio futuro matrimonio. Aggiungendosi, un giorno, la visita della futura moglie, in un generale imbarazzo e in un emblematico silenzio: senza alcun seguito, quella specie di convivenza era continuata, eguale e ossessiva.

Un’ossessione che sulle tavole del Gobetti si traduce in un continuo, esasperante e alla fine banalmente ripetitivo esercizio di contorsioni erotiche – lunghe pressoché 80’, quanto la lunghezza dell’intero spettacolo, calcolando anche gli approcci tra marito e consorte -, di sfacciato possesso, specchio di una carnalità estrema, di una ginnastica amatoria oltre ogni limite consentito (salvo poi mimare rigorosamente il nudo), dove ogni atto sfocia nel sopruso, nella violenza, nella rabbia, nel soffocato attimo finale. Nella banalità della situazione, nella drammaticità del femminicidio qui esplorata con dialoghi certo non incisivi, forse mentre ci domandiamo perché il testo, questo testo, abbia trovato posto nella programmazione annuale, giocano i loro virtuosismi ginnici Valerio Binasco, Mariangela Granelli e Cristina Parku, forse la più convincente, in quel misto di giovinezza senza pudori, di innamoramento e di bugiarderie da cui non è certamente esente. Bella l’essenzialità della scena firmata da Maria Spazzi, due riquadri, un divano e una poltrona, una porta sul fondo. Repliche sino a domenica 30 ottobre.

 

Elio Rabbione

 

Le immagini dello spettacolo sono di Luigi De Palma

Rock Jazz e dintorni. I Lou Dalfin e Moncalieri Jazz

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Alla bocciofila Vanchiglietta si esibisce il chitarrista e cantante Calum Graham.

Martedì. All’Otium Pea club suona il trio del sassofonista Claudio Chiara. Al Jazz Club tributo a Chick Corea da parte del pianista Emanuele Francesconi. Al Concordia di Venaria si esibisce il rapper Bresh.

Mercoledì. Al Magazzino sul Po sono di scena i Fine Before You Came. Al Blah Blah suona la band Punk rock californiana Zodiac Killerts.

Giovedì. Al Q77 si esibisce Fabrizio Voghera. Al Concordia di Venaria arriva Annalisa. Allo Ziggy Giovanni Succi dei Bachi da Pietra, presenta in versione teatrale “L’arte del selfie nel Medioevo”. Al Maffei si esibisce il cantautore australiano Phillip Braken.

Venerdì. A Saluzzo comincia l’”Uvernada” con l’esibizione di Lou Pitakass. All’Hiroshima Mon Amour suonano i giamaicani Mellow Mood. Al Concordia di Venaria viene presentato il progetto “Earthphonia” con Max Casacci e Mario Tozzi. Allo Spazio 211 si esibiscono i Blou Daville. Al Blah Blah suonano gli Arrows Of Time affiancati dal quartetto femminile Dune Aurora. Allo Ziggy sono di scena Julinko e Gasparotti. Da Askatasuna si esibiscono i Mellow Mood.

Sabato. Vernissage per “Moncalieri Jazz” nel centro storico con la “Notte Nera”, che prevede ben 25 concerti. Fra i tanti suonano: Fulvio Chiara, Valerio Signetto, Luigi Tessarollo, Gianni Denitto la “marching band” Funk Off . Allo Spazio 211 per “Volcano Rock Fest” suonano Water Crisis, Less Than a Cube e Hangarvain. Allo Ziggy si esibiscono i Je T’aime. Per “Uvernada” suonano i Barbalucu e il trio di Manuel Lerda. A El Paso sono di scena Stiglitz , Liguria e Klasse Kriminale. Al Magazzino sul Po si esibisce Nervi.

Domenica. Al Jazz Club è di scena Pier Adduce. “Moncalieri Jazz” nel pomeriggio a Borgo San Pietro, presenta lo spettacolo itinerante della Fantomatik Orchestra. Anniversario dei 40 anni di carriera per i Lou Dalfin in piazza Cavour a Saluzzo per “Uvernada”.

Pier Luigi Fuggetta