SPETTACOLI- Pagina 112

Pilar Fogliati madrina del 40° Torino Film Festival

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Torino, 25 novembre – 3 dicembre 2022

Sarà Pilar Fogliati la madrina della 40ma edizione del Torino Film Festival, diretto da Steve Della Casa.

Attrice poliedrica per il grande e piccolo schermo, oltre che conduttrice in tv e in radio, Pilar Fogliati è uno dei volti più sorprendenti degli ultimi anni. Nella sua carriera ha sempre scelto progetti in grado di coniugare la qualità con il gusto pop, tra cui la serie di successo targata Rai1 Cuori o la commedia di Riccardo Milani Corro da te.

Tra i suoi impegni cinematografici più recenti ci sarà il suo esordio alla regia con il film Romantiche, prossimamente in sala per Vision Distribution, che la vedrà anche protagonista.

La cerimonia di apertura condotta da Steve Della Casa con Francesco De Gregori si terrà venerdì 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Pilar Fogliati come madrina dichiara:

“La violenza sulle donne è una forma di barbarie che non fa onore a nessuna civiltà umana. Quindi l’obiettivo è puntare sull’educazione delle nuove generazioni, narrando gli episodi di violenza sulle donne non come momenti di “raptus emotivi” ma di deficit culturali. Quando sento di donne che non vengono credute mi vengono i brividi. Anche questo è un deficit culturale. Per questo bisogna sostenere sempre di più quelle che hanno il coraggio di denunciare.”

Pilar Fogliati si diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. Dopo l’esperienza a teatro inizia a recitare per il piccolo schermo in varie serie televisive tra cui Un passo dal cieloMai scherzare con le stelleExtravergine e Cuori e al cinema con Forever YoungCorro da te.

Oltre all’esperienza come attrice lavora come conduttrice dell’Extrafactor, il dopo X Factor, insieme ad Achille Lauro, in radio insieme a Steve Della Casa nel programma Hollywood Party e con Giovanni Veronesi nel programma Non è un paese per giovani. Con quest’ultimo ha scritto la sceneggiatura della sua opera prima dal titolo Romantiche, una commedia che uscirà sul grande schermo a gennaio 2023.

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino

Rock Jazz e dintorni: Ben Harper e Les Nègresses Vertes

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Nell’Anfiteatro di Cervere Elio interpreta Jannacci.

Martedì. Peppe Voltarelli si esibisce nel Sound Garden dell’Hiroshima Mon Amour. Al Sonic Park di Stupinigi è di scena Ben Harper.

Mercoledì. Nel cortile dell’Hiroshima suona il pianista jazz Giovanni Guidi. A Mondovì si esibisce Morgan con la Filarmonica Bruno Bartoletti. A Stupinigi è di scena Sara Mattei  e Carl Brave.

Giovedì. Inaugurazione  a Condove di “Due Laghi Jazz Festival” con Emanuele Cisi che rende un tributo a Charlie Parker. A Pianezza sono di scena Le Vibrazioni. A Vialfrè comincia “Apolide” con protagonisti i Subsonica ed Epoque.

Venerdì. Al Blah Blah si esibiscono i Giuda. Ad “Apolide” arriva Cosmo. All’Osservatorio Astrofisico di Pino Torinese Max Casacci presenta “Earthphonia”. Per “Monfortinjazz” è di scena Vinicio Capossela. A Biella si esibiscono i Tre Allegri Ragazzi Morti e Cor Veleno. Ad Avigliana per il “Due Laghi Jazz Festival”, suona il sestetto dei fratelli Stèphane e Lionel Belmondo. L’Opera “The Witches Seed” scritta da Stewart Copeland per “Tones Teatro Natura”, con Irene Grandi, viene eseguita per due sere consecutive a Oira.

Sabato. Alla Tesoriera per “Evergreen Fest” si esibisce il rapper Ensi.A Gavi per il Festival “Attraverso” Alice canta Battiato. Per “Apolide” è di scena Venerus. Per “Reload Sound Festival” a Biella arriva Max Gazze. Ad Avigliana per “Due Laghi Jazz Festival” suona il quartetto di Tino Tracanna.

Domenica. Per “MonfortinJazz” son di scena Les Nègresses Vertes.Chiusura di “Apolide” con il tributo a Morricone reso dai Calibro 35. Per “Monferrato On Stage” a Basaluzzo si esibisce Eileen Rose con The Legendary Rich Gilbert.

Pier Luigi Fuggetta

ImbarKino, la rassegna di cinema all’aperto nel Parco del Valentino

ImbarKino la rassegna di cinema all’aperto dell’estate nel Parco del Valentino dell’omonimo locale Imbarchino prosegue domenica 17 luglio per trasformare il pratone dell’anfiteatro naturale antistante il fiume in una sala cinematografica open-air sotto le stelle. Il grande schermo rivolto verso il pratone di Imbarchino, dalle ore 21:30 di domenica 17 luglio, proietta Gagarine – Proteggi ciò che ami, diretto da Fanny Liatard, Jérémy Trouilhstorie, personaggi e visioni di sei pellicole d’autore. L’appuntamento per il pubblico è alle ore 21.

 

⬥ Gagarine – Proteggi ciò che ami — diretto da Fanny Liatard, Jérémy Trouilh
(FR – 2020, 95′, V.O. con sottotitoli in italiano)

 

Alla periferia sud di Parigi, l’enorme complesso residenziale Cité Gagarine, un tempo simbolo di modernità e progresso, sta per essere demolito dopo anni di degrado rampante. Tra le 370 famiglie in attesa di essere assegnate ad altre abitazioni c’è chi è più pronto di altri a dire addio a un luogo così significativo, ma su tutti è il sedicenne Youri, che lì è cresciuto, a non volersi rassegnare. Mentre gli appartamenti attorno a lui si svuotano, e mentre i cantieri e gli operai si moltiplicano, il ragazzo che porta il nome del primo uomo nello spazio mette il talento ingegneristico e una fantasia “cosmica” al servizio di un sogno.

 

INFO PER IL PUBBLICO

È attivo un form online a cui è possibile registrarsi per ricevere aggiornamenti sulla programmazione di ImbarKino: bit.ly/ImbarKino_2022

 

I Primal Scream protagonisti dell’edizione 2022 di Todays

Edizione numero sette per Todays. La kermesse di rock alternativo si svolgerà dal 26 al 28 agosto. Oltre 40 artisti per una tre giorni musicale nel cortile dello Spazio 211 (il palco centrale) e l’ex fabbrica Incet alla periferia nord di Torino. Il programma pomeridiano di ToLab nell’ex fabbrica Incet, prevede 40 realtà di artisti e associazioni locali.  Unica data italiana per i Primal Scream (domenica 28), con un tour celebrativo per i trent’anni di “Screamadelica”, album innovativo capace di condensare rock e d elettronica dei primi anni novanta. Un programma ben variegato e  assemblato dal direttore artistico Gianluca Gozzi,  pieno zeppo di contaminazioni come i progetti di Danza Tribale , Tamburi Neri, e Mystic Jungle, o gruppi poliedrici come gli Squid o i Black Country.

Pier Luigi Fuggetta

Orchestra e Coro del Regio per una grande Festa in musica a ingresso gratuito

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CONCERTO D’ESTATE

Con il patrocinio di Ministero della DifesaMinistero della Cultura Città di Torino

REGIO OPERA FESTIVAL
Seconda edizione

Torino, Cortile di Palazzo Arsenale
Sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Via dell’Arsenale 22

Venerdì 29 luglio 2022 ore 21

Il Cortile di Palazzo Arsenale, sede del Regio Opera Festival (foto Andrea Macchia © Teatro Regio Torino)
Venerdì 29 luglio alle ore 21 si terrà un concerto a ingresso gratuito, ultimo appuntamento del Regio Opera Festival prima della pausa estiva. L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio si riuniscono per una grande festa in musica al Cortile di Palazzo Arsenale, sul podio il maestro Andrij YurkevichAndrea Secchi maestro del coro.

Il Sovrintendente Mathieu Jouvin afferma: «Abbiamo deciso di unificare i due ultimi appuntamenti del Regio Opera Festival, che vedevano protagonisti il Coro e l’Orchestra del Teatro, in un unico grande concerto per l’Estate e alle atmosfere di luoghi lontani. Un ringraziamento per il nostro affezionato pubblico che ci ha seguito con passione e che ritroveremo a settembre per gli appuntamenti con la danza internazionale».

In una Festa musicale d’estate, non può mancare il brano più conosciuto di Felix Mendelssohn-Bartholdy: Sogno di una notte di mezza estate, per soli, coro femminile e orchestra. Capolavoro romantico che il compositore tedesco scrisse per la commedia di Shakespeare A Midsummer Night’s Dream, con la sua celeberrima Ouverture, come introduzione del particolare clima espressivo, a metà strada tra fantasia e mistero, che connota la commedia di Shakespeare, in cui gli amori del mondo delle Fate e degli Elfi si intrecciano con quelli degli umani in una Grecia mitologica; e la famosissima “marcia nuziale”, ancora adesso suonata in tutto il mondo per il momento più atteso e commovente del matrimonio: quello in cui la sposa avanza solennemente verso lo sposo.

Dalle atmosfere del mondo fatato a quelle mistiche e delicate dei Veda indiani e delle pianure dell’Est, un suggestivo percorso che ci regala il compositore inglese Gustav Holst, viaggiatore entusiasta e studioso di astrologia, passione che lo portò a scrivere il suo brano più celebre, The Planets, composizione spesso citata nella colonna sonora di Guerre stellari. La magia del canto corale e della voce si fondono anche nei brani di Holst in programma: Two Eastern Pictures, “Spring” e “Summer” per coro femminile e arpa e gli Inni Corali dal Rig Veda (Hymn to the DawnHymn to the WatersHymn to VenaHymn of the Travellers). «Sono molto curioso di sentire come il canto delle rondini, che ho scoperto essere grande protagonista al Cortile di Palazzo Arsenale, si fonderà con le voci del nostro Coro e accompagnerà l’Orchestra in questa serata che abbiamo deciso di regalare per augurare a tutti una serena e gioiosa estate» questo l’augurio del Sovrintendente Mathieu Jouvin.

Sul podio il direttore ucraino Andrij Yurkevych: già Direttore musicale del Teatro di Odessa e attualmente del Teatro Nazionale di Chisinau (Moldavia), in ambito sinfonico vanta un repertorio che spazia da Mozart ai maggiori compositori russi, ed è stato protagonista in concerti a Milano, Amburgo, Monaco, Bonn, Varsavia e Santiago del Cile, dirigendo l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, i Münchner Symphoniker, l’Orchestra Arturo Toscanini e l’Orchestra Sinfonica di Madrid.

L’ingresso al Concerto d’Estate è gratuito – fino a esaurimento dei posti disponibili – con biglietto da acquisire alla Biglietteria del Teatro Regio, sul sito www.teatroregio.torino.it o la sera stessa alla Biglietteria di Palazzo Arsenale.

Il concerto del 5 agosto è annullato.

Il Regio Opera Festival è realizzato con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino. Media Partner è Publitalia ’80.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

Biglietteria
Piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241 e 011.8815.242
biglietteria@teatroregio.torino.it
Orario di apertura: da lunedì a sabato 13-18.30; domenica 10-14
Un’ora prima del concerto è aperta la Biglietteria
presso il Cortile di Palazzo Arsenale
Biglietteria online: www.teatroregio.torino.it

Informazioni
Ingresso Uffici del Teatro Regio, piazza Castello 215
da lunedì a venerdì: ore 9-17.30
Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it

Il fascino dei “Cuori selvaggi” nello sport

Disponibile, dallo scorso giovedì 7 luglio, il nono episodio del podcast “Fuoriclasse” del “Salone del Libro” di Torino

Su www.salonelibro.it – SalTo+
“Cuori selvaggi” è stato il tema e il titolo dell’ultima edizione (XXXIV) del “Salone Internazionale del Libro” tenutasi a Torino, nel maggio scorso. E a “Cuori selvaggi” nello sport è dedicato anche il nono episodio dei podcast “Fuoriclasse”, con cui il “Salone” intende aprirsi alla narrazione sportiva: una  serie di episodi, rilasciati una volta al mese, dedicati ciascuno a storie di personaggi sportivi “fuoriclasse” (perché fuori dal comune, irregolari, precursori che hanno scritto pagine di storia), oppure a momenti storici differenti, che si intrecciano, raccontati attraverso due voci, quelle di Marco Pautasso, vicedirettore del “Salone del Libro” e di Federico Vergari, giornalista, scrittore e consulente del “Salone”. Disponibile dallo scorso giovedì 7 luglio su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite“Cuori selvaggi” presenta  una decina di storie, una decina di persone che nello sport e nella vita ci hanno sorpreso con il loro coraggio, la loro forza, la loro determinazione e la loro capacità di “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, per confrontarsi con i propri limiti, e che “con la loro attitudine e i loro valori – sottolineano Pautasso e Vergari – ci hanno insegnato che vale sempre la pena seguire le proprie passioni, ma anche sapersi ritirare, quando è il momento, nel rispetto di se stessi e degli altri”. Protagoniste e protagonisti nella vita e nello sport. Un unicum per tutti. Dall’americana  Roberta (Bobbi) Gibb, che nel 1966, sfidando le regole che impedivano alle donne di gareggiare in una maratona, si presentò a quella di Boston, camuffandosi da uomo, e la portò a termine a Kathrine Switzer, che l’anno successivo corse anche lei a Boston, spianando così la strada alle generazioni future di donne appassionate del running. Per proseguire con il nostro DDRDaniele De Rossi, il calciatore romano di nascita e romanista di maglia (oggi assistente del ct Mancini in nazionale azzurra), che ha dedicato alla squadra della sua città una carriera intera, senza mai cedere alle tentazioni, o con Stelvio Della Casa, che dopo la Seconda guerra mondiale giocò in Serie A con il Novara, ma che disputò la sua partita di calcio più importante nell’inverno del ‘45, tra le fila del Casale contro i fascisti delle Brigate Nere. Altri “cuori selvaggi”, il ciclista Michele Scarponi, che nel maggio 2016, in fuga sul Colle dell’Agnellosa, sa farsi da parte per lasciare vincere il Giro d’Italia al capitano Nibali, via via fino a Maria Moroni, prima donna a competere nel pugilato, in un Paese in cui la box femminile esiste solo da una ventina di anni, seguita dalle campionesse Stefania Bianchini, Simona Galassi e Irma Testa. E poi, ancora, Assunta Legnante, pesista e discobola napoletana, che non si arrese alla perdita improvvisa della vista e continuò nella sua determinazione, riuscendo a ottenere diversi ori e un argento gareggiando a livello paralimpico; il velocista Manlio Gelsomini, che, catturato dai fascisti, subì torture, ma non tradì i suoi compagni, e che il 24 marzo 1944 fu ucciso con un colpo alla testa alle Fosse Ardeatine; la ginnasta americana Simon Biles, atleta del 2021 per il Times, record mondiale con il maggior numero di medaglie conquistate, che ha avuto il coraggio di raccontare al mondo il suo “disagio” e si è rifiutata di soccombere alle aspettative esterne, ritirandosi; Amèlie Mauresmo, campionessa francese di tennis che ha saputo convivere con le proprie fragilità e ha sfidato i benpensanti, rivelando pubblicamente la sua omosessualità contro tutte le insinuazioni su di lei e il quarterback  americano Colin Kaepernick, che il 26 agosto 2016 nel match tra “San Francisco 49ers” e “Green Bay Packers” non si alzò durante l’inno nazionale statunitense ( rendendo il gesto di inginocchiarsi un atto dal forte significato civile e politico diffuso in tutto il mondo ) che gli costò però la fine della carriera. Spiegano ancora Marco Pautasso e Federico Vergari: Nell’epoca dello ‘storytelling’ applicato a qualsiasi cosa, politica compresa, non si può pensare a un evento sportivo senza un adeguato racconto. Che avvenga per radio, in video, su un sito, con un libro o su un quotidiano è ormai un dato di fatto che la qualità della narrazione influirà sensibilmente sulla costruzione di un preciso ricordo sportivo. L’epica sportiva non manca ultimamente. Ci sono trasmissioni TV, case editrici e riviste che fanno dello sport una questione prima letteraria e poi sportiva. Parlare di sport significa prima di tutto parlare di uomini e donne. Ogni uomo e ogni donna si portano dietro una loro storia. Ognuno con la sua storia, ognuno con la voglia di spostare i limiti un po’ più in là”.

g.m.

Nelle foto
–       Immagine podcast “Cuori selvaggi”
–       Marco Pautasso e Federico Vergari

Caramba, che spettacolo di costumi!

Dal 7 aprile al 4 settembre

Era il suo frequente, brioso intercalare. Al posto di un roboante “poffarbacco!” o di un “caspita o di un “accipicchia!” o di altre simili esclamazioni, se ne usciva spesso con uno spagnoleggiante “caramba!” Di qui il soprannome affibbiatogli, fin dai tempi del liceo, quando già si dedicava alla critica teatrale sulla rivista da lui fondata e diretta “Libellula”, dagli amici buontemponi che ogni giorno lo vedevano entrare vestito in modo sempre più eccentrico, al “Caffè Molinari” di piazza Solferino a Torino. A Luigi Sapelli (Pinerolo, 1865 – Milano, 1936), in arte, per l’appunto “Caramba” – simpatico pseudonimo che, insieme a “Mago”, si porterà incollati addosso per tutta la vita – la “Fondazione Accorsi-Ometto” di via Po dedica un’eccellente mostra, dal titolo “In scena! Luci e colori nei costumi di Caramba”, magistralmente curata dalla critica d’arte Silvia Mira.

L’esposizione mette in risalto l’altissimo livello della produzione del costumista piemontese, di certo il più grande della sua generazione. Una quarantina i costumi esposti, provenienti dalla torinese collezione “Devalle”, mentre i magnifici e dettagliatissimi bozzetti arrivano dalla collezione della “Sartoria Teatrale Pipi” di Palermo. Tra i pezzi iconici del lavoro della “Casa d’Arte Caramba”, fondata dal Sapelli nel 1909 a Milano (dopo promettenti esordi come caricaturista e illustratore in campo giornalistico) troviamo esposti preziosi esemplari per il dramma dannunziano “Parisina” e per la prima della “Turandot” del 1926 con la direzione di Arturo Toscanini alla Scala di Milano, accanto ai costumi rinascimentali (di luce e colore) realizzati con i preziosi velluti di Mariano Fortuny e quelli per Elisa Cegani e Luisa Ferida, nel film del 1941 “La corona di ferro” di Alessandro Blasetti. In mostra si trovano anche diversi tessuti della “Manifattura Mariano Fortuny”, a sottolineare la collaborazione tra i due artisti iniziata all’indomani della creazione della “Casa d’Arte Caramba”, vera e propria “fucina” del saper fare, che riuniva diverse professionalità, dai sarti, alle ricamatrici, ai calzolai, ai fabbri, in grado di dar vita a costumi di eccezionale valore artistico. Particolarmente interessanti anche le “scoperte” fatte in fase di preparazione della rassegna. Due in particolare. La definitiva assegnazione dello splendido manto “piumato”, che fino ad oggi non si sapeva per quale opera fosse stato realizzato, alla “Parisina” di Pietro Mascagni con libretto di Gabriele D’Annunzio, indossato nel 1913 dalla soprano Tina Poli Randaccio e poi esposto nel 1987 a Venezia per la mostra “Fortuny e Caramba”. E ancora, l’individuazione del manto usato da Elisa Cegani nel film “La corona di ferro” come quello indossato in seguito da Maria Callas per il “Nabucco” al “San Carlo” di Napoli il 20 dicembre del 1949. Erano passati tredici anni dalla morte del Maestro e ancora ci si rivolgeva ai laboratori della sua “Casa d’Arte” a Roma. A lui il grande merito di aver saputo “rimodernare” la concezione del costume per lo spettacolo, “creando – annota Silvia Miracapolavori che prendevano vita da uno studio attento e filologico del tempo, del contesto e del personaggio che dovevano rappresentare”. Fondamentale per Sapelli nel 1897, l’incontro a Torino con il direttore d’orchestra Arturo Toscanini e il produttore napoletano di operette Ciro Scognamiglio.

Con il primo, la collaborazione cominciò solo nel 1922, quando “Caramba” fu chiamato alla “Scala” come direttore degli allestimenti scenici. Da allora un successo dietro l’altro. Dall’“Opera” di Parigi al “Metropolitan Opera House” di New York, “Caramba” fu adorato da tutte le grandi dive del tempo, da Lydia Borelli alle sorelle Gramatica, da Virginia Reiter fino alla mitica Eleonora Duse che per la creazione dei propri abiti poteva permettersi cifre da capogiro. Gli anni trascorsi alla Scala furono quelli della sua piena maturità artistica coronata da innumerevoli chicche, come la rappresentazione postuma della prima della “Turandot” di Giacomo Puccini, con la direzione di Toscanini e il suo allestimento scenico. Due giorni dopo la sua scomparsa (10 novembre 1936), alla sosta del suo feretro davanti alla “Scala”, dal balcone del teatro, le allieve del corpo di ballo lo salutarono con una triste pioggia di petali floreali.

Gianni Milani

“In scena! Luci e colori nei costumi di Caramba”

Fondazione Accorsi-Ometto, via Po 55, Torino; tel.011/837688 int. 3 o www.fondazioneaccorsi-ometto.it

Fino al 4 settembre

Orari: mart. merc. ven. 10/18; giov. 10/21; sab. dom. 10/19

Nelle foto:

–       “Parisina”, manto femminile, 1913, Collezione Roberto Devalle

–       “Turandot”, abiti maschili, 1926, Collezione Roberto Devalle

–       “La corona di ferro”, abito femminile, 1941, Collezione Roberto Devalle

–       “Parisina”, bozzetto di costume, Collezione Sartoria Teatrale Pipi, Palermo

L’esperienza del grande cinema a “Estate in Circolo”

ESTATE in CIRCOLO 24 giugno – 18 settembre

Cortile dell’Anagrafe Centrale

Via Carlo Ignazio Giulio 14a – Torino

 

Torna per il terzo anno ESTATE IN CIRCOLO, la rassegna voluta e organizzata dal Centro Culturale L’ARTeficIO con la preziosa collaborazione di associazioni e organizzazioni del territorio interne al network ARCI Torino.

Dal 24 giugno al 18 settembre, in uno spazio nuovo e storico allo stesso tempo, sarà possibile l’esperienza del grande cinema con un programma che conta 12 film della rassegna l’Italia che non si vede, assistere a concerti di musica rock, pop, blues, jazz e a pièce teatrali e tanta social dance: dall’Hip Hop al Forrò Brasiliano, dal Lindy Hop al liscio per ritrovare il piacere di stare insieme, ballare e rilassarsi in totale sicurezza.

Estate in Circolo è un’idea nata tra le mura de L’ARTeficIO con la volontà di restituire al pubblico cittadino un luogo nel centro storico di Torino e resa possibile grazie al supporto della Fondazione per la Cultura che ha deciso di premiare per il terzo anno la progettualità culturale con il contributo del bando sostenuto dalla Città di Torino e Fondazione per la Cultura Torino, con i patrocini della Circoscrizione 1, Città Metropolitana, Camera di Commercio e Regione Piemonte.
Il giardino dell’Anagrafe Centrale in via Carlo Ignazio Giulio 14a si animerà 7 giorni su 7 con un cartellone volutamente multidisciplinare e destinato ai differenti appassionati che vorranno approfittare di un giardino aperto nel centro città.
Tanta attenzione ai più giovani: a Estate in Circolo tutti i giorni dalle 16 alle 19 sarà aperta un’area bimbi attrezzata. Un vero momento di relax e di ristoro per tutta la famiglia che potrà godere di un sano intrattenimento all’ombra dei grandi alberi praticando lo YOGA. Anche i più grandi potranno vivere lo spazio con il progetto di Campus Diffuso: grazie alla buona collocazione ed alle strutture messe a disposizione degli studenti questo angolo di città potrà essere una valida alternativa per studiare all’aria aperta con wifi gratuito e i servizi necessari.

Ma è durante la sera che nel cortile prenderà vita un vero e proprio festival di musica, teatro, cinema e social dance con i molti concerti che si avvicenderanno sul palco coperto per permettere le esibizioni anche in caso di maltempo e che ospiterà anche un grande schermo mq per le proiezioni curate dal Circolo Arci Sud, il Cadrega Fest e molti dj set. Una programmazione articolata che non è stato semplice definire in questo periodo post pandemico ma fortemente voluta dal capofila e da tutte le Associazioni coinvolte.

Estate in Circolo inaugura ufficialmente il venerdì 24 giugno alle 21.30 con il concerto dei Lovesick Duo, i polistrumentisti bolognesi Paolo Roberto Pianezza – chitarra elettrica, acustica e semiacustica, lap steel a manico singolo e doppio, chitarra resofonica e dobro – e Francesca Alinovi, che suona il contrabbasso con l’aggiunta del brush pad, una percussione incorporata nello strumento che le permette di segnare il tempo con una spazzola per batteria. Un loro concerto porta ad una totale immersione nelle atmosfere dell’America degli anni ’40 e ’50.
Sabato 25 giugno la grande musica dal vivo prosegue con GALAPAGHOST del progetto del songwriter statunitense Casey Chandler.
Domenica 26 il ballo liscio animato da Stefano CAPANO inaugura dalle 15 il fitto programma di social dance, mentre BELLA CIAO – PER LA LIBERTÀ per la regia di Giulia Giapponesi avvia alle 21:30 la stagione del cinema all’aperto.

Oltre all’intrattenimento L’ARTeficIO non poteva trascurare una delle sue anime, la creatività legata alla materia: per otto fine settimana sarà possibile curiosare e imparare i segreti degli artigiani legati al progetto HandMad: 20 Operatori del Proprio Ingegno trasformeranno il cortile di via Giulio in una maker fair grazie alla collaborazione con l’Associazione ARCI Creatori d’Ingegno APS.
Non è facile raccontare in poche parole il mondo di Estate in Circolo un progetto che vuole raccogliere le diverse anime del mondo delle Associazioni e dei Circoli ARCI e che ha nella sua filosofia progettuale l’apertura e il coinvolgimento del territorio e dei cittadini per una restituzione doverosa di spazio, arte, intrattenimento e aria aperta…

“L’edizione 2022 di Estate In Circolo costituisce una straordinaria occasione per ricominciare a stare insieme e a fare cultura in totale sicurezza. Abbiamo disegnato un intenso programma che punta a coinvolgere persone di ogni età e gusti artistici, comprese le famiglie e i bambini.
Per il terzo anno offriamo a tutta la cittadinanza la possibilità di riscoprire un luogo inedito e semi sconosciuto del centro cittadino: il giardino dell’

Rock Jazz e dintorni: Madame e Yann Tiersen

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

 

Lunedì. Al Teatro Concordia di Venaria, si esibisce Il Solito Dandy. A Collegno per “Flowers” sono di scena Rico Mendossa, Noyz Narcos.

Martedì. Al Sonic Park di Stupinigi si esibisce Marracash. Unica data italiana allo Stadio Olimpico per i metallari Rammstein.

Mercoledì. Al MAO è di scena l’artista cinese Li Yilei. A Gressan in Val d’ Aosta arriva Jovanotti. Per Flowers sono di scena Ditonellapiaga e Margherita Vicario.

Giovedì.Alla Tesoriera per l’” Evergreen Fest” si esibisce Federico Sirianni. Per Flowers e di scena Yann Tiersen. Al Concordia di Venaria si esibiscono Luca Carocci, Pier Cortese e Roberto Angelini.

Venerdì. A Chivasso suona il quartetto del chitarrista Adrien Marco. Per Flowers sono di scena Eugenio in Via di Gioia e Rovere. “Estate in Circolo” nel cortile dell’Anagrafe è di scena Daniele Ronda.

Sabato. A Canelli il pianista cubano Omar Sosa si esibisce con Ernesttico alle percussioni. A Stupinigi e di scena Irama. Per Flowers si esibisce la giovane cantante Ariete. A Chieri suonano i Marlene Kuntz. Per “Collisioni” ad Alba sono di scena Frah Quintale, Madame, Tananai, Sangiovanni e Coez.

Domenica. Allo Spazio 211 suonano Messer, Chups, Rock’n Roll Kamikazes e altri. Per “Collisioni” recital di Valerio Lundini &I Vazzanikki. A Stupinigi si esibisce LP.

 

Pier Luigi Fuggetta

“Collisioni” parte con Blanco

 

Torino, 10 luglio 2022 –  Ha preso il via ieri sera ad Alba la quattordicesima edizione del festival Collisioni attesa da decine di migliaia di spettatori in arrivo in Piemonte da tutta Italia. La prima serata soldout di sabato 9 Luglio ha visto salire sul palco Blanco con l’opening di gIANMARIA. Il festival prosegue anche oggi, domenica 10 luglio, in Piazza Medford con i Pinguini Tattici Nucleari preceduti dal live de La Rappresentante di Lista.

 

Un’edizione speciale quella del 2022, interamente dedicata ai giovani con oltre cinquantamila ragazzi e ragazze attesi dal Lazio al Veneto, fino all’Abruzzo, passando per la Sicilia. La grande arena di Piazza Medford ad Alba, novità di quest’edizione, ospita infatti un numero doppio di spettatori rispetto ai concerti di Barolo.

 

Restano ancora disponibili su ticketone.it e sugli altri circuiti autorizzati, alcuni dei biglietti per la grande giornata giovani Tutto Normale di sabato 16 luglio, organizzata in collaborazione con Banca D’Alba  e con apertura cancelli a partire dalle ore 17, per una grande maratona di 5 ore di musica non stop con i concerti di Madame, Tananai, sangiovanni, Frah Quintale e Coez  dalle ore 20.00 fino all’1,00. Cinque concerti con un solo biglietto al prezzo popolare di 30 euro più prevendita. Ancora disponibili anche i biglietti per lo spettacolo di Lundini e i Vazzanikki di domenica 17 luglio.

 

Un’edizione che Collisioni intende dedicare insieme al Comune di Alba, a Fondazione CRC e ai suoi numerosi partner proprio ai ragazzi e alle ragazze del territorio che hanno dimostrato senso di responsabilità per quasi due anni, rinunciando alle esperienze di una normale adolescenza. E che finalmente quest’estate tornano a far festa, in piedi in migliaia, a cantare sotto al palco di una normale edizione di Collisioni, come nel 2019. Con l’organizzazione di laboratori specifici a loro dedicati, grazie ai quali centinaia di giovani potranno vivere il festival in prima persona, collaborando alle riprese video, foto e alle interviste al pubblico di ragazzi e ragazze che arriverà ad Alba da ogni angolo del Bel paese.

Foto: Nicolello