Era un ufficio contabile “a delinquere” lo studio di consulenza dove due torinesi, padre e figlio di 67 e 29 anni, sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza. L’accusa è di avere effettuato tra il 2015 e il 2017 operazioni di indebita compensazione d’imposta per oltre 25 milioni di euro. Sono state anche effettuate perquisizioni nei confronti di undici indagati. Erano 150 i clienti coinvolti. Tra i servizi illegali offerti lo sconto dei debiti tributari, fatture per operazioni inesistenti su richiesta, e false buste paga per agevolare l’accesso a prestiti di denaro o la falsa attestazione di assunzione di cittadini extracomunitari. Sequestrati denaro, immobili, beni mobili e rapporti finanziari per 25 milioni.