Nella piazza virtuale sono invitate a partecipare tutte le le persone che sarebbero andate al tradizionale corteo della Festa dei lavoratori
I sindacati hanno lanciato a Torino lo slogan #ripartiamodallavoro postato sui profili social. E sul sito dell’Ismel (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro) sono pubblicate le video interviste a lavoratori e lavoratrici. Venerdì alle 11 diretta Facebook con interviste ai segretari generali dei sindacati e ai rappresentanti delle istituzioni.
La sindaca Chiara Appendino parla di un Primo Maggio “diverso dal solito, ma non nello spirito, perché il tema del lavoro è centrale ancor di più oggi. Ringrazio il sindacato che in questa situazione difficile è stato estremamente responsabile», aggiunge Appendino. La prima cittadina invita a pensare “a chi continua a lavorare, come i medici, il personale sanitario, chi assiste gli ammalati. E anche a chi ha perso il lavoro, chi attende la cassa integrazione. Diritto al lavoro significa dignità: un diritto che deve essere garantito».
E scende in campo anche l’arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia che inaugura in occasione della festa del lavoro un Fondo di Solidarietà, chiamato ”Sorriso – La Solidarietà che riavvicina e sostiene”, da alimentare con risorse economiche volte a contrastare la carenza di liquidità di molte famiglie, liberi professionisti, esercizi commerciali e piccolissimi imprenditori stanno drammaticamente vivendo”. Nosiglia dice che le Diocesi di Torino e della Val Susa “con l’aiuto della Fondazione don Mario Operti, hanno già raccolto risorse che permettono di aprire un fondo di garanzia per fornire Prestiti Sociali a chi ha difficoltà ad accedere al credito bancario, nella logica del microcredito”.