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Inclusività e partecipazione culturale Prende il via a Torino Museo Fuori!

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Un laboratorio multiculturale per un dialogo tra il museo e la città

18 professionisti, 3 squadre, 2 musei e 9 giorni di ideazione, creazione e progettazione. L’obiettivo: immaginare e realizzare nuovi dispositivi di mediazione culturale e interculturale, che favoriscano l’integrazione sociale.

 

Una maratona creativa alla scoperta dei luoghi della cultura che restituisce le collezioni museali alla cittadinanza per promuovere la partecipazione culturale e l’integrazione civica. È il principio alla base di Museo Fuori! Laboratorio multiculturale per un dialogo tra il museo e la città, evento nato dalla collaborazione tra Generazione PonteMuseomix Italia e BAM! Strategie Culturali nell’ambito del progetto Ritorno al Futuro, sostenuto dal bando CIVICA 2019 della Compagnia di San Paolo.

In programma a Torino dal 16 al 24 ottobre, questo speciale format coinvolgerà 18 partecipanti con diverse competenze (dalla mediazione culturale al content creator, dalla programmazione al design e al making) che, divisi in tre squadre, avranno l’obiettivo di ideare, mettere a punto e presentare al pubblico il “prototipo”, uno strumento mediazione – digitale o fisico – che porti le collezioni museali fuori dalle mura, confrontandosi sui temi proposti dai musei e dalle organizzazioni culturali coinvolte. Il punto di partenza saranno le collezioni di due importanti musei torinesi: il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e il Museo di Arti Decorative – Fondazione Accorsi-Ometto. I temi su cui lavorare ad esempio proporranno gli oggetti delle collezioni museali come ponti tra culture diverse e faranno riflettere sulla storia dell’uomo, dei luoghi, sulle conquiste e lo sviluppo della società come frutto di una coralità che oggi è importante ricreare.

Al via la terza edizione di EcommerceWeek

Una settimana di corsi e dibattiti sulle ultime novità dell’ecosistema e-commerce e retail

Dal 18 al 22 ottobre 2021 cinque giorni di corsi, plenarie e workshop dedicati ai mutamenti del mondo ecommerce, omnichannel e new retail

Organizzata dall’e-commerce agency torinese, Jusan Network, prende il via in formato digitale la terza edizione di Ecommerce Week, una settimana di apprendimento digitale rivolta al commercio online e offline.Ceo, manager, esperti di comunicazione, retail, omnichannel, social media, storytelling, infrastrutture, ricercatori e giornalisti si ritrovano per analizzare le nuove dinamiche di mercato, come è cambiato il consumatore, le nuove abitudini di acquisto, il prossimo futuro della vendita nei settori fashion, luxury, beauty, automotive, food&grocery, tech.
Il focus della cinque giorni sarà Tech&Humans, uno studio sul rapporto che lega imprescindibilmente la tecnologia con gli esseri umani e come il digitale impatta sul qualsiasi tipo di azienda e di business. Oggi la connessione è più rilevante che mai.L’asset più importante per qualsiasi attività e impresa sono le persone e la tecnologia. Potenziare il processo di trasformazione digitale e comprendere i benefici dell’innovazione sono fattori determinanti nelle nuove modalità operative delle imprese. La tecnologia è un facilitatore che affianca l’essere umano – afferma Samuele Camatari, CEO Jusan Network e Newesis, organizzatore dell’evento. L’intelligenza artificiale o meglio l’intelligenza aumentata, machine learning non vanno a sostituire l’essere umano ma aiutano a costruire nuovi modelli di business, nuove applicazioni e nuove attività intorno alle persone. EcommerceWeek dedica la sua terza edizione proprio al rapporto tra tecnologia e gli esseri umani sapendo che il freno dello sviluppo economico in Italia è il mindset digitale.

Ecommerce Week propone un viaggio formativo di cinque giorni (18-22 ottobre) completamente gratuito per tutti gli imprenditori, commercianti e chiunque abbia voglia di imparare a destreggiarsi nelle vie labirintiche del mondo dell’e-commerce e retail fisico. L’evento sarà presentato unicamente online tramite la piattaforma di streaming Novares.live, alla quale si accede dal sito ufficiale dell’evento.
Stiamo vivendo una rivoluzione globale e un boom dell’e-commerce. A livello mondo stiamo assistendo ad una veloce trasformazione delle abitudini e dei comportamenti dei consumatori, degli stili di vita. Durante la 3° Edizione di EcommerceWeek vedremo l’impatto del Covid sulla domanda di beni e servizi, il ruolo della tecnologia, l’impatto dei cambiamenti sul consumatore, sulla produzione, sulla vendita, il ruolo dei negozi fisici e come cambia il rapporto e la relazione con l’utente finale.
Affronteremo il tema dell’economia digitale, del carattere di inclusività che la tecnologia deve avere, di come migliorare le connessioni sul territorio nazionale e a livello mondo, di come creare servizi digitali sicuri e veloci, dell’importanza della cybersecurity per proteggere i servizi online e i dati, del ruolo fondamentale della digitalizzazione e dei processi di innovazione che debbano rispettare un’etica è mettere al centro l’essere umano.

La prossima normalità sarà vendere in tutto il mondo e dalle ultime indagini di mercato è chiaro che lo shopping etico è destinato a diventare una preoccupazione per consumatori, produttori e rivenditori. Il 56% degli italiani non comprerebbe più da un brand non etico e pagherebbe +25% un prodotto etico; quindi, è giunto il momento per tutti i rivenditori di guidare i processi di vendita in materia di etica partendo dalla catena di approvvigionamento. Ed è il tempo che le aziende anticipino le nuove tendenze esplorando nuove iniziative commerciali.
Dal 18 al 22 ottobre durante la terza Edizione di EcommerceWeek verranno presentate le aspettative dei consumatori, le grandi opportunità di crescita per i brand, i giusti approcci digitali che le aziende (produttori e rivenditori) possono sfruttare per connettersi con il consumatore moderno rendendo più facile l’interazione e più duratura la loro relazione. Potremo scoprire come ottimizzare l’espansione internazionale, come promuovere nuovi prodotti, come diversificare i canali di vendita, come attrare un nuovo pubblico sfruttando la comunicazione e i canali social, e quali nuove funzionalità per creare nuove esperienze utente proficue e coinvolgenti. Ecommerce Week risponde a questo forte cambiamento promuovendo l’innovazione e l’imprenditorialità, il dialogo tra le aziende e i consumatori, considerando fondamentale l’uguaglianza, la prossimità e l’inclusività. Non bastano solo competenze tecniche, ma serve una visione globale, servono soluzioni tattiche e d’impatto, che reinventino l’esperienza del consumatore, anticipi le prossime tendenze per andare oltre ciò che è possibile.

Dati, numeri, case study, novità, esempi pratici e consigli su trasformazione digitale, multicanalità, innovazioni marketing, big data, AI, pagamenti, verranno esposti nella cinque giorni ricca di corsi e workshop da rappresentanti di colossi tra cui: Lacoste, Maserati, Samsung, Vodafone, Acqua di Parma, Collistar, Moschino (AEFFE Group), Stella McCartney, L’Oréal, Al Tayer. Presenti enti e istituzioni come: Camera di Commercio Torino, Regione Piemonte, CC Unione Industriale Torino, Assintel.
Presenti influencer e rappresentanti dei più noti e in voga social network come: Twitter, TikTok.
Ecommerce Week è divenuto il più importante Virtual Ecommerce Summit in Italia. A dimostrarlo sono i numeri di EcommerceWeek, che ad oggi conta: 2 Edizioni, 14 giornate di formazione gratuita, 52 corsi erogati, 65 Brand coinvolti, 60 Relatori, 50.000 persone formate durante le 2 edizioni, 320.000 visualizzazioni dei corsi.
JUSAN NETWORK Da quasi vent’anni, Jusan Network, organizzatrice dell’evento, opera nel mondo dello sviluppo e-commerce, comunicazione, marketing e social media.
Jusan Network lavora a supporto delle grandi e piccole aziende nei settori B2B e B2C, per grandi istituzioni ed enti governativi sia italiani che internazionali. All’avanguardia in tutto ciò che pertiene al mondo digitale, Jusan è promotrice di diverse iniziative volte a favorire la diffusione della cultura del commercio elettronico in Italia, tra cui EcommerceDay, EcommerceTalk, EcommerceGuru, EcommerceCommunity.

 

Website: ecommerceweek.it
Mail: ecommerceweek@jusan.it
Facebook: facebook.com/JusanNetwork
Instagram: instagram.com/ecommerceguru.it/
Twitter: twitter.com/ecommerceguruit/
#EcommerceWeek

Intervengono a EcommerceWeek :
Richard Simonin – Vice Chairman Of The Board – Al Tayer Group (da Dubai)
Annachiara Favretto – Senior Director of Controlling for North and Central America – Lacoste (da USA)
Samuele Camatari – Founder e CEO Jusan & Newesis, Docente e Formatore
Elisa Weltert – Brand Manager Maserati
Rauno De Pasquale – CTO – Newesis
Luca Buratti – eBusiness & CMR Manager – Acqua di Parma
Rauno De Pasquale – CTO – Newesis
Donato Di Nella – Head of Corporate Sales – Vodafone
Francesco Vallone – International Business Development Manager – Bolton Group, Collistar
Enrico Del Bolgia – HR Director Consumer Product Division – L’Oréal
Gionata Galdenzi – Ecommerce Manager – AEFFE Group (Alberta Ferretti, Pollini, Moschino, Philosophy di Lorenzo Serafini, Custo Barcelona)
Francesco Del Bosco – Head of Global Ecommerce & Omnichannel – Santoni
Marco Boccalini – World Ecommerce Manager – Mr&Mrs
Simone Tomassetti – Strategic Partnership Southen Europe, Benelux e Scandinavia – Twitter
Maurizio Pimpinella – Presidente – A.P.S.P
Conte Besostri Grimaldi di Bellino Pietro Carlo– CEO & Founder – Azienda Agricola Conte Besostri
Francesca Bardelli – Responsabile della comunicazione web USA e Russia – Nonino
Giuseppe Giglio – CEO – Giglio.com
Antonio De Carolis – Presidente – Club Dirigenti Vendite & Marketing
Laura Martini – Marketing & Business Development Director – Leasys
Federica Cascia – Brand, Marketing & CX Strategy Lead – Samsung (da USA)
Nicola Cavalleri – Digital Manager – Dolce Gabbana
Luca Peyron – Teologo, autore, docente – Università Cattolica
Paolo Baracchino – Head of Sales – Blumarine – Blufin
Daniele Valle – Vicepresidente Commissione Cultura – Consiglio Regionale del Piemonte
Manuela Vellone – Pay & Reward Co-Ordinator Europe – Stella McCartney
Sergio Rosso – Presidente – Asili Notturni Umberto I
Chen Ming – Presidente – ANGI
Giancarlo Banchieri – Membro del Consiglio e della Giunta – Camera di Commercio di Torino
Ester Liquori – Founder & CEO – You are My Guide
Alessandro Donadio – HR Innovation Leader – EY
Jayant Narayan – Manager, Global Al Action Alliance – World Economic Forum
Giuseppina Violante – Vice President Emea Portfolio & Business Growth Luxury Coty Italia – Coty

 

Conferenza Ucid: filantropia, innovazione e impatto sociale. Ospite d’eccezione la Fondazione Cottino

Si parlerà di filantropia, di innovazione e di impatto sociale nel corso della conferenza promossa dalla sezione torinese dell’UCID il 18 ottobre prossimo. Ospite d’eccezione la Fondazione Cottino

La sezione di Torino dell’UCID , gruppo Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta, promuove un incontro in programma lunedì 18 ottobre prossimo, alle 20.45, dal titolo “Dalla filantropia all’innovazione sino all’impatto sociale: insieme sulla strada verso un futuro migliore”. L’incontro si terrà nel Salotto delle Idee in corso Palestro 14, a Torino,
Si tratta di un’occasione di dialogo con la Fondazione Cottino, in cui intervengono Cristina Di Bari, vicepresidente della Fondazione stessa, e Giuseppe Dell’Erba, direttore generale. A moderare l’incontro sarà Marco Lazzarino, vicepresidente della sezione di Torino dell’Ucid.
La Fondazione Cottino crea e promuove la passione e l’azione imprenditoriale, diffondendo la conoscenza e le nuove frontiere del sapere. L’ingegner Giovanni Cottino, il suo fondatore, classe 1927, è stato premiato Torinese dell’anno 2020 dalla Camera di Commercio di Torino, che ha riconosciuto non soltanto il ruolo primario rivestito dalla Fondazione omonima nell’innovazione sociale e nella ricerca, ma ha anche voluto premiare la sua personalità e la sua capacità imprenditoriale, rivestendo egli stesso un ruolo centrale nell’innovazione sociale torinese.
La Fondazione Cottino, nata nel 2002, si è anche distinta in attività e impiego di risorse in ambito dell’education, attraverso il progetto “Cottino Impact Campus”, iniziativa capace di ben interpretare l’anima della Fondazione, con l’obiettivo di promuovere cultura e impatto, creando accademici e innovatori a livello nazionale e internazionale in grado di ideare nuove visioni del mondo più giuste e sostenibili.
Un’altra significativa iniziativa di solidarietà promossa dalla Fondazione Cottino è stata quella di intervenire nel periodo dell’emergenza pandemica, attraverso l’attivazione di un network filantropico e imprenditoriale sul territorio piemontese, volto all’acquisto di beni di prima necessità a condizioni economiche di favore, quali pasta, riso, farina, uova, caffè in scatola, affiancando a tali prodotti anche quelli a sostegno dell’igiene e della casa, per cercare di arginare nuove povertà he l’emergenza pandemica ha creato nel territorio urbano. Questa iniziativa ha fatto parte del più ampio progetto di “Torino Solidale”.

Mara Martellotta

Fondazione per la Ricerca sul Cancro: nel 2020 sono stati destinati all’Istituto di Candiolo oltre 18 milioni di euro

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Presentato il Bilancio Sociale e di Sostenibilità dal Presidente Allegra Agnelli: “Nel 2021 abbiamo tagliato il traguardo dei 35 anni di attività e, nonostante l’emergenza Covid, non ci è mai mancato l’appoggio dei nostri sostenitori”.

In corso i lavori per un ulteriore importante ampliamento dell’Istituto.

La sfida epocale del Covid non ha frenato l’impegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: nel 2020 sono stati destinati all’Istituto di Candiolo IRCSS per la ricerca e la cura oltre 18 milioni di euro. E’ quanto emerge dal Bilancio Sociale e di Sostenibilità che è stato presentato dal Presidente, Allegra Agnelli.

Hanno partecipato all’ evento – che si è svolto in modalità digitale all’ Istituto di Candiolo Irccs ed è stato trasmesso online sul sito de La Stampa e sulla pagine Facebook della Fondazione – esponenti delle istituzioni, della comunità scientifica, del mondo dell’ imprenditoria e della finanza: Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, Ersilia Vaudo Scarpetta, Chief Diversity Officer e Special Advisor on Strategic Evolution dell’ Agenzia Spaziale Europea (ESA), Anna Sapino, Direttore Scientifico dell’ Istituto di Candiolo IRCCS, Giuseppe Banna, Responsabile Ricerca Clinica e Traslazionale per i Tumori Toracici dell’ Istituto, Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Marco Lavazza, Vice Presidente di Lavazza, Marco Morganti, Responsabile Direzione Impact Intesa Sanpaolo, Julien Di Pace, Head of Jeep Brand Advertising, Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus. Ha moderato l’incontro il Direttore dell’HuffPost ed editorialista della Stampa, Mattia Feltri.

“Nel 2020 siamo stati chiamati a uno sforzo straordinario – ha detto Allegra Agnelli – siamo scesi in campo per supportare il sistema sanitario nella lotta contro il Covid-19, accogliendo pazienti oncologici da altre strutture sanitarie, abbiamo realizzato un laboratorio per l’analisi dei tamponi e nel 2021 siamo diventati hub per le vaccinazioni e centro di riferimento per il tracciamento delle varianti del virus. Nonostante tutto questo abbiamo garantito cure, trattamenti e destinato ingenti risorse alla ricerca sul cancro”.

“Nel giugno di quest’anno – ha aggiunto – la Fondazione ha compiuto 35 anni di attività, un grande traguardo raggiunto solo grazie a chi ci sostiene dal 1986 ad oggi. Questa storia è il nostro futuro: grazie ai nostri sostenitori stiamo realizzando l’Istituto di Candiolo di domani”.

Il Presidente Alberto Cirio ha lodato l’ Istituto di Candiolo per il contributo dato al contrasto alla pandemia e per il suo alto livello scientifico: “Il Covid ci ha insegnato – ha aggiunto – l’

importanza della ricerca, ma ha anche ha abbattuto i tabù contro la sanità privata. Da oggi bisogna pensare a un nuovo rapporto fra pubblico e privato”.

Il forte legame fra la Fondazione e il territorio è stato così sintetizzato dal Direttore Gianmarco Sala: “Nel 2020 la Fondazione ha raccolto complessivamente, tra donazioni dirette, 5×1000 ed eredità più di 23 milioni. Per ogni euro donato oltre 90 centesimi vengono destinati alla missione dell’Istituto. Un risultato importante, sottolineato dal sostegno che riceviamo: nel 2020, 47 mila donazioni direttee 254 mila persone che hanno scelto di destinare il loro 5×1000 a Candiolo. Poi ha ricordato che nel maggio scorso, nonostante la pandemia, sono iniziati i lavori “per mettere a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, pazienti e loro familiari, nuovi spazi”. I primi interventi riguardano il nuovo servizio di Hospice “Monviso e laboratori per ospitare ricercatori clinici provenienti dalla più importanti strutture internazionali. A seguire sono previsti una Biobanca per conservare i tessuti in un’ottica di future terapie oncologiche personalizzate, la Protonterapia, avanzata forma di radioterapia, un Poliambulatorio e spazi dedicati alla formazione, alla didattica e a servizi di foresteria. L’obiettivo è curare sempre più persone e farlosempre meglio, ha concluso Sala.

Per quanto riguarda l’attività di ricerca, la Professoressa Anna Sapino ha ricordato i dati del 2020: 288 ricercatori impegnati in 37 laboratori e unità di ricerca, 231 lavori pubblicati, record di citazioni (10.392) sulle più importanti riviste scientifiche mondiali, con conseguente crescita dell’impact factor a 1.621,32 (è l’indice che misura l’impatto di una pubblicazione sulla comunità scientifica).

All’Istituto di Candiolo lavorano circa 800 persone, di cui 464 nell’attività di assistenza ospedaliera. Nel 2020 sono state erogate 1.314 mila prestazioni ambulatoriali e sono stati ricoverati 8.144 pazienti; oltre 1.100 sono stati sottoposti a trattamenti di radioterapia. Inoltre, erano attivi 154 protocolli e studi sperimentali. L’Istituto, nonostante la pandemia, ha mantenuto pressochè invariati i volumi di attività clinica e ha anche messo a disposizione di altre strutture ospedaliere (ASO San Luigi e Mauriziano, Ospedali di Rivoli, Pinerolo, Moncalieri, Chieri, Carmagnola) il proprio blocco operatorio per interventi chirurgici non procrastinabili su pazienti oncologici.

Il Bilancio Sociale e di Sostenibilità è stato realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino e con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino

Eutanasia, il valore della scelta referendaria

La raccolta di firme per il referendum sull’eutanasia ha registrato un primo, straordinario successo.

Il quesito, estremamente importante su un tema enormemente sensibile e per natura stessa divisivo, ha conquistato una parte del dibattito pubblico. Eppure, più che del merito, si sta discutendo soprattutto dei nuovi strumenti con cui da luglio è possibile raccogliere le sottoscrizioni. Il fatto di aver superato il milione di firme, doppiando largamente le 500 mila necessarie,  è di per se una notizia sulla quale riflettere anche se ( come nel caso della richiesta referendaria sulla cannabis) per il momento si parla più della necessità di riformare il sistema di consultazione piuttosto che del merito della questione sulla quale i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi. Non che il tema sia secondario, tutt’altro, ma ci saranno altre occasioni per dibattere se e come rendere rivedere il meccanismo referendario, la soglia delle firme, le modalità di raccolta. Per quanto concerne il merito penso che siano maturi i tempi in cui si debba avere la libertà di decidere sulla propria morte. Firmando la richiesta referendaria in molti hanno fatto leva sulla consapevolezza che si tratta di una battaglia di civiltà e di libertà. Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente), che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga). Da qui discende la volontà di far riconoscere la piena libertà di autodeterminazione e di scelta della persona malata, affinché possa decidere consapevolmente di voler porre fine alle proprie sofferenze. Un primo passo di civiltà è stato compiuto grazie all’approvazione della Legge 219/2017 che riconosce il valore del testamento biologico. Dalla sua entrata in vigore una persona può decidere anche per quando fosse impossibilitata a comunicare le sue scelte su quali siano i trattamenti sanitari a cui non vorrà sottoporsi, sulla volontà di interrompere trattamenti in corso e evitare accanimento terapeutico, con la garanzia di ottenere cure palliative e sedazione. Il passo successivo e ulteriore, riguarda la scelta posta al centro dell’iniziativa referendaria. Molte persone gravemente malate oggi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada e in molti degli stati che compongono gli Stati Uniti d’America. Di fronte ai ritardi del Parlamento che ha continuato a rimandare la riforma necessaria, il referendum è diventato l’unica possibilità per rendere l’eutanasia legale in Italia e, comunque, dibattere e scegliere su un tema rilevante a prescindere da come la si possa pensare, nel rispetto di ogni opinione. Non stupisce nemmeno l’atteggiamento dei partiti, i dubbi, i tanti tentennamenti del Pd e di altri, i no secchi di buona parte della destra, le scelte più nette e favorevoli della galassia di sinistra. Spesso le classi politiche sono molto meno sensibili, aperte e responsabili – e la storia dei grandi referendum del passato è lì a dimostrarlo – di quanto lo siano milioni di cittadini, animati da sensibilità sociali, etiche e culturali ben più profonde e mature (e meno condizionate da calcoli di parte) di chi dovrebbe rappresentarli nelle sedi deputate a compiere scelte importanti come lo sono le assemblee legislative.

Marco Travaglini

“Un pianeta, molti mondi”, torna Biennale Democrazia

VII edizione al via mercoledì 6 ottobre (e fino a domenica 10) a Torino e online

215 relatori dal mondo per oltre 90 appuntamenti, dei quali 54 trasmessi gratuitamente in diretta streaming; 75 collaborazioni con enti e organizzazioni; 15 sedi in città; 5 mostre.

Da mercoledì 6 ottobre Biennale Democrazia torna a Torino, in presenza e anche online, con la sua settima edizione, intitolata Un pianeta, molti mondi: oltre 90 incontri215 relatori dal mondo5 mostre4 percorsi tematici80 volontari. Al programma in presenza è affiancata un’ampia offerta di dirette streaming – oltre la metà degli eventi – per garantire a tutti, anche al pubblico più lontano, di seguire buona parte degli appuntamenti in palinsesto. Inoltre, un maxischermo sarà posizionato in piazza Carignano, a Torino, e trasmetterà dal 6 al 10 ottobre una selezione degli incontri in diretta streaming.
Un pianeta, molti mondi è il tema di Biennale Democrazia 2021, che partirà dalla nostra condizione di abitanti di un unico pianeta, sempre più connesso ma allo stesso tempo più frammentato. L’immagine guida scelta per rappresentare l’edizione è un’opera dall’artista internazionale Andrea Galvani.

Panoramica sul programma
Il programma completo degli incontri della VII edizione di Biennale Democrazia è sul sito biennaledemocrazia.it

Biennale Democrazia verrà inaugurata al Teatro Carignano mercoledì 6 ottobre alle ore 17.30 da una lectio della scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, intitolata Il Metodo scientifico: dubitare per comprendere. Alla lectio inaugurale seguirà Dante fra le fiamme e le stelle, l’anteprima in forma di mise en espace dello spettacolo di e con Matthias Martelli, realizzato con la consulenza storico-scientifica di Alessandro Barbero e diretto da Emiliano Bronzino, a cura di Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.
La mostra Memory Matters, un progetto speciale di Biennale Democrazia e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nell’ambito di Verso, inaugura mercoledì 6 ottobre alle ore 15, presso l’Arco Monumentale del Parco del Valentino.

Tra gli incontri di giovedì 8 ottobre: la Lezione sulla lezione di Gustavo Zagrebelsky; Marino Niola con Tra bio e Dio. Il cibo tra etica e dietetica; Luigi Ciotti racconta il progetto “Dirittibus il Museo per la città”; il dialogo Umano e tecnologico tra Maria Chiara Carrozza e Juan Carlos De Martin; il confronto tra Stephen Holmes e Marta Dassù, coordinato da Maurizio Molinari; l’incontro “Il giornalismo alla prova della pandemia” con Francesco Costa e Simona Ravizza; un dialogo sulla cancel culture tra Marco Damilano, Adriano Ercolani e Helena Janeczek, in collaborazione con il Salone del Libro di Torino; la lectio Geopolitica del mondo virato di Lucio Caracciolo.

Venerdì 10 ottobre si prosegue con, tra i tanti eventi: le lectio di John Keane, Thomas Hylland Eriksen, Anthony Elliott, François Jullien; i dialoghi L’informazione pubblica ha un futuro? con Gad Lerner e Marco d’EramoCe lo chiede la scienza? con Massimo Galli e Chiara ValerioConflitti tra mondi. Pluralismo politico e istituzioni internazionali con Maria Rosaria Ferrarese e Carlo Galli; e ancora i panel Transaction. Esercizi teorico-pratici di transizione con Cristiano Bottone, Alex Braga, Andrea Colamedici; Le comunità LGBTQ+ nell’Europa dei nazionalismi con Miko Czerwinski, Roberto Forte, Yuri GuaianaContro l’imparzialità: parteggiare, confliggere e negoziare con Lea Ypi e Nadia Urbinati; lo spettacolo Prove di eremitaggio di Fabio Barovero, con Franco Arminio.

Tra i tanti appuntamenti di sabato 10 ottobre: le lectio di Donatella della Porta, Paolo Flores d’Arcais, Tommaso Valletti, Daniel Bell, Ilaria Capua; panel, dialoghi e dibattiti come Reincantare il mondo. La vita fra umano e naturale con Andreas Weber e Nicla VassalloSmart working e futuro del lavoro con Antonio Casilli e Davide DattoliKabul con Emanuele Giordana e Francesca MannocchiDonne e schiavitù dall’antichità ad oggi con Annalisa Camilli e Laura PepeTemptation democracy con Diego Bianchi e Serena Danna.

Nell’ultima giornata, domenica 10 ottobre, si susseguiranno, tra i tanti: le lectio di Gong Dong, Stefano Mancuso, Philippe Descola, Jared Diamond; tra i vari panel Lavorare sotto il controllo di un algoritmo con Antonio Casilli e Chiara Mancini, in collaborazione con Biennale Tecnologia; Debito ambientale, debito generazionale con Stefano Mancuso, Maria Cristina Pisani, Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia); e il dialogo Tutto sarà come prima? tra Massimo Giannini e il Premio Nobel Esther Duflo.

La VII edizione di Biennale Democrazia si concluderà domenica 10 ottobre presso la Sala Fucine di OGR Torino con Fenfo, concerto dell’artista maliana Fatoumata Diawara, una delle voci più carismatiche e vitali della musica contemporanea africana.

Biglietteria e prenotazioni. La prenotazione è sempre obbligatoria: online, sul Circuito Vivaticket (www.vivaticket.it – biennaledemocrazia.it) oppure presso la biglietteria – C/O Urban Lab, Piazza Palazzo di Città 8/F. In ottemperanza alla normativa vigente, per poter accedere alle sedi degli incontri – adeguatamente igienizzate con regolarità – sarà necessario esibire il Green Pass; all’ingresso verrà inoltre misurata la temperatura. L’assegnazione dei posti garantirà il necessario distanziamento e gli spettatori dovranno indossare la mascherina per tutta la durata degli incontri.

Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Nel presskit digitale condiviso qui di seguito sono disponibili: il comunicato stampa completo, il manifesto con un documento di racconto dedicato, la scheda consacrata al progetto Memory Matters, il logo e una selezione di immagini degli ospiti.

Nel centenario della nascita, il MAUTO allestisce una personale dedicata al designer torinese Michelotti

Dal 6 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 Opening 6 ottobre – ore 11

Giovanni Michelotti è uno degli stilisti più ammirati nel mondo. Pur non essendo mai diventato un costruttore, il suo stile è tra i più luminosi del periodo 1950 -’70, con esempi notevolissimi anche durante gli anni a cavallo della guerra. Alcuni marchi (tra tutti BMW) considerano il suo apporto ancora oggi indelebile. Nel centenario della nascita, il MAUTO allestisce una importante personale dedicata al designer torinese. Per la prima volta una porzione cospicua dell’archivio Michelotti verrà esposta al pubblico. Schizzi, disegni tecnici, piani di forma, modelli in scala saranno visibili al MAUTO, insieme a una selezione di autovetture tra le più rappresentative. Queste, insieme a documenti cartacei, filmati inediti e un suggestivo impianto scenografico, racconteranno la storia professionale e umana dello stilista.

Il progetto espositivo è curato da Giosuè Boetto Cohen, con il supporto di Edgardo Michelotti, figlio del designer e custode dell’archivio privato.

E’ iniziata la VI Edizione della Settimana Nazionale della Dislessia

“DSA: un mondo in una mappa” è il titolo della manifestazione di quest’anno, che punta a informare ed educare sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento con oltre 100 eventi online. Tanti gli appuntamenti organizzati dal Coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta di AID, dalla Sezione AID di Torino, oltre a un concorso rivolto ai giovani con DSA.

 

 Dal 4 al 10 ottobre 2021 si tiene la sesta edizione della Settimana Nazionale della Dislessia, organizzata da AID Associazione Italiana Dislessia in concomitanza con la European Dyslexia Awareness Week, promossa dalla European Dyslexia Association (EDA).

Un appuntamento ormai consolidato, per fare luce sulla dislessia e sugli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): neuro-diversità ancora poco conosciute sebbene riguardino oltre 2 milioni di cittadini italiani. Questi disturbi dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo. Non sono causati da un deficit di intelligenza, da problemi ambientali o psicologici e nemmeno da deficit sensoriali.

I DSA non impediscono la realizzazione delle specifiche abilità ma richiedono tempi più lunghi e un maggior carico di attenzione: per questo motivo hanno un impatto sul percorso scolastico e lavorativo di milioni di persone, che possono compensare le proprie difficoltà attraverso strategie e strumenti adeguati al proprio stile di apprendimento. Da qui l’importanza di una settimana dedicata all’argomento.

Il titolo assegnato alla manifestazione targata 2021 è “DSA: un mondo in una mappa”: quello dei disturbi specifici dell’apprendimento è, infatti, un universo incredibilmente articolato, ricco di sfaccettature che occorre conoscere ma anche valorizzare, ad esempio attraverso le mappe concettuali, uno dei principali strumenti compensativi. Su questo fronte AID è impegnata da oltre 20 anni attraverso la realizzazione di attività di formazione, informazione, ricerca, promozione dei diritti e dell’autonomia, in un’ottica di collaborazione con tutti i soggetti coinvolti in ambito DSA.

Il Coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta AID (che riunisce le sezioni AID di Alessandria, Asti, Biella-Vercelli, Cuneo, Novara, Torino e Aosta) ha organizzato una settimana di incontri gratuiti, fruibili attraverso piattaforma on line.

 

  • Lunedì 4 ottobre, “Tra ADHD e DSA”: il seminario, che si svolge dalle ore 20:45 alle ore 22:45, ha l’obiettivo di approfondire la tematica del disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD) quando si aggiunge ai disturbi specifici dell’apprendimento. Come si influenzano reciprocamente? Come aiutare gli studenti con questa tipologia di comorbilità?
  • Martedì 5 ottobre, alle ore 16.30 si terrà l’incontro on line “Il Chromebook come dispositivo personale per gli alunni con DSA – App ed estensioni specifiche”, che si rivolge a genitori, docenti e studenti per presentare le tecnologie assistive integrate nel sistema operativo Chrome OS e le principali applicazioni utili per la letto-scrittura. Dalle ore 20.30 alle ore 22.30 è in programma Access to work”, l’iniziativa promossa dall’agenzia per il lavoro Orienta che intende offrire opportunità di orientamento e tirocinio in azienda alle persone con DSA in cerca di impiego, residenti o domiciliate in Piemonte.
  • Mercoledì 6 ottobredalle ore 20:45 alle ore 22:45, “Come affrontare il mondo del lavoro”. Il seminario online, organizzato dalla sezione AID di Alessandria con il patrocinio dell’Università degli studi del Piemonte orientale, si rivolge agli studenti e agli adulti con DSA con l’obiettivo fornire indicazioni utili su come affrontare le diverse fasi dell’approccio al mondo del lavoro.
  • Giovedì 7 ottobre, “Simulazione di colloquio di lavoro” l’evento, organizzato con il patrocinio dell’Università degli studi del Piemonte orientale, darà la possibilità ai partecipanti di simulare un colloquio di lavoro online con l’Agenzia Orienta Lavoro, dalle ore 9.30 alle ore 11.30. Alle ore 16.30, invece, è in programma “L’importanza della corretta valutazione degli alunni con DSA nella Scuola Secondaria di I e di II grado”, un incontro on line dedicato ai dirigenti, ai referenti DSA e ai docenti della Scuola secondaria, durante il quale verranno presentate le corrette modalità di valutazione, attraverso l’esposizione di strategie e strumenti valutativi.
  • Venerdì 8 ottobre, “Etica attiva ed etica passiva a Scuola – strategie per un benessere a 360 gradi”, l’incontro online, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, intende illustrare le dinamiche relazionali in ambito scolastico e le strategie per gestirle, occupandosi del benessere sia degli alunni che dei docenti. Dalle ore 17.15 alle ore 18.30 è in programma l’incontro on line “Il ruolo delle mappe nel processo di apprendimento”, un approfondimento sulle mappe concettuali, mentali e schemi, per imparare a conoscerle meglio, ragionando sulle strategie integrative e sulle modalità di costruzione per tutte le fasce d’età. Infine, alle ore 20.45 sarà la volta di “DSA e Disprassia”, l’intervento intende fa luce sulle evidenze in ambito clinico e le problematiche a livello scolastico nelle frequenti casistiche di studenti con DSA in comorbilità con la Disprassia.
  • Sabato 9 ottobre, “I DSA e l’inclusione ai tempi della Didattica Digitale Integrata”: l’incontro, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, è rivolto ai docenti di lingua straniera della scuola secondaria di primo e secondo grado, con focus sull’attivazione di strategie compensative e sull’adozione di misure dispensative mirate, che rivestono un ruolo determinante nella pratica della didattica quotidiana ai tempi della didattica digitale integrata. Il pomeriggio è dedicato a “PDP e Profilo di Funzionamento”: l’incontro on line, dalle ore 14.00 alle ore 18.10, è suddiviso in due parti, la prima parte verterà sull’orientamento giurisprudenziale in riferimento al PDP e sulle conseguenze in ambito scolastico; mentre la seconda parte è finalizzata alla corretta lettura del profilo di funzionamento, con approfondimento sugli strumenti compensativi e misure dispensative.

 

La sezione AID di Torino dedica un incontro online all’approfondimento dei servizi e progetti dell’Università di Torino, a supporto degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, ed in particolare sulla formazione online per i tutor e sull’esperienza del “metodo di studio per studenti con DSA”. L’appuntamento, gratuito e aperto al pubblico, è per martedì 5 ottobre, dalle ore 17.15 alle ore 19.15 su piattaforma Google Meet.

Nella fitta agenda degli appuntamenti organizzati dal Coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta AID figura anche il concorso “La mappa del mio tesoro”. Per tutta la durata della Settimana Nazionale della Dislessia, dal 4 al 10 ottobre, sarà possibile partecipare all’iniziativa rivolta ai giovani con DSA, che propone ai partecipanti di raccontarsi attraverso una mappa. Il concorso consente in maniera giocosa di sottolineare come il percorso di un giovane con DSA non sia costituito esclusivamente da sconfitte e fatiche, ma anche da successi, talenti e soddisfazioni sia in ambito scolastico che extra-scolastico.

Per maggiori informazioni ed iscriversi all’incontro organizzato dalla Sezione AID di Torino:

https://torino.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/successo-formativo-e-universita-unito-e-aid-per-uninclusione-a-360-gradi

Per maggiori informazioni ed iscriversi all’incontro organizzato dalla Coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta AID visibili e prenotabili al seguente link:

https://torino.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/settimana-nazionale-della-dislessia-2021-gli-eventi-in-piemonte

Per consultare il sito AID, Settimana Nazionale della Dislessia 2021:

https://www.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/eventi/settimana-nazionale-della-dislessia-2021

“Salviamo la montagna” Travaglini secondo classificato con un saggio sul futuro delle terre alte

 Il 9 ottobre la premiazione della dodicesima edizione della rassegna letteraria internazionale

Si terrà nel pomeriggio di sabato 9 ottobre a Toceno, in Valle Vigezzo, la cerimonia di premiazione dei vincitori della dodicesima edizione del premio letterario internazionale italo-svizzero “Salviamo la montagna”. Ideato per valorizzare i contributi letterari in tema  in un momento in cui le Alpi stanno soffrendo per fragilità ambientali, economiche e sociali, il premio si articola quest’anno in cinque sezioni. La giuria, dopo aver valutato i lavori, ha decretato vincitori nella sezione “Emigrazione” la scrittrice svizzera Sara Rossi Guidicelli (Ponto Valentino, Valle di Blemio) con il saggio “I Sardi della Monteforno”; 2° Maria Rosa Corti (Tramezzana, Como); 3° Cecilia Marone (Macugnaga, Vco). Nella sezione “Giornalismo” ha vinto Lorenzo Zaninetti con l’articolo “Quando vaccinava il parroco”; 2° Sara Rossi Guidicelli (Svizzera); 3° Matteo Giottonini (Riazzino, Svizzera); segnalato anche il lavoro di Daniel Bilenko, giornalista svizzero della RSI. Nella sezione “La montagna del futuro”, vera novità di quest’edizione, ha vinto Mauro Carlesso (Lesa, Vco) con il saggio “Immobilità e vento di cambiamento”, mentre il secondo posto è andato Marco Travaglini ( Bavenese di nascita, torinese d’adozione, collaboratore del nostro giornale) con il saggio “Una nuova stagione per la montagna”; 3° Guido Maspoli (Arbedo, Svizzera) mentre sono stati segnalati i lavori di Raffaele Marini (Malesco, Vco)¸ Aldo Lombardi (Milano) e il Comune di Santa Maria Maggiore.

 

Nella sezione “Narrativa” si è affermato lo svizzero Carlo Monti (Cugnasco, Svizzera) con il racconto “Ancora qui”; 2° Pia Pallotta (Varzo, Vco); 3° Alberto Jelmini (Lurengo, Svizzera); hanno ricevuto segnalazioni Rossana Borretti (Domodossola, VB); Sonia Galli (Lugano); Maria Luisa Ghielmetti Walzer (Lumino, Svizzera); Luisa Pedrazzi (Cavergno, Svizzera); Nadir Signori (Bellinzona, Svizzera) e Sofia Stroppini (Gnosca, Svizzera). Nella sezione “Poesia” ha vinto Rita Vecchi (Druogno,VB) con la poesia “Eredità valligiana”; 2° Alberto Vacchi (Milano); 3° Sergio Di Benedetto (Vedano Olona, Varese); 3° Silvia Manzoni Dogan (Bellinzona, Svizzera); segnalazioni anche per Davide Calacrai (Arezzo); Francesca Negroni (Locarno, Svizzera); Lorenzo Spurio (Jesi) e Giuliana Vezzoli (Ponteranica, Bergamo). Il premio internazionale, tra i più importanti dell’arco alpino,  è intitolato a due uomini che alla montagna hanno dato molto, segnando in qualche modo la storia delle comunità di frontiera tra Italia e Svizzera. Andrea Testore  (Toceno, Valle Vigezzo  1855 –1941) era un maestro elementare che, dopo una breve esperienza in Argentina, fu Consigliere e Deputato Provinciale a Novara nei primi anni del XX° secolo. Per migliorare il tenore di vita dei suoi conterranei della Valle Vigezzo  fondò la Società Operaia di Mutuo Soccorso e organizzò corsi serali per artigiani e lavoratori. Promosse la Società Elettrica Vigezzina, la Pro Montibus et Fluminibus, per salvaguardare il territorio dalle calamità naturali, e lo Sci Club Valle Vigezzo. Il suo nome è legato, unitamente a quello del cavergnese Francesco Balli, allora sindaco di Locarno, all’impresa titanica di collegare con una ferrovia elettrica l’Italia alla Svizzera. Nacque cosi, nel 1923, la ferrovia Domodossola-Locarno, tuttora grande risorsa di Vigezzo , conosciuta dai più come “Vigezzina”.

Scrisse pungenti monografi­e e saggi storici sulla sua valle e sui problemi della montagna della prima metà del ‘900. A suo nome è intitolata la  locale scuola media statale. Plinio Martini (Cavergno, frazione del comune svizzero di Cevio in Val Bavona,  1923 –1979) è conosciuto come autore de “Il fondo del sacco”, un successo editoriale in italiano con traduzioni in francese e tedesco. È tuttora molto amato e apprezzato anche nell’arco alpino ossolano, in particolare nella Valle Vigezzo, che ha ritrovato nel suo romanzo, accomunato a quello della confinante Vallemaggia, il suo passato, fatto di sacrifici, emigrazione, vite di stenti ma anche di incrollabile tenacia e grande dignità. Diplomatosi alla Magistrale di Locarno, allievo di Piero Bianconi, Plinio Martini insegnò tutta la vita nelle scuole elementari e medie della sua Vallemaggia, difendendone con un’intensa attività di scrittore e giornalista il patrimonio storico e culturale. Ha scritto una dozzina di volumi di narrativa, poesia e saggistica; i più noti sono “Requiem per zia Domenica” e, come ricordato,  “Il fondo del sacco”.