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Musei accessibili, ecco il bando

Con il bando denominato “Musei accessibili” approvato il 26 luglio la Regione Piemonte intende supportare i musei locali per il miglioramento della fruizione e accessibilità di pubblici diversi, favorendo la conoscenza e una più diffusa applicazione dei nuovi livelli minimi di qualità per i musei approvati con il Decreto Ministeriale , “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale“ e suddivisi in obiettivi minimi obbligatori e di miglioramento

Gli standard indicati per la valorizzazione dei musei e dei luoghi della cultura forniscono una articolazione puntuale delle azioni da attuare in relazione all’accessibilità delle strutture museali, all’organizzazione degli spazi e alla sicurezza dedicata ad ogni visitatore, alla programmazione annuale delle attività e delle iniziative rivolte a tutti i pubblici del museo.
L’accessibilità è menzionata in più standard che definiscono un ampio quadro di approccio all’argomento.

In particolare vengono individuati come livelli minimi uniformi per l’accessibilità:
l’accesso fisico alla struttura di fatto le condizioni di fruibilità devono essere garantite attraverso il superamento delle barriere architettoniche, nel rispetto delle norme vigenti ed anche con l’adozione di modalità di accesso virtuali e da remoto;
i servizi volti a garantire idonee modalità di accoglienza e di assistenza da parte del personale addetto ed appositamente formato;
i percorsi di visita specifici;
la segnaletica e la comunicazione adatta anche a persone con disabilità sensoriale e cognitiva;
le informazioni sulle condizioni di accessibilità da rendere disponibili attraverso canali informativi consultabili anche on line.

I possibili beneficiari dell’avviso sono enti pubblici e privati titolari di musei stabilmente aperti al pubblico e dotati di statuto e/o regolamento formalmente approvato, che potranno presentare progetti per interventi in conto capitale (solo spese di investimento) volti a favorire l’accessibilità (spaziale, fruitiva,informatica) per diverse tipologie di pubblico.

Il bando è finanziato con un milione di euro ripartito su tre annualità, di cui 600.000 euro a favore degli enti privati e 400.000 euro per i pubblici. Le domande dovranno pervenire entro il 20 settembre 2021, ore12, esclusivamente con Posta Elettronica Certificata e utilizzando la modulistica scaricabile dal sito https://bandi.regione.piemonte.it/

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/avviso-pubblico-finanziamento-lanno-2021-denominato-musei-accessibili

(Foto Daniele Bottallo)

Torino supplica Draghi perché il politicamente corretto ha ucciso la città

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L’OPINIONE / Di Ala.de.Granha

Cirio e Appendino a chiedere la carità a Sua Divinità Mario Draghi:

è la entusiasmante immagine di Torino offerta dai politici. Ma sarebbe identica se i protagonisti fossero gli imprenditori subalpini. Torino è in profonda crisi mentale e morale, prima ancora che economica. E sono patetici i tentativi di Mauro Zangola, ex responsabile dell’ufficio studi dell’Unione industriale, di scaricare le responsabilità sulle strategie che hanno portato a privilegiare turismo e cultura al posto della manifattura…

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Bilancio sociale e nuovo consiglio direttivo di Croce Verde Torino: oltre 1400 volontari impegnati

Stagione di bilanci in Croce Verde Torino: l’assemblea elettiva dei Soci dell’Ente approva il bilancio consuntivo 2020, preventivo 2021 e pubblica il suo primo bilancio sociale nell’anno della pandemia. Eletti i Consiglieri che dovranno guidare l’Ente nel triennio 2021-2024.

 

ociLa Croce Verde Torino, pubblica assistenza affiliata ad Anpas, si è riunita in assemblea domenica 25 luglio (gli andamenti pandemici hanno consigliato lo slittamento in estate per garantire che si potesse svolgere “in presenza”, vista la scadenza elettiva) per rinnovare gli organi direttivi (il Consiglio) e di controllo (Sindaci revisori) e Probiviri dell’Ente e approvare il bilancio consuntivo 2020 e previsionale 2021. Come previsto, a seguito dell’emanazione del D.Lgs. 3.7.2017 n. 117 istitutivo del Codice del Terzo settore, la Croce Verde Torino ha inoltre provveduto a pubblicare il suo primo Bilancio Sociale dell’Ente illustrativo delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici della attività svolta.

Per l’elezione del nuovo Consiglio direttivo hanno espresso il voto oltre 500 soci e sono risultati eletti (a termini di Statuto e in ordine di preferenza): Vincenzo Sciortino, Salvatore Bucca, Paolo Emilio Ferreri, Antonio Urbino, Mauro Michele Rovaretti, Davide Tessore, Vincenzo Favale, Marino Properzi, Mario Paolo Moiso, Marco Galetto, Luciano Dematteis, Fabrizio Marchino e Rosa Cataffio.

Nella sua prima riunione il Consiglio ha conferito all’avv. Paolo Emilio Ferreri la qualifica di Presidente onorario con la seguente motivazione: “per i tanti anni in cui si è prodigato nella guida della Croce Verde Torino e per il grande valore etico e professionale che ha apportato al nostro sodalizio”. Tale decisione verrà in seguito sottoposta ai soci nella prima assemblea per la ratifica della stessa.

È stata poi definita la composizione della giunta esecutiva formata, come previsto dallo Statuto dell’Ente, da Presidente (Mario Paolo Moiso), Vice presidente (Enzo Sciortino), Direttore dei Servizi (Salvatore Bucca), Direttore Amministrativo (Vincenzo Favale) e Direttore Sanitario (Antonio Francesco Urbino). Inoltre sono state assegnate le ulteriori deleghe operative ai Consiglieri Vincenzo Sciortino – Pianificazione e sviluppo strategico associativo, Fabrizio Marchino – Gestione Patrimonio Immobiliare in affiancamento al Consigliere Rovaretti, Marco Galetto – Autoparco, Paolo Emilio Ferreri – Adeguamenti Normativi e revisione Statuto, Marino Properzi – Affari Legali e rapporti con l’organismo di vigilanza, Luciano Dematteis – Relazioni con Anpas, Forum del Terzo settore e Csv,  Mauro Rovaretti – Rapporti con le sedi in affiancamento al Consigliere Marchino, Davide Tessore – Sviluppo Attività Formativa e Associativa e Rosa Cataffio – Dame Patronesse. La qualifica di Direttore Responsabile di Croce Verde Notizie è rivestita da Marino Properzi.

Nell’Organo di Controllo sono stati eletti e confermati Pierluigi Gambino, Antonio Mainardi e Marisa Gennari, mentre Piermario Rosso, Gioacchino Garofalo e Alberto Calarco costituiranno il collegio dei Probiviri.

Il Bilancio Sociale pubblicato, relativo all’anno 2020, primo anno di pandemia, evidenzia bene

l’imponente e positivo impatto e valore sociale che l’Ente, con oltre 1400 volontari e 97 dipendenti,

è riuscito ad esprimere e generare sul territorio torinese e nei Comuni della prima cintura dove agiscono le cinque sezioni distaccate. Un patrimonio economico (nel corso del 2020 le ore impegnate dai volontari sono state oltre 300.000, corrispondenti ad una valorizzazione di quasi 7 milioni di euro) e sociale generato a vantaggio delle relative comunità cittadine, non solamente in termini di capacità

 

e qualità di servizi (74.632 nel 2020, uno ogni 7 minuti) ma di attenzione ai bisogni delle singole persone nella loro interezza, di vicinanza ai bisogni delle comunità, di espressione critica e solidale che mira alla coesione e alla partecipazione sociale, di grande capacità nel fare rete con le Istituzioni secondo il principio di sussidiarietà cui si ispira il volontariato. Tutto ciò, nell’ordinaria amministrazione come nelle emergenze più severe, come la crisi pandemica ha raccontato e continua a raccontare.

Torino, 30 luglio 2021

Nata nel 1907 per soccorrere gli infortunati e gli ammalati, con presidente, sia pure per breve tempo, il celebre criminologo Cesare Lombroso – simbolo dell’impostazione laica e positivista -, la Croce Verde Torino è un’associazione di volontariato da sempre aconfessionale e apartitica, senza fini di lucro e portata avanti dai soci volontari, dai soci sostenitori, dalle dame patronesse e dai soci onorari che con il loro apporto economico o di tempo gestiscono l’associazione.

Fin dalla sua fondazione Croce Verde Torinooltre che in città, si impegnò a portare aiuto in tutto il Paese, inviando già nel 1908 volontari per soccorrere la popolazione di Messina in seguito al terremoto che colpì il sud Italia, e perseguendo questa vocazione nei principali, drammatici eventi sismici e alluvionali che hanno colpito l’Italia, sino ad oggi.

È affiliata ad Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), il più grande movimento di volontariato non confessionale nel nostro Paese.

Svolge servizio nei Comuni di AlpignanoBorgaro TorineseCaselle TorineseCirièSan Mauro TorineseTorinoVenaria Reale e nelle principali stazioni sciistiche torinesi con 1.334 volontari organizzati in squadre notturne, diurne, di montagna, di protezione civile e per progetti speciali. Per rispondere alla copertura dei servizi di Emergenza/Urgenza nelle 24 ore, impiega, insieme ai volontari, 94 dipendenti (84 dei quali personale viaggiante). Grazie ad attività in convenzione e donazioni ricava annualmente proventi superiori a 12,4 milioni di euro, pari a quello di una media impresa, questa non profit.

Oltre ai servizi di Emergenza (con 12 postazioni del Sistema 118) e trasporto inter/extra-ospedaliero, nonché a persone con mobilità ridotta o per progetti speciali (Progetto SciAbile, di accompagnamento di sciatori diversamente abili); svolge attività di Protezione civile (con lo specializzato Nucleo Sanitario di Protezione Civile, integrato nel sistema regionale e Nazionale coordinato dal Dipartimento), di Soccorso sulle piste da sci del Piemonte (nelle stazioni sciistiche di Sestriere, Sauze d’Oulx, Sansicario, Cesana, Claviere, Bardonecchia, Prali, Montoso), di Teleassistenza, di Assistenza sanitaria a grandi manifestazioni di spettacolo, culturali e sportive; di Formazione sanitaria ai cittadini.

Ogni volontario, mediamente, tra guardie notturne e festivi, dona alla collettività 486 ore annue (pari ad oltre 20 giorni interi).

Uno dei principali impegni di Croce Verde Torino è quello della formazione, non soltanto verso i propri volontari ma anche a tutta la cittadinanza. Negli ultimi anni l’Ente si è impegnato a fornire formazione di primo soccorso nelle scuole e nelle aziende della Città metropolitana di Torino, ed è presente nelle piazze con i propri volontari in occasione di eventi per avvicinare la popolazione al mondo e alla cultura del volontariato, del primo soccorso e delle buone pratiche in campo sanitario.

Camminare verso il futuro nel segno della solidarietà

‘uBroker’ e ‘BeChildren’ donano camminando ecografo a Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Un evento-simbolo del nuovo umanesimo post-Covid grazie alla generosità di una fra le start-up italiane più innovative e di successo.

Camminare verso il futuro nel segno della solidarietà. Per il bene dei piccoli di oggi già pronti a trasformarsi negli adulti di domani.

E donare così a ‘Cucciolo – Associazione In Bologna dei Genitori e dei Bambini Nati Pretermine’ un costoso ecografo prodotto dalla ‘Esaote Spa’, brand italiano d’eccellenza nel settore biomedicale, destinato al Reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Sant’Orsola del capoluogo emilio-romagnolo.
Perché spesso una diagnosi tempestiva è indispensabile ai fini di un rapido intervento nei bambini critici che, molte volte, si rivela essere il vero salvavita.
E la possibilità di un intervento repentino e accurato dei medici specialisti è, sovente, legato alla strumentazione che le moderne tecnologie mettono a disposizione della medicina e della chirurgia neonatale.
È questo il senso dell’iniziativa inedita promossa il 25 luglio scorso a Parma per raccogliere fondi da destinare al nobile scopo da ‘uBroker’, leader italiano nell’azzeramento progressivo delle bollette di luce e gas, insieme a ‘BeChildren Onlus’, l’Associazione di Volontariato che da sempre si preoccupa, attraverso canali, idee e metodologie innovative, di fornire assistenza, strumenti di cura, istruzione, sostentamento e sviluppo agli infanti italiani e terzomondisti.
Un percorso di qualche chilometro nelle campagne del Parmense che ha visto la proprietà della multiutilities company italiana fondata dagli imprenditori Cristiano Bilucaglia e Fabio Spallanzani insieme al Team Management dell’azienda che ogni giorno dà lavoro a più di 50 dipendenti diretti, oltre 1.000,00 fra consulenti, collaboratori, professionisti e rete commerciale, con un volume d’affari aggregato dal 2015 a oggi superiore agli 85 milioni di euro, e più di 150mila clienti soddisfatti sparsi per il Paese.
Un itinerario compiuto interamente a piedi che il Presidente di ‘uBroker’, anche stimato mecenate italiano già eletto ‘Imprenditore dell’Anno’ per le sue visioni economiche pionieristiche e di successo, racconta così: “Abbiamo scelto di vivere la grande metafora della strada – esordisce Bilucaglia – in nome di chi in questo momento cammina accanto a noi con il cuore e con il pensiero. Avanziamo passo passo accanto a BeChildren che ha deciso di aiutare coloro che in qualche modo nascono troppo presto, e necessitano di tutto il supporto, loro come i loro genitori, per affrontare sin da subito al meglio la vita. E una piccola camminata di qualche chilometro è solo un segno per dire ‘Ci siamo anche noi’”.
Per Edi Righi, Fondatore e Presidente di ‘BeChildren’, “Quanto è andato in scena domenica rientra nel programma di aiuti previsto dall’iniziativa solidale ‘Do-nato Prematuro’, che coinvolge i vertici e la proprietà di ‘uBroker Srl’ in un viaggio arricchente intorno e dentro al sociale. Fatto importante, questo, per coronare quanto di buono fatto in ambito professionale con quel corredo imprescindibile di presupposti umani essenziali per la crescita. Per dare un senso compiuto e sempre più profondo a quella rosa di valori che governano e fortificano le relazioni interpersonali sul piano della condivisione reciproca quotidiana”.

Cibofficina, un laboratorio permanente di cucina sociale

Promuove sostenibilità ambientale, inclusione, sviluppo di comunità e accesso al cibo per tutti

 

La campagna online fino al 31 luglio ha già raccolto più di 4 mila euro e punta ad arrivare al tetto di 5 mila euro per essere co-finanziata da fondazione sviluppo e crescita Crt ed Eppela.

 

 

A Torino esiste un luogo speciale. Un luogo che da tempo è oggetto di un processo di rigenerazione urbana per restituire uno spazio comunale alla cittadinanza e mantenerlo quotidianamente aperto a proposte culturali e sociali dal basso. Questo luogo è l’ex Caserma La Marmora, divenuto nel 2011 Centro di Protagonismo Giovanile e Centro di Incontro, ed è proprio qui che si inserisce il progetto   CibOfficina a cura dell’Associazione Eufemia, tra le iniziative selezionate del bando +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e online sulla piattaforma di crowdfunding Eppela.

 

Un progetto al servizio della cittadinanza, aperto e partecipato, interamente dedicato ad attività che riguardano il diritto al cibo e il prendersi cura della comunità. La CibOfficina contribuisce a diffondere buone pratiche sul territorio dal basso, sia a livello ecologico sia a livello socio-economico.

Si tratta infatti di un’esperienza inedita a Torino che ospita, in un unico luogo, diversi servizi utili ad assicurare l’accesso ad attrezzature adeguate, competenze e risorse alimentari per tutte e tutti. Nel rispetto dell’ambiente, con l0’obiettivo di riprogettare parte dell’ex caserma intorno al cibo come bene comune e sviluppare una serie di progetti, tra cui: Fornelli aperti e frigo di quartiere, con accesso libero alla cucina e alle eccedenze raccolte nei mercati; Mensa sociale UpToYou, per la preparazione e distribuzione dei pasti a partire dalle eccedenze; una Scuola del Cibo, con laboratori di cucina per l’inclusione socio-lavorativa, un calendario di eventi di comunità, dedicati al l’inclusione socio-culturale.

 

Mancano ancora pochi giorni per contribuire tramite donazioni alla realizzazione del progetto che ad oggi ha raccolto già 4.800 mila Euro e punta a raggiungere il tetto di 5mila Euro per poter essere co-finanziato da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT secondo il meccanismo del matching grant: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo fissato, le donazioni saranno raddoppiate da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT fino al tetto massimo di 5 mila euro a progetto.

 

Link alla campagna di crowdfunding

CibOfficina: https://www.eppela.com/it/projects/30086-cibofficina

 

 

Fondazione Sviluppo e Crescita CRT

Costituita nel 2007 per iniziativa della Fondazione CRT, è un ente senza fine di lucro che collabora per lo sviluppo e la crescita del territorio di riferimento del fondatore, cui sono collegate le proprie finalità istituzionali. Opera affiancando l’attività istituzionale tradizionale della Fondazione CRT con molteplici attività a carattere innovativo, ascrivibili al campo ed alle logiche di impact investing.

La Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ha come obiettivo il trasferimento delle competenze, lo sviluppo di nuove reti, l’incremento della sostenibilità dei progetti e la promozione dell’innovazione.

 

Eppela

È per contatti, progetti e raccolta la prima piattaforma italiana di crowdfunding reward-based e tra le prime 5 in Europa. Fondata a fine 2011 da Nicola Lencioni, è la prima realtà italiana ad aver inoltre ideato un modello di collaborazione in partnership, chiamato Mentoringpensato per aziende e istituzioni interessate ad utilizzare la piattaforma per individuare talenti e sostenere progetti meritevoli di interesse. Eppela ha come obiettivo ultimo quello di rivoluzionare il mercato del lavoro e dare valore ai suoi protagonisti. Un mercato che sia fondato sulla meritocrazia e sulla capacità di sfidare i limiti di un sistema estremamente burocratico.

 

 

 

Freisa, il Consorzio sostiene Boots For Africa

Dalle verdi colline del chierese ai campi di gioco dell’Africa: due territori lontani che da oggi sono più vicini grazie al resistente filo della solidarietà.

 

Il Consorzio del Freisa di Chieri e della Collina Torinese ha infatti deciso di sposare l’iniziativa Boots for Africa (www.bootsforafrica.org), un progetto umanitario internazionale che si occupa di raccogliere scarpe sportive usate in Europa per donarle ai bambini e ragazzi nei paesi africani più poveri. Un modo concreto per supportare a distanza chi non ha nulla, offrendo la possibilità di svolgere le attività sportive con una maggior protezione e sicurezza.

 

A partire da oggi presso le cantine delle aziende socie del Consorzio sono disponibili i contenitori Boots for Africa, all’interno dei quali i clienti, i visitatori e gli stessi produttori possono depositare le scarpe, che saranno poi consegnate ai referenti del progetto umanitario e successivamente inviate ai destinatari nel continente africano.

 

La collaborazione con Boots For Africa non si ferma qua, ma continuerà in occasione di “Di Freisa in Freisa”, la manifestazione che per l’XI edizione vuole celebrare il vino simbolo di Torino e delle Colline Torinesi, in programma a Chieri dal 10 al 12 settembre.

 

Durante tutta la durata dell’evento, infatti, sarà riservato uno spazio espositivo a Boots for Africa che, oltre a proseguire nella raccolta delle scarpe, avrà l’occasione di farsi conoscere e raccontare agli interessati la filosofia e gli obiettivi alla base del progetto.

 

“Per il Consorzio, così come per tutti i soci produttori di Freisa di Chieri, è un grande onore sostenere un progetto interessante e utile come Boots For Africa – ha dichiarato Marina Zopegni, Presidente del Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese, in occasione della consegna dei contenitori per le scarpe sportive – In un periodo storico come quello in cui stiamo vivendo, credo sia fondamentale e necessario allargare i propri orizzonti e aiutare in modo concreto chi ha più bisogno. Abbiamo sposato il progetto Boots For Africa e lo supporteremo anche in occasione del nostro evento principale, Di Freisa in Freisa: vogliamo che sia un momento di festa non soltanto per coloro che saranno fisicamente presenti, ma anche per chi, a migliaia di chilometri di distanza, potrà beneficiare di un aiuto per correre, giocare e divertirsi.”

 

“Lo Sport, grazie ai valori che racchiude è considerato uno strumento fondamentale di crescita umana e condivisione sociale – ha aggiunto Andrea Zapponi, referente italiano di BootsForAfrica – Proprio nell’attività sportiva viene intravista l’opportunità per l’unione, la solidarietà, lo sviluppo sociale ed economico e per l’integrazione africana. Per questo un semplice gesto puo’ fare la differenza! Basta pulire, legare insieme e donare le vecchie scarpe sportive non piu’ utilizzate, che possono diventare le prime scarpe mai possedute da qualche giovane africano”.

 

Qui di seguito l’elenco dei produttori soci del Consorzio che aderiscono all’iniziativa e gli indirizzi delle cantine dove sono posizionati i contenitori

 

  • Azienda Vitivinicola Rossotto, via Colla n 17- 10090 Cinzano (TO)
  • Azienda Vitivinicola Balbiano, Corso Vittorio Emanuele 1 10020 Andezeno (TO)
  • Azienda Agricola Guido Rubatto, Strada Baldissero 150, 10023 Chieri (TO)
  • Cantina Terre dei Santi, Via San Giovanni, 6 -14022 Castelnuovo Don Bosco (AT)
  • Il Girapoggio, Località Monte,39 10020 Verrua Savoia (TO)
  • Azienda Agricola Miglioretti,  via Casa Verde 29, 10025 Pino Torinese (TO)
  • Cantina Sperimentale, C/O Istituto Bonafous,  Strada Pecetto 34  – 10023 Chieri (TO)
  • Azienda Agricola Masera Giuseppe, via Ormea 11, Pino Torinese

 

 

 

Sito del Consorzio www.freisadichieri.com

 

Danza, teatro, cultura: da Torino al Burkina Faso un messaggio di solidarietà

Nella cultura africana tradizionale la musica, la danza, il senso del ritmo e il teatro, sono elementi profondamente radicati nell’animo delle popolazioni autoctone. Il Burkina Faso, importante paese del Sahel che pullula di arte, ne è un esempio.

E’ su questo importante terreno fertile che si innesta l’importante progetto sociale, culturale e artistico, sostenuto dal Consolato italiano a Ougadougo con in prima linea l’Ambasciatore Andrea Romussi-dall’associazione Legamondo, da Mana Chuma Teatro, diretto da Massimo Barilla e da Alessandra Barilla, ballerina, performer, laureata in tecnica della riabilitazione psichiatrica, danza terapeuta e insegnante di yoga.

Collaborerà con il grande artista Luca Fusi che lavora all’Espace Gambidi, che ospiterà il tutto, e inoltre l’aiuterà nella realizzazione dello spettacolo.
Il progetto di arte italiana all’estero troverà un titolo definitivo solo strada facendo e alla fine della formazione, che è iniziata ora con le audizioni, la scelta degli spazi e un’accurata preparazione. Poi ad ottobre andrà in scena lo spettacolo aperto a tutti, al Festival Fitmo e poi a Ougadougo, Anima dell‘inziativa è Alessandra Barilla.

Giovane torinese, talentuosa e portatrice sana di entusiasmo coinvolgente e grande voglia di fare sempre meglio il suo lavoro di artista. Collabora come volontaria con Legamondo ed altre associazioni umanitarie, (alle quali devolve buona parte dei suoi compensi) con la costante attenzione al sociale e alle altre culture, compresa quella africana.

Ora avrà la possibilità di lavorare anche con i magnifici e spettacolari danzatori burkinabè; occasione da non perdere per una sorta di sincretismo con i ritmi passionali, sensuali, e l’istinto puro che gli africani esprimono in totale libertà in tutte le loro danze.

Ed ecco un bel modo di sorvolare le barriere tra nazioni civilizzate e quelle più in difficoltà. Alessandra è appena tornata dal Burkina Faso e sta mettendo in piedi tutta l’operazione.

In scaletta il progetto prevede una prima parte sulla poesia del 900, per la quale Alessandra ha scelto testi di Sibilla Aleramo, Ada Negri, Livia Candiani e Beatrice Libonati (artista visuale che è stata assistente e danzatrice della grande Pina Bausch).

In una seconda parte, Alessandra Barilla, attraverso il suo lavoro e la sua arte, cercherà di rappresentare riflessioni importanti su concetti come il significato dei muri che dividono il genere umano, sull’uguaglianza tra popoli di diverse latitudini del mondo, tutto veicolato da movimento e parole.

All’orizzonte potrebbero esserci anche altre performance insieme ad artisti prestigiosi a livello mondiale alle quali Alessandra Barilla sta lavorando. Intanto danzerà e farà danzare i ballerini burkinabè. Insomma un grande progetto che sta prendendo sempre più forma sul solco di una convinzione importante alla base di tutto: il ruolo dell’artista è fondamentale per creare una realtà sociale sempre migliore, anche ad altre latitudini del variegato mondo.

Laura Goria

Uniti nella fede in tutto il mondo

Nell’estate 2021 i Testimoni di Geova terranno online i loro congressi annuali in oltre 500 lingue

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  – Ancora per tutto agosto continuerà, nel rispetto e tutela della salute di tutti, la possibilità di partecipare, se pur dal salotto di casa propria, alla serie di congressi che da oltre un secolo i Testimoni di Geova tengono in tutto il mondo; compresa la nostra romantica Torino e provincia. Nonostante gli organizzatori abbiano dovuto annullare i circa 6.000 congressi che si sarebbero dovuti tenere in presenza negli oltre 240 paesi del mondo, quest’anno, per la seconda volta nella storia dei T.diG., i loro congressi annuali si terranno in modalità virtuale.

 

In Italia i Testimoni di Geova organizzano congressi dal 1925. Il primo in assoluto ebbe luogo in provincia di Torino proprio in quell’anno. Fu un evento di tre giorni che, per eludere la sorveglianza della polizia fascista che lo avrebbe vietato, venne tenuto in occasione di una festa di matrimonio all’albergo Corona grossa di Pinerolo. Nel 1961, il 4° padiglione di Torino Esposizioni ospitò un congresso internazionale, alla presenza di oltre 6mila delegati. Negli anni successivi lo Stadio Comunale (ora Grande Torino), il delle Alpi e il PalaIsozaki (ora PalaAlpitur) ospitarono convegni internazionali, nazionali e regionali; fino all’utilizzo esclusivo delle Sale Assemblee di Leinì e Cameri. Nel 2020 la pandemia ha improvvisamente interrotto questa consuetudine ma non ha impedito agli organizzatori di trovare nuove forme che permettessero ai Testimoni locali, di trarre beneficio dagli insegnamenti biblici nel pieno rispetto delle legittime prescrizioni salva vita anti Covid.

 

Localmente, gli oltre 4mila Testimoni di Torino, insieme ai circa 10mila dell’area metropolitana, parteciperanno al congresso 2021 in modalità virtuale accedendovi dal sito JW.ORG o scaricando sui loro dispositivi mobili l’app gratuita JW LIBRARY disponibile sia per iOS che per Android. Anche i consueti battesimi per immersione saranno organizzati privatamente. Se pur con presenza limitata ai familiari, questi non hanno perso, ne la rilevanza morale e spirituale, ne quella emotiva.  Tra sabato 24 e domenica 25 luglio infatti, molti tra pensionati, donne, giovani e padri di famiglia, tutti loro sono stati felici di poter concretizzare e rendere pubblico attraverso piattaforme web la loro ferma volontà di divenire Testimoni di Geova.

 

Il tema dell’evento che avrà luogo in tutto il mondo nel 2021 è “Potenti grazie alla fede”. I contenuti saranno trasmessi in oltre 500 lingue durante sei fine settimana tra luglio e agosto 2021. Si stima che vi assisteranno tra i 15 e i 20 milioni di persone. Il programma sarà suddiviso in sei parti.

 

“In questo anno e mezzo, in un modo o nell’altro, ha dichiarato Luca Brocchin portavoce locale dei Testimoni di Geova, tutti noi ci siamo sentiti soli, indifesi e amareggiati. Queste sensazioni, come ad esempio ansia e timore, hanno la capacità di rendere anche il più coraggioso tal volta incapace di reagire.

Il congresso di quest’anno, anche se in modalità virtuale, ci mostrerà, attraverso interviste, discorsi e video, come la VERA FEDE rende uniti, aiuta a perseverare e ci può dare il coraggio e l’aiuto necessario per non arrenderci quando la vita ci rende esausti”.

 

L’evento a cui milioni di persone potranno avere accesso, è completamente gratuito. I contenuti del congresso sono già disponibili dal 28 giugno, e progressivamente verranno integrati con altre date: 26 luglio, 9 agosto e 16 agosto.

 

Si possono ottenere ulteriori informazioni telefonando al numero 06872941 o contattando i testimoni di Geova della propria zona attraverso i recapiti disponibili sul sito jw.org nella sezione CHI SIAMO > Adunanze.

 

Torino, UNO/PARI: il “pareggio” solidale che vale più di una vittoria

Sono arrivate alla Mensa di Strada di Torino della Comunità Papa Giovanni XXIII le prime consegne di prodotti alimentari donati dall’azienda Ursini: un acquisto online serve a portare prodotti alimentari sulla tavola di chi ne ha più bisogno, nel segno di quella solidarietà indispensabile per ripartire dopo i mesi difficili della pandemia

Ai responsabili dell’Unità di Strada di Torino è appena arrivato un bastimento carico-carico di… bottiglie d’olio extravergine di oliva, decine di barattoli di salsa di pomodoro, sottoli e sottaceti. Il “bastimento” è la prima consegna di prodotti alimentari frutto del progetto “UNO/PARI”, nato dalla collaborazione tra l’azienda alimentare abruzzese Ursini srl e la Comunità Papa Giovanni XIII (Apg23).

Il nome dell’iniziativa non è stato scelto a caso: se infatti nel mondo dello sport, specie in questo periodo di Europei di calcio, il pareggio non è un risultato entusiasmante, sul campo della solidarietà vale più di una vittoria e può diventare un punto-chiave per una ripartenza che, dopo questi mesi difficili, deve essere di tutti e per tutti.

L’idea è semplice quanto efficace: per ogni prodotto venduto sulla propria piattaforma di e-commerce, Ursini ne donerà uno alla Comunità, che su tutto il territorio italiano assicura accoglienza e supporto a oltre 5mila persone in difficoltà attraverso case di accoglienza, Capanne di Betlemme per i senza dimora, mense di strada, case famiglia. Così, acquistando ad esempio una bottiglia di olio extravergine, o un barattolo di salsa di pomodoro, si farà in modo che lo stesso prodotto arrivi sulla tavola di una persona che altrimenti non riuscirebbe a mangiare. Un piccolo gesto che innesca un percorso virtuoso e cruciale, nel segno di quello spirito di vicinanza agli ultimi e ai più poveri che la Comunità porta avanti sin dalla sua fondazione a opera di Don Oreste Benzi nel 1968.

La Comunità di Don Orerste è presente a Torino dal 2010, dove ha attivato un servizio di unità mobile e di Mendsa di Strada nell’ambito del quale viene organizzata la distribuzione di generi di prima necessità alle persone senza fissa dimora nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Susa. Con le restrizioni legate alla pandemia, non è stato più possibile portare avanti il servizio di Mensa di Strada, dal momento che non era possibile rispettare il divieto di assembramento o di garantire le distanze sociali. Tuttavia l’attività delle Unità non si è mai fermata: i generi alimentari e di conforto per i senza dimora sono stati distribuiti in contenitori monoporzione; a questi si è aggiunta la distribuzione di mascherine per la protezione personale e con l’aiuto dei tanti volontari della zona è proseguito il servizio di consegna di pacchi solidali con generi alimentari e di prima necessità destinati alle famiglie che ne avevano più bisogno.

Ursini, dal suo canto, non è nuova a questo tipo di iniziative. Già in passato, infatti, un progetto simile era stato portato avanti con un’altra Onlus. Ora, attraverso la collaborazione con la Comunità Papa Giovanni XXIII, la portata di questa attività potrà essere ulteriormente ampliata. Il progetto UNO/PARI, infatti, andrà avanti anche nei prossimi mesi, forte del fatto che, nel campo della solidarietà, un pareggio vale più di una vittoria.

Lesna Gold, profumo di casa

Il Lesna Gold è una di quelle società di periferia a conduzione familiare ma con elevata professionalità dove arrivi e subito respiri profumo di casa.

In via Bard il club del presidente Francesco Bove e del padre Antonio Bove è un faro calcistico per il rione torinese e non solo. Da anni il club lavora bene senza proclami ma curando con maniacale attenzione  i propri gruppi con istruttori di buon livello.Il covid è stata ed è tutt’ora una mazzata sportiva non solo per il calcio professionistico ma soprattutto per le società dilettantistiche che quotidianamente svolgono un ruolo sociale molto importante facendo divertire e creando armonia e gioia per grandi e bambini che sono accomunati da un’unica passione:il calcio.Finalmente la ripresa con tutte le precauzioni del caso.Abbiamo intervistato Vincenzo Incardona alias “Mister Cigno” che quest’anno sarà il Responsabile della comunicazione, un ruolo sempre più importante per una società che vuole crescere.Incardona ha giocato ad alti livelli nel calcio,grande bomber con tanti gol all’attivo su tutti i campi nelle varie categorie dove si è cimentato.È anche un allenatore preparato ed attento nei confronti dei bambini sia dal punto di vista sportivo che ludico.Ecco un riassunto del suo pensiero:’Nel mondo di oggi è giusto dare spazio e visibilità al bambino, ricordiamoci che è Scuola calcio, cosa che non tutti gli istruttori non capiscono, ricordiamo che devono imparare e divertirsi e che il risultato non conta, se gli insegniamo solo a vincere i bambini non impareranno mai niente, il calcio è uno sport di valore, iniziamo noi stessi a dare il buon esempio con la parola magica: umiltà!
questo sarà il mio primo anno da responsabile e primo anno fuori dal campo, ringrazio Antonio e Francesco Bove per la fiducia, sono sicuro che insieme faremo un grande lavoro”.

Vincenzo Grassano