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L’attività di volontariato Pro. Civi. Co. S.

Settimane intense per i volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. OdV coinvolti su più fronti:

dal servizio di assistenza e informazione alla cittadinanza per superare l’emergenza covid-19, al presidio in occasione della recente Maratona di Torino; dai corsi di aggiornamento sull’uso delle idrovore, utili in caso di alluvione, all’appuntamento settimanale con la tutela e la protezione dell’ambiente che ogni settimana si ripete in Borgo Vittoria, ma anche in altre aree delle periferie.

Sesso a scuola (ma solo nei nomi…)

di Gianluigi De Marchi

 

Ma vogliamo fare chiarezza sulla diatriba relativa alla prevalenza del maschile nel linguaggio e nell’insofferenza delle donne (e dei membri dei molteplici gender che affollano la scena)?

Ora che anche gli studenti del Cavour di Torino hanno lanciato il loro appello per abolire l’individuazione esatta del genere maschile o femminile nelle parole, è il momento di ricordare che le storture (se tali sono) non sono a senso unico.

Partiamo ad esempio dagli animali.

Ragazzi del Cavour, sottoscrivete un appello per dare dignità a certi insetti indicati solo al femminile! Aiutate ad uscire dall’ombra il formico, il cicalo, il coccinello, il libellulo, il vespo, il farfallo, che diamine hanno diritto di esistere e voi ve ne lavate le mani?

Ma ci sono anche i pesci ad essere discriminati dalle femmine. Pensate all’inesistente troto (che solo nei testi umoristici compare, citato negli ipodromi, dove si corre al troto e al galopo…), al tinco, al carpo, al mormoro, al sogliolo, all’ombrino, al triglio, all’acciugo, al mureno, al tracino… Sveglia ragazzi, organizzate la difesa di questi esseri abbandonati al femminismo più sfrenato!

E che dire degli uccelli? Lungi da me fare battutacce da avanspettacolo, ma è orribile pensare ad uccelli solo al femminile e privare di dignità il civetto, l’aquilo, l’anatro, il quaglio, il tortoro; per non parlare del povero gazzo che, forse proprio per l’assonanza un po’ triviale, non viene mai citato da nessuno…

La musica non cambia fra gli animali più evoluti, i mammiferi che forse, proprio perché nella classificazione linneana portano impresso il suffisso “mamma”, sono spesso dominati dal femminile. Non ci credete? Avete mai sentito nominare, cari ragazzi del Cavour, il scimmio, il giraffo, il marmotto, il talpo, il capro, il pantero, il baleno (occhio ragazzi, non è un pesce, anche se vive in acqua è un mammifero, spero ve lo abbiano insegnato…).

E chiudiamo queste brevi riflessioni con gli esseri umani. Voi vi lamentate che il genere maschile predomina, ma evidentemente non avete riflettuto sul vostro futuro… Pensate che se vorrete fare una professione legata all’arte, sarete chiamati “artista” e non (come sarebbe se il mondo fosse veramente maschilista) “artisto”! Sorte amara anche per chi vorrà gestire un parcheggio sotterraneo, perché non sarà un garagisto; per chi si dedicherà alla musica, perché non sarà un pianisto o un concertisto, un violinisto o un batteristo; per chi diventerà un campione di atletica senza essere un atleto; per chi si dedicherà alle corse di Formula1 (mestiere tipicamente macho  vero?) e non sarà chiamato piloto neppure esibendo barba e baffi…

Insomma ragazzi, pensate a cose serie, non a mettere un simbolo astruso alla fine di un nome per evitare di attribuire un genere preciso alle parole per non offendere gli altri; non vuol dire nulla ragazz*, student#, professor§, genitorǝ, cuginᵿ. Maschile e femminile sono generi linguistici che non coincidono con i generi sessuali; certo, i latini erano più precisi, perché usavano maschile e femminile per esseri viventi (umani, animali, piante) e riservavano un terzo genere, il neutro, per gli oggetti ed i concetti astratti. Abitudine saggia, persa nei secoli, ma non è manipolando la realtà che la si modifica…

In bocc* al lup* ragazz*!

Comitato Diritti Umani, un anno dedicato alle donne

“La tutela dei diritti delle donne sarà il tema portante delle iniziative promosse dal Comitato regionale per i diritti umani e civili nel 2022. Oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, intendiamo promuovere il giusto riconoscimento di tutte quelle donne che – in ogni parte del mondo – si adoperano per la difesa dei diritti violati e per la difesa dei più vulnerabili”. Così ha affermato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale e del Comitato durante la prima riunione operativa dell’organismo,  nell’aula di Palazzo Lascaris a cui ha partecipato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni. I vicepresidenti del Comitato Sara Zambaia Giampiero Leo hanno illustrato ai numerosi componenti intervenuti il primo appuntamento proposto, collegato a questa tematica: il 9 dicembre – nell’imminenza della Giornata mondiale dei diritti umani che ricorre il 10 dicembre – si intende premiare in Consiglio regionale alcune donne rifugiate o profughe che si sono distinte in Piemonte per la loro attività a difesa dei diritti delle donne. Si propone inoltre di contribuire al sostegno della Giornata mondiale per la pace, che si celebra il 1° gennaio.

È intervenuto anche il consigliere Silvio Magliano, che ha sottolineato l’importanza di sostenere, accanto alle iniziative istituzionali, i progetti che provengono dal mondo dell’associazionismo che rappresenta un prezioso interlocutore nella difesa dei temi promossi dal Comitato.

Teatro, carcere e poesie: i vent’anni dell’associazione La Brezza  

Domenica 28 novembre lo spazio polivalente di Barriera di Milano accoglie la IX edizione del progetto Scambi di luce, in collaborazione con Vol.To

 

Sala Scicluna, spazio polivalente nel cuore di Barriera di Milano (via Renato Martorelli 78), accoglie all’interno della stagione culturale 2021/22 uno speciale evento che intreccia volontariato e teatro sociale.

Domenica 28 novembre l’associazione La Brezza ODV festeggerà nello spazio il suo ventennale con la nona edizione di Scambi di luce.

Il programma della giornata prevede, alle ore 15.30, la presentazione del testo Brezza venti, con la lettura di poesie e il racconto dei progetti realizzati dal 2001 a oggi. Alla sera, dalle ore 20.30, il pubblico potrà assistere ad Aria, performance teatrale nata dalla collaborazione tra La Brezza, alcune persone inserite in percorsi alternativi al carcere, la Gipsy Musical Academy di Torino e la cantautrice Anna Castiglia. Regia di Stefania Rosso, della compagnia Liberipensatori “Paul Valéry”. Un evento patrocinato da Vol.To – Centro Servizi per il Volontariato.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria tramite SMS o WhatsApp al numero 3474002314; posti limitati. Per accedere è richiesto il Green Pass; ingresso e fruizione nel rispetto delle normative da contenimento Covid-19 vigenti.

 

L’associazione d’ascolto La Brezza opera con i propri volontari all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno” di Torino e altri istituti penitenziari del Piemonte. L’obiettivo che si prefigge è di promuovere interventi finalizzati a sensibilizzare il territorio nei confronti del mondo carcerario, per far sì che il grande divario esistente tra la società e il carcere possa essere attenuato.

La Brezza nasce nel 2001, inizia a operare all’interno dell’ospedale Amedeo di Savoia rivolgendosi, con specifici spazi di ascolto, a persone sieropositive. Dal 2003 gli spazi di ascolto vengono dedicati anche ai detenuti delle Vallette. Durante uno degli incontri è nata l’esigenza di creare un ambiente in cui dare alle persone la possibilità di esprimersi liberamente senza nessuna forma di giudizio, scegliendo l’arte come strumento d’espressione e di ascolto.

 

Inaugurata nel 2017 da Katia Capato, direttrice artistica di Nuove Cosmogonie Teatro e presidente della neonata Associazione culturale Joseph Scicluna, Sala Scicluna nasce come atto d’amore e promessa mantenuta nei confronti di Joseph (alias Pino) Scicluna, attore, drammaturgo e regista maltese, suo compagno di vita, venuto a mancare due anni prima a seguito di una grave malattia. Ex carrozzeria, situata in un interno cortile, Sala Scicluna si presenta oggi come un’oasi riparata dal caos urbano, nuovamente fruibile al 100% della capienza da tutti coloro che ricercano quiete e bellezza nella musica, nel teatro, nelle mostre figurative o negli incontri a tema librario.

La programmazione, concepita volutamente come un cantiere in costruzione, è tuttora aperta a proposte dal territorio, con la volontà di arricchire lo scambio tra gli artisti e il presidio culturale.

Intenzione, azione, determinazione, non dare nulla per scontato, valutazione e scelta, presa di coscienza dei momenti difficili e, nonostante tutto, ancora una certa fiducia nel miracolo, nella serendipità, e nella benevolenza e creatività dell’universo e del genere umano. Con questo spirito Sala Sicluna riapre ancora una porta, portando avanti quel sogno e progetto che anni fa le ha permesso di prendere vita”. Così la direttrice Capato, che aggiunge: “In Barriera di Milano, quartiere ancora troppo spesso vittima di pregiudizi ma crogiolo di creatività, si realizza il sogno e la promessa. Sala Scicluna è una realtà totalmente autosostenuta. Il prezioso supporto del pubblico e di coloro che, riconoscendola quale oasi di bellezza e di sincero incontro, ne hanno chiesto in uso spazi e servizi, ne ha garantito la ripartenza in seguito ai lockdown della pandemia”.

 

 

Il programma completo della stagione di Sala Scicluna è consultabile sul sito www.nuovecosmogonieteatro.com

 

 

“Da Lucrezia al codice rosso”. Riflessioni sulla violenza

Venerdì 26 novembre – La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, insieme all’Università degli Studi di Torino, al Telefono Rosa e alla Società Dante Alighieri – Comitato di Torino, in collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca, organizza un incontro per riflettere sul tema dal titolo “Da Lucrezia al codice rosso”.
Presiederà la conferenza il Dott. Giovanni Saccani, Vice Direttore della Biblioteca e Presidente Società Dante Alighieri – Comitato di Torino.
Interverranno:
• Silvia Giorcelli (Università degli Studi di Torino): “La virtù e la colpa: il modello di Lucrezia”;
• Silvia Cavicchioli (Università degli Studi di Torino): “Il difficile percorso delle italiane dall’unificazione al Codice Rocco”;
• Elena Bigotti (Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino e Associazione Telefono Rosa di Torino): “Dal delitto d’onore al femminicidio”.
“La violenza sessuale contro le donne e le ragazze affonda le sue radici in secoli di dominazione maschile. Non dimentichiamoci che quelle disuguaglianze di genere che alimentano la cultura dello stupro, costituiscono fondamentalmente una questione di squilibri di potere”. Lo afferma il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne il 17 dicembre 1999 attraverso la risoluzione 54/134.
La ricorrenza viene celebrata il 25 novembre di ogni anno. Questa data non è casuale ma segna un brutale assassinio avvenuto nel 1960, nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise.
La violenza contro donne e ragazze (VAWG) rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano.
Ingresso libero. Richiesto green pass e mascherina.

Laboratorio di Resistenza Permanente incontra i Governatori e Carofiglio

Alla Fondazione E. di Mirafiore Via Alba 15, 12050 Serralunga d’Alba CN

Venerdì 26 novembre h. 19

INCONTRO CON I GOVERNATORI
BONACCINI, CIRIO, TOTI E ZAIA

Sabato 27 novembre h. 18:30

GIANRICO CAROFIGLIO
La Nuova Manomissione delle parole 

La prossima settimana, nel teatro della Fondazione Mirafiore, doppio appuntamento con il Laboratorio di Resistenza permanente.

Venerdì 26 novembre, alle ore 19, un incontro speciale ed eccezionale mette insieme, per la prima volta, quattro governatori di quattro importanti regioni italiane e di diverso orientamento politico, ma molto simili per quanto riguarda la concretezza e l’efficacia di governo.
Alberto Cirio (Presidente Regione Piemonte) e Giovanni Toti (Presidente Regione Liguria) saranno presenti in Fondazione mentre Stefano Bonaccini (Presidente Regione Emilia-Romagna) e Luca Zaia (Presidente Regione Veneto) per impegni istituzionali non potranno essere presenti fisicamente alla serata ma saranno collegati online dalle loro sedi regionali.

Invece, sabato 27 novembre alle ore 18:30, l’ospite sarà lo scrittore Gianrico Carofiglio che terrà una lectio dal titolo: “La Nuova Manomissione della parola”.
Prendendo spunto da suo ultimo libro, Carofiglio analizza alcune parole chiave del lessico civile da una duplice prospettiva: quella della rilevazione del danneggiamento, da un lato, e quella della riparazione e della restituzione della parola al suo autentico significato dall’altro.
Sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta e popolo. A partire da queste parole chiave Gianrico Carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. In un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell’etica e nella politica, da Aristotele a Bob Marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. Salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi.

 

Entrambi gli incontri sono sold out ma è possibile iscriversi alla lista d’attesa tramite il sito www.fondazionemirafiore.it in modo da essere ricontattati in caso di disdette.
Il programma completo dei prossimi appuntamenti alla Fondazione Mirafiore:

Venerdì 3 dicembre – h. 19
Geppi Cucciari, attrice e conduttrice radiotelevisiva
In attesa di titolo

Venerdì 10 dicembre – h. 19
Elsa Fornero, consulente del Consiglio di indirizzo economico
“Ragione e sentimento” nelle riforme economiche del paese

Sabato 11 dicembre – h. 18:30
Alessandro Haber, attore
Volevo essere Marlon Brando

Sabato 18 dicembre – h. 18.30
Mattia Santorileader movimento Le Sardine
Mobilitare per la politica in tempi di antipolitica – tutto quello che non vi hanno mai detto sul movimento delle sardine

Mercoledì 22 o giovedì 23 dicembre – h. 19
Aldo Cazzullo, giornalista
Il posto degli uomini

Venerdì 21 gennaio – h. 19 (data da confermare)
Luigi di Maio, Ministro degli Esteri
In attesa di titolo

Venerdì 28 gennaio – h. 19
Carlo Lucarelli, scrittore
Lèon

Venerdì 4 febbraio – h. 19
David Riondino, cantautore
Io fo buchi nella sabbia

Sabato 12 febbraio – h. 18.30
SERATA LUCIO BATTISTI
Andrea Barbacane, scrittore e nipote di Lucio Battisti
e i musicisti

Sabato 19 febbraio – h. 18.30
SERATA DE ANDRÉ
con
Dori Ghezzi, cantante e moglie di De André
Francesca Serafiniscrittrice e autrice televisiva
Maria Pierantoni Giuacantante

Sabato 26 febbraio – h. 18.30
Antonio Gnoli, giornalista e Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato
In te mi specchio

Venerdì 4 marzo – h. 19
Emanuele Trevi, scrittore
Due vite

Venerdì 11 marzo – h. 19
Roberto Burioni, virologo
In attesa di titolo

Venerdì 18 marzo – h. 19
Enrica Tesio, scrittrice e blogger
Tutta la stanchezza del mondo

Venerdì 25 marzo – h. 19
Milena Bertolini, CT nazionale di calcio femminile
Giocare con le tette

Venerdì 1° aprile – h. 19
“Le mani in pasta”, proiezione del docu-film di Marino Bronzino alla presenza del regista e di tutti i protagonisti: Anton Aron Biondo, Beppe Gallina, Martino Patti, Ivan Milani, Massimiliano Prete, Bruno Ceretto e Oscar Farinetti

Venerdì 8 aprile – h. 19
Joe Bastianich, ristoratore e folksinger

Le attività della Fondazione riprenderanno, poi, con le PASSEGGIATE LETTERARIE nel Bosco dei Pensieri, in programma in seconda parte di stagione, da maggio a luglio: un percorso nella natura alla riscoperta di grandi classici della letteratura mondiale.

La Fondazione e gli spettacoli teatrali per le famiglie

A completamento dell’attività della Fondazione ricordiamo anche gli spettacoli teatrali per bambini e famiglie proposti gratuitamente la domenica pomeriggio alle ore 16:30. Il programma è in via di definizione e sarà annunciato prossimamente.

Ricordiamo infine che gli incontri sono sempre gratuiti e per partecipare occorre prenotarsi tramite sito www.fondazionemirafiore.it ed essere muniti di Green Pass valido. Sono esenti dalla normativa i bambini sotto i 12 anni e i soggetti con idonea certificazione medica.
È inoltre possibile seguire le lezioni anche da casa in streaming tramite il sito.

Per i giornalisti interessati a partecipare non è necessario accreditarsi tramite sito, è sufficiente confermare presenza via mail.

Ufficio stampa Laschicas 
laschicas@adfarm.it
Cocchi Ballaira +39 3356831591 – Federica Ceppa +30 335 5931571

Per info:
Federica Fiocco
fiocco@fondazionemirafiore.it
348 9123955

La presente e-mail, nel rispetto della normativa vigente sulla privacy, è riservata ai destinatari indicati, sono vietati la copia, la divulgazione e qualunque utilizzo non autorizzato. Qualora abbiate ricevuto la presente comunicazione per errore, Vi preghiamo di avvisare il mittente e di cancellarla dal vs. sistema informatico. Nel caso la e-mail contenga allegati, Vi informiamo che gli stessi sono stati trattati per ripulirli da eventuali virus, resta comunque responsabilità del destinatario controllare tramite un programma anti-virus gli eventuali allegati ricevuti.

E’ nata la Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza

La prima fondazione in Italia che unisce direttamente l’arte al sociale

Il Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley dona il suo patrimonio artistico al sociale e sposa la mission dell’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF fondata e guidata da Tommaso Varaldo.
Su richiesta di AIEF i ponti storici di Torino si illuminano di blu.

Sabato 20 novembre 2021, in occasione della giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è costituita la Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, presentata con un evento ufficiale a cui hanno aderito numerose autorità, tra cui molte autorità, figure del mondo imprenditoriale e del terzo settore. Numerose fasce tricolore presenti in rappresentanza di diversi comuni della provincia di Torino. Durante l’evento sono giunti gli auguri alla Fondazione del presidente della Regione Piemonte.

La Fondazione è la prima in Italia che unendo direttamente l’arte al sociale realizza e promuove progetti a sostegno dei bambini, dei giovani e delle persone fragili, puntando, in particolare, a prevenire e azzerare ogni violazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a cominciare da quelli sanciti dalla Convenzione ONU.

La Fondazione nasce per mezzo dei suoi due fondatori che la guideranno: dall’unione della creatività e della generosità del Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley e dall’impegno sociale dell’associazione infanzia e famiglia AIEF, fondata da Tommaso Varaldo.

La volontà del Maestro Bolley, manifestata negli ultimi anni, di costituire una fondazione capace di tutelare e valorizzare tutto il suo patrimonio artistico, frutto del lavoro di una vita, in favore dei più bisognosi ha finalmente trovato concretezza unendosi al percorso già avviato nel 2018 da Tommaso Varaldo con l’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF.

L’Associazione AIEF, nata nel 2018, grazie all’impegno di volontari e professionisti di vari settori, si è distinta con azioni mirate volte al sostegno e all’aiuto dei nuclei familiari in difficoltà e alla tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Interventi resi ancora più concreti grazie ad un protocollo d’intesa tra l’associazione AIEF e l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Piemonte. Inoltre, l’associazione AIEF ha ideato e gestisce direttamente il Centro AIEF presente a Torino nel quartiere Mirafiori Sud. Un centro polifunzionale capace di mettere a disposizione dei nuclei familiari e di tutte le persone più bisognose: sportelli di aiuto completamente gratuiti, laboratori didattici, attività sociali e solidali.

Condividendo tale approccio pragmatico e pratico per aiutare bambini, famiglie e persone in difficoltà, il Maestro Bolley ha deciso di destinare la gran parte delle sue opere alla nascita della Fondazione, che affiancherà l’associazione Aief nei suoi interventi sul territorio, a partire dell’apertura di altri Centri AIEF nei quartieri più in difficoltà.

“La mia opera – racconta l’artista e fondatore, da oggi Presidente Onorario della Fondazione – ha sempre avuto una forte componente sociale: in tutte le occasioni della mia vita che ho potuto ho dedicato la mia opera al prossimo, con il desiderio di dare speranza a chi ne ha più bisogno. Ho scelto di dar vita insieme a Tommaso Varaldo alla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza perchè condivido pienamente l’aiuto che si deve portare ai bambini e alle famiglie in difficoltà, ma bisogna anche pensare ai tanti che tutti i giorni non hanno la possibilità di avere un pezzo di pane. La nostra Fondazione farà qualcosa di concreto anche per loro. Donare le mie opere, per lo più divertenti e giocose, affinchè i troppi bambini non tutelati e le tante persone, emarginate dalla società, ritrovino il sorriso e la spensieratezza dell’infanzia mi è sembrata una cosa bella e in un certo senso doverosa”
“In questo momento in Italia 1 bambino su 7 nasce e cresce in condizioni di povertà, 1 su 20 assiste a violenze domestiche, 1 su 100 è vittima di maltrattamenti, 1 su 500 vive in strutture di accoglienza. Sono dati drammatici che rendono necessarie azioni concrete, come quelle che mettiamo in campo come associazione infanzia e famiglia AIEF dal 2018. – aggiunge Tommaso Varaldo, fondatore e Presidente della Fondazione – Quando avevo 5 anni io e il Maestro Bolley facemmo un’opera insieme. A vent’anni da quel disegno sono onorato che il Maestro abbia scelto di fare insieme questa nuova opera di grande valenza sociale e solidale. Sono certo che la Fondazione AIEF potrà sostenere e dare grande slancio ai progetti dell’associazione AIEF, a partire dai Centri AIEF e si potrà fare ciò che entrambi desideriamo: aiutare l’infanzia, sostenere i giovani, combattere ogni discriminazione per lasciare un mondo più giusto e un futuro migliore.”
INFO
www.fondazioneaief.org www.associazioneaief.it

Via Sacchi simbolo di come si degrada un’area in nome del politicamente corretto

È sufficiente passeggiare sotto i portici di via Sacchi, a Torino,

per rendersi conto di quanto dovrà lavorare Stefano Lo Russo, neo sindaco della capitale subalpina, non per rilanciare la città ma anche solo per restituire un briciolo di speranza ad aree sempre più vaste distrutte dalla cialtronaggine dei politicamente corretti. Quella gauche caviar che impone il pensiero unico obbligatorio e vieta di accorgersi delle risse quotidiane in via Nizza. Perché i protagonisti sono coloro che ci pagano le pensioni e, di default, non possono essere impegnati in risse…

… Continua a leggere:

Torino, via Sacchi simbolo di come si degrada un’area in nome del politicamente corretto

600 euro ai lavoratori in disagio economico

Fino al 7 dicembre le persone escluse dagli ammortizzatori sociali o che hanno subito una riduzione della retribuzione a causa della sospensione o della cessazione della prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo 2020 a maggio 2020 possono richiedere alla Regione Piemonte un contributo una tantum di 600 euro. Sono 15.000 i potenziali beneficiari di questa misura, finanziata con 9.250.000 euro.

“E’ ancora una volta la Regione Piemonte che si pone in prima linea a supporto di lavoratori e famiglie in forte disagio economico, completamente dimenticati dal Governo e che stanno ancora pagando il prezzo di una crisi dettata dalla pandemia”, commenta l’assessore al Lavoro Elena Chiorino.

Chi può ottenere il contributo

Possono fare domanda solo alcune tipologie di lavoratori residenti o domiciliati in Piemonte almeno dal mese di marzo 2020:

* lavoratrici/lavoratori che non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale da marzo a dicembre 2020 (sospesi da imprese per cessata attività senza stipendio e senza CIG, nell’impossibilità di licenziarsi per accedere alla Naspi);

* lavoratrici/lavoratori degli appalti delle pulizie, servizi scolastici ed educativi anche della cultura, dei poli museali e dello spettacolo che, in ragione dell’orario di lavoro contrattuale ridotto fino ad un massimo di venti ore settimanali, hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali in misura residuale a causa della sospensione o della cessazione della prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020;

* lavoratrici/lavoratori occasionali con reddito inferiore a 5.000 euro e non iscritti alla gestione separata che, nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020, hanno cessato o sospeso la prestazione lavorativa e non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale;

* tirocinanti il cui tirocinio – svolto presso imprese con sede dell’attività in Piemonte – si è definitivamente interrotto prima della scadenza naturale nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020;

* lavoratrici/lavoratori stagionali che non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020.

Per maggiori informazioni consultare https://finpiemonte.it/bandi/dettaglio-bando/contributo-senza-ammortizzatori-2021 o scrivere a lavoratricilavoratoriindisagio@regione.piemonte.it

 

Famiglia e infanzia: crescere con la cultura

In occasione della Giornata mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza il mondo culturale, sociale, educativo e sanitario piemontese si ritrova per una riflessione pubblica finalizzata a creare una rete di sistema per il sostegno all’infanzia e alla genitorialità e contro le fragilità e le diseguaglianze attraverso politiche di welfare culturale

Venerdì 19 novembre 2021 | 10 – 13,30

Spazio BAC – Barolo Arti con le Comunità, Distretto sociale Barolo via Cottolengo 24/bis, Torino

Quale nuovo ruolo per la Cultura nel promuovere il benessere e lo sviluppo dei bambini e delle bambine, a partire dai primi cruciali mille giorni e nel supportare il ruolo genitorialel’inclusione delle famiglie con minori anche alla luce delle conseguenze generate dalla pandemia, soprattutto sui più fragili?

Questa domanda aprirà il confronto promosso in occasione della Giornata mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza dalle Biblioteche civiche torinesi che hanno intrapreso un innovativo percorso di collaborazione con CCW-Cultural Welfare Center, Abbonamento Musei, Osservatorio Culturale del Piemonte, e SCT-Social Community Theatre Centre dell’Università di Torino.

Appuntamento venerdì 19 novembre dalle ore 10 alle 13,30 in Spazio BAC – Barolo Arti con le Comunità al Distretto Sociale Barolo di via Cottolengo 24/bis a Torino, uno dei luoghi simbolo dell’innovazione sociale della Città, per la riflessione pubblica “Crescere con la Cultura. Famiglia e prima infanzia a Torino e in Piemonte“.

Amministratori pubblici, investitori sociali ed esperti dei mondi della Sanità, del Sociale, dell’Educazione e della Cultura daranno contributi per una lettura di scenario, partendo dalla Città di Torino: i bisogni delle famiglie con le sfide acuite dalla pandemia e le risposte attivate e attivabili per promuovere benessere e inclusione sociale.

 

“Una crescente mole di studi rende evidente quali siano le conseguenze negative della mancanza di opportunità, per tutti i bambini e le bambine, di sviluppare appieno il loro potenziale di sviluppo, soprattutto nei loro primissimi anni di vita, i più fecondi per lo sviluppo delle reti neurali e quindi delle loro competenze cognitive ed emotive. E sottolinea l’importanza di investire, in questo periodo cruciale, sulla responsività genitoriale, sulla creazione di contesti di nurturing care, di cure che nutrano, per la salute, il benessere e gli itinerari di vita di tutte le  bambine e i bambini”, argomenta Giorgio Tamburlini, Presidente del CSB (Centro per la Salute del Bambino) che con la sociologa Chiara Saraceno, rappresentante di Alleanza per l’Infanzia, avvierà il dibattito  analizzando le sfide del tempo presente, acuite dall’impatto della pandemia sulle relazioni.

Un tavolo di confronto metterà a fuoco convergenze e sinergie fra innovative progettualità culturali integrate (dalla lettura, alle esperienze museali, teatrali, musicali)  che hanno preso corpo negli ultimi due anni a Torino e in Piemonte,  per aumentare l’impatto delle azioni: percorsi con una ambizione di  sistema, che coinvolgono i mondi della Sanità, del Sociale, dell’Educazione,  la Pubblica Amministrazione e gli Enti filantropici e possono dare un contributo alla costruzione di politiche pubbliche per la prima infanzia e la genitorialità.

 

“Il mondo della scuola, come quelli della cultura e della sanità, già a partire dalla primissima infanzia rivestono insieme alla famiglia un ruolo fondamentale nei percorsi di crescita dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Torino e il Piemonte possono vantare una grande ricchezza di progettualità sotto l’aspetto dell’offerta culturale ed educativa: eccellenze e buone pratiche attraverso cui poter rispondere, in modo partecipato ed efficace, alla crescente domanda di servizi per l’infanzia in ambito educativo, culturale,  sociale e sanitario, con iniziative, proposte e progetti a misura dei bisogni dei più piccoli e delle loro famiglie, con l’obiettivo prioritario di contrastare le diseguaglianze, di migliorare diffusamente i livelli e la qualità della vita, di generare benessere e di contribuire a creare le condizioni ottimali per la crescita dei nostri giovani cittadini”, afferma Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione e alle Politiche giovanili della Città di Torino.

Tra i progetti innovativi troviamo una nuova alleanza promossa dalle Biblioteche civiche torinesi, con i Musei che uniscono le forze, rafforzando la relazione con il mondo della Sanità e del Sociale. Il percorso è accompagnato da CCW-Cultural Welfare Center, il primo centro nazionale di competenza dedicato al contributo costitutivo della Cultura al welfare, al benessere delle persone e delle comunità, che è nato a Torino. Le Biblioteche pubbliche sono impegnate da oltre vent’anni nel progetto nazionale Nati per Leggere-NPL (che vede in campo il Centro per la Salute del Bambino, ACP-Associazione Culturale Pediatri, AIB-Associazione Bibliotecari) che promuove l’attività di lettura in famiglia.

Il percorso è sostenuto da Regioni, Province, Comuni e in Piemonte promosso e sostenuto da Regione Piemonte e Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha costruito competenze, mobilitato cittadinanza attiva con volontari preparati allo scopo. Un progetto incorporato nelle politiche sanitarie della Regione Piemonte e inserito nell’Agenda di gravidanza, consegnata a tutte le future mamme, come raccomandazione per una buona crescita.

Il Piemonte è un unicum nazionale come Musei Family and Kids Friendly. Sono oltre 40 le realtà che dal 2016 hanno compiuto il percorso di Nati con la Cultura (www.naticonlacultura.it), un progetto ideato all’Ospedale S. Anna, dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna e sviluppato in rete da Abbonamento Musei. Con il passaporto culturale di cui hanno diritto bambine e bambini alla nascita, per il primo anno di vita le Famiglie possono frequentare liberamente i musei, i loro giardini ed essere accolti per vivere esperienze di serenità e bellezza. «La pandemia ha fatto emergere la vulnerabilità del singolo, delle famiglie, delle organizzazioni, del sistema. Musei e Biblioteche lavorano per costruire un sistema organico e integrato di collaborazione, un piano di sviluppo che dia continuità alla loro relazione, al fine di raggiungere il numero più ampio possibile di famiglie, soprattutto quelle che non conoscono le opportunità offerte dal territorio, costruite sui loro bisogni, sia per favorire lo sviluppo cognitivo dei loro figli sia per accrescere la capacità di crescere con loro», dichiara Simona Ricci, direttrice di Abbonamento Musei.

Il percorso prevede un  coinvolgimento diretto delle famiglie nel ripensare l’offerta di cultura e tempo libero in ottica di welfare, seguendo una delle sperimentazioni che il Piemonte ha portato avanti con successo: la creazione di un ‘family board’, di costante dialogo – ideata e realizzata dal progetto TIC TAC (www.tictacteatro.org) sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo-, replicata nella collaborazione Musei e Biblioteche, costituisce una innovazione culturale in un’ottica di progettazione partecipata e corresponsabilità sociale con i cittadini.

 

CCW sta inoltre favorendo il rafforzamento dell’alleanza tra le istituzioni culturali e il mondo della Sanità, attraverso un confronto che coinvolge tutte le Aziende Sanitarie della Città e dell’hinterland e punta a raggiungere nel 2022 tutte le famiglie in attesa, partendo dai corsi di accompagnamento alla nascita. Per aprire a nuovi sviluppi, saranno presenti i soggetti coinvolti nei progetti integrati presentati e le realtà del territorio, le reti fortemente impegnate a favore dell’infanzia, nel supporto alla genitorialità e nel contrasto alle diseguaglianze, attraverso la cultura.

All’incontro partecipano: Regione Piemonte, Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche – Sezione Piemonte, Fondazione Tancredi di Barolo, Opera Barolo – Distretto sociale Barolo, Unicef Comitato provinciale di Torino, Save the Children, Filieradarte, Case del quartiere, Comune di Caselle – Rete “Cultura, Prima infanzia e genitorialità”; Fondazione Santagata; Nati per la Musica Piemonte; Nidi Infanzia; LegalArte.

Programma: disponibile al link https://culturalwelfare.center/3991-2/

Per iscrizioni: contattare segreteria@culturalwelfare.center. Dati i numeri contingentati dei posti in sala è necessario ricevere conferma d’iscrizione.

Informazioni per l’ingresso: arrivo alle ore 9,30 per espletare i controlli di sicurezza Covid.

CCW Cultural Welfare Center www.culturalwelfare.center