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Barriere architettoniche, così non va: c’è bisogno di un monitoraggio

L’eliminazione di tali barriere nelle nostre città e i problemi dei pendolari sono stati i temi al centro delle due audizioni che si sono svolteì in Commissione Trasporti e Urbanistica.
Miriam Abate, coordinatrice della cellula di Torino dell’Associazione Luca Coscioni, ha presentato ai commissari la petizione popolare sul “Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche” che fa riferimento ad una legge del 1986, finora poco applicata dai Comuni. “Chiediamo che la Regione imponga a tutti i Comuni – ha detto Abate – la predisposizione dei Piani per eliminare le barriere architettoniche (PEBA), previsti dalla legge del 1986, per arrivare alla creazione di un registro regionale telematico dei PEBA, come è già stato fatto nelle Regioni Lazio e Lombardia”.
I consiglieri di diversi gruppi consiliari (FdI, Fi, M4o, Luv, Moderati) hanno chiesto approfondimenti alla coordinatrice dell’associazione Coscioni soprattutto in merito all’accessibilità per i disabili ai mezzi di trasporto e agli uffici pubblici. 

Torino Digital Days, trovare l’alba dentro l’imbrunire

Nel Medioevo una persona qualunque vedeva, in media, 40 immagini artificiali nel corso della vita intera: quadri, arazzi, affreschi.

Oggi vediamo, in media, 600mila immagini artificiali. In un solo giorno. Diventa dunque automatica una sorta di selezione per fronteggiare questo eccesso di immagini che si aggiunge ad un eccesso di informazioni. Un eccesso che vale, anche, per gli influencer. Mentre folle di giovani, senza arte né parte, sognano di diventare milionari sulla scia dei Ferragnez e pagano a caro prezzo corsi del tutto inutili, nel mondo delle imprese cominciano a serpeggiare dubbi sull’utilità dei nuovi miti della comunicazione.

 

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La gentrificazione elimina il ceto medio dalle grandi città. Anche a Torino

Tu chiamala, se vuoi, gentrificazione.

Che è, in pratica, il processo con cui i palazzinari delle grandi città individuano i quartieri degradati dove gli immobili costano poco, intervengono sulle autorità locali affinché vengano eliminati spacciatori e delinquenti vari, iniziano la riqualificazione delle abitazioni, cacciano gli inquilini poveri e mettono in vendita i nuovi appartamenti a prezzi elevati. Non è il caso di approfondire le modalità attraverso le quali un quartiere venga liberato dalla delinquenza mentre altri quartieri, poco interessanti per i palazzinari, restino ostaggio della malavita multicolore. Tanto è chiaro a tutti.

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Un’occasione di festa dedicata ai bambini per celebrare i 40 anni di Area Onlus

C’È AREA DI FESTA: 
Sabato 28 maggio si spengono le candeline con una Caccia al Tesoro, una merenda e uno spettacolo di Faber Teater

Un compleanno speciale, celebrato nella sede di corso Regina Margherita 55, con una festa che interesserà tutto il quartiere di Vanchiglia. Così Area Onlus celebrerà, sabato 28 maggio, il suo 40° compleanno. Nata nel 1982, la Onlus che si occupa di persone con disabilità e delle loro famiglie, si apre al tessuto urbano dove ha fissato la propria sede organizzando un pomeriggio in allegria. Come sempre, mettendo i più piccoli al centro delle proprie attenzioni.

Si inizia alle ore 15 con una grandiosa Caccia al Tesoro che si allargherà al quartiere, riservata ai bambini delle classi elementari. Le prove saranno ispirate ai libri accessibili e multicodice esposti presso il Centro di Documentazione e Ricerca sul Libro Accessibile, in riferimento all’importante progetto Vietato Non Sfogliare. Si tratta di un luogo permanente, allestito presso la sede di Area Onlus, in cui conoscere e sperimentare il valore inclusivo di libri speciali: tattili, in Lingua dei Segni, in simboli, senza parole, ad alta leggibilità, audio, digitali e libri-gioco. Il progetto è cresciuto negli anni grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione BNL.

Alle 16.30 si prosegue con una merenda offerta a tutti partecipanti. Alle 17 spazio a una rappresentazione con il gruppo di artigiani teatrali Faber Teater, aperta a tutte le età, che presenta uno spettacolo creato ad hoc per Area Onlus a partire dai libri esposti in Vietato Non Sfogliare. Il gruppo Faber Teater si conferma così come realtà amica e compagna dell’avventura di Area Onlus da alcuni anni. Nello spettacolo, attraverso i libri accessibili e le storie che essi raccontano, ci si introdurrà con delicatezza e semplicità in un mondo pieno di letture possibili che spieghino con leggerezza che la disabilità nasce anche dal contesto e dagli ostacoli che rendono ostile l’ambiente in cui viviamo.

Tutti gli eventi sono a partecipazione gratuita.

La prenotazione è obbligatoria, scrivendo a:
eventi@areato.org oppure chiamando il numero 333.87.93.259.

 

 

AREA ONLUS, da 40 anni al servizio della disabilità

Area Onlus è l’Associazione presieduta da Giovanna Recchi che da decenni si prende cura delle persone con disabilità e delle loro famiglie, coniugando la vocazione filantropica dei soci con l’operato professionale dei suoi tecnici, per la maggior parte psicologi e psicoterapeuti
Area Onlus nasce negli anni ’50, quando i fondatori costituirono un gruppo di volontari che si occupava di sostenere le famiglie dei mutilatini di guerra e poi a favore dei malati di poliomielite che in quel periodo rappresentava una vera e propria emergenza. Dal 1982 l’Associazione diventa una ONLUS e con un profondo rinnovamento strutturale inizia a dedicarsi alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Fino al 1992 Area Onlus era presieduta da Marella Agnelli e il Consiglio storico era rappresentato da numerose personalità torinesi come Olga Medici del Vascello, Umberta Nasi, Marida Recchi, Gina Romiti, Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti. Dal 1992 prende in mano le redini l’attuale Presidente Giaovanna Recchi.

Iuse Torino: dopo due anni l’Unione Europea torna ad assumere

Il 24 maggio scade il bando per diventare assistenti di lingua Italiana.

 

L’Istituto Universitario degli Studi Europei di Torino (IUSE) organizza European Careers Lab per preparare i candidati a superare i concorsi UE.

Il corso-laboratorio sarà on line dal 20 al 30 giugno.

 

In questi ultimi due anni il mondo del lavoro, causa pandemia, ha visto un vertiginoso aumento dei tagli del personale e una conseguente riduzione delle possibilità di accesso lavorativo.

Una buona notizia, però, arriva dall’Unione Europea. L’UE, infatti, dopo due anni di stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria torna ad assumere tramite un concorso ad hoc per diplomati e laureati che darà l’opportunità di lavorare come assistenti linguistici di lingua italiana, a cui è possibile iscriversi entro martedì 24 maggio 2022.

 

In prima linea per preparare i candidati a questa nuova opportunità c’è lo IUSE di Torino, uno degli unici due enti italiani riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri per la preparazione ai concorsi europei EPSO.

L’Istituto di alta formazione torinese organizza European Careers Lab, un corso online tenuto da docenti universitari e rivolto a diplomati, laureati, ricercatori e giovani professionisti interessati a lavorare nell’Unione Europea, in grandi aziende o organizzazioni nazionali e internazionali che prevedano un simile processo di selezione.

Durante il corso, infatti, i candidati potranno imparare le migliori tecniche di soluzione ai test psicoattitudinali e cimentarsi in esercitazioni guidate sui quattro test a scelta multipla previsti dai concorsi: ragionamento verbale, ragionamento numerico, ragionamento astratto e test di comprensione linguistica (in italiano e in inglese).

I test a cui verranno sottoposti i candidati saranno anche uno strumento prezioso per valutare l’adeguatezza degli esaminandi nel caso di colloqui e selezioni per entrare nel mondo del lavoro o per migliorare la propria posizione professionale.

European Carrers Lab si terrà on line dal 20 al 30 giugno dalle ore 17 alle 19, previa iscrizione compilando il form: https://formazione.iuse.it/eucompetitions/eu-careers-lab-giugno-2022/

Il Presidente dell’Istituto Universitario di Studi Europei, Piercarlo Rossi, ha dichiarato: “Dal 1952 lo IUSE è un punto di riferimento per studenti e professionisti in ambito europeo, giuridico ed economico. Da sempre l’obiettivo è rendere l’alta formazione accessibile a chiunque, con master e corsi di qualità che rispondano alle esigenze del mercato. Anche European Careers Lab va in questa direzione, per offrire anche a studenti e neolaureati la possibilità di frequentare un corso di alto livello, aggiornato alle ultime modifiche apportate ai processi di selezione delle istituzioni europee. Una proposta formativa che si è evoluta negli anni, raccogliendo grandi risultati e aiutando numerosi studenti a trovare il proprio posto nelle istituzioni europee”.

 

Partner del corso è Iusefor (https://iusefor.it/).

Parità e diritti delle donne sul lavoro da Luana D’Orazio ad AstroSamantha

A un anno dalla morte dell’operaia ventiduenne Luana D’Orazio, stritolata il 3 maggio 2021 da un orditoio in una fabbrica tessile a Montemurlo (Prato), seguita a breve tempo da quella di Laila El Harim, schiacciata il 4 agosto 2021 da una fustellatrice in uno scatolificio a Camposanto sul Panaro (Modena), per celebrare tutte le mamme e tutte le donne, Sicurezza e Lavoro allestisce all’impianto sportivo comunale “Faccioli”, in via Aristide Faccioli 72/A a Torino, la mostra di vignette “Parità e diritti delle donne sul lavoro da Luana D’Orazio ad AstroSamantha”, realizzate dal cartoonist Tiziano Riverso per l’associazione Sicurezza e Lavoro.

La mostra, visitabile gratuitamente fino  al 9 luglio 2022, è un’anteprima del progetto “Comics at Work”, ideato da Sicurezza e Lavoro per raccogliere e valorizzare i fumetti sul lavoro in Italia.

L’iniziativa rientra nel progettoFaccioli per il Sociale”, creato da Sicurezza e Lavoro con la società sportiva Femminile Juventus Torino asd per promuovere lavoro, cultura, diritti e inclusione sociale attraverso lo sport.

È possibile richiedere l’allestimento della mostra, eventualmente accompagnata da dibattito e/o workshop sul tema dei diritti delle donne sul lavoro, anche attraverso l’utilizzo del fumetto, scrivendo a contatti@sicurezzaelavoro.org.

AIEF potenzia il sostegno ai nuclei familiari e la presenza sul territorio

Giornata Internazionale della Famiglia

L’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF ha inaugurato il CENTRO AIEF TORINO NORD con i suoi 4 sportelli di aiuto per famiglie e bambini. E’ il secondo CENTRO che AIEF apre a Torino, a distanza di un anno dopo quello situato a Mirafiori Sud. Ospite speciale la concorrente dello Junior Eurovision Song Contest Marta Viola.

Il 15 maggio, in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia, l’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF ha inaugurato in Via Vistrorio 46/B (TO) il nuovo CENTRO AIEF TORINO NORD, il secondo a distanza di un solo anno dopo quello situato inaugurato a Mirafiori Sud.
L’apertura dell’evento inaugurale ha visto l’esibizione della già concorrente dello Junior Eurovision Song Contest Marta Viola.

Numerosi i partecipanti e le Istituzioni presenti: dalle Circoscrizioni 5 e 6, il Comune di Torino, la Regione Piemonte, il Parlamento, la Questura di Torino.
Dagli interventi è emerso quanto sia importante e urgente porre l’attenzione e agire in maniera concreta e mirata nei quartieri più fragili della città. L’Associazione AIEF da sempre opera sul territorio e, soprattutto, nelle zone più in difficoltà, a sostegno delle famiglie, mettendo in campo ogni azione possibile per tutelare i nuclei familiari esistenti e sostenerne la nascita di nuovi. Ed ecco che, seguendo il format del primo CENTRO AIEF situato a Torino in Via Farinelli 36/9, il nuovo CENTRO AIEF TORINO NORD aiuterà, con sportelli di primo aiuto e sostegno, le famiglie dei quartieri della zona.

“Il Presidente Mattarella ha richiamato l’attenzione di tutti al calo della natalità e ha richiesto tempestive politiche per la famiglia. AIEF dal 2018 è impegnata, attraverso il volontariato e la solidarietà, a sostegno dei nuclei familiari del territorio proprio perché siamo consapevoli che un Paese che non investe nell’infanzia e nella famiglia è un Paese che fa fatica a guardare al futuro. Il nuovo CENTRO AIEF TORINO NORD, con i suoi quattro sportelli di primo aiuto e tutte le attività, sarà il nuovo punto di riferimento per il sostegno e il supporto ai nuclei familiari dei quartieri di Torino Nord.”, commenta Tommaso Varaldo, presidente AIEF.

Il nuovo CENTRO AIEF TORINO NORD è stato aperto grazie al sostegno della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza e al contributo dell’azienda Spazio Impianti Srl. I numerosi volontari AIEF hanno messo a disposizione il loro prezioso aiuto al fine del compimento dei lavori.

In occasione dell’evento è stato presentato e distribuito il primo numero del giornale della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza: L’AIEF, Cultura e Solidarietà.
Il periodico, diretto dalla scrittrice Sabrina Gonzatto, racconterà, con quattro numeri all’anno, le attività di AIEF e sarà uno spazio dedicato alla cultura e ai progetti solidali del territorio
Il progetto non solo vede la partecipazione di importanti firme del giornalismo ma dà spazio e coinvolge anche i giovani che vogliono affacciarsi per la prima volta al mondo del giornalismo.

 

Accolti ad Arte: Torino città pilota dell’inclusione con Fondazione CRT e Fondazione Paideia

 LABORATORIO DI INCLUSIONE NEI MUSEI E LUOGHI DELLA CULTURA
Risultati e prospettive di “Operatori museali e disabilità”, l’innovativo progetto di Fondazione CRT e Fondazione Paideia per formare il personale di settore ad accogliere i visitatori in difficoltà
 
Torino città pilota dell’inclusione con Fondazione CRT e Fondazione Paideia. Compie dieci anni Operatori museali e disabilità, l’innovativo progetto di accoglienza e inclusione nei musei e nei luoghi culturali “firmato” dalle due fondazioni. Per l’occasione, il convegno Accolti ad arte, in programma lunedì 9 maggio alle OGR Torino, farà il punto sui risultati e sulle traiettorie di sviluppo del percorso di formazione del personale di settore sul fronte dell’accoglienza dei visitatori con bisogni specifici e disabilità. Nata dalla vocazione sociale che, da sempre, contraddistingue Fondazione CRT e Fondazione Paideia, l’iniziativa – evoluta quest’anno in Operatori culturali per l’inclusione – è stata in grado di anticipare il cambiamento e di puntare sul capitale umano.
In dieci anni di attività, il progetto ha realizzato 41 corsi di base, 31 seminari tematici di approfondimento, 8 corsi di prima alfabetizzazione di Lingua dei Segni Italiana applicata al contesto museale, 6 laboratori di produzione di storie sociali, 1 workshop di incontro con le buone prassi del territorio e 13 esperienze di replicabilità del modello torinese a livello nazionale. Complessivamente, hanno partecipato al progetto circa 300 realtà culturali italiane e oltre 1.100 operatori del settore.
Inizialmente rivolto alle istituzioni museali, il progetto si è ampliato a tutti gli operatori delle realtà culturali dopo la positiva esperienza formativa pilota in OGR, con l’obiettivo di formare il personale per accogliere al meglio tutti i visitatori, a partire da quelli con bisogni specifici e con disabilità.
Qual è l’impatto generato dalle attività formative svolte e quali le prossime “sfide”? “Accolti ad arte” tira le fila di 10 anni di inclusione, partendo anche dall’indagine che ha coinvolto – attraverso modalità e strumenti differenziati – gli oltre 1.100 operatori culturali che, dal 2012, hanno preso parte alle attività formative del progetto.
Gli obiettivi raggiunti, riconosciuti dai partecipanti indipendentemente dal ruolo ricoperto nell’istituzione culturale, sono accomunati dalla parola “cambiamento”: il progetto, secondo le risposte pervenute, ha generato infatti un cambiamento in termini di forma mentis rispetto alla visione della disabilità (intesa non come elemento discriminante, ma come una caratteristica distintiva della persona su cui far leva); un cambiamento in termini di cultura organizzativa rispetto ai temi dell’inclusione e dell’accoglienza (l’accessibilità culturale è diventata, in molti casi, una politica strutturale: oltre il 60% degli enti ha introdotto nuovi strumenti, come percorsi guidati, l’utilizzo di storie sociali, la collaborazione con altre associazioni); una crescente attenzione a una progettazione inclusiva e design for all pensata, fin da subito, per tutte le tipologie di pubblico e non adattata successivamente a bisogni speciali.
L’indagine raccoglie inoltre alcune suggestioni sui possibili step futuri del progetto: la sua estensione ad altre realtà culturali, con un maggior coinvolgimento del Ministero della Cultura; una formazione costante on boarding del personale e il commitment delle direzioni e delle istituzioni; la promozione del Marketing museum; la necessità di confronto e scambio delle best practice; una forma di riconoscimento per i musei che abbiano completato il percorso, una sorta di “certificazione di inclusione”.
Fondazione CRT e Fondazione Paideia hanno unito le forze per fare di Torino un laboratorio per l’inclusione con il progetto “Operatori museali”, oggi un modello di riferimento per molte realtà culturali italiane di eccellenza – afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Questa buona pratica di welfare culturale e di comunità è inserita nella prima Agenda italiana della Disabilità, perché rende concreto il diritto alle pari opportunità: a partire da questo importante tassello dell’ecosistema dell’inclusione continueremo a progettare un futuro realmente a misura di tutti, insieme alle istituzioni, al Terzo Settore, al mondo profit e alla società civile”.
La bellezza dell’arte e il valore della creatività sono beni che devono essere realmente fruibili da tutti, proprio come avviene alle OGR Torino, il primo polo culturale italiano a essersi dotato di un decalogo dell’accessibilità degli eventi for all – dichiara Massimo Lapucci, Segretario Generale della Fondazione CRT e CEO delle OGR –. Investiamo sulla formazione del capitale umano e sul rafforzamento delle competenze del personale dei musei per creare una vera e propria rete di ‘ambasciatori’ dell’accoglienza: questa è la strategia vincente per rendere i luoghi della cultura sempre più attrattivi, contemporanei e competitivi anche a livello internazionale”.
La collaborazione con Fondazione CRT per questo progetto, che da dieci anni offre occasioni di formazione, scambio e arricchimento per chi lavora nei musei e nel mondo della cultura, è un esempio di progettualità capace di evolversi per rispondere alle necessità e alle sollecitazioni dei destinatari, che nel tempo sono diventati a tutti gli effetti co-promotori del percorso formativo. In questi anni si è lavorato per potenziare le competenze trasversali degli operatori, strutturando percorsi che portassero all’ideazione di attività pensate per tutti partendo dai bisogni delle persone con disabilità, ma soprattutto ad un’attenzione ai temi della relazione e dell’accoglienza, perché questa rappresenta il primo e fondamentale momento di incontro tra il visitatore e la realtà museale o culturale” ha commentato Fabrizio Serra, Segretario Generale di Fondazione Paideia.
Operatori culturali per l’inclusione prevede l’opportunità di accedere alle attività formative sia in presenza, sia a distanza: la sede di Fondazione Paideia in via Moncalvo 1 ospiterà le prime, mentre la piattaforma Zoom permetterà di partecipare alle seconde. È prevista anche la possibilità di usufruire di consulenze per la progettazione e la realizzazione di attività formative ad hoc per quelle realtà che desiderano coinvolgere massivamente il proprio personale.
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Fondazione CRT
Nata nel 1991, la Fondazione CRT è la terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio. Ha erogato finora oltre 2 miliardi di euro per più di 40.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione nel Nord Ovest, in una dimensione nazionale e internazionale. La Fondazione sperimenta anche interventi di venture philanthropy e impact investing per un impatto sociale e ambientale. Uno dei principali esempi a livello europeo è la riqualificazione delle OGR Torino, riconvertite in un innovativo centro internazionale per l’arte e la cultura, le start up, la ricerca. Attiva nelle principali reti internazionali della filantropia, la Fondazione CRT collabora con le Nazioni Unite e altre organizzazioni su scala globale, tra cui Rockefeller Philanthropy Advisors, per rafforzare l’integrazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nei propri interventi.
Fondazione Paideia
La Fondazione Paideia opera ogni giorno per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, Paideia si impegna per costruire una società più inclusiva, responsabile e attenta ai bisogni di tutti. Perché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso.

Diritti, lavoro e uguaglianza con Deep Acts a Torino

Dal mese di giugno 2020 decorre “DEEP ACTS – Developing Emotional Education Pathways and Art Centered Therapy Services against gender violence”, progetto finanziato dal programma europeo “Rights, Equality and Citizenship” e curato da una partnership transnazionale di organizzazioni operanti in Italia, Portogallo e Spagna.

L’obiettivo principale del progetto consiste nell’offrire metodi innovativi e strumenti di lavoro specifici, che prevedono l’uso dell’arteterapia e dell’educazione emozionale, ai professionisti e alle organizzazioni che operano nella prevenzione della violenza di genere. La pubblicazione finale del progetto e gli specifici output realizzati sono scaricabili gratuitamente nelle lingue italiana, inglese, spagnola e portoghese da www.deepacts.eu/download.

 

Il progetto, che volge ormai al suo termine, presenta i suoi risultati nei giorni 21 e 22 maggio 2022 in Italia con un evento di due giorni a Torino – città in cui ha sede l’associazione capofila Fermata d’Autobus – che prevede una Show-Conference con interventi del team di ricerca, docufilm, performance di danza e spettacolo teatrale della compagnia Brahma Teatro, lo spettacolo teatrale “Máquina de Encarnar” creato dalla compagnia portoghese Asta e prodotto dal progetto, un workshop sull’Educazione Emozionale e uno sull’Arteterapia rivolto a professionisti con il rilascio di 15 crediti ECM.

 

L’ingresso alla Show-Conference è gratuito.

L’ingresso allo spettacolo teatrale Máquina de Encarnar è di € 9,00 l’intero e di € 6,00 il ridotto per studenti, under 18 e over 65.

I costi di iscrizione ai workshop è di € 20,00, comprensivo di ingresso allo spettacolo “Maquìna De Encarnar” e con rilascio di 15 crediti ECM, subordinato alla partecipazione a tutti gli eventi delle due giornate.

Informazioni complete, iscrizioni e programma completo in www.deepacts.eu/events .

LA SHOW-CONFERENCE CON DOCUFILM, PERFORMANCE DI DANZA E SPETTACOLO TEATRALE

21 maggio | dalle ore 8:30 alle ore 18:00

Ingresso libero previa iscrizione online: www.deepacts.eu/events

La show conference prevede la presentazione del lavoro svolto e degli output conseguiti con interventi del gruppo europeo di ricerca formato dal project manager Nazzareno Vasapollo e da esponenti dell’associazione italiana Fermata d’Autobus (capofila del progetto con sede a Torino), della cooperativa spagnola Rumbos, della compagnia teatrale portoghese ASTA (Covilhã) e delle associazioni italiane Nuovo Comitato Il Nobel per i Disabili (Gubbio) e Nuovi Linguaggi (Loreto).

Andrea Anconetani dell’associazione Nuovi Linguaggi presenterà il docufilm che ha realizzato seguendo le varie fasi del progetto.

Durante l’evento avranno luogo incursioni creative a cura della Compagnia Brahma Teatro:

Marco Beljulji si esibirà in “Flamenco e ibridazione di genere”, una performance fisica di danza sperimentale attorno alla tematica della lamentazione, dell’espressione della sofferenza, della violenza di genere e della rinascita del femminile;

Maria Grosso presenterà “Poesia ed espressione fonetica”, interventi recitativi intorno ai componimenti poetici di “Ipotenusa d’amore” di Alda Merini, alla ricerca del potenziale espressivo ed emotivo della parola, intesa in una dimensione di suono oltre che di significato;

Martina Sacheli curerà una performance di “Instant painting” dove i segni grafici diventano strumenti di comunicazione istantanea del sentimento e della dimensione emotiva.

Infine, Maria Grosso metterà in scena “Scatola Nera. Abuso d’amore”, spettacolo teatrale ispirato alle testimonianze delle ospiti di Fragole Celesti, la comunità terapeutica di Fermata D’Autobus per donne comorbili vittime di abuso, violenza e maltrattamento.

 

LO SPETTACOLO TEATRALE MAQUÌNA DE ENCARNAR

21 maggio | ore 21:00

Biglietto d’entrata: € 9,00 – Studenti, under 18 e over 65: € 6,00

Registrazione e vendita biglietti: www.deepacts.eu/events

“Maquìna De Encarnar” è lo spettacolo teatrale realizzato dalla compagnia portoghese ASTA, nell’ambito del progetto, una pièce teatrale di alto impatto emotivo sulla violenza di genere che viene portata in tournée In Italia, Portogallo e Spagna.

Quattro attori e due musicisti mettono in scena una performance nuda e cruda in un atto unico che esplora il paradosso e la violenza delle relazioni tra esseri umani.

È una “macchina” che vuole trasformare un atto teatrale passivo in una manifestazione artistica di allarme! Una lotta in uno spazio chiuso, disonesto, dove la vittima è già scelta.

La compagnia si è ispirata ai movimenti femministi internazionali quali Guerrilla Girls, Pussy Riot, Colectivo Las Tesis, #8M. Al lavoro sul campo delle reti nazionali e internazionali, alle campagne di associazioni e organizzazioni contro la violenza. Ad artisti che hanno dedicato la propria vita ed il proprio lavoro ad allertare, a provocare sentimenti, a scoprire nella bellezza dell’arte un nuovo modo di combattere. Alla musica, contemplando anche i contenuti maschilisti di molte canzoni romantiche e popolari.

 

I WORKSHOP DI EDUCAZIONE EMOZIONALE E DI ARTETERAPIA

22 maggio | ore 9:00 > 13:00 e ore 14:00 > 18:00  |  Posti disponibili limitati alla capienza del Teatro.

Il costo d’iscrizione è di € 20,00, comprensivo di ingresso allo spettacolo “Maquìna De Encarnar” e con rilascio di 15 crediti ECM subordinato alla partecipazione a tutti gli eventi delle due giornate.

Verranno accettate le iscrizioni di aventi requisiti nell’ordine cronologico di saldo della quota d’iscrizione.

I workshop sono riservati a professionisti addetti ai lavori.

Sia per l’educazione emozionale che per l’arteterapia, il progetto DEEP ACTS, partendo da uno studio di base, ha messo a punto Linee Guida metodologiche e un curriculum per attività laboratoriali destinate a vittime di violenza. I due workshop intendono trasferire ai professionisti interessati strumenti e metodi costituiti per i quali è possibile scaricare gratuitamente i relativi prodotti in italiano, spagnolo, portoghese e inglese nel sito del progetto ai link di seguito indicati.

Dalle ore 9:00 alle ore 13:00 il Workshop di Educazione Emozionale viene condotto da Irene Rodríguez García, María del Mar García Candau e Lilian de Martino della cooperativa spagnola Rumbos. I prodotti correlati possono essere scaricati da www.deepacts.eu/educazione-emozionale

Dalle ore 14:00 alle ore 18:00 il Workshop di Arteterapia è a cura dell’associazione Fermata d’Autobus con interventi di Tommaso Calore Carola Lorio e Simona Olivieri. I prodotti correlati possono essere scaricati da www.deepacts.eu/arteterapia-2.

Possono iscriversi le seguenti figure professionali:

– Medici chirurghi: neurologi, neuropsichiatri infantili, psichiatri, psicoterapeuti

– Psicologi: psicologi, psicoterapeuti

– Educatori Professionali

– Assistenti Sanitari

– Infermieri

– Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica

– Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva

– Arteterapeuti

 

Il medico e la psicoanalisi

Lunedì 16 maggio 2022 ore 19.00 via Guastalla 13 bis – Torino

Secondo incontro di

 PRATICHE DI PSICOANALISI LACANIANA “IL MEDICO E LA PSICOANALISI”

A cura dell’Istituto di Specializzazione in Psicoterapia IPOL di Torino

 

 Riceviamo e pubblichiamo

In che modo la formazione in psicoterapia psicoanalitica lacaniana può orientare il lavoro dello psicologo e del medico nel campo di applicazione del Diritto e della Legge alle questioni inerenti il disagio psichico?

 

Prosegue il ciclo di incontri dal titolo “Pratiche Lacaniane” organizzato dallIstituto IPOL di Torino per incontrare giovani psicologi e medici interessati all’applicazione della teoria e della pratica clinica psicoanalitica in relazione ad alcuni ambiti di lavoro di grande rilievo e attualità sociale.

L’incontro ad ingresso libero e gratuito sarà presieduto da Maria Laura Tkach psicologa, psicoterapeuta, psicoanalista, socia e docente di IPOL, membro della SLP e dell’AMP, socia del Centro Psicoanalitico di trattamento dei malesseri contemporanei.

 

INTERVERRANNO:

Maria Bolgiani: psicoanalista, psichiatra presso ASL Città di Torino, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, docente dell’Istituto IPOL, socia fondatrice del Centro Psicoanalitico di trattamento dei malesseri contemporanei onlus.
Carla Olivetti: Laurea in Medicina e Chirurgia, specialista in Medicina Interna, specializzata in psicoterapia all’Istituto IPOL e iscritta nell’elenco degli psicoterapeuti del Piemonte, partecipante alle attività della SLP, socia e collaboratrice alla docenza di IPOL.
Vanessa Leone: Laurea in Medicina e Chirurgia, specialista in Psichiatria, lavora presso il Servizio per le dipendenze dell’ASL Città di Torino, partecipante alle attività della SLP, collaboratrice alla docenza e socia di IPOL.
Sabrina Guidi: Medico chirurgo, specialista in Scienze dell’alimentazione, SS dietetica e nutrizione clinica ASL TO4, psicoterapeuta,  collaboratrice alla docenza e socia IPOL, partecipante alle attività della SLP.

 

Per info e iscrizioni: info@istitutoipol; altreattività@istitutoipol.it