In alcuni comuni della Valle Vigezzo in Piemonte vi sono tutte le premesse perché si ripetano le inqualificabili vicende accadute recentemente a Gorino, che hanno avuto gli onori delle cronache.
Di fronte alla ipotesi di arrivo di alcuni migranti (pare una ventina che potrebbero essere ospitati presso l’ex albergo stazione di Druogno) molte decine di perone si sono mobilitate contro l’ipotesi e alcuni sindaci si sono espressi con parole molto dure. Sono apparse sui social network e in interviste dichiarazioni ben oltre il livello di accettabilità. Si invoca il ritornello “Prima gli Italiani”, si dice che queste persone “Fanno paura”, si denuncia che i migranti “Stanno a bighellonare in giro” e “Fanno scappare i turisti: dove ci sono queste persone… la gente non va”. Si ripete il banale “Stiano a casa loro!” e si arriva a descriverli come “Fancazzisti africani” da un utente del gruppo facebook “Sei di vigezzo se…” dove peraltro sono stati cancellati interventi razzisti di natura assai più forte. Con queste basi ecco che intervengono alcuni Sindaci. “la valle ha già dato, basta! Il segnale che arriva da questa assemblea di Druogno è forte, la gente è stanca e vuole chiarezza” ha affermato il sindaco di Santa Maria Maggiore. “Siamo pronti a manifestare anche con gesti eclatanti con manifestazioni a Masera all’imbocco della valle” dice il Sindaco di Druogno. E poi altra benzina sul fuoco arriva da alcuni esponenti politici locali come Carlo Valentini della Lega Nord, il quale dichiara “che la Comunità locale si faccia carico delle spese della struttura pur di non arrivare ad avere “ospiti” in giro a ciondolare per il paese”.
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Dichiarazione di Igor Boni e Silvja Manzi (Direzione nazionale di Radicali Italiani)
“Le premesse per un nuovo ‘caso Gorino’ ci sono tutte. Le menzogne sull’immigrazione che sono state propagandate da ampi settori della politica italiana e da una parte dei media fanno il loro effetto sulle paure e sulle pance di una fascia di popolazione; alcuni amministratori inseguono queste paure rincarando la dose. In più, da quel che si legge, il livello di informazione da parte della Prefettura nei confronti dei Comuni non è certo stato sufficiente per preparare la strada ad un provvedimento che, in tutti i casi, non pare essere così impattante dato che si parla di una ventina di migranti in arrivo in una struttura temporanea di accoglienza (che peraltro vede in questo arrivo una possibilità economica che non avrebbe). Il mix di bugie sulla epocale vicenda delle migrazioni che stiamo vivendo e una politica che si limita a mettere delle toppe, in un’ottica che non è europea ma sempre riferita ai singoli Stati, è brodo di coltura per far esplodere situazioni come questa e tante altre che arriveranno se non si cambia rotta. In alcune situazioni chi scappa da guerre, fame e distruzione, chi non ha più nulla, non trova accoglienza ma viene respinto di nuovo. Per questo, con Emma Bonino, abbiamo denunciato le bugie sull’immigrazione e lanciato le proposte di governo delle politiche migratorie che partono da misure per l’integrazione attraverso: il lavoro dei richiedenti asilo, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati” e il permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione, nonché da un approccio che deve divenire di livello europeo”.