RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 62

Rifondazione organizza l’assemblea

Martedì 19 dicembre, ore 20,30 assemblea provinciale a Torino, auditorium Cecchi Point, Via Antonio Cecchi, 17

Abbiamo accettato la sfida! Costruiamo una lista popolare per le prossime elezioni politiche

Niente e nessuno potrà più fermarci. Siamo giovani e meno giovani, studenti, lavoratori e lavoratrici, disoccupati/e, precari, pensionati, cittadini italiani e immigrati che ogni giorno sono costretti a scontrarsi con politiche che hanno impoverito e reso più ingiusto il nostro paese e con esso la nostra esistenza. Ma oltre a ciò siamo anche quelli che oltre a non cedere alla rassegnazione vogliono dare una risposta di democrazia reale, di lotta, di cambiamento. Lavoriamo per unire tutti coloro che vogliono resistere a questa avanzante barbarie, invisibili per i media, ma presenti nella resistenza sui luoghi di lavoro, nelle lotte sociali, nei movimenti contro il razzismo, per la democrazia, i beni comuni, la giustizia sociale, la solidarietà, la pace. Che si batte, dopo averla difesa, per l’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza. Che si batte contro il pensiero unico neoliberista e le politiche di austerità che hanno devastato la condizione di esistenza di milioni e milioni di persone. In previsione delle prossime elezioni politiche abbiamo deciso di costruire una lista popolare che lavori, per l’oggi e per il domani, per un’alternativa di società in netta discontinuità con politiche sostanzialmente indistinguibili, siano esse di centrodestra, centrosinistra o M5S. Nostro obiettivo ridare “potere al popolo” contro i rituali di palazzo che vedono le stesse persone che hanno affossato le classi popolari di questo paese candidarsi – un vero e proprio paradosso – a rappresentarci. Domenica 17 dicembre a Roma ci sarà una grande assemblea per lanciare la lista. Lo stesso faremo a Torino, martedì 19 dicembre, ore 20,30, al Cecchi Point, 17 dando seguito alla prima affollata assemblea – ben oltre 200 persone – che abbiamo già tenuto. Adesso si parte per davvero! Partecipiamo numerosi alla seconda assemblea di Torino.

Potere al Popolo – Torino

Storia dell’arte, gli studenti scrivono alla sindaca

Gli studenti di Storia dell’arte hanno inviato alla Sindaca della Città di Torino la seguente lettera aperta in merito alla situazione della biblioteca della Fondazione Torino Musei e in risposta alle dichiarazioni rilasciate in sede di interpellanza consiliare dall’assessora Leon
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Gentile Chiara,
Siamo gli studenti e gli utenti della Biblioteca d’Arte della Fondazione Torino Musei che tu ben conosci. Siamo gli stessi che tre anni fa occuparono simbolicamente in più di 50 la biblioteca e che raccolsero in poche settimane più di 1200 firme di cittadini torinesi contro una semplice riduzione d’orario. Il fatto che tu sostenessi allora la nostra battaglia è stata la ragione per cui più di uno di noi ha deciso di votarti.  La sorte a cui va incontro la biblioteca, le inesattezze superficiali con cui l’assessora Leon ha risposto all’interpellanza – c’eravamo – di Tresso e Foglietta, la previsione di imminente chiusura e quello che sembra un atteggiamento di menefreghismo nei confronti della questione ci lasciano oggi davvero senza parole: sei la stessa persona oppure abbiamo capito male noi? Davvero si dismette uno dei più grandi e strategici centri di ricerca in campo storico artistico del Nord Italia per non pagare l’affitto di uffici amministrativi in centro? Ci sembra impossibile immaginare che non esista un’altra soluzione.  Una città che vuole puntare sulla cultura non chiude l’organo che più di ogni altro permette di produrre sapere. Questa biblioteca è fondamentale, va salvata, anche a caro prezzo. Non raccontiamoci che i libri resteranno accessibili una volta spostati in Nazionale e che farete il grande polo delle biblioteche d’arte di cui si parla da 30 anni. 
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Pochi e veloci punti: 
– in Nazionale il fondo sarebbe bloccato, non potrebbe crescere nemmeno con gli scambi con altri musei di cui ora la biblioteca gode. Bloccato, il fondo morirebbe d’inedia; 
– scorporandola dai Musei Civici, la biblioteca perderebbe la sua storia e la sua identità, difesa in passato anche sotto le bombe (e non è un’esagerazione). Stiamo gettando al vento un bene più prezioso di quanto forse credi e l’operazione non sarà reversibile;
– per quanto riguarda il personale specializzato che adesso lavora in biblioteca? Leon l’altro giorno durante l’interpellanza ha parlato di riassorbimento in Comune degli 11 dipendenti. Non sappiamo se abbia volutamente confuso i piani o se abbia parlato di situazioni che non ha avuto il tempo di approfondire, ma i dipendenti della biblioteca non sono 11 e nessuno di loro ha nel contratto l’opzione del ritorno in Comune. Ne godono solamente in pochissimi nel personale scientifico e amministrativo: si tratta delle persone che hanno lavorato in Comune prima della nascita della Fondazione, quindi molti ormai prossimi alla pensione;
– Leon parlava anche di una biblioteca di architettura. La sola pubblica che esiste a Torino è quella del Politecnico che, contrariamente a quella in oggetto, ha orari estesi e sembra godere di ottima salute. Tra l’altro, viene da chiedersi se al Politecnico sappiano che parlate dei loro libri;
– ultimo ma non meno importante: nel nostro incontro di novembre 2016 con te e con l’assessora Leon, a esplicita domanda sui tempi di ripristino di un comitato scientifico per la Fondazione Torino Musei, avevate entrambe risposto “entro la fine dell’anno o i primi mesi dell’anno successivo”. Sarebbe possibile avere spiegazioni anche su questo punto? 
Teniamo aperta la biblioteca, per un fatto di coerenza, di visione politica, di strategia culturale. 
Nella convinzione di averti sempre dalla stessa parte
Gli Studenti di Storia dell’Arte dell’Università di Torino
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NO ZOO A TORINO, MOVIMENTO ANIMALISTA: “MERITO DELLA NOSTRA MOBILITAZIONE, NON CERTO DELLA GIUNTA 5S”

“Evviva, lo zoo nel parco Michelotti di Torino non si fa più. Ma attenzione: non si fa solo perché la società Zoom, “spaventata” dalla resistenza degli animalisti, ha deciso in autonomia di non insistere. Fosse stato per la giunta dei 5s, animalisti di facciata, saremmo ancora qui a parlarne”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, commenta la notizia, riportata dalla “Stampa” di oggi, della retromarcia di Zoom. “Hanno avuto un forte peso – sottolinea Ivan Radice, coordinatore del Movimento animalista Piemonte – la mobilitazione delle associazioni animaliste e quella del Movimento, che ha dato vita a numerose manifestazioni contro lo zoo anche di portata nazionale, la raccolta di firme organizzata tra i cittadini e in generale la vera e propria “rivolta” del territorio contro un progetto che avrebbe stravolto il tessuto urbano e, ancora una volta, trasformato gli animali in attrazioni da sfruttare. Gli animalisti ringrazino se stessi, la giunta 5s ringrazi Zoom che la leva d’impaccio”.

Osvaldo Napoli, Gtt: “Giunta di salvezza cittadina”

 La mancata firma del Bilancio consolidato da parte dei Revisori dei Conti fa accendere l’allarme rosso sulla salute delle finanze comunali. Non voglio credere che la città di Torino sia destinata al fallimento perché fra chi l’ha amministrata e chi ora la amministra è in atto una logorante campagna di accuse e di controaccuse. La vicenda GTT, con un buco di bilancio cresciuto nottetempo di 25 milioni, è in qualche modo emblematica. Il sindaco Appendino si dice contenta per non aver dato soddisfazione a chi la sollecitava a chiedere il pre-dissesto finanziario ma, a ben vedere, il pre-dissesto, senza interventi radicali e senza un cambio di passo dell’amministrazione, rimane un’opzione sempre in piedi. So di essere monotono, ma io continuo a non vedere alternative alla mia proposta di convocare un tavolo con tutte le forze politiche perché ciascuno si assuma precise e dirette responsabilità per arrivare a una giunta di “salvezza cittadina”. Ci sono le elezioni politiche alle porte, e i partiti sono tutti mobilitati per scambiarsi sguardi feroci nel mercato del consenso elettorale. Se così fosse, a pagarne il prezzo sarà Torino e i torinesi. Mai come in questa circostanza PD e M5s dovrebbero dare prova del loro attaccamento alla città mettendo da parte una rivalità che, al momento, ha portato solo danni a Torino. Forza Italia è un partito sempre più radicato nelle istituzioni perché è nelle istituzioni che si tutelano gli interessi generali.

 

 Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune

Studenti catalani sotto la Mole

Nei giorni scorsi il Movimento Universitario Piemontese ha incontrato gli studenti catalani presso il Campus Einaudi dell’Università degli studi di Torino, in seguito all’incontro promosso da un gruppo studentesco e ostacolato dall’Università stessa, perché ‘mancanti le informazioni sufficienti’. Il MUP è voluto intervenire per dare il proprio sostegno degli studenti catalani coinvolti, che pacificamente hanno esposto le loro ragioni davanti a un gruppo nutrito di universitari torinesi. Ha lasciato abbastanza perplessi che un tempio del sapere come può esserlo un’università, abbia negato un dibattito organizzato da studenti per studenti avvenuto tra l’altro, in modo del tutto pacifico e costruttivo. Il MUP ha ritenuto doveroso sottolineare come ora più che mai, le università debbano essere custodi e trasmettitrici di un sapere il più disinteressato possibile, oltre che svincolato da ideologie politiche: solo un sapere neutrale può portare a una conoscenza universale. “Abbiamo voluto essere presenti a questo incontro da una parte perché sosteniamo la causa catalana supportata dall’esito democratico del referendum e dal diritto internazionale, dall’altra perché difendiamo il diritto di espressione che dovrebbe essere alla base di ogni confronto sull’attualità. Per questo il nostro motto è ed è stato: ‘non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle'”: Queste le parole del portavoce del gruppo Alessio Ercoli.

Movimento Universitario Piemontese

Lavoratori in lotta denunciati dall’Embraco. Locatelli (Prc): basta angherie. I posti di lavoro non si toccano

Guai a ribellarsi al rischio di perdere il posto di lavoro. Se lo fai, se protesti, se manifesti ai cancelli dalla fabbrica vieni denunciato. Così ha fatto Embraco di Chieri (To), azienda produttrice di compressori per frigoriferi,  nei confronti dei lavoratori in lotta per difendere il proprio posto di lavoro. “Un atteggiamento vergognoso, una vera e propria angheria che merita una risposta ferma da parte di tutto il territorio” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino. L’azienda torinese, controllata da Whirlpool Corporation, una multinazionale statunitense particolarmente attiva in acquisizioni e dismissioni aziendali, ha da tempo dato segnali di disimpegno per quanto riguarda la tenuta produttiva e occupazionale in loco. Da qui la lotta a oltranza dei 537 lavoratrici e lavoratori che protestano, giustamente, contro il rifiuto aziendale di fornire risposte e garanzie riguardo le prospettive produttive e occupazionali. Oggi, a Roma, le lavoratrici e i lavoratori manifestano e chiedono che il governo si faccia carico di un intervento risolutivo. Dice Locatelli: “occorre segnare una svolta dopo troppe parole al vento. Fintanto che non ci sono impegni precisi sul piano occupazionale l’Embraco non può pensare di disporre liberamente del sito aziendale di Chieri. Non spetta solo ai lavoratori e alle lavoratrici, a cui va la solidarietà di Rifondazione Comunista, condurre la lotta in tal senso. Spetta a chi ha responsabilità politiche e istituzionali mandare un segnale chiaro e inequivocabile che l’Embraco non può pensare di fare e disfare a proprio piacimento un’azienda che peraltro non ha mancato in più occasioni di incassare una montagna di finanziamenti pubblici”.

MIGLIAIA DI LIBRETTI GRAZIE ALLA MARATONINA DELLA FELICITA’

 
Riprende la distribuzione gratuita della guida al buon senso
Dopo l’ottimo risultato organizzativo e di partecipazione per la 4^ Maratonina della Felicità lo scorso 26 novembre, riprende la distribuzione gratuita della guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard cui la corsa è ispirata. 
Oltre a partecipare regolarmente ai servizi richiesti dalla Città di Torino i volontari dell’associazione di protezione civile della comunità di Scientology, PRO.CIVI.CO.S. onlus – che hanno ideato la manifestazione – hanno adottato e divulgano “La Via della Felicità” come strumento utile per la prevenzione di calamità e tensioni sociali attraverso le norme universali di buona convivenza che il libretto suggerisce.
“E’ chiaro – spiega Vera, coordinatrice dell’associazione – che se ad esempio ciascuno di noi rispettasse l’ambiente e contribuisse a mantenerlo pulito, sarebbe più piacevole ed eviteremmo molti disastri peggiorati dall’incuria. Allo stesso modo essere moderati nell’uso di alcolici ridurrebbe drasticamente incidenti e violenza. Può sembrare ovvio e persino banale, ma evidentemente c’è bisogno più che mai di diffondere questi valori.”
Grazie agli sponsor che hanno sostenuto la realizzazione della Maratonina della Felicità sono state realizzate 5000 copie del libretto. Dal mercato di via Barletta, giovedì 7 dicembre la distribuzione gratuita si sposterà in zona Barriera di Milano e nel cuneese.

“Lo sport nella rete”. Corso di formazione

Proseguono i corsi di formazione del progetto “LO SPORT NELLA RETE” Martedì 12 Dicembre alle ore 19,30 Uisp Torino propone il laboratorio a tutti i dirigenti delle squadre partecipanti ai campionati di calcio adulti. Il campionato di Calcio Uisp Torino vede coinvolte comunità informali, associazioni formalmente costituite, singoli e gruppi di stranieri residenti sul territorio torinese. Un coinvolgimento che non si ferma alla sola partecipazione al Campionato, che promuove anche iniziative collaterali rivolte agli stessi giocatori, alle loro famiglie, alle comunità. E’ un percorso di integrazione che si gioca in un campionato regolare con squadre italiane, a noi spetta il compito di ricondurre tutti – italiani e stranieri – ad un rispetto di regole che sono tali indipendentemente dalla nazionalità dei giocatori, senza sconti e neanche differenze, un percorso lungo e a volte difficile. Un campionato non è un torneo, prevede le finali Regionali, Nazionali, la puntualità nelle partite, il rispetto dell’arbitro, il fair play tra le squadre, tanti elementi e un impegno che non sono scontati, soprattutto nel calcio. Sviluppare e facilitare la cultura associativa in questo ambito rappresenta un elemento importante per rafforzare la coesione, la cittadinanza e i processi di integrazione. Siamo partiti negli anni 90 con iniziative specifiche rivolte ai cittadini stranieri, abbiamo avviato un percorso che si è sviluppato maturando domande e risultati diversi. Oggi, da una parte prosegue il lavoro di promozione e aggregazione nei diversi tornei rivolti ai nuovi cittadini stranieri, alle migrazioni recenti, alle seconde generazioni, dall’altra tra i primi partecipanti coinvolti nelle diverse iniziative all’inizio del nostro lavoro, si sono formate società sportive che aderiscono con squadre di diverse comunità, ma anche miste con la presenza di più etnie e italiani, ad un campionato che dura tutto l’anno, il campionato ufficiale Uisp da 65 anni. In questo contesto il corso di formazione del progetto FAMI – Piemonte Contro le Discriminazioni (PROG – 348) ha particolare importanza, tant’è che chi non partecipa, da gennaio, non potrà essere inserito in distinta come dirigente ed accedere al terreno di gioco. Ai partecipanti verrà rilasciato un Attestato della Regione Piemonte. Al termine della serata ci sarà un buffet per i partecipanti e le premiazioni dei campionati 2016/2017. Si chiede tutte le squadre di comunicare entro e non oltre martedì 5 dicembre 2017 il numero e, se si riesce, anche il nominativo dei partecipanti al corso, in modo da consentire alla Struttura di Attività Calcio, di trovare un luogo adeguato ad accogliere tutti i partecipanti. Info: 011/677115

 

Uisp Torino

Ius soli, lettera aperta del Pd torinese

Al Segretario Nazionale Matteo Renzi e ai parlamentari torinesi del Partito Democratico

 

Gentile Segretario,  Gentili parlamentari, 
siamo vicini al termine della legislatura, che coincide con un momento storico non particolarmente sereno. Sono giorni di ventate nere, di rigurgiti fascisti, di presidi, marce, blitz nelle sedi delle associazioni e sotto quelle dei giornali.  Ora più che mai il Partito Democratico ha bisogno di rinvigorire i valori della comune appartenenza , le radici su cui si fonda il progetto politico. Sono ancora molti i provvedimenti fondamentali da trattare prima di chiudere questa finestra, ma se un ordine va dato questo deve prevedere tra i punti più alti la legge sullo ius soli. Alla vigilia dell’importante manifestazione antifascista che si terrà sabato 9 dicembre a Como, i democratici e le democratiche devono trovare il coraggio di scendere in piazza con la forza delle loro idee, dei loro principi, e quella dei fatti: di un Governo e di un Parlamento intenzionati a fare la storia sui diritti, dopo averla fatta su un altro tema importante, quello delle unioni civili.  Quello dello ius soli è un provvedimento essenziale. Chi nasce e cresce in Italia è italiano. Non ci sono “se” e “ma”.  Bisogna avere coraggio. Per non lasciare che un pezzo importante della politica continui ad accrescere odio, paura, discriminazione, parlando degli immigrati e dei loro figli come di un corpo unico, che peraltro non può avere voce, continuando a evidenziare una pesante linea di demarcazione tra noi e loro.

La Segreteria Metropolitana del PD Torino

Mimmo Carretta
Domenico Cerabona
Saverio Mazza
Katia Venturi
Daniele Valle
Nadia Conticelli
Raffaele Gallo
Alberto Avetta
Enzo Lavolta
Ermanno Torre
Gioacchino Cuntró

Rincari strisce blu: vessazione, non redistribuzione

 

Centinaia di firme raccolte dai residenti per dire NO ai rincari sugli abbonamenti: ma l’Amministrazione le ignora, arroccandosi ideologicamente. Gli aumenti, da sempre osteggiati dai Moderati (anche con una campagna di affissioni), colpiscono molti e non sono bilanciati da sconti per nessuno. Non chiamatela redistribuzione.

 

Oltre 1.500 firme (in due diverse petizioni) per mettere l’Amministrazione Civica di fronte alla realtà dei fatti: i torinesi non ci stanno, i rincari (fino a quattro volte tanto!) sulla zona blu sono percepiti per quello che sono: un abuso. I Moderati sono assolutamente d’accordo con i cittadini.

 

Non è d’accordo invece l’Amministrazione, che non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro (e neanche di rinunciare all’incasso extra), e non è d’accordo la Maggioranza, che si avventura in equilibrismi retorici per trovare giustificazioni ideologiche a una scelta tutta politico e tutta finanziaria.

 

Le tariffe arrivano, per la fascia ISEE più alta, a 180 euro per auto: dunque, una famiglia che disponga di due veicoli arriva a pagare 360 euro l’anno per posteggiare sotto casa. Un terzo di uno stipendio mensile. 

 

È vero, come denunciano i cittadini, che si tratta di rincari iniqui e indiscriminati. Non è vero, come ha più volte provato a sostenere la Giunta, che con i rincari la Città di Torino stia facendo politica di redistribuzione delle risorse. Aumentare le tariffe alle fasce a reddito medio-alto senza abbassarle alle fasce a reddito basso (fa fede l’Isee) non è “politica di redistribuzione”: si chiama “volontà di incassare”.

 

Chi si aspettava un cambio di rotta con la nuova Amministrazione in termini di attenzione alle fasce a reddito basso è, da tempo, rimasto deluso. Oggi una volta di più. 

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Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.