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Forlì – Reale Mutua Basket Torino 56-93: come dovrebbe sempre essere

Il basket visto a distanza.

La partita di oggi ha emesso assolutamente dei verdettiinteressanti che possiamo facilmente verificare insieme.

Punto primo: Torino quando è in condizioni normali segna e stravince senza pensare né a difendere né tantomeno a schemi particolari.

Punto secondo: quando gli avversari giocano in maniera normale non segnano, non pensano né ad attaccare né a difendere e perdono di 40 punti.

Terzo punto: se Torino decidesse di voler salire in Serie A, le caratteristiche per vincere il suo play off le ha sicuramente tutte, pur con gli innesti che le altre squadre hanno effettuato o hanno intenzione di svolgere.

La partita di oggi è stata un susseguirsi continuo di errori classici della squadra di Forlì e di una buona circolazione di palla di Torino ma con questa volta molti tiri sia da due che da tre punti andati a segno.

Si può parlare di “vera” partita solo nei primi due quarti in quanto Torino è stata nettamente superiore e il terzo e il quarto quarto si sono giocati solo perché nel basket non esiste la manifesta inferiorità come nel baseball che interrompe le partite.

Dei singoli possiamo dire bene di Clark, di Cappelletti, di Pinkins, e di Bushati che in alcuni momenti ha giocato in maniera divertente ed efficace.

Si può parlare bene anche di Alibegovic che stavolta da tre e’stato efficace ma in realtà un po’ tutti hanno contribuito e questa partita è stata vinta bene senza alcune timore dall’inizio alla fine.

Il vero commento è l’incredulità che possiamo avere ripensando al fatto che nella partita di andata con questa squadra di Forlì la Reale Mutua aveva perso e anche male. Ma questo è il campionato in cui si sta giocando, in cui a volte si segna e si stravince e a volte si distruggono i ferri e si perde. Così come quando si perde è giusta la volontà di verificare colpe e brutte scelte, così quando si vince è giusto riconoscere la buona prestazione. Oggi è stata una buona prestazione, sicuramente favorita dalla pessima partita di Forlì ma, il demerito degli altri nulla toglie alla propria buona prestazione, anche se, in realtà, il risultato è quello che ci si aspetterebbe quasi sempre in ogni partita giocata da Torino.

Adesso inizia la parte decisiva con i play off finali: vorrà Torinodel  basket realmente salire in serie A? A noi e ai posteri l’ardua sentenza.

(foto archivio)

Paolo Michieletto

 

Casale – Reale Mutua Basket Torino 59 -81

Il basket visto a distanza. L’universo torna al suo posto: Reale Mutua Torino in testa alla classifica di A2 (o LNP che dir si voglia…).

Una partita senza storia dall’inizio alla fine: 13 a 1 dopo pochi minutim 23 a 8 dopo pochi altri e 51 a 26 all’intervallo. Un vergognoso terzo quarto con soli 8 punti segnati da parte di Torino non lascia il segno in una vittoria che non è mai stata in discussione. E tutto questo senza mai aver fatto entrare Diop, tenuto prudenzialmente a riposo, che è a mio avviso, pur con tanti aspetti da maturare, il miglior giocatore della serie cadetta.

E’ doveroso riscontrare come mai come quest’anno la forbice tra decenza e indecenza (sportiva si intenda) intesa come qualità sia stata così elevata. Si gioca male e si vince solo con invenzioni e tiri a sorpresa. Chiunque asserisca di vedere bel gioco in questa categoria o è di parte o ha un motivo commerciale per dirlo. La serie A è un passo “obbligato” per Torino. Questo spettacolo senza pubblico dal vivo è quasi un passaggio costretto dal purgatorio al paradiso, senza dover per forza far sapere “ai più” quali siano state le sofferenze per raggiungere il basket di vertice.

Non si contano i tiri assurdi e le palle buttate alle sedie delle squadre contro cui la Reale Mutua si è scontrata, e solo la conduzione della squadra gialloblù a volte legata a criteri di difficile comprensione ha permesso alle squadre avversarie di recuperare o vincere le partite che altrimenti la squadra di Torino avrebbe potuto facilmente condurre in porto.

Ora, Torino ha agganciato numericamente il primo posto per vittorie conseguite ma, con i recuperi da effettuare, potrà passare agevolmente in testa.

Della partita di ieri si può poco dire se non che Torino ha giocato come al solito ma segnando nei primi due quarti molti dei propritiri. Questa è la differenza rispetto a quando (quelle poche volte) Torino perde. La difesa è sempre costante, nel bene o nel male, e l’attacco, il migliore di gran lunga di tutta la serie A2, se solo gioca normale distrugge gli avversari.

Poco da dire sui singoli che si sono distribuiti nell’arco della partita anche se non si riesce a capire il motivo per cui Cappelletti (probabilmente il miglior play della categoria) sia sovente confinato in panchina e il perché giocare con gli stranieri in campo per più tempo sembra un lusso da non concedersi, però, vista la pochezza degli avversari (che addirittura poco tempo fa erano addirittura riusciti a battere la Reale Mutua in una sconfitta definita offensiva per la scarsa qualità di gioco dei giocatori Gialloblù) tutto passa in secondo piano.

Torino è ormai in testa al suo girone e gli avversari del raggruppamento sembrano essersi fermati a riflettere sul fatto che essere in testa può essere “pericoloso” se il campionato dovesse mai interrompersi come l’altr’anno, e quindi Torino si trova nuovamente a condurre il torneo.

Sarà la volta buona per salire di categoria? Oppure sul cammino verso il paradiso cestistico potremmo trovare degli ostacoli imprevisti? La squadra è la più forte, la città è in attesa di una nuova vera squadra in serie A, chissà se gli dei dell’olimpo del basket accondiscenderanno alle necessità per l’ascesa.

Paolo Michieletto

Il secondo b2b stagionale della Reale Mutua Torino

“Mettere in contatto i nostri compagni di viaggio, al fine di creare nuove e importanti collaborazioni”.

Questo l’obiettivo del secondo b2b stagionale della Reale Mutua Torino. Un momento di incontro e confronto, one to one, per le aziende che sostengono il progetto gialloblu. Sempre nella filosofia del “più forti insieme”, vero mantra di questo anno.

Andrea Bider, Decathlon: “una bella opportunità per tutte le aziende partner, per aumentare la sinergia sul territorio nel medio-lungo periodo”