E’ uno spazio pubblico di incontro, studio e ricerca, in tutto nove chilometri di documenti, circa 300.000 libri, 130.000 fotografie, 53.000 audiovisivi tra film e documentari, 900 fondi archivistici, migliaia di manifesti, 400.000 file digitalizzati
Nel complesso architettonico settecentesco dei Quartieri Militari di Filippo Juvarra nasce il Polo del Novecento. E’ uno spazio pubblico di incontro, studio e ricerca, in tutto nove chilometri di documenti, circa 300.000 libri, 130.000 fotografie, 53.000 audiovisivi tra film e documentari, 900 fondi archivistici, migliaia di manifesti, 400.000 file digitalizzati. Il Polo del ‘900 è presieduto da Sergio Soave, i soci fondatori sono Regione Piemonte, Comune di Torino e Compagnia San Paolo. la fondazione bancaria ha stanziato circa 7 milioni di euro, di cui 5 per il restauro e due per l’allestimento, ai quali si aggiungono per il programma 1 milione per il 2014, 1,6 per il 2015 e per il 2016. «Il Polo del Novecento agevola la conoscenza della memoria in una dimensione condivisa. È una sfida culturale, un’operazione ambiziosa», spiega il sindaco di Torino, Piero Fassino. «Un progetto – commenta il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino – che è passato attraverso amministrazioni comunali di segno politico diverso, sarà un luogo di attrazione nazionale e internazionale». Gli enti culturali, dai 12 iniziali (come le fondazioni Gramsci e Vera Nocentini, Istituto Salvemini e Centro Studi Gobetti) che hanno conferito il loro patrimonio, sono passati a 19. Ogni anno giungeranno 600.000 euro dalla Compagnia, 300.000 dalla Regione Piemonte e 300.000 dal Comune di Torino.