Polliotto- Pagina 8

Guida in stato di ebbrezza: ecco cosa si rischia

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Ogni anno in Italia si registrano percentuali sempre più alte di incidenti dovute a comportamenti alla guida non consoni o al limite. I casi più drammatici, che coinvolgono spesso giovani ma non solo, sono quelli relativi a sinistri causati da persone in stato di ebrezza o, in certe circostanze, anche sotto effetto di stupefacenti. Mettersi alla guida in stato di alterazione, alcolica o da droghe, infatti, non solo è un pericolo per noi, ma anche e soprattutto per gli altri. Oltre a essere, come ovvio, un pericolo per l’incolumità fisica, anche quella economica però non è da sottovalutare.
Da anni, infatti, il codice della strada (collegato a quello penale), prevede multe salatissime nel caso in cui si venisse trovati alla guida in condizioni non consone. Non è un caso, infatti, che in situazioni di incidenti stradali più o meno drammatici, uno dei primi accertamenti sul guidatore è l’alcol test o quello sulle sostanze stupefacenti. Guidare sotto effetto di sostanze che alterano riflessi e movimenti, infatti, è severamente vietato dalla legge italiana e non solo.
Nello specifico, infatti, guidare dopo aver bevuto o assunto droghe, provoca un calo della lucidità e della concezione del pericolo. Chi guida in queste condizioni, infatti, il più delle volte non si rende conto di manovre azzardate, ostacoli o, nei casi più drammatici, delle persone per strada. Nascono da queste circostanze, infatti, tragici incidenti che il più delle volte provocano sangue sulle strade italiane, soprattutto nella notte e nei weekend.
La legge parla però chiaro. Il codice della strada infatti non fa sconti a chi viene trovato alla guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Nello specifico, agli articoli 186 e 186bis del codice vengono puniti in modo severo tutti coloro che guidano sotto l’influenza dell’alcol. La legge individua tre soglie di tasso alcolemico (TA), cioè di quantità di alcol nel sangue, individuando, dunque, quattro possibili situazioni: TA fino a 0,5 grammi di alcol per litro di sangue; TA superiore a 0,5 g/l ma non superiore a 0,8 g/l; TA superiore a 0,8 g/l ma non superiore a 1,5 g/l; TA superiore a 1,5 g/l.
Nei primi due casi, la violazione della norma è punita con una sanzione amministrativa, nelle altre due situazioni, invece, si tratta di un reato, giudicato da un tribunale in composizione monocratica, che prevede, tra l’altro, anche la misura dell’arresto.
La stessa legge, poi, considera alcune variabili al contorno per modulare pene e sanzioni in base alla categoria del conducente (professionale, minore di 21 anni, neopatentato), il tipo di veicolo guidato (auto, ciclomotori, motocicli, motoveicoli) e se si è provocato o meno incidenti.
Con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l, in particolare, si rischia una sanzione che va da 800 a 3.200 euro, più la sanzione accessoria, sul piano penale, fino a sei mesi di reclusione. Vi si aggiunge anche una sospensione della patente da sei mesi a un anno.
Per un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l la sanzione pecuniaria va dai 500 a 2.000 euro, con reclusione da tre ai sei mesi come sanzione eventuale.
Nel caso peggiore, quello che supera il tasso di 1,5 g/l scatta invece l’arresto fino a un anno di reclusione, il ritiro patente fino a due anni e una sanzione pecuniaria di 6.000 euro.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Patrizia Polliotto (Unc): “Auto usate, truffe in aumento. I consigli per evitarle”

Gli accorgimenti della Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Auto usate. Un mercato immenso che continua a guadagnare utenti potenziali, vuoi per via del fatto che sempre più persone hanno accesso a budget più ristretti, vuoi perché aumenta altresì il numero di coloro che, causa crisi da pandemia e rincari energetici, si ritrovano segnalati nelle centrali rischi creditizie e interbancarie.

Di certo, la compravendita di veicoli di seconda mano costituisce per molti privati anche una modalità per ottenere plausibili plusvalenze economiche in tempi ristretti. Denaro utile per far fronte alle emergenze in corso, e mantenere possibilmente in equilibrio il bilancio mensile personale e familiare. “Riceviamo un incremento sensibile di segnalazioni legate a raggiri compiuti in quest’ambito”, spiega Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana. “I problemi, in fondo, sono poi per lo più sempre i medesimi, ma amplificati: auto non corrispondenti alle foto pubblicate sugli annunci di vendita online, veicoli spacciati per perfetti ma in realtà pieni di problematiche estetiche e funzionali, chilometri contraffatti e pertanto per nulla corrispondenti allo stato d’uso del veicolo, e altro del genere”, approfondisce il noto legale.

Per poi riprendere: “Ecco, dunque, alcuni consigli per evitare di farsi prendere in braccio da speculatori o venditori scorretti. Per prima cosa, è bene fare una visura per verificare che chi propone il mezzo abbia il titolo per venderlo o cederlo, controllando anche che lo stesso risulti libero da gravami, ipoteche e fermi amministrativi. Verificare puntualmente altresì lo stato dei controlli e tagliandi previsti dalla casa costruttrice, e che questi risultino regolarmente eseguiti presso centri assistenza e manutenzione realmente esistenti e contattabili. Verificare le revisioni, ricordando che da alcuni anni a questa parte insieme all’esito regolare vengono per legge indicati anche i chilometri effettivi del veicolo allo stato dell’esame per il nullaosta alla continuazione della circolazione”, prosegue Patrizia Polliotto.

Per poi concludere: “Controllare o far controllare da proprio autoriparatore o carrozziere di fiducia lo stato di fatto dell’auto: un professionista può alzare presso la propria officina il mezzo scoprendo eventuali magagne taciute maliziosamente dal venditore al potenziale acquirente, così come un carrozziere è in grado di riconoscere se il veicolo, seppur apparentemente lucido e perfetto, sia mai stato in realtà incidentato o nasconda anomalie e malversazioni ben camuffate. Se ci troviamo di fronte a un pezzo di ferro ben stuccato, o a una vettura adeguatamente riparata, mantenuta o ricondizionata. In ogni caso, se gli annunci sul web sono poco chiari come già anche al telefono o di persona coloro che li hanno pubblicati, meglio cercare altre soluzioni, specie in un momento storico quale quello contingente in cui abbonda l’offerta di automezzi in vendita tra cui è certamente possibile reperire la migliore soluzione adatta alle proprie tasche ed esigenze”.

Unc Piemonte è attiva telefonicamente allo 011 5611800 dal lunedì al venerdì in normale orario d’ufficio, e anche via mail all’indirizzo di posta elettronica uncpiemonte@gmail.com, e sul sito www.uncpiemonte.it.

Carta di identità al posto dello spid, come funziona

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

La carta d’identità elettronica potrà essere utilizzata per accedere ai servizi della pubblica amministrazione allo stesso modo dello Spid. Lo prevede un decreto del ministero dell’Interno appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, aggiornando le funzionalità per le quali è possibile utilizzare la “Cie”.

Grazie a questa facilitazione disposta dal Viminale di concerto con il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale e il ministro dell’Economia e delle Finanze, la carta d’identità elettronica permetterà l’accesso a tutta una serie di servizi, non soltanto forniti dalla pubblica amministrazione e diventa uno strumento digitale più semplice con il quale il cittadino può ancor più agevolmente accedere ai servizi in rete erogati dalle pubbliche amministrazioni e dai privati.

Tra le novità introdotte dal provvedimento, l’accesso sarà regolato attraverso tre livelli di autenticazione informatica, 1, 2 e 3, corrispondenti a normale, significativo ed elevato, per l’utilizzo in sicurezza della propria identità digitale in base alle richieste dei fornitori di servizi.

La Cie mantiene inoltre la funzionalità di potere firmare un documento digitale attraverso una firma elettronica avanzata (FEA) sia nel contesto della Pubblica Amministrazione che tra privati.

La Carta d’identità elettronica si può richiedere alla scadenza della propria carta d’identità (a partire dal centottantesimo dalla data di scadenza) o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento presso il Comune di residenza o di dimora.

Per i Comuni che hanno attivato il servizio di prenotazione messo a disposizione sul portale del ministero dell’Interno è possibile verificare online la disponibilità e fissare un appuntamento. In caso contrario è necessario contattare l’ufficio dedicato dell’amministrazione locale.

La CIE è spedita direttamente al cittadino che la riceverà, presso il recapito fornito al Comune, entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta. La validità varia a seconda all’età del titolare ed è di:

3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni;
5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni;
10 anni per i maggiorenni.

Il rilascio della carta d’identità elettronica ha un costo fisso di 16,79 euro oltre i diritti fissi e di segreteria, ove previsti, stabiliti da ciascun Comune, comprese le spese di spedizione.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Bonus 150 euro a novembre: chi ne ha diritto

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

L’indennità da 150 euro per i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i pensionati, i disoccupati e i percettori di reddito di cittadinanza introdotta dal governo Draghi con il decreto Aiuti ter è in dirittura di arrivo. L’importo sarà infatti accreditato nel mese di novembre o nel mese di dicembre, in base alla categoria.

Per i lavoratori dipendenti, fatta eccezione per quelli con rapporto di lavoro domestico, il principale requisito è avere una retribuzione imponibile nel mese si novembre 2022 non superiore a un importo di 1.538 euro. È riconosciuta dai datori di lavoro nella busta paga che riguarda tale mese (per alcuni arriverà alla fine di novembre, per altri a inizio o metà dicembre).

Arriverà anche ai lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro domestico che hanno già ricevuto il precedente bonus da 200 euro. Per loro sarà corrisposta automaticamente dall’Inps nel mese di novembre.

Il bonus da 150 euro spetta una tantum. Non è cedibile, né sequestrabile o pignorabile, non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Su richiesta l’Inps eroga l’indennità anche ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (Co.Co.Co.) e agli assegnasti di ricerca con contratti attivi ala data dell’entrata in vigore del decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 iscritti alla gestione separata. L’indennità è corrisposta esclusivamente ai soggetti che hanno reddito derivante dai suddetti rapporti di lavoro non superiore ai 20 mila euro per il 2021.

Rientrano nella misura dell’Inps, su richiesta, anche i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti e ai lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 hanno totalizzato almeno 50 giornate lavorative con reddito inferiore ai 20 mila euro.

L’indennità una tantum da 200 euro per i lavoratori autonomi prevista da dl 15 luglio 2022 di cui vi abbiamo parlato qua è maggiorata di 150 euro a condizione che nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore ai 20 mila euro.

Il bonus da 150 euro spetta anche ai pensionati titolari di uno o più trattamenti previdenziali o sociali, di invalidità, di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 e di reddito personale assoggettabile a Irpef non superiore per l’anno 2021 a 20 mila euro. Viene erogato dall’Inps o dagli altri enti previdenziali nell’assegno del mese di novembre 2022.

L’indennità spetta anche ai titolari di disoccupazione Naspi e disoccupazione Dis-Coll a novembre 2022, disoccupazione agricola di competenza del 2021. Il bonus da 150 euro è erogato anche ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza, in automatico, con la rata di novembre 2022.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Polliotto (Unc): “Consumatori, attenti alle finte associazioni consumeristiche”

L’invito alla prudenza di Unc Piemonte: “Diffidate da chi chiede soldi per telefono o a domicilio”

Tempi duri per i consumatori. “L’avvento del Covid ha moltiplicato le occasioni di distanziamento sociale, favorendo involontariamente altresì l’insorgere di sacche di microcriminalità in cui s’inseriscono quotidianamente nuovi tipi di truffe”.

Esordisce così l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

All’ordine del giorno anche i tranelli a opera dei finti addetti di associazioni consumeristiche inesistenti pronti a tentare di convincere telefonicamente anziani e persone in buona fede a farsi versare quote di adesione o di rinnovo di presunte tessere. Oppure prenotando appuntamenti a domicilio ed esibendo false generalità per sé e l’ente in nome del quale si propongono. E’bene ricordare ai consumatori che nessuna associazione consumeristica autorizza in alcun modo propri messi a visitare a domicilio singoli e famiglie. E che nessuna richiesta di denaro può essere avanzata in simile maniera”, approfondisce il noto legale.

Per poi proseguire: “E’ sempre importante rammentare altresì di verificare opportunamente l’autenticità delle associazioni titolate, e sapere altresì che ogni incontro con il consumatore in difficoltà si svolge presso uffici autorizzati, con l’ausilio di opportune metodologie di acquisizione dei dati sensibili e di trattamento delle informazioni riservate. Così come il rilascio delle tessere avviene presso gli sportelli autorizzati, con rilascio di regolare ricevuta fiscale e recepimento dei consensi informativi per la privacy per la registrazione dell’utente in qualità di nuovo socio”.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Lavoratori autonomi: a chi spetta il bonus da 200 euro

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il governo ha stanziato 500 milioni di euro per garantire il bonus 200 euro anche ad autonomi e professionisti iscritti alla Gestione separata Inps o alle casse di previdenza private.

Contrariamente ai dipendenti privati, che possono beneficiare del contributo una tantum direttamente in busta paga presentando al datore di lavoro l’autodichiarazione di sussistenza dei requisiti, per i titolari di partita Iva il bonus non è automatico: bisogna presentare apposita richiesta all’Inps.

I collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.) e i lavoratori autonomi occasionali, in entrambi i casi iscritti alla gestione separata dell’Inps, devono soddisfare alcuni requisiti precisi per poter ricevere il bonus 200 euro. In particolare al collaboratore coordinato e continuativo (co.co.co.) è richiesto che: il contratto sia attivo alla data del 18 maggio 2022; sia già iscritto alla gestione separata dell’INPS alla data del 18 maggio 2022; non sia iscritto a altre forme previdenziali obbligatorie; abbia percepito un reddito derivante da tali prestazioni nell’anno 2021 per un importo non superiore a 35.000 euro.

Al lavoratore autonomo occasionale, ex articolo 2222 del Codice civile, è richiesto che: nel periodo che va dal giorno 1 gennaio 2021 al giorno 31 dicembre 2021 sia privo di partita IVA; sia iscritto alla gestione separata dell’INPS alla data del 18 maggio 2022; non sia iscritto a altre forme previdenziali obbligatorie; nell’anno 2021 abbia avuto l’accredito di almeno un contributo mensile.

I lavoratori in regime di co.co.co, gli autonomi senza partita Iva, gli incaricati di vendite a domicilio, gli stagionali, gli intermittenti e i lavoratori iscritti al Fondo dello Spettacolo devono fare domanda entro il 31 ottobre. Il pagamento avverrà nel mese di ottobre stesso.

La domanda per il bonus 200 euro non è automatica, ma va fatta in via telematica tramite il servizio web disponibile sul sito istituzionale dell’Inps.

In alternativa alla domanda telematica, è possibile chiamare il contact Center Multicanale:

  • al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente)

  • al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Oppure è possibile rivolgersi agli istituti di Patronato.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Acqua, gas e luce. Ecco i bonus rafforzati

 

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

ll Governo ha previsto un rafforzamento dei bonus sociali elettrico e gas al fine di compensare, per i clienti domestici beneficiari delle agevolazioni, gli incrementi della spesa per le forniture conseguenti ai rialzi registrati nei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale.

Anche per il III trimestre 2022, in considerazione dell’andamento dei prezzi di mercato e della loro volatilità, l’Arera ha ritenuto opportuno rinviare l’adeguamento annuale dei bonus sociali da riconoscere nel 2022 e, al fine di compensare l’impatto degli aumenti della spesa per la fornitura previsti per il trimestre sui clienti domestici svantaggiati, ha introdotto un bonus straordinario (cosiddetta componente compensativa integrativa – CCI) aggiuntivo a quello ordinario (componente CCE per l’elettrico e CCG per il gas), che rimane pertanto quello del 2021, valido per tutto il III trimestre.

Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal numero di componenti il nucleo familiare ISEE indicati nella DSU. Valori in vigore nel III trimestre 2022 (1° luglio – 30 settembre 2022): numerosità familiare 1-2 componenti, 142,60 euro; numerosità familiare 3-4 componenti, 172,04; numerosità familiare oltre 4 componenti, 201,48 euro.

Il valore del bonus sociale gas dipende dal numero di componenti il nucleo familiare ISEE, dalla categoria d’uso associata alla fornitura agevolata (solo uso acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, solo uso riscaldamento, entrambi i tipi di utilizzo) e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura. Le componenti CCI riconosciute per il II e III trimestre 2022 risultano inferiori, rispetto alla componente integrativa CCI riconosciuta nel I trimestre 2022, poiché il bonus integrativo viene calcolato tenendo conto della stagionalità e del minor consumo di gas per l’uso riscaldamento del secondo trimestre rispetto ai mesi invernali di competenza del primo trimestre.

Il bonus sociale acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno.

Il valore del bonus idrico, a differenza di quello del bonus elettrico e gas, non è uguale per tutti gli utenti (in quanto la tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale), ma differisce in base all’area geografica in cui si trova la fornitura agevolata.

Dunque, per individuare quale sia il valore dell’agevolazione, gli utenti dovranno consultare il sito del proprio gestore idrico, verificare quali siano le tariffe applicate per il servizio idrico e calcolare l’importo del bonus a cui hanno diritto moltiplicando 18,25 metri cubi per il numero di componenti della famiglia anagrafica e per la somma delle seguenti tariffe: tariffa agevolata determinata per la quantificazione della quota variabile del corrispettivo di acquedotto; tariffa di fognatura individuata per la quantificazione della quota variabile del corrispettivo di fognatura; tariffa di depurazione individuata per quantificazione della quota variabile del corrispettivo di depurazione.

Il cittadino/nucleo familiare deve risultare in condizione di disagio economico, ossia deve: appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, oppure appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20mila euro, oppure appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di

Dazn, Polliotto (UNC): “Pronti a tutelare chi ha diritto al rimborso”

Le parole della Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Pronti a tutelare i consumatori per il disservizio di metà agosto scorso”. Lo annuncia Patrizia Polliotto, famoso avvocato italiano nonché Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

A seguito delle criticità di visione verificatesi durante i live streaming della prima giornata di campionato di calcio di Serie ADazn ha comunicato che intende garantire un indennizzo a tutti gli utenti”, prosegue il noto legale.

Per il disservizio tecnico, che non ha interessato la totalità degli abbonati che hanno seguito le partite in programma nelle giornate di sabato e domenica, l’azienda interessata provvederà a riconoscere un indennizzo a tutti i clienti che, durante la finestra temporale dell’incidente, hanno sofferto disagi.

Inoltre Dazn, chiarendo la natura straordinaria e non prevedibile dell’evento verificatosi nelle giornate di sabato e domenica scorsi e confermando quanto già indicato con il comunicato del 15 agosto circa la ferma intenzione di voler procedere tempestivamente al riconoscimento degli indennizzi a favore dei clienti, ha deciso di riconoscere un rimborso del 25% a tutti, che sarà versato direttamente sul conto dei clienti, e in più regalerà una giornata di campionato. Nello specifico, la misura dell’indennizzo, in conformità a quanto previsto dalla delibera Agcom, sarà pari al 25% del canone mensile pagato da ciascun cliente secondo il proprio profilo di abbonamento e, proprio in ragione della straordinarietà dell’evento, di un ulteriore 25%, pari alla fruizione gratuita di una giornata di campionato”, precisa altresì Patrizia Polliotto (qui il link al comunicato stampa ufficiale al sito di Dazn: https://www.dazn.com/it-IT/help/articles/refund-requests-it).

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

La procedura di rimborso sarà attivata a partire da martedì 23 agosto e, gradualmente, sarà completata nelle prossime due settimane.

Genitori separati: c’è il bonus da 800 euro

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Diventa realtà il bonus per i genitori separati, che a causa di un calo dei redditi legato alla pandemia hanno avuto difficoltà a pagare l’assegno di mantenimento ai propri figli.

Si tratta di un assegno del valore massimo di 800 euro al mese che verrà corrisposto per la durata di un anno. Questo significa che in totale il bonus ammonta, nella sua formula piena, a 9.600 euro. Sarà erogato ai genitori che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento ai figli a causa di una contrazione degli introiti legata alla pandemia da Covid 19.

Il decreto attuativo è pronto e sono stati stanziati 10 milioni di euro: verrà erogato in base alla disponibilità del fondo e al numero dei richiedenti, fino a esaurimento delle risorse. Gli 800 euro mensili andranno al genitore “che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore”.

Per poter usufruire del bonus, il richiedente deve soddisfare i seguenti requisiti: avere un reddito inferiore o uguale a 8.174 euro nell’anno in cui viene chiesto il sostegno; ha diritto a riceverlo il padre tenuto a pagare gli alimenti e che si è visto ridotta o sospesa la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020, per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019;

Restano esclusi tutti coloro che hanno ricevuto, anche solo parzialmente, l’assegno di mantenimento nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.

Nella domanda bisognerà specificare l’importo dell’assegno di mantenimento e l’ammontare delle somme non versate all’ex coniuge.

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Incentivi auto, tutte le novità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Per l’anno 2022, il Mise ha varato un aumento del 50% del contributo per l’acquisto di auto elettriche per coloro che possiedono un reddito inferiore a 30mila euro. Si tratta di un bonus extra da sommare agli attuali incentivi già previsti che per l’acquisto di auto elettriche ammontano a 3mila euro senza rottamazione e 5mila con la rottamazione, mentre per le ibride sono di 2mila euro senza rottamazione e 4mila con la rottamazione.
Con la nuova rimodulazione per i redditi più bassi, i bonus saliranno a 7.500 euro per l’acquisto di veicoli elettrici con la rottamazione e 4.500 senza, mentre per le ibride plug-in andranno dai 3mila ai 6mila euro.
Il contributo aggiuntivo potrà essere utilizzato da un solo soggetto all’interno dello stesso nucleo familiare (qui avevamo spiegato come fare domanda per gli incentivi auto).
Per stimolare l’utilizzo degli incentivi ancora poco utilizzati sui veicoli non inquinanti, il Mise estende nello stesso decreto anche alle persone giuridiche che noleggiano le auto e alle flotte aziendali purché venga mantenuta la proprietà almeno per 12 mesi.
Il ministero dello Sviluppo economico è intervenuto inoltre per finanziare la diffusione di punti di ricarica nei condomini. Da una parte con un nuovo bonus dalla dotazione di 40 milioni, pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite di 1.500 euro per il privato singolo e di 8.000 per l’intervento sull’edificio.
Dall’altra, con l’adozione delle stesse regole che valgono per l’approvazione del Superbonus 110 %, come il quorum in assemblea con maggioranza dei condomini e 1/3 del valore dell’edificio.ù
Le misure disposte dal Mise accolgono alcune delle richieste arrivate dal settore dell’industria automobilistica italiana che dovrebbe essere sostenuta con 50 milioni per l’anno 2022 e altri 350 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030, provenienti dal fondo automotive, per misure come i Contratti di Sviluppo che impegnano il 70% delle risorse, e Accordi per l’Innovazione, 30% dei fondi.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.