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Coppia sfascia negozio di materassi

Arrestati dagli agenti del commissariato Mirafiori

 

Sono circa le 18 in Borgo Filadelfia quando due soggetti, un uomo ed una donna di 44 e 36 anni, entrano in un rivenditore di materassi. Il titolare, già impegnato con un’altra cliente, chiede alla coppia di uscire momentaneamente dal negozio, al fine di rispettare le normative vigenti riguardo gli ingressi contingentati. I due, seppur indispettiti, escono per poi fare ritorno circa 45 minuti dopo. Una volta all’interno, il quarantaquattrenne inizia ad inveire contro il proprietario del negozio, senza apparente motivo. Dalle offese si passa ben presto alle minacce, fino a quando l’uomo non arriva a spintonare la vittima. Dal tentativo di farlo arretrare, tra i due nasce una colluttazione. Nel frattempo sopraggiungono nel locale un secondo titolare ed un suo collaboratore, che dividono i litiganti. Dopo qualche minuto di apparente tranquillità, è la donna a dare in escandescenze danneggiando l’interno dell’esercizio commerciale, tirando calci alla vetrina, ribaltando le doghe, calpestando le reti e facendo cadere i vari suppellettili presenti. Distratti dalla furia della trentaseienne, lo staff del negozio non si rende conto che nel mentre il compagno della donna si è avvicinato al fondo cassa e, abbassando il monitor del computer, sta per mettere le mani sul cassetto del contante. Nel giro di pochi istanti il reo viene scoperto ed accompagnato fuori dal locale insieme alla persona entrata con lui. Una volta per strada, i due ricominciano a minacciare di morte il titolare mentre colpiscono con violenza la vetrina e la porta d’ingresso. I due titolari allertano il 112 NUE mentre il dipendente tenta di calmare i soggetti.

La volante del commissariato Mirafiori giunta sul posto riconosce immediatamente uno dei due aggressori: il quarantaquattrenne il giorno prima era stato denunciato dalla stessa pattuglia intervenuta per lesioni ed insolvenza fraudolenta.

Entrambi, con numerosi precedenti di Polizia anche specifici, sono stati arrestati per tentata rapina.

I proprietari del negozio hanno stimato oltre 500 euro di merce danneggiata.

Quartiere Aurora, 4 esercizi commerciali sanzionati

Nel pomeriggio di giovedì scorso gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine, dell’’Unità Cinofila e del VII nucleo della Polizia Locale, hanno effettuato un articolato servizio di controllo nel quartiere Aurora.

Due gli esercizi commerciali sanzionati in corso Giulio Cesare. Ad entrambi i locali sono state elevate 6000 euro di sanzioni a causa delle scarse condizioni igienico sanitarie, 800 euro per il mancato rispetto delle normative anti Covid, 8000 euro per mancanza del registratore di cassa e quasi 15000 per la mancanza di etichettatura nei prodotti. All’atto del controllo veniva constatata la presenza di numerose persone intente a consumare cibo e bevande.

Sanzionato per un totale di 300 euro un negozio di parrucchiere in corso Emilia per carenze sul regolamento parrucchieri comunale di Torino.

Altri 700 euro di sanzioni sono stati elevati ad una macelleria per carenze igienico sanitarie e per la mancata traduzione in lingua italiana delle etichette della merce esposta.

Infine, durante un controllo lungo la Dora all’altezza del Ponte Bologna, noto luogo di ritrovo di soggetti dediti allo spaccio di sostanza stupefacente, sono state rinvenute diverse confezioni di marijuana, per circa 10 grammi di peso. La droga era stata occultata tra la fitta vegetazione, lungo gli argini del fiume.

Torino: aggredisce e rapina un anziano

E’ stato arrestato dalla Polizia di Stato

 

Lo hanno visto nitidamente avvicinarsi a un anziano senza fissa dimora, in via Rossini quasi angolo via Verdi, aggredirlo dapprima verbalmente e poi, dopo averlo afferrato dal bavero del giubbino, spingerlo a terra e rapinarlo del portafogli. La vittima rimaneva a terra ferito per qualche istante e all’offerta di aiuto delle persone a lui vicine ha  declinato, allontanandosi dal posto, mentre l’autore del fatto fuggiva in direzione di via Po. Le precise segnalazioni pervenute da alcuni passanti al 112 NUE hanno consentito a personale della Volante del Comm.to Centro di rintracciare il rapinatore in via San Francesco da Paola: l’uomo, un brasiliano di 40 anni, a Torino senza fissa dimora, ha buttato a terra il portafogli appena rapinato, ma gli agenti lo hanno rinvenuto, risalendo così anche alle generalità del legittimo proprietario, un cittadino italiano di 69 anni. Per l’autore del fatto sono scattate le manette per rapina

Torino: esercitava abusivamente la professione di investigatore

Ha truffato diversi clienti, ingannati anche dalla sua pubblicità online

 

Gli investigatori della Divisione PAS della Questura, al termine di una attività di indagine svolta su delega dall’A.G. di Torino, nei confronti di un cittadino italiano cinquantaduenne, qui residente e con studio a Pinerolo, indagato per i reati di truffa ed esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, hanno proceduto al sequestro, nei confronti dell’uomo, di strumentazione varia, (localizzatori gps, videocamere, registratori digitali), e materiale cartaceo ed informatico pertinente ai reati di cui sopra, nonché tariffari, blocchetti per le ricevute fiscali, una copia di licenza ex art. 134 TULPS, riconducibile ad altra agenzia investigativa, di fatto inattiva, oltre alla targa affissa allo stabile di Pinerolo ove aveva sede la fantomatica agenzia investigativa. L’indagato, che ha precedenti specifici, ed ha già riportato una condanna per lo stesso reato, risultava pubblicizzare la propria attività anche su un sito internet: pur in assenza della necessaria abilitazione ha accettato diversi incarichi da ignari cittadini che, solo dopo aver pagato le esose parcelle richieste (anche superiori ai 10 mila €), si sono resi conto di non poter esibire in tribunale le perizie richieste, in quanto nulle.  Da qui è partita una denuncia per truffa nei confronti del cinquantaduenne che ha  portato all’apertura del procedimento penale dei suoi confronti.

Due locali controllati, per uno disposta la chiusura di 5 giorni

Sanzionati i titolari

Sono da poco passate le 21.30 di venerdì scorso quando gli agenti del commissariato San Paolo, transitando su corso Francia, notano un’attività commerciale regolarmente aperta con all’interno tre avventori. Gli operatori controllano il negozio, appurando l’effettiva esposizione del cartello indicante il numero 1 come presenza massima di clienti che potevano sostare contemporaneamente nel locale. Disposta la chiusura provvisoria dell’esercizio per la durata di 5 giorni, sanzionato il titolare.

Un’ora prima la pattuglia aveva controllato un’attività commerciale in via Vandalino, dove erano stati segnalati quattro avventori in coda all’esterno del locale. Gli agenti hanno constatato l’assenza del cartello indicante la capienza massima all’interno del negozio, motivo per cui è stato sanzionato il titolare.

Aggredisce in piazza Carlo Felice un gruppo di ragazze e le molesta sessualmente

Arrestato dagli agenti 

 

Un cittadino marocchino di 28 anni è stato arrestato dagli agenti del Comm.to Barriera Nizza la scorsa domenica sera in Piazza Carlo Felice a seguito dell’aggressione a un gruppo di ragazze di età compresa fra i 15 e i 18 anni.

Le 4 amiche si trovano all’interno dei giardini di Piazza Carlo Felice attorno alle 21.15, quando due individui stranieri le avvicinano: il più giovane, sui 25/30 anni, assume da subito un atteggiamento molesto nei loro confronti, esplicitamente spinto, nonostante l’amico lo inviti a smettere. Proferisce all’indirizzo delle ragazze delle frasi in lingua araba e poi dice a quella di 18 anni, in italiano, di voler avere un rapporto sessuale con lei, così la afferra per il braccio e la strattona, trascinandola poi per i capelli e palpandole il seno. Interviene in sua difesa una delle ragazze, di origini marocchine, che si rivolge all’aggressore in arabo per convincerlo a porre fine alla violenza; il suo intervento consente all’amica di liberarsi dalla presa. Il giovane reagisce in malo modo, afferrando una bottiglia di liquore in vetro che ha nello zaino e scagliandolo contro il gruppo di ragazze che, nel frattempo, sta scappando: colpisce la più piccola, di appena 15 anni, alla schiena, causandole alcune contusioni. All’arrivo dei poliziotti, l’uomo che, nel frattempo, si era anche denudato mostrando le parti intime alle sue vittime, ha cercato di opporre resistenza al suo arresto, sferrando dei pugni all’indirizzo degli agenti, ma è stato definitivamente fermato e reso inoffensivo. Si tratta di un cittadino marocchino di 28 anni, irregolare sul t.n, con un alias e dei precedenti di polizia. E’ stato tratto in arresto per violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate.

Aggressioni alla Polizia: la nota del Siulp

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio BRAVO, in merito alla liberazione immediata dei minorenni autori di atti di intimidazione nei confronti dei poliziotti della volante.

Ormai il coro è unanime nel considerare che queste intimidazioni che spesso sfociano in vere e proprie aggressioni, siano diventate una prassi preoccupante e finanche scontata.

Una prassi che concerne azioni di intimidazione, perpetrate anche da soggetti minorenni, verso le pattuglie di polizia che adempiono al loro lavoro e che dovrebbe far indignare tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza e la salvaguardia del futuro della convivenza civile.

Ma quello che ancora più preoccupa e rende incresciosa questa situazione sono le conseguenti sanzioni penali che non riescono a rendere incisiva e deterrente la loro finalità educativa.

Ci si chiede cosa ne pensino i politologi, i sociologi, gli psicologi, i penalisti, gli studiosi delle scienze comportamentali quando constatano che a fronte di aggressioni o atti intimidatori nei confronti delle forze dell’ordine, anche da parte di minorenni, l’unica risposta sanzionatoria è la loro immediata liberazione.

Dal punto di vista esperienziale constatiamo come queste scelte sanzionatorie accrescano l’autoesaltazione di questi soggetti che li porta ad emulare questo comportamento avverso alla polizia, considerato rappresentativo di una sorta di malsano coraggio diretto a sfidare le forze dell’ordine, l’autorità, la legge.

Se non si vuole procedere a misure detentive nei confronti di soggetti minorenni, continua il Segretario del Siulp di Torino, sarebbe il caso di pensare seriamente a soluzioni alternative che prevedano lavori socialmente utili puntando veramente e seriamente alla rieducazione di questi piccoli delinquenti che devono essere ricondotti nel giusto alveo della convivenza civile e del rispetto verso i tutori dell’ordine.

Diversamente, non si comprende, a cosa servano i seminari, i congressi, gli approfondimenti scientifici che concernono la rieducazione, la risocializzazione, il riadattamento sociale dei delinquenti quando a fronte di simili comportamenti delinquenziali questi soggetti vengono rimessi nel contesto sociale senza alcuna sanzione efficace ed intimidatrice, capace di dissuaderli dal commettere nuovamente simili reati.

È abbastanza chiaro che di fronte ad un immobilismo di politica criminale dove il senso di impunità rende sempre più intraprendente il delinquente nel perpetrare azioni criminali, le forze dell’ordine che sono deputate a far rispettare la legge saranno sempre più bersaglio di aggressioni e poca considerazione, attesa l’assenza stessa di una pena incriminatrice che sia in grado di inasprire questo genere di reati.

Trattiene la ladra per i capelli in attesa della Polizia

46enne peruviana arrestata per tentata rapina

In via Scarlatti si è sentita strattonare di spalle per poi trovarsi faccia a faccia con un’altra donna, sua connazionale. Quest’ultima stava tentando di impossessarsi del suo zainetto ma lei non glielo ha permesso. Lo ha trattenuto con forza da uno spallaccio ma la ladra non ha mai mollato la presa, anzi, ha continuato a strattonarla e ne è nata una colluttazione. Sono finite entrambe al suolo e solo in questa circostanza l’uomo che l’accompagnava si è dato alla fuga. La vittima, per scongiurarne la fuga, ha trattenuto la rapinatrice per i capelli. Solo dopo è riuscita a contattare la Polizia. Giovedì mattina gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato la donna, una 46enne originaria del Perù con precedenti di Polizia, per tentata rapina. Contestualmente gli operatori sono stati avvicinati da un’altra donna che affermava di essere stata derubata della borsa poco prima all’interno di un supermercato di zona. I poliziotti sono riusciti a recuperare le immagini del circuito di video sorveglianza del locale riconoscendo che si trattava della stessa donna. Per questo motivo la quarantaseienne è stata anche denunciata all’Autorità Giudiziaria per furto.

Torino: Spaccata con tombino in panetteria

Arrestati in due dagli agenti della Squadra Volante

 

È passata da poco l’una della notte quando un residente di via Nicola Fabrizi viene svegliato dal rumore di vetri infranti. L’uomo vede ode voci e vede delle persone che “trafficano” nei pressi di una panetteria. A un certo punto, una di queste persone intima ad altre due che sono all’interno dell’esercizio di allontanarsi. Cosa che i tre fanno in direzione di piazza Risorgimento. Nel frattempo, il residente avvisa la polizia indicando la via di fuga dei tre.

Ricevute le descrizioni delle persone, gli agenti della Squadra Volante intervenuti, individuano in corso Tassoni due dei tre membri del gruppo. Entrambi vengono fermati dai poliziotti: il primo in corso Regina dopo aver tentato di occultare delle banconote dietro una cancellata e il secondo, invece, poco dopo in corso Svizzera. Il primo viene trovato con le mani sporche di sangue, le cui macchie verranno rinvenute anche sulla banconote poi recuperate dagli agenti.

I due, un italiano di 27 anni e un cittadino marocchino di 26, entrambi con precedenti di polizia, verranno poi arrestati per tentato furto in concorso.

Tornati sul luogo del delitto, gli agenti appureranno poi che il gruppo, utilizzando un tombino, aveva infranto una vetrata attraverso la quale si erano introdotti, impossessandosi di denaro contante presente in cassa per quasi 150 euro.

Ricercato per lesioni aggravate arrestato a Porta Susa

Un cittadino rumeno di 43 anni, residente a Torino, è stato arrestato dagli agenti della Polizia Ferroviaria nella stazione di Torino Porta Susa in quanto destinatario di un Ordine di Carcerazione, emesso dal Tribunale Ordinario di Torino.

L’uomo è stato controllato in stazione durante i quotidiani servizi di vigilanza. Accompagnato dagli agenti presso gli uffici di polizia, è risultato destinatario di un Ordine di Carcerazione emesso nel mese di marzo 2019 dal Tribunale di Torino a seguito di una condanna definitiva per il reato di lesioni aggravate dovendo espiare la pena complessiva di 5 mesi e 17 giorni di reclusione, nonché la multa di 60 euro.

L’uomo, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato arrestato ed associato presso la locale Casa Circondariale.