Enti locali. Basta accanimento
Roma, 21 feb. – “Scelte folli, come il taglio del fondo per investimenti destinato ai Comuni con meno di mille abitanti, confermano il disinteresse del governo verso questi piccolissimi Comuni e legittimano il sospetto che li si voglia sopprimere. Chiediamo perciò chiarezza e chiediamo che il fondo venga ripristinato alla dotazione originaria”. Lo ha detto Daniela Ruffino, deputata di Azione, replicando alla risposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi a una sua interrogazione. “Il fondo – ha aggiunto – doveva semmai essere raddoppiato, non tagliato, per un motivo molto semplice: l’aumento smisurato delle materie prime, della manodopera, della burocrazia che ha fatto crescere enormemente i costi. Si tratta di risorse destinate prevalentemente alla messa in sicurezza del territorio. Frane strade, l’abbattimento delle barriere architettoniche. Molti sindaci le avevano inserite nei bilanci di programmazione pluriennale e ora si ritrovano senza coperture e senza la possibilità, quindi, di fare interventi essenziali. Il disinteresse del governo e’ diventato un accanimento. Io – ha concluso – continuerò a battermi accanto a loro, a portare la loro voce e la loro preoccupazione in quest’Aula”.
“Abbiamo appreso dalla stampa delle indagini riguardanti Silvio Viale, storico esponente radicale e Consigliere comunale di Torino di +Europa/Radicali, da sempre impegnato nelle battaglie a tutela dei diritti riproduttivi delle donne e delle libertà di tutti e tutte. Come +Europa e Radicali Italiani da sempre lottiamo per i diritti, parla la nostra storia, il nostro impegno. Saremo sempre al fianco delle vittime di ogni forma di violenza e molestia. Auspichiamo che la magistratura accerti in tempi brevi la verità. Ricordiamo che i processi si svolgono all’interno delle aule di tribunale, mentre le gogne mediatiche e le strumentalizzazioni politiche rappresentano un’intollerabile violazione dei principi garantisti sanciti dalla nostra Costituzione. Riteniamo indecente che Viale abbia saputo dai giornali di essere indagato e non dalle autorità competenti”. È quanto si legge in una nota di +Europa e Radicali italiani.
Pubblichiamo l’intervento di Mario Barbaro (componente di Segreteria del Partito Radicale) e Sergio Rovasio (componente del Consiglio Generale del Partito Radicale)
“Indipendentemente dal condividere o meno i metodi politici e le battaglie di Silvio Viale, così come la sua scelta di far parte di organizzazioni che nulla hanno a che fare con il Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito, riteniamo doveroso ribadire e ricordare che ogni persona, oggetto di denuncia penale per un reato merita rispetto e dignità.
La maggior parte dei fatti raccontati in questi giorni dai media su Silvio Viale, a seguito di una denuncia penale per vicende che la magistratura dovrà verificare, esulano totalmente da quel rispetto e da quella dignità. Si crea così il tipico fenomeno della gogna mediatica con il conseguente (pre)giudizio perdendo totalmente di vista la dignità della persona che di quelle accuse ‘non sa nulla’ mentre i media sanno già tutto determinando così un danno degradante di immagine ancora prima che si verifichino giudiziariamente i fatti. Questo non è proprio quello che prevede uno Stato di Diritto.
Esprimiamo a chiunque subisce violenze di ogni genere, anche a Silvio Viale, la solidarietà necessaria così come da sempre facciamo anche con le nostre lotte a tutti coloro che sono esposti al pubblico ludibrio.”
Mi auguro si ritrovi il buon senso
«La favola di Esopo esorta a non gridare al lupo al lupo senza un serio motivo, perché si perde credibilità. Gli animalisti milanesi, forse più avvezzi agli aperitivi sui Navigli che alle passeggiate in montagna, hanno perso di credibilità, scagliandosi in modo così veemente e assurdo contro una tradizione secolare di noi che viviamo sulle Alpi.
Un attacco virulento e dissennato che, a quanto leggo, è arrivato addirittura alla denuncia del parroco per una messa che non incita certo a sparare senza motivo ai lupi, ma che, come si legge nel volantino della parrocchia, invoca “la protezione di Dio dalle calamità naturali, valanghe, frane, incendi, e dal lupo”.
Esprimo la mia vicinanza e solidarietà al parroco di Forno e alla sua comunità ed esorto a ritrovare il buon senso».
Così Alberto Preioni presidente del Gruppo Lega in Piemonte sulla notizia delle proteste contro la Messa del Lupo, una funzione che si svolge in valle Strona dal 1762.
“Come intende intervenire la Regione Piemonte per tutelare lavoratori i lavoratori e le lavoratrici delle Rsa del Piemonte a cui è stato applicato il contratto collettivo Anaste, dalla multinazionale francese Colisèe?”. Questa l’interrogazione che la consigliera Francesca Frediani (M4o) ha rivolto all’assessore alla Sanità Luigi Icardi, nell’ambito dei question time in Consiglio regionale.
La richiesta di aggiornamenti della consigliera nasce a seguito del presidio dello scorso 15 febbraio davanti al Consiglio Regionale, durante il quale i lavoratori, sostenuti dal sindacato Cub, hanno evidenziato l’aggravarsi e il peggioramento delle condizioni di lavoro nelle residenze sanitarie assistenziali del gruppo Colisée, subentrato nel 2023 a Punto Service nella gestione di alcune Rsa in Piemonte. Sono dieci le Rsa piemontesi al momento con questo contratto, collocate nelle province di Torino, Novara e Alessandria. I lavoratori coinvolti sono circa 900 per un totale di 1.186 posti letto. ll passaggio al contratto Anaste ha comportato tutele ridotte e un gap retributivo, rispetto al settore pubblico, di oltre il 30%.
“L’Amministrazione ha avviato il confronto con le organizzazioni sindacali interessate per definire ipotesi e interventi sostenibili di sostegno delle lavoratrici e lavoratori del comparto – ha dichiarato in aula l’assessore Icardi – È stato sottoscritto tra la Regione Piemonte e le organizzazioni sindacali più rappresentative sul piano nazionale, un protocollo di intesa che, fra i suoi punti, si propone di garantire al comparto socio assistenziale ed educativo un trattamento dignitoso attraverso la corretta e integrale applicazione dei Ccnl siglati dalle organizzazioni sindacali. Sono inoltre in corso con le strutture socio sanitarie e socio assistenziali del territorio piemontese, approfondimenti per dare seguito a quanto previsto dall’accordo anche attraverso l’approfondimento del contesto giuridico normativo e contrattuale di riferimento”.
“La situazione dei lavoratori Colisée rappresenta, purtroppo, quella di molti lavoratori delle Rsa – ha concluso Frediani – L’impegno dichiarato dalla Giunta nel contrasto all’applicazione di contratti non tutelanti e non sottoscritti dalle forze sindacali più rappresentative ci rassicura, ma la situazione va risolta nel più breve tempo possibile, per garantire adeguate condizioni di lavoro e anche un’assistenza di qualità agli ospiti delle strutture.”
Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Monica Canalis (Pd) su Innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici (CEM): la Giunta Cirio farà obiezioni in Conferenza Stato Regioni?; di Ivano Martinetti(M5S) su riconoscimento del diritto alla mobilita¿ delle persone disabili sulla linea ferroviaria sfm4 alba, bra, cirie; di Silvio Magliano (Moderati) a che punto è il PSDTA (Percorsi di Salute e Diagnostico-Terapeutici Assistenziali) relativo alle malattie neuromuscolari in Piemonte?; di Diego Sarno (Pd) su Crisi del Centro di salute mentale di Nichelino e altri centri e servizi ospedalieri dell’ASL TO5; di Sarah Disabato (M5S) su Ospedale di Rivoli: quando termineranno i lavori all’interno del reparto di terapia intensiva?; di Raffaele Gallo (Pd) su Forte preoccupazione per la situazione del bilancio sanitario, nonché per la situazione generale di cassa della Regione Piemonte.
Mercoledì convegno a Torino
SARNO (PD): “E NON SOLO ALLE ACLI. E’ UNA VITTORIA DELLE OPPOSIZIONI”
“Abbiamo svolto, in I Commissione, le prime determinazioni sulla Legge di Stabilità 2024, un provvedimento più complesso e più articolato degli scorsi anni. Nel testo si rileva che il Presidente Cirio e la sua maggioranza, come avevamo suggerito in sede di variazione di Bilancio, hanno compiuto un passo indietro rispetto all’assegnazione, a seguito dell’emendamento Preioni, di 500 mila euro solo alle ACLI. I fondi andranno a tutte le Associazioni di Promozione Sociale (APS). Ricordiamo che il Forum del Terzo Settore del quale le ACLI fanno parte, aveva definito quella decisione discriminatoria nei confronti di tutte le altre APS. Adesso il vulnus verrà sanato in senso di giustizia e equità: una vittoria delle opposizioni” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.
In Sala Rossa il ricordo di Navalny
In apertura di seduta del Consiglio comunale oggi la presidente Maria Grazia Grippo ha preso la parola per chiedere all’Aula di osservare un minuto di silenzio in memoria di Alexei Navalny, di cui è stata diffusa la notizia della morte venerdì scorso.
Nel proporre il minuto di silenzio, Grippo ha brevemente ricordato la figura del dissidente: avvocato, blogger, attivista, estremo oppositore del governo di Vladimir Putin, che ha cominciato ad interessarsi della vita pubblica russa agli inizi degli anni 2000 ma la cui notorietà arriva nel 2006 con l’apertura di un blog e la pubblicazione di articoli di denuncia per smascherare la corruzione nel suo Paese.
Detenuto dal 2021, negli ultimi mesi era stato trasferito in una colonia artica a duemila chilometri da Mosca. Lì ha trovato la morte in circostanze che nella comunità internazionale hanno destato preoccupazione e sospetto.
Grippo ha concluso il suo intervento ricordando che il Consiglio comunale, il 13 febbraio del 2023, aveva approvato un documento in cui esprimeva solidarietà a Navalny e in cui chiedeva l’interruzione di una carcerazione definita, oggi dal Presidente Mattarella, un prezzo iniquo e inaccettabile che riporta alla memoria i tempi più bui della nostra storia.
(foto archivio)
“Diamo la cittadinanza onoraria postuma di Torino a Navalny” dichiara così in una nota Andrea Turi, portavoce di +Europa Torino che prosegue: “Il Partito Democratico esca dal suo torpore e appoggi la proposta del consigliere Silvio Viale per dare la cittadinanza onoraria al dissidente russo Alexey Navalny ucciso dal regime di Putin. Non si tratta di riabilitare la sua iniziale storia e quindi il suo nazionalismo ma di riconoscere che è stato incarcerato ed ucciso per le sue idee di libertà dall’autocrazia del criminale di guerra Putin”. Conclude: “Per queste motivazioni saremo al flash-mob di lunedì 19 febbraio ore 18 davanti Palazzo Civico. Invitiamo chiunque ad unirsi a noi.”