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Askatasuna, Valle (Pd): “Novelli benecomunisti in Regione”

In  conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari l’assessore Marrone ha rivendicato il colpo di mano di ieri, con cui ha inserito nella legge sui beni comuni una norma che prova a limitarne l’efficacia in caso di beni che siano stati oggetto di occupazione abusiva, senza nascondere di aver agito alle spalle tanto dei suoi colleghi di maggioranza quanto del Presidente Cirio.

«La legge Marrone&Caucino probabilmente rimarrà priva di effetti pratici, poco più che una petizione di principio, perché non è certo la Regione a poter disporre dei beni dei Comuni.

Tuttavia l’atto assume un preciso significato politico: approvata senza che Cirio ne sapesse nulla, chiarisce sin da ora chi comanderà davvero nella prossima Giunta in caso di vittoria delle destre. C’è chi preferisce gli sgomberi con i manganelli, anziché gli strumenti della partecipazione e della co-progettazione, grazie ai quali l’immobile viene restituito alla comunità».

 

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

Pantanella (FSP): “Plauso a Cirio e Giunta Regionale, Askatasuna tornata su binari corretti”

Le parole del sindacalista a favore dello stop alla regolarizzazione del centro sociale.
“Bene ha fatto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con la propria giunta a fermare la regolarizzazione di Askatasuna”.
Lo afferma Luca Pantanella, segretario generale provinciale torinese della sigla ‘FSP Polizia di Stato’. “Un provvedimento che finalmente riporta la questione nei giusti binari di legalità e rispetto per istituzioni, cittadini, commercianti offesi e forze dell’ordine”, prosegue il sindacalista.
“E’ ora di dire basta a questa farsa ignominiosa per cui si continua a prendere in giro l’opinione pubblica raccontando la barzelletta dei locali liberi: che risultano, invece, ancora nella disponibilità dei soliti noti, pronti puntualmente a infiltrarsi illecitamente ovunque vi sia occasione di disordine e scontri”.
Per poi concludere: “Persino il Direttore Mario Giordano ieri sera ha mandato in onda su Retequattro a ‘Fuori dal coro’ un servizio che presenta oggettivamente e con dovizia di fondate argomentazioni Torino come capitale italiana degli anarchici, in barba al glorioso passato di questa città che ha dato i natali all’Italia, ai motori, alla moda, al cinema, alla radio e alla televisione. Domando dunque al sindaco Stefano Lorusso e alla sua giunta se è davvero questa l’immagine che vogliamo continuare a dare del capoluogo piemontese”.

Stellantis, Grimaldi (Verdi Sinistra): Torino accolga l’appello dei lavoratori di Mirafiori

“Con la marcia clima lavoro abbiamo invitato tutta la cittadinanza di Torino a sentirsi coinvolta dal futuro di Mirafiori. Lo facciamo ancora una volta, accogliendo l’appello del Segretario Fiom Michele De Palma: lo sciopero unitario dei lavoratori e delle lavoratrici dell’automotive ci riguarda, riguarda tutta la comunità torinese. Dal destino di quella fabbrica e dalla transizione ecologica dipende il futuro e l’orizzonte di sviluppo della nostra città” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Confindustria incontra i deputati europei e lancia “Fabbrica Europa”

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L’INCONTRO OGGI A TORINO

Si è svolta questo pomeriggio a Torino la presentazione agli Eurodeputati italiani della circoscrizione Nord-ovestdi Fabbrica Europa, il documento che raccoglie le raccomandazioni di Confindustria per un’Europa competitiva. L’Europa, ribadisce il documento, ha un ruolo fondamentale per la vita delle imprese italiane e “Fabbrica Europa” è il risultato di una consultazione capillare con il Sistema Associativo. Le raccomandazioni hanno tutte un unico comune denominatore: rimettere l’industria al centro dell’agenda europea, costruendo una forte politica industriale basata sulle tre declinazioni della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti.

Grazie al suo approccio propositivo e concreto, Fabbrica Europa traccia la strada verso il Rinascimento dell’industria europea, vitale per il futuro dell’Unione. Un’industria competitiva è essenziale per mantenere il nostro modello di sviluppo e la coesione sociale. La prossima legislatura a Bruxelles deve mettere al centro una solida strategia industriale europea orizzontale, che faccia da denominatore comune a tutte le altre politiche dell’Ue. Incontri come quello di oggi sono fondamentali per coinvolgere i territori, attraverso un confronto diretto tra imprenditori ed eurodeputati sulle nostre proposte, al fine di raccogliere un ampio consenso che sarà vitale per affrontare le sfide che ci attendono dopo le elezioni di giugno” ha dichiarato nel suo intervento Stefan Pan, delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa.

Le prossime elezioni Europee, e per noi anche regionali, sono un passaggio importante, a cui noi imprese vogliamo prestare massima attenzione. Nel prossimo quinquennio ci aspettiamo atti concreti, che abbiano al centro: l’industria, l’innovazione tecnologica e una via alla sostenibilità percorribile, senza strappi a livello sociale. Nei prossimi dieci anni, si spalancano davanti a noi opportunità evidenti. Oltre 20 miliardi di investimenti infrastrutturali, siamo poi decisamente in una posizione d’avanguardia su due settori che oggi sono sulla bocca di tutti: l’intelligenza artificiale e l’energia. C’è poi la gestione della transizione verso la mobilità elettrica fissata al 2035 dall’Europa, un tema cruciale per questa regione su cui ribadiamo la necessità di un approccio di neutralità tecnologica” ha sottolineato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay.

CHI C’ERA

Dopo il saluto di benvenuto del presidente dell’Unione Industriali di Torino, Giorgio Marsiaj, ad aprire e moderare i lavori, Matteo Borsani, Direttore Affari Europei Confindustria, ha poi preso la parola Fabrizio Spada, Responsabile relazioni istituzionali – ufficio in ltalia del Parlamento europeo. Dopo gli interventi di Pan e Gay è stata la volta degli Eurodeputati italiani della circoscrizione Nord-ovest: Brando Benifei, Mercedes Bresso, Carlo Fidanza, Alessandro Panza, Massimiliano Salini, Irene Tinagli e Patrizia Torino. Hanno partecipato ai lavori anche i membri Consiglio di Presidenza Confindustria Piemonte: Andrea Amalberto, Alberto Biraghi, Laura Coppo, Mariano Costamagna, Barbara Graffino, e Michele Setaro  

Tra le proposte di “Fabbrica Europa” il rafforzamento e l’ampliamento della rete di accordi di libero scambio (FTAs) per assicurarne l’implementazione tutelando gli interessi delle imprese europee. Vanno poi implementate con gradualità e proporzionalità le nuove regole in materia di finanza sostenibile destinate a cambiare profondamente i rapporti commerciali tra le imprese e tra imprese e sistema finanziario, anche giungendo alla definizione di standard semplificati per le PMI. L’Europa, secondo il documento, dovrebbe inoltre dotarsi di una strategia condivisa sul nucleare e dare agli Stati membri chiari indirizzi per la realizzazione di impianti innovativi, che possano in concreto contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione. Va altresì promossa l’economia circolare, tramite un quadro regolatorio chiaro e completo che possa stimolare innovazioni per l’uso efficiente delle risorse produttive. Necessario il rilancio della Capital Markets Union, accelerando l’integrazione dei mercati finanziari europei così da attrarre capitali pazienti da parte degli investitori istituzionali e facilitare l’accesso al mercato dei capitali in particolare da parte delle PMI. È indispensabile poi prevedere misure agevolative per midcap e small midcap, adeguare i criteri di definizione di PMI sulla base dell’inflazione, eliminare vincoli eccessivi per agevolare le grandi imprese e semplificare e velocizzare le procedure IPCEI (Importanti Progetti di Interesse Comune Europeo). Secondo “Fabbrica Europa” poi si dovrà rafforzare il controllo di competitività, lavorando su documenti programmatici, strategie, misure fiscali e accordi internazionali.

Alessi (Fdi): “Riqualificazione tra pusher e bivacchi”

GIARDINO MTC: “Spesi 500 mila euro”

Bene le riqualificazioni urbane ma se insieme a riqualificazione sociale, sennò tutto viene vanificato. Questo Giardino ha una situazione inaccettabile da anni e anni nell’indifferenza della Città. Neppure le 6 telecamere pisizionate anni fa sono servite a migliorare la vivibilità di questo luogo. I residenti dai balconi ogni giorno assistono a vendita di droghe e spesso al loro consumo, bivacchi, risse, persone che espletano i loro bisogni corporei a cielo aperto, cortei e feste anarchiche ecc. Solo oggi tutto pulito, anche i bivacchi per qualche ora allontanati, insomma quando si inaugura tutto deve essere a posto, poi tutto come prima. Sarebbe bene che la Città invece di venire a MTC per le inaugurazioni prendesse seri provvedimenti per rendere questo Giardino oltre che bello anche vivibile.

Patrizia Alessi

consigliere di circoscrizione

Delegazione del Partito Radicale in visita al carcere di Torino

A Torino una delegazione del Partito Radicale composta da Mario Barbaro (componente di Segreteria del Partito Radicale), Claudio Desirò (Segretario Italia Liberale Popolare) e Maria Anna Ferrara visiterà sabato 9 marzo a partire dalle ore 9.30 la sezione femminile del carcere delle Vallette. Tale iniziativa si inserisce nel quadro delle iniziative “UN FIORE PER LE DONNE” che il Partito Radicale organizza per far visita alle detenute negli istituti penitenziari femminili in diverse città italiane l’8 marzo e il 9 marzo.
Il Partito Radicale intende necessario richiamare l’attenzione sulle donne detenute e i bambini e sulle loro condizioni di detenzione al fine di continuare a tenere aperto il capitolo della condizione carceraria. Il capitolo carceri è un problema non solo italiano, non solo dei paesi autoritari, ma dell’occidente e dell’intera Europa.

Accossato (Luv): “Legge sulle cave marchetta elettorale”

Via libera in Piemonte ai cavatori: la maggioranza di Cirio approva la leggina di modifica alla legge 23/2016 sulle cave che cancella la pianificazione unitaria delle attività estrattive. “Marchetta elettorale del centrodestra a scapito dell’ambiente e dei Piemontesi” – dichiara Silvana Accossato (LUV), ricordando che “in 5 anni questa maggioranza non è stata capace di portare in Consiglio il PRAE (Piano Regionale delle Attività Estrattive) e ora approva leggiucole per qualche voto in più”.

 

«Questa Giunta con la sua maggioranza in 5 anni non è stata in grado di portare in Consiglio per l’approvazione il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE), come previsto dalla legge 23/2016: il documento approdato in Giunta ha sollevato le proteste di comuni e associazioni ambientaliste e non ha superato il vaglio dello stesso settore ambiente della Regione, a causa dei volumi e della quantità di territorio messa a disposizione della cavazione, ben al di là degli oggettivi fabbisogni, rinunciando a puntare sul riciclo e riuso dei materiali di demolizione, oltre alla sorpresa di vedere alcune aree di pregio, penso a Cascina Misterletta di Druento, destinate alle attività estrattive. Ora a tre mesi dal voto, contingentando i tempi in Consiglio, fa approvare una leggina di 2 articoli che, consentendo l’approvazione del PRAE per stralci, permetterà ai cavatori di pietre ornamentali di poter continuare a operare in assenza di pianificazione, per svincolarli dai limiti e dalle compatibilità previsti dal PRAE stesso» ha dichiarato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, ai margini dei lavori del Consiglio regionale giunto alle ultime battute in vista della scadenza del prossimo 8/9 giugno.

Non esita a definirlo “provvedimento elettorale scritto sotto dettatura” – la Presidente di LUV, “un’iniziativa unilaterale a scapito di una programmazione coerente e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale, che una pubblica amministrazione seria dovrebbe fare” spiega Silvana Accossato ricordando il lavoro fatto durante la scorsa legislatura con cui il centrosinistra approvò la legge in questione dopo un lavoro lunghissimo di ascolto dei sindaci, delle associazioni interessate e delle aziende del settore.

Il Piemonte chiede a Roma una contabilità semplice per i piccoli Comuni

Semplificare la contabilità dei Comuni sotto i 5 mila abitanti: è l’obiettivo della proposta di legge al Parlamento per la modifica e integrazione della legge sul pareggio di bilancio e del testo unico degli enti locali (Tuel), approvata a maggioranza – l’opposizione non ha partecipato al voto – a Palazzo Lascaris.

Come ha spiegato il primo firmatario, Davide Nicco (Fdi), “Sono note le difficoltà e le carenze di personale dei piccoli comuni. Nonostante ciò sono sottoposti agli stessi adempimenti di quelli grandi. Per questo vogliamo consentire a queste realtà di adottare un modello contabile semplificato, che preveda di tenere la contabilità finanziaria di sola cassa e non anche di competenza”.
Ora il testo passa al vaglio delle Camere a cui spetta l’approvazione definitiva.

Askatasuna, Montaruli (Fdi): “Bene legge Marrone che blocca sanatoria per violenti”

“La modifica normativa approvata grazie all’impegno di Maurizio Marrone stana la sinistra e può porre fine ad un regalo ingiusto verso violenti estremisti mai pentiti. La sanatoria di Askatasuna, grazie a Marrone, per Fratelli d’Italia ora trova una strada in salita se non insormontabile. I torinesi sanno che possono confidare in un assessore in Regione una spanna sopra a chiunque, che riesce a sorprendere e mettere all’angolo un’operazione inqualificabile e ingiusta verso chiunque sia a conoscenza di questo centro sociale.   Le forze dell’ordine soprattutto possono sapere che c’è chi lavora davvero in silenzio per loro. Oggi può dirsi soddisfatto chiunque non accetti che coloro che si sono caratterizzati per violenza politica venga accarezzato dalla sinistra che governa la nostra città. Maurizio Marrone e Fratelli d’Italia hanno dato voce alla Torino non allineata alla prepotenza” lo dichiara la vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.

La rivoluzionaria del post che piange la compagna brigatista

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

“La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le diverse vie non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna#barbara balzarani”.  Questo è il post, poi cancellato, della prof. Donatella di Cesare, insigne docente alla “Sapienza” di Roma e collaboratrice della “Stampa” sempre su posizioni estremiste.  Non deve fare scandalo il post perché l’università è piena di docenti che fiancheggiarono le br nella famosa zona grigia di chi non volle compromettere la carriera e portare in cattedra le idee delle br. La prof. insegna filosofia teoretica. Guglielmo Gallino avrebbe detto che la filosofia teoretica in crisi fa capire perché il modo quotidiano di ragionare è stravolto. De Cesare dimostra l’identità tra la filosofia teoretica e la quotidianità.  E anche l’ opportunismo che ha portato la prof. a cancellare il post. Che la rettrice della Universita’ di Roma abbia preso le distanze è un fatto importante, ma sicuramente ci sono colleghi che hanno le stesse idee rivoluzionarie della prof. ma hanno l’astuzia di tacere. Non tacciono a lezione invece dove fanno ingurgitare ai loro studenti le loro vulgate fatte di odio e di frustrazione perché le imprese della compagna Luna non sono andate a buon fine. Intolleranza, violenza verbale, faziosità sono i valori di riferimento, come ha dimostrato la compagna De Cesare che ha già un ‘età vicina alla pensione, ma ha mantenuto l’entusiasmo e la passione (beata lei) della sua giovinezza, quando tifava, per vie “diverse”che non vengono precisate, a favore di una rivoluzione che per nostra fortuna non ci fu. Tutti i suoi articoli di oggi vanno letti anche attraverso il post cancellato. Anche i giovani che si sono abbeverati alle fonti della prof. porteranno pure loro un po’ della lezione della compagna Luna. Non dimentichiamo che in quegli anni “formidabili” e sanguinari ci fu chi volle affermare le stesse idee della De Cesare ma con il mitra,  la p38 e la chiave inglese, tutti aggeggi che hanno a che fare ben poco con la democrazia.